Prognosi: significato, tipi, etimologia, giorni, sinonimi

MEDICINA ONLINE COMA STATO COMATOSO MINIMA COSCIENZA VEGETATIVO PERSISTENTE PERMANENTE SOPOROSO SONNO CERVELLO ICTUS CEREBRALE RIABILITAZIONE DIFFERENZE CURA FAMIGLIA RIPRESA RISVEGLIO SPERANZA LETTO MORTE MORIRECon “prognosi” in medicina si intende la previsione sul probabile andamento futuro della malattia, elaborata dal medico dopo aver fatto la diagnosi, prendendo in considerazione molti fattori derivati dalla statistica, dall’epidemiologia, dalla fisiopatologia e, non meno importante, dalla propria Continua a leggere

Scala di Hoehn e Yahr e aspettativa di vita nel morbo di Parkinson

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma SCALA HOEHN YAHR VITA MORBO PARKINSON Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa scala di Hoehn e Yahr viene usata in campo medico per descrivere i sintomi della progressione del morbo di Parkinson. È stata originariamente pubblicata nel 1967 sulla rivista Neurology da Melvin Yahr e Margaret Hoehn e comprendeva gli stadi da 1 a 5. Da allora, è stata proposta una scala modificata, con l’aggiunta degli stadi 1,5 e 2,5 che descrivono il decorso intermedio della malattia.

Stadio Scala di Hoehn e Yahr Scala di Hoehn e Yahr modificata
1 Coinvolgimento unilaterale, solitamente con solo una minima o nessuna disabilità funzionale Solo coinvolgimento unilaterale
1.5 Coinvolgimento unilaterale e assiale
2 Coinvolgimento bilaterale o mediano senza compromissione dell’equilibrio Coinvolgimento bilaterale senza compromissione dell’equilibrio
2.5 Lieve coinvolgimento bilaterale senza recupero sul test a trazione
3 Coinvolgimento bilaterale da medio a moderato; alcune difficoltà posturali; fisicamente indipendente Da lieve a moderato coinvolgimento bilaterale; instabilità posturale; fisicamente autosufficiente
4 Malattia gravemente debilitante, ancora in grado di camminare o stare in piedi senza assistenza Grave disabilità; ancora in grado di camminare o stare in piedi senza assistenza
5 Costretto a letto o sulla sedia a rotelle Costretto a letto o sulla sedia a rotelle

Leggi anche:

Mortalità e aspettativa di vita
L’aspettativa di vita dei malati di Parkinson appare ridotta. I tassi di mortalità sono circa il doppio di quelli delle persone non affette. Il declino cognitivo e la demenza, l’esordio in vecchiaia, uno stato di malattia più avanzato e la presenza di problemi nella deglutizione, sono tutti fattori che aumentano il rischio di mortalità. D’altra parte, una malattia caratterizzata principalmente da tremore rispetto alla rigidità, prevede una sopravvivenza più lunga. La morte da polmonite ab ingestis è due volte più frequente nei soggetti con malattia di Parkinson rispetto alla popolazione sana.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

 

In futuro sarai grasso? Ecco come scoprirlo

MEDICINA ONLINE DIETA UOMO PANCIA GRASSO DIMAGRANTE GRASSI CALORIE ATTIVITA FISICA SPORT DIMAGRIRE PERDERE PESOIl nostro corpo manda segnali continuamente, alcuni di essi, se ben interpretati, possono farci capire se in futuro avremo una alta probabilità di essere grassi oppure no.

Respiro

Si può capire molto dal respiro di una persona: quanto aglio ha mangiato, quante birre ha bevuto, e anche, se sarà in sovrappeso. Secondo un recente studio pubblicato sul “Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism”, il miscuglio chimico del respiro delle persone può essere un segnale precoce di obesità. “Le persone che hanno sia l’idrogeno che il metano presenti nella loro respirazione tendono ad avere un più alto indice di massa corporea, così come una più alta percentuale di grasso corporeo”, spiega l’autore dello studio, il dottor Ruchi Mathur del Cedars-Sinai Medical Center.

Perché? La presenza di metano è associato ad un microrganismo chiamato Methanobrevibacter smithii, che aiuta il processo di trasformazione del cibo in energia. Tuttavia, una sovrabbondanza di M. smithii può portare ad uno squilibrio nel microbioma intestinale che può causare un aumento di peso.

La ricerca del dott. Mathur suggerisce che alcuni casi di obesità sono legati a uno squilibrio dei microrganismi nell’intestino, e che possono prevedere una predisposizione alla pesantezza. Il test della respirazione da anni si effettua con successo, ma ci sono anche altri modi in cui il medico può stabilire si è inclini a mettere su chili di troppo. Non tutti questi fattori sono spesso valutati adeguatamente, quindi se si nota che il peso aumenta, anche se non si mangia troppo, bisogna chiedere al proprio medico almeno una di questa quattro cose:

Tiroide 

Le prove di laboratorio TSH e T4 libero chiariscono il medico quanto bene questo organo funzioni. “Una tiroide poco attiva o pigra, rende il metabolismo anche pigro- dice la dott. Elisabetta DeRobertis, della Scarsdale Medical Nutrition and Diabetes Center- Anche se i risultati sono per la fascia alta del range di normalità, si potrebbe prendere in considerazione la terapia con farmaci per prevenire l’aumento di peso”.

Insulina

Questo ormone non è solo coinvolto nel diabete: chiunque abbia più insulina circolante avrà più difficoltà a gestire il proprio peso. Se il livello è troppo alto potrebbe essere necessario mangiare meno calorie, soprattutto carboidrati, in quanto l’insulina in eccesso li trasforma rapidamente in grasso.

Le tue vecchie foto di famiglia 

Il medico di famiglia potrebbe non aver bisogno di prove fotografiche, ma circa la metà degli adulti grassi erano bambini in sovrappeso, secondo un recente articolo nel Journal of Clinical Nutrition. Anche se non sei pesante ora, il passato può dare delle utili indicazioni. “Se tu eri in sovrappeso nell’infanzia e avevi genitori sovrappeso- sottolinea la dottoressa- dovrai lavorare di più per mantenere il peso sotto controllo. Non c’è medicina che può cambiare i geni, quindi la chiave è osservare una buona dieta e mantenere l’abitudine all’esercizio fisico”.

Le abitudini di sonno

La mancanza di sonno interferisce con gli ormoni leptina e grelina. “La leptina ti dice quando sei pieno e la grelina ti dice quando hai fame- spiega dice il Dott. Tanvir Hussain, cardiologo a Los Angeles- Una certa insonnia, o anche una scarsa qualità del sonno, provoca livelli di leptina in calo e di grelina livelli in aumento”. Gli studi dimostrano che si deve dormire dalle sei alle sette ore a notte, e anche un paio di notti di cattivo sonno possono portare a chili di troppo.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!