Differenza olio ottenuto con spremitura a freddo, caldo e con solvente

MEDICINA ONLINE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA ULIVO OLIVO DIFFERENZA VERGINE QUALITA CALORIE GRASSI DIETA QUALE USARE CUCINA OMEGA 3 6 9 PRANZO DIMAGRIRE FRITTODai semi di una data pianta, si ottiene un olio tramite due differenti tecniche:

  • estrazione con solvente: i semi sono frantumati ed immersi in un solvente organico, generalmente un idrocarburo a basso peso molecolare come esano o eptano, in lenta agitazione; Continua a leggere

Differenza tra soluzione e miscela in chimica con esempi

MEDICINA ONLINE LABORATORIO CHIMICA FISICA SANGUE ANALISI FECI URINA GLICEMIA AZOTEMIA DENSITA CHEMISTRY LAB VISCOSITA LIQUIDO GAS SOLIDO FLUIDO ACQUA PESO SPECIFICO SCUOLA RICERCA RESISSi definisce “soluzione” in chimica una miscela omogenea in cui una o più sostanze sono contenute in una fase liquida o solida o gassosa; una soluzione contiene particelle diverse mescolate e distribuite in modo uniforme nello spazio disponibile in modo che ogni volume di soluzione abbia la medesima composizione degli altri. La misura della quantità di soluto rispetto alla quantità di soluzione è detta concentrazione e viene misurata sia tramite unità fisiche che tramite unità chimiche.

In una soluzione viene denominato solvente la sostanza presente in quantità maggiore e soluto (o soluti) la sostanza (o le sostanze) presente in minor quantità.

  • Le soluzioni gassose (gas in gas) vengono normalmente dette miscele gassose.
  • Le soluzioni solide (solido in solido) sono dette leghe.
  • Le soluzioni liquide in cui un soluto si scioglie in un liquido (soluto in acqua) vengono dette soluzioni acquose.

Una soluzione consiste quindi in una miscela di due o più componenti che formano una dispersione molecolare omogenea in una sola fase fisica. Ricordiamo che la “fase” in chimica indica una porzione di materia che, ad occhio nudo o al microscopio ottico, presenta in ogni suo punto le medesime proprietà fisiche e chimiche.

In chimica si definisce “miscela” un insieme di sostanze diverse mescolate tra loro. A differenza dei composti, che si possono definire come sostanze elettricamente neutre costituite da due o più elementi diversi i cui atomi vi figurano in proporzioni definite, le miscele hanno una composizione variabile. Ad esempio, in un campione del composto acqua vi saranno sempre due atomi di H per ogni O, mentre lo zucchero e la sabbia si possono mescolare in qualsiasi proporzione. Allo stesso modo, mentre le proprietà dei composti sono diverse da quelle dei componenti, quelle delle miscele sono affini alle proprietà dei costituenti. Non di meno, mentre non è possibile separare i componenti di un composto con mezzi fisici, i costituenti di una miscela si possono separare con l’ausilio di tecniche fisiche.

Una miscela può essere eterogenea od omogenea:

  • miscela eterogenea: è un tipo particolare di miscela in cui è possibile riconoscerne i vari componenti con un microscopio ottico, o anche ad occhio nudo. È il caso di molte rocce o del latte, ad esempio;
  • miscele omogenee (anche chiamate soluzioni): sono un tipo particolare di miscela in cui le molecole o gli ioni sono così intimamente mescolati tra loro tanto che la composizione risulta uniforme ovunque, per piccolo che possa essere il campione esaminato.

In altre parole la soluzione è quel tipo particolare si miscela in cui i due o più componenti sono mescolati in modo omogeneo, in modo che ogni volume di soluzione abbia la medesima composizione degli altri. Tutte le soluzioni sono quindi miscele, ma non tutte le miscele sono necessariamente soluzioni.

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Differenza tra soluzione e miscuglio in chimica con esempi

MEDICINA ONLINE LABORATORIO CHIMICA FISICA SANGUE ANALISI FECI URINA GLICEMIA AZOTEMIA DENSITA CHEMISTRY LAB VISCOSITA LIQUIDO GAS SOLIDO FLUIDO ACQUA PESO SPECIFICO SCUOLA RICERCA RESISTENZA ATTRITO.jpgSi definisce “soluzione” in chimica una miscela omogenea in cui una o più sostanze sono contenute in una fase liquida o solida o gassosa; una soluzione contiene particelle diverse mescolate e distribuite in modo uniforme nello spazio disponibile in modo che ogni volume di soluzione abbia la medesima composizione degli altri. La misura della quantità di soluto rispetto alla quantità di soluzione è detta concentrazione e viene misurata sia tramite unità fisiche che tramite unità chimiche.

In una soluzione viene denominato solvente la sostanza presente in quantità maggiore e soluto (o soluti) la sostanza (o le sostanze) presente in minor quantità.

  • Le soluzioni gassose (gas in gas) vengono normalmente dette miscele gassose.
  • Le soluzioni solide (solido in solido) sono dette leghe.
  • Le soluzioni liquide in cui un soluto si scioglie in un liquido (soluto in acqua) vengono dette soluzioni acquose.

Una soluzione consiste quindi in una miscela di due o più componenti che formano una dispersione molecolare omogenea in una sola fase fisica. Ricordiamo che la “fase” in chimica indica una porzione di materia che, ad occhio nudo o al microscopio ottico, presenta in ogni suo punto le medesime proprietà fisiche e chimiche.

In chimica si definisce “miscuglio” un insieme di componenti chimici che si combinano tra di loro con rapporti costanti per mantenere particolari proprietà fisiche e chimiche. Un miscuglio può essere:

  • omogeneo (o fisico) se i suoi componenti non sono più distinguibili all’osservazione diretta e si presenta in un’unica fase;
  • eterogeneo (o meccanico) se è costituito da due o più fasi e i suoi componenti sono facilmente distinguibili.

Se ad esempio versate olio dentro un bicchiere d’acqua, vedi perfettamente che sia acqua che olio saranno distinti: questo è un tipico miscuglio eterogeneo costituito da due fasi, una fase è l’acqua e l’altra fase è l’olio.

Se invece osservate un bicchiere di vino, o di caffè, le parti che compongono la miscela sono perfettamente omogenee, ciò viene detto miscuglio omogeneo e viene chiamato comunemente soluzione. La soluzione è – più precisamente – un miscuglio omogeneo in cui una fase (il solvente) è in netta prevalenza sull’altra fase (il soluto). In altre parole: una soluzione è un tipo particolare di miscuglio omogeneo.

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Differenza tra soluzione e dispersione in chimica con esempi

MEDICINA ONLINE LABORATORIO CHIMICA FISICA SANGUE ANALISI FECI URINA GLICEMIA AZOTEMIA DENSITA CHEMISTRY LAB VISCOSITA LIQUIDO GAS SOLIDO FLUIDO ACQUA PESO SPECIFICO SCUOLA RICERCA RESISSi definisce “soluzione” in chimica una miscela omogenea in cui una o più sostanze sono contenute in una fase liquida o solida o gassosa; una soluzione contiene particelle diverse mescolate e distribuite in modo uniforme nello spazio disponibile in modo che ogni volume di soluzione abbia la medesima composizione degli altri. La misura della quantità di soluto rispetto alla quantità di soluzione è detta concentrazione e viene misurata sia tramite unità fisiche che tramite unità chimiche. In una soluzione viene denominato solvente la sostanza presente in quantità maggiore e soluto (o soluti) la sostanza (o le sostanze) presente in minor quantità. Una soluzione consiste quindi in una miscela di due o più componenti che formano una dispersione molecolare omogenea in una sola fase fisica. Ricordiamo che la “fase” in chimica indica una porzione di materia che, ad occhio nudo o al microscopio ottico, presenta in ogni suo punto le medesime proprietà fisiche e chimiche.

In chimica si definisce con “dispersione” un sistema stabile o instabile costituito da più fasi (di solito due) in cui la prevalente è detta “fase disperdente” e le altre sono dette “fasi disperse”. Caratteristica delle dispersioni è che le varie fasi sono eterogenee e che le fasi disperse hanno dimensioni superiori alle grandezze colloidali (diametro > 1 μm).

In una soluzione i soluti sono quindi disciolti nel solvente nello stesso stato fisico. Una soluzione, dunque, è un sistema omogeneo. Una dispersione, invece, è un sistema eterogeneo, in cui i “soluti” sono appunto “dispersi” nel “solvente”. Un esempio di dispersione è il fumo infatti consiste in una dispersione di un solido in un aeriforme, oppure la nebbia (dispersione di un liquido in un aeriforme).

Una soluzione consiste in una miscela di due o più componenti che formano una dispersione molecolare omogenea in una sola fase fisica.

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Differenza tra densità e concentrazione

MEDICINA ONLINE LABORATORIO CHIMICA FISICA SANGUE ANALISI FECI URINA GLICEMIA AZOTEMIA DENSITA CHEMISTRY LAB VISCOSITA LIQUIDO GAS SOLIDO FLUIDO ACQUA MIELE OLIO VINO RESISTENZA ATTRITO MOVIMENTO MATERIALE ESPERIMENTOLa densità di un materiale è il rapporto tra la sua massa ed il suo volume (cioè d = m/ V); l’unità di misura della densità è il kg/m³. Nell’uso comune si utilizza talvolta il kg/litro (kg/dm³), che corrisponde esattamente al g/cm³. Il materiale in esame può essere sia un liquido che un solido o un gas.

La concentrazione di un componente in una miscela è una grandezza che esprime invece il rapporto tra la quantità del componente rispetto alla quantità totale di tutti i componenti della miscela (compreso il suddetto componente). Nel caso specifico di una soluzione, la concentrazione di un determinato soluto nella soluzione esprime il rapporto tra la quantità del soluto rispetto alla quantità totale di soluzione, o, in alcuni modi di esprimerla, del solo solvente (ad esempio molalità).

  • la densità si calcola con : d = massa / volume;
  • la concentrazione : [ c ] = n° di moli/ volume oppure n° di moli/ massa.

Densità in soluzione

La densità in soluzione pi indica il rapporto tra la massa del soluto mi rispetto al volume V dell’intera soluzione:

pi = mi / V

La densità in soluzione si esprime in kg/m3 (pari a g/L).

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