Terremoto: la differenza fra magnitudo ed intensità

MEDICINA ONLINE EARTHQUAKES TERREMOTO CHILE CINA HAITI MAGNITUDO MERCALLI ONDULATORIO SUSSULTORIO AFTERSHOCK FORESHOCK MAINSHOCK TERRA TREMA DANNI VITTIME PALAZZI DISTRUTTIOgni volta che si produce un terremoto, due dati che vengono forniti per indicarne l’entità sono la magnitudo e l’intensità. La prima è indicata sulla basa di una scala chiamata Richter, mentre la seconda sulla base della scala Mercalli. Che differenza c’è fra questi due parametri?

Intensità e scala Mercalli

L’intensità è un parametro che ci permette di stabilire gli effetti che il terremoto ha causato sul territorio. Vengono presi in considerazione, nel calcolo dell’intensità, soprattutto gli effetti sulle strutture antropiche: case, infrastrutture, edifici. Vengono presi in considerazione anche gli effetti sul territorio, come modificazioni della topografia, sconvolgimento della rete idrica, generazione di frane: ma questo avviene solo per sismi distruttivi. Per misurare l’intensità si usa la scala Mercalli, modificata a inizio ‘900 dagli scienziati Cancani e Sieberg e perciò chiamata più correttamente scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). La scala va dal I grado, quando cioè il terremoto ha effetti nulli sulle strutture dell’uomo e non è percepito dagli esseri umani se non tramite strumenti (sismografi), al XII grado: distruzione totale delle costruzioni dell’uomo. I gradi intermedi vengono stabiliti sulla base di una serie di effetti come stabilità degli edifici, oscillazione degli oggetti nelle case, comportamento degli animali, oscillazione di fluidi, eccetera. A partire dal VI-VII grado si hanno lesioni agli edifici. L’intensità è quindi un parametro che dipende strettamente dal comportamento delle strutture antropiche rispetto alle onde sismiche, e non è necessariamente vincolata con la potenza del terremoto. L’intensità inoltre varia a causa dell’amplificazione locale delle onde sismiche, per quella che è conosciuta come risposta sismica locale. L’intensità sarà maggiore in aree alluvionali, con sedimenti fluviali o lacustri, minore in zone rocciose. Infine un elemento importante è la profondità dell’ipocentro: eventi sismici molto forti (magnitudo elevata) ma a gran profondità, hanno effetti minimi sul territorio.

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Magnitudo e scala Richter

La magnitudo viene utilizzata per esprimere la grandezza e la potenza di un terremoto sulla base di una scala relativa, la scala Richter. Quanto più alta è la magnitudo, tanto più grande è il terremoto. La magnitudo è strettamente vincolata con l’energia liberata: quanto più grande sarà la magnitudo, tanto più grande sarà l’energia sprigionata all’ipocentro dal terremoto. Si tratta quindi di un parametro fisico, che esprime una grandezza. E’ un parametro oggettivo ed univoco: un sisma non può avere varie magnitudo. Al massimo ci potranno essere piccoli margini di errore a seconda di come e da chi è stato calcolata. Non è l’unico parametro da considerare in caso di terremoto, ma certamente è un dato molto importante per capirne l’entità. Per misurare la magnitudo di un terremoto si usano le stazioni sismografiche. I terremoti più piccoli percepiti dall’uomo hanno magnitudo solitamente non superiori a 2.0, mentre il terremoto registrato più forte di sempre è stato quello del Cile del 1960 con magnitudo 9.5.

Esempi di differenza tra scala Richter e la scala Mercalli

Esempio:

Un terremoto con magnitudo elevata (ad esempio 5.0 sulla scala Richter) avrà:

  • un’intensità molto ridotta sulla scala Mercalli (ad esempio 4° grado) se si verifica in una città costruita con criteri antisismici,
  • un’intensità più elevata sulla scala Mercalli (ad esempio 8°) se si verifica in una città con edifici già pericolanti e/o costruita senza criteri antisismici.

Esempio numero 2:

Un terremoto con magnitudo molto elevata (ad esempio 7.0 sulla scala Richter) avrà, in pieno deserto, effetti nulli sul territorio e quindi intensità molto ridotta (2° grado sulla scala Mercalli).

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Terremoti: la differenza tra scala Richter e scala Mercalli

MEDICINA ONLINE EARTHQUAKES TERREMOTO CHILE CINA HAITI MAGNITUDO MERCALLI ONDULATORIO SUSSULTORIO AFTERSHOCK FORESHOCK MAINSHOCK TERRA TREMA DANNI VITTIME PALAZZI DISTRUTTISpesso si sente parlare di Scala Mercalli o Scala Richter in occasione di forti teremoti anche se negli ultimi anni si predilige quest’ultima. Entrambe misurano la potenza di un terremoto ma con importanti differenze.

Scala Mercalli

La scala Mercalli, dal nome dell’omonimo sismologo italiano, classifica l’intensità di un terremoto in base ai suoi effetti visibili sulle costruzioni. Per vedere danni agli edifici in modo evidente dobbiamo essere di fronte ad una scossa del 7° grado mentre il massimo grado, il 12°, prevede la totale distruzione di ogni manufatto umano:

1° grado: scossa impercettibile (solo gli strumenti riescono ad avvertirla);

2° grado: scossa molto leggera (in pochi percepiscono la scossa);

3° grado: scossa leggera (si avvertono leggere vibrazioni);

4° grado: scossa moderata (molti la sentono e gli oggetti in alto oscillano);

5° grado: scossa piuttosto forte (avvertita da persone e caduta di oggetti);

6° grado: scossa forte (qualche crepa e tutti avvertono il sisma);

7° grado: scossa molto forte (anche le persone addormentate riescono a sentirla ed alcuni edifici possono subire danni);

8° grado: scossa rovinosa (parziale distruzione di paesi ed edifici);

9° grado: scossa distruttiva (distruzione di edifici e case in gran numero);

10° grado: scossa completamente distruttiva  (rovina totale di paesi e grossi edifici);

11° grado: scossa catastrofica (distruzione di agglomerati urbani; moltissime vittime; crepacci e frane nel suolo; maremoto);

12° grado: scossa apocalittica (distruzione di ogni manufatto; pochi superstiti; sconvolgimento del suolo; maremoto distruttivo).

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Scala Richter

La misurazione del sismologo statunitense Richter intende invece fornire una valutazione più oggettiva e consente di conoscere la quantità di energia liberata dalla scossa e la sua distruttività. Si ottiene misurando l’ampiezza delle oscillazioni del suolo registrate dai sismografi. Ha come punto di partenza, grado zero, il terremoto che produce un sismogramma di ampiezza massima uguale a un millesimo di millimetro, registrato da un sismografo che si trova a 100 chilometri di distanza dall’epicentro. L’energia liberata cresce all’aumentare della magnitudo: una unità in più nella scala significa un’energia trenta volte più grande e corrisponde a un’ ampiezza di oscillazione dieci volte più grande. Se un terremoto si verifica in mezzo al deserto e la sua magnitudo Richter è pari a 7.0 ma non ci sono danni perché la zona è desertica, nella scala Mercalli questo terremoto sarà catalogato come grado 0. Se una magnitudo di 7.0 Richter si verifica in una grande città ed abbatte la totalità degli edifici il grado Mercalli sarà pari a 12. L’intensità di un sisma, nella Scala Richter si misura in magnitudo, ed ogni livello di magnitudo tende a procurare danni specifici nelle città:

magnitudo 0- 1,9: può essere registrato solo mediante adeguati apparecchi;

magnitudo 2- 2,9: solo chi è sdraiato avverte la scossa e i pendoli oscillano;

magnitudo 3- 3,9: vibrazioni piuttosto forti;

magnitudo 4- 4,9: viene avvertito da molti; un pendolo si muove notevolmente; bicchieri e piatti tintinnano; piccoli danni;

magnitudo 5- 5,9: tutti lo sentono, i muri si crepano e gli edifici più pericolanti subiscono crolli;

magnitudo 6- 6,9: crollo delle case; rischio maremoto; popolazione in pericolo;

magnitudo 7- 7,9: panico; pericolo di morte negli edifici, i quali crollano nella maggior parte;

magnitudo 8- 8,9: ovunque pericolo di morte; edifici inagibili. In mare le onde sono alte fino a 40 metri;

magnitudo 9- 9,9: totale allagamento dei territori in questione o spostamento delle terre e numerosissimi morti. Popolazione fortemente colpita;

magnitudo 10 o più: apocalisse; spaccature della Terra, totale distruzione di strutture artificiali e formazione di maremoti (tale categoria è solo teorica: non esistono faglie abbastanza lunghe da provocare un sisma così energetico).

E’ meglio usare la scala Richter o la scala Mercalli?

Non c’è una risposta netta a questa domanda.Per i motivi esposti è preferibile affidarsi alla misurazione Ricther quando si vuole avere una misurazione oggettiva della potenza di un terremoto, ed affidarsi invece alla valutazione Mercalli quando si vuole avere una idea sui danni ad oggetti e persone causati dal terremoto. L’uso di entrambe le scale insieme è probabilmente la scelta migliore per descrivere un evento sismico.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Differenza tra terremoto, aftershock, foreshock e mainshock

MEDICINA ONLINE EARTHQUAKES TERREMOTO CHILE CINA HAITI MAGNITUDO MERCALLI ONDULATORIO SUSSULTORIO AFTERSHOCK FORESHOCK MAINSHOCK TERRA TREMA DANNI VITTIME PALAZZI DISTRUTTI.jpgUn “terremoto” (anche chiamato “sisma” o “scossa tellurica”) è una vibrazione o assestamento improvvisi della crosta terrestre, provocati dallo spostamento imprevedibile di una massa rocciosa nel sottosuolo. Tale spostamento è generato dalle forze di natura tettonica che agiscono costantemente all’interno della crosta terrestre provocando la liberazione di energia in una zona interna della Terra detta ipocentro, tipicamente localizzato al di sopra di fratture preesistenti della crosta dette faglie; a partire dalla frattura creatasi una serie di onde elastiche, dette “onde sismiche“, si propaga in tutte le direzioni dall’ipocentro, dando vita al fenomeno osservato in superficie. Il luogo della superficie terrestre posto sulla verticale dell’ipocentro si chiama “epicentro” ed è generalmente quello più interessato dal fenomeno. Secondo alcuni ricercatori sarebbe possibile prevedere con anticipo l’arrivo di un sisma ma la maggior parte degli scienziati è dell’idea opposta.

Aftershock, foreshock e mainshock

Un terremoto non si verifica quasi mai come evento singolo, bensì viene a volte anticipato da scosse più lievi e molto spesso, dopo esso, si verificano una serie di scosse di assestamento di intensità generalmente minore dell’evento sismico principale (cioè quello con più elevata forza). Il termine “aftershock” è il modo anglosassone di definire la scossa di assestamento che avviene subito dopo l’evento sismico principale, mentre invece “foreshock” è la parola anglosassone per definire le scosse che anticipano l’evento sismico principale. Il termine “mainshock” indica invece l’evento sismico principale, cioè quello più violento e che generalmente procura il più elevato numero di danni e vittime. Se una scossa di assestamento (aftershock) è più grande della scossa principale (mainshock), la scossa di assestamento è rinominata “scossa principale” (mainshock) e quella originale viene rinominata “foreshock”.

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Differenza tra slash e backslash (/ e \)

MEDICINA ONLINE STUDIO STUDIARE LIBRO LEGGERE LETTURA BIBLIOTECA BIBLIOGRA LIBRERIA QUI INTELLIGENTE ESAMI 30 LODE TEST INGRESSO MEDICINA UNIVERSITA SCUOLA COMPITO VERIFICA INTERROGAZIONE ORALE SCRITTO PICTURE HD WALLPAPERSlash (/)

Lo slash (/), anche chiamato barra obliqua o sbarra è un carattere tipografico, graficamente rappresentato in un piccolo segmento, inclinato dal basso a sinistra verso l’alto a destra. Nella tastiera QWERTY si ottiene principalmente tramite la pressione contemporanea del tasto “shift” (maiuscolo) e del tasto “7” ma anche tramite la pressione singola del tasto a lui dedicato nel tastierino numerico. Si differenzia dallo “backslash” (\ ) anche chiamato “barra inversa” proprio per il suo orientamento, che è speculare rispetto a quest’ultimo, in cui il segmento è inclinato dall’alto a sinistra verso il basso a destra. Nella lingua scritta comune italiana è solitamente più diffuso e corretto l’uso dello slash (/) e meno diffuso e corretto l’uso del backslash (\), anche se questa NON è una regola fissa ed il loro uso dipende dal contesto specifico di scrittura. In informatica – come ben sanno i programmatori – è estremamente diffuso l’uso di entrambi, con significato diverso in base al contesto specifico e di uso. In matematica, per indicare le frazioni si deve usare lo slash (/) e NON il backslash.

Utilizzo dello slash (/)

Lo slash separa in una poesia un verso dall’altro, quando non si va a capo alla fine di ciascun verso. Si utilizza anche come separazione fra diverse alternative, o nelle date. È usato per scrivere unità di misura espresse da frazioni. Nella scrittura di espressioni matematiche mediante l’utilizzo di semplici caratteri ASCII non estesi, la barra indica l’operazione di divisione. Alcuni esempi dell’uso della barra:

  • “Ei fu. Siccome immobile / dato il mortal sospiro / stette la spoglia immemore / orba di tanto spiro /” (Manzoni);
  • oggi è il 18/01/2018;
  • 130 km/h;
  • fare pesi e/o corsa;
  • Il/la sottoscritto/a … nato/a a …;
  • 3 + (14/7) = 5.

In informatica lo slash è usato in molte situazioni, tra cui:

  • Come separatore nei percorsi di un file system in Unix e nei sistemi Unix-like.
  • Negli URL (acronimo di Uniform Resource Locator) cioè la sequenza di caratteri che identifica univocamente l’indirizzo di una risorsa in Internet, come ad esempio è questo sito.
  • In diversi linguaggi di programmazione (per esempio C, C++ e Java), la barra è usata per delimitare i commenti.
  • In HTML, SGML, XML e linguaggi derivati, lo slash serve a concludere un tag.
    In quasi tutti i linguaggi di programmazione, la barra è l’operatore della divisione.

Altri usi dello slash:

  • In linguistica una doppia sbarra obliqua (/…/) è usata, secondo una convenzione internazionale, per delimitare le trascrizioni fonematiche (sia che esse usino l’AFI o altri sistemi), o i singoli fonemi.
  • Nei tabelloni del gioco del bowling, la barra indica uno spare, ossia l’abbattimento dei 10 birilli in due colpi.
  • In matematica l’uso di due barre verticali || o di due barre oblique // indica due rette parallele.
  • In elettrotecnica due barre oblique // indicano una connessione in parallelo di due bipoli.
  • Può significare, in linguaggio matematico “tale che” (es. x/x < 3, si legge “x tale che x sia minore di 3).

Backslash (\)

Il backslash (\), anche chiamato barra inversa, retroversa o rovesciata, è un carattere tipografico, graficamente rappresentato in un piccolo segmento, inclinato dall’alto a sinistra verso il basso a destra. Nella tastiera QWERTY si ottiene tramite la pressione singola (senza shift) del tasto posto immediatamente alla sinistra del tasto “1”. Si differenzia dallo “slash” (/ ) anche chiamata “barra obliqua” o “sbarra“, che è speculare rispetto a quest’ultimo, in cui il segmento è inclinato dal basso a sinistra verso l’alto a destra.

Utilizzo del backslash (\)

Il backslash è un segno che viene tipicamente usato in informatica: viene impiegato, ad esempio, nell’ambito dei sistemi operativi Microsoft come separatore tra i nomi delle directory nel percorso di un file. In alcuni ambiti (qualche linguaggio di programmazione come il C, shell come Bash), il backslash viene utilizzato (all’interno delle espressioni regolari) per sopprimere o modificare il significato del carattere seguente. Il backslash può essere anche utilizzato come carattere di escape.

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Differenza tra terremoto ondulatorio e sussultorio. Quale fa più danni?

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA TRA TERREMOTO ONDULATORIO E SUSSULTORIO MOVIMENTO LAMPADARIO SI MUOVE O NO ONDA SISMICA IPOCENTRO EPICENTRO MAGNITUDO SISMA OSCILLAZIONE SCOSSONE DESTRA SINISTRA ALTO BASSO.jpgUna scossa di terremoto può essere avvertita in maniera sussultoria o in maniera ondulatoria. Ma davvero esistono questi due tipi di Continua a leggere

È incinta e perde peso: “Sono felice”. Ma in realtà è un cancro incurabile all’intestino

MEDICINA ONLINE GRAVIDANZA INCINTA DIARREA FECI LIQUIDE FETO PARTO CESAREO DIETA FIBRA GRASSI ZUCCHERI PROTEINE GONFIORE ADDOMINALE MANGIARE CIBO PRANZO DIMAGRIRE PANCIA PESO INTESTINOQuando si è accorta di aver perso circa 10 kg in una settimana, Caroline Dick si è detta subita entusiasta. La donna, 42enne scozzese, portava in grembo il suo Maxx, che oggi ha 3 anni. Pensava che fosse solo “fortunata” a perdere peso mentre il bimbo cresceva dentro di lei: non aveva idea del fatto che proprio quella gravidanza stesse mascherando una malattia incurabile. Caroline infatti era stata colpita da un cancro dell’intestino che ha portato alla rimozione della vagina, del colon e del retto. All’epoca, sebbene la sua fosse stata considerata una “gravidanza normale” e aumentasse di peso con Maxx, la donna aveva notato che le sue braccia e le sue gambe si stavano assottigliando. Inizialmente non si è soffermata su questo aspetto. Ma dopo essersi accorta che il suo peso continuava a diminuire anche dopo che il bimbo era nato, ha capito che c’era qualcosa non andava.

Cancro diffuso

Quando Maxx aveva ormai compiuto un anno, le è stata data la sconvolgente notizia: cancro all’intestino al quarto stadio. Caroline, originaria di Uphall, West Lothian, ha ammesso come quella diagnosi, nel dicembre 2015, l’abbia sconvolta totalmente. “È stato davvero difficile e lo stress di tutto quel periodo ha portato alla rottura della mia relazione con il padre di Maxx”. In precedenza aveva sofferto di dolore al coccige, spossatezza e sangue nelle sue feci. “Non avevo idea che tutte queste cose fossero dovute al cancro dell’intestino. L’ho sempre considerata come una malattia tipica di una persona anziana” prova a spiegare. Inizialmente, la chirurgia e la chemioterapia sembravano aver funzionato, ma un anno, alla fine del 2016, Caroline ha scoperto che la malattia si era diffusa nelle aree vaginali e rettali e che avrebbe avuto bisogno di nuovi interventi chirurgici. Ma le sorprese amare non erano ancora finite.

Sensibilizzare l’opinione pubblica

Poche settimane dopo essersi sottoposta ad una isterectomia completa, vaginectomia e alla rimozione del colon e del retto al Royal Edinburgh Hospital nel giugno 2017, i medici le hanno detto il tumore ai polmoni era troppo pericoloso da rimuovere e il suo cancro era oramai incurabile. “Mi hanno che mi restano solo alcuni anni, tutto quello che possono offrirmi è la chemioterapia palliativa, per farmi vivere più a lungo possibile. Da allora, ho fatto un trattamento di chemioterapia ogni due settimane per tre giorni.” Ora la signora Dick sta cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sul cancro dell’intestino nei giovani come parte della campagna Bowel Cancer UK e Beating Bowel Cancer Never Too Young: “Le persone devono essere consapevoli dei sintomi e penso che i medici debbano essere più consapevoli che ciò può accadere a tutti. Spesso le diagnosi avvengono troppo tardi”.

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Chirurgo sospeso: “bruciava” il fegato dei pazienti per incidere le sue iniziali

MEDICINA ONLINE CHIRURGO CHIRURGIA OPERAZIONE CHIRURGICA TERAPIA ASPORTAZIONE BISTURI SALA OPERATORIA TUMORE CANCRO SUTURA MASSA TUMORALE STADIAZIONE MAMMELLA POLMONI TECNICA GENERALE PANCREAS ANESTESIACi sono notizie che hanno tutto l’aspetto di Fake News, invece sono tristemente reali ma decisamente sorprendenti. Stupisce, infatti, quanta fantasia si possa sfoderare in certe situazioni. A quanti medici sarebbe venuto in mente di firmare gli organi dei propri pazienti con le proprie iniziali? Anche perché non si ottiene poi così tanta fama attraverso un gesto simile. Eppure è accaduto davvero e l’autore di cotanta creatività è un chirurgo di nome Simon Bramhall.

Un fegato firmato
Sono in tanti a vantarsi di possedere un oggetto, un abito o un accessorio firmato da qualche stilista famoso. Ma mai prima d’ora qualcuno aveva pensato di avere una firma anche in qualche organo. Eppure, pare che c’è anche chi ha lanciato questa moda. Simon Bramhall, 53 anni, ha recentemente ammesso di aver inciso le sue inziali – SB – sul fegato dei propri pazienti, utilizzando un raggio che serve per sigillare i vasi sanguigni.

Trapianto con firma
Secondo quanto riportato dal The Telegraph, l’uomo avrebbe firmato diversi fegati di uomini a cui era stato eseguito il trapianto. E’ da sottolineare che la procedura non sembra dannosa, in quanto i segni si attenuano con il tempo. Tuttavia, pare che il fegato di una donna tardasse a guarire e, in seguito a un’attenta analisi condotta da altri medici, è stato possibile rilevare le iniziali di Simon Bramhall.

Un chirurgo rinomato
Il paradosso è che Bramhall non aveva bisogno di firmare alcunché considerando che era un dottore abbastanza conosciuto nella zona. Infatti aveva lavorato per ben 12 anni come chirurgo del fegato, pancreas e milza presso il Queen Elizabeth Hospital di Birmingham, nel West Midlands. Ma non solo: era rinomato anche come insegnante di medicina. Inoltre i media avevano già parlato di lui per aver salvato un paziente che rischiava di morire a seguito di un incidente avvenuto con un aereo privato.

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Nel 2013 le prime evidenze
Fu nell’anno 2013 che un collega si rese conto che il fegato di una donna aveva incise le iniziali (SB) del noto chirurgo. In quell’anno fu inizialmente sospeso, ma pochi mesi dopo uno dei suoi pazienti ha richiesto la reintegrazione al fine di «poter salvare più vite». In parte anche per questo nel 2014 il chirurgo era di nuovo operativo ma le indagini continuavano ancora. Prima della fine dello stesso anno, però, fu lui stesso a dimettersi a causa dello stress eccessivo.

Un caso complesso
Alcuni giorni fa il procuratore Tony Badenoch ha dichiarato che il caso di Simon Bramhall era «altamente insolito e complesso» e che non vi erano «precedenti legali nel diritto penale». Sul Guardian si legge che «ciò che ha fatto non è solo eticamente sbagliato, ma anche criminale». Inoltre, il consiglio medico generale ha dichiarato che «rischia di far screditare la professione, e casi simili non devono essere ripetuti. Anche se questo comportamento di per sé non è così grave da richiedere alcuna restrizione alla registrazione di Bramhall, è necessario emettere un avvertimento formale».

Un ottimo chirurgo?
Alcuni giorni fa il procuratore della Crown Prosecution Elizabeth Reid ha parlato di Simon Bramhall come di un «rispettabile chirurgo» che, tuttavia, ha abusato del suo potere.

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Differenza tra carta di credito, di debito (Bancomat) e prepagata ricaricabile

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia  Massaggio Linfodrenante Dietologo Cellulite Dieta Sessuologia Sex Seno Pene Vagina Laser Filler Rughe Botulino Soldi CIBO TROPPO CARO RICCHIUna volta esisteva solo il Bancomat, ora invece esistono carte di credito, carte di debito, carte prepagate, carte conto tascabili… C’è indubbiamente il rischio di confondersi e non sfruttarne tutte le potenzialità, quindi proviamo oggi a spiegarvi la differenza tra le tipologie di carte più utilizzate.

Carta di debito (Bancomat)

Questa tipologia di carta, definita anche carta di pagamento, o più comunemente Bancomat (dal nome del circuito che utilizza in Italia), consente al suo possessore di utilizzare due servizi principali: il prelievo di denaro presso sportelli automatici e il pagamento del denaro presente nel conto, presso gli esercenti autorizzati. Con questa carta la spesa viene effettuata con la formula pay now, ossia la cifra spesa (o prelevata in contanti) viene addebitata immediatamente sul conto corrente o conto deposito al quale è associata la carta. Ciò significa che l’acquisto non è possibile laddove non ci sia disponibilità della cifra in conto o l’importo superi il massimale previsto dalla carta.

Carta di credito

Contrariamente alla tipologia precedente, con la carta di credito è possibile effettuare acquisti di importi superiori alla effettiva disponibilità del conto. Ciò in quanto il pagamento è regolato dalla formula pay later, ossia l’addebito in conto avviene in un momento successivo all’utilizzo della carta. Le carte di credito comuni (carta di credito a saldo) permettono di posticipare l’addebito alla metà del mese successivo all’acquisto, mentre le carte di credito revolving permettono di dilazionare l’addebito in più rate.

Differenza tra carta di debito e di credito

La principale differenza tra le due tipologie è dovuta quindi al momento in cui viene addebitata la spesa: con la carta di debito spendiamo del denaro di cui siamo già in possesso, con la carta di credito spendiamo non solo una cifra che già possediamo, ma anche una cifra che ipotizziamo di avere disponibile in un prossimo futuro, ma di cui non abbiamo possesso al momento dell’acquisto, fatto che potrebbe risultare un problema quando si soffre di shopping compulsivo. Esistono altre differenze tra i due prodotti: tipicamente la carta di credito è dotata di massimali più elevati, funziona su circuiti di pagamento diversi, e viene richiesta come cauzione per la fruizione di determinati servizi (noleggio auto, prenotazione hotel, ecc). Servizi di credito di questa tipologia prevedono dei costi (così come il fatto di disporre di denaro “in prestito”), tipicamente compresi in un canone annuo, una commissione sulle spese o una commissione sulla rateizzazione del pagamento, laddove previsto, mentre invece una carta di debito ha generalmente costo zero o comunque più basso.

Carta prepagata ricaricabile

È un mezzo di pagamento concesso dall’emittente (banca o società di credito) a fronte di un esborso iniziale da parte del cliente. La caratteristica fondamentale è che l’utente potrà spendere solo il contante precedentemente caricato sulla card. Per comprendere al meglio tale aspetto è utile fare un esempio pratico:
Se l’utente acquista una carta pregata ed effettua una ricarica di 500 euro, potrà completare acquisti per un valore minore o uguale del budget considerato. Se ad esempio l’utente compra abbigliamento per un valore complessivo di 700 euro l’operazione non andrà a buon fine!
Questo ci fa capire come tale strumento sia adatto soprattutto ad una clientela giovane: ad esempio studenti fuori sede che ricevono una ricarica periodica sulla propria carta per far fronte alle spese quotidiane. Fin dal momento della loro introduzione, le prepagate hanno riscontrato un largo successo in tutto il mondo: la clientela privata prima ed aziendale dopo continuano a preferire tale strumento di pagamento alle più costose carte di credito o bancomat visti i costi di gestione praticamente nulli ed un’operatività elevata. Le carte prepagate hanno infatti i costi di gestione più bassi di tutti gli altri sistemi elettronici di pagamento. Esempi di carte ricaricabili sono Postepay e PayPal.

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