Un farmaco antistaminico è un farmaco che ha l’effetto di contrastare l’azione dell’istamina, uno dei principali responsabili dei sintomi e segni di allergia. Gli antistaminici agiscono su recettori specifici dell’istamina, inibendo la sua attività; tali farmaci sono quindi “antagonisti dei recettori dell’istamina”: hanno un’alta affinità per il recettore (si legano ad esso facilmente) e attività intrinseca nulla (non innescano la reazione che porta ai sintomi e segni dell’allergia). I recettori dell’istamina sono quattro, H1, H2, H3 e H4; in base alla presenza di questi tipi di recettori, possiamo distinguere varie classi di antistaminici, come gli antistaminici H1 e gli antistaminici H2.
Per comprendere meglio l’argomento, faremo ora un breve “ripasso” di fisiologia umana, spiegando al lettore cosa sia l’istamina e quali sono i suoi compiti.
Istamina
L’istamina (in inglese “histamine”) è un composto azotato coinvolto in numerosi processi biologici tra cui digestione e risposta infiammatoria e facente funzioni di neurotrasmettitore in diverse funzioni cerebrali. L’istamina è presente in tutti i tessuti del corpo e viene prodotta ed immagazzinata soprattutto nei mastociti e nei granulociti basofili, cioè due tipi di cellule coinvolte nella risposta allergica ed immunitaria. Oltre che nei granuli dei basofili e dei mastociti, l’istamina si trova nel sistema nervoso centrale e sulla mucosa del tratto gastrointestinale. L’eccessiva liberazione di istamina da parte dei mastociti e dei granulociti basofili è alla base di reazioni infiammatorie mastocito-dipendenti e di malattie allergiche IgE-mediate, come asma, orticaria, rinite e congiuntivite allergica. Farmaci utilizzati per prevenire queste allergie sono chiamati antistaminici, proprio perché contrastano l’azione dell’istamina.
Rilascio di istamina
La membrana plasmatica dei mastociti e dei basofili possiede recettori per le (IgE) immunoglobuline di classe E, che sono tipicamente coinvolte nelle reazioni allergiche. Una volta che questi IgE, che sono anticorpi, sono stati attivati da una sostanza riconosciuta come non self, cioè estranea all’organismo, si legano ai recettori di basofili e mastociti, comportandosi come veri e propri recettori: da questo momento in poi, ogni volta che avranno contatto con l’antigene, le IgE stimoleranno la degranulazione dei basofili e dei mastociti, con conseguente rilascio di istamina e comparsa dei sintomi e segni ad essa correlati.
Recettori per l’istamina
L’istamina svolge la propria azione legandosi a recettori specifici posti sulla membrana cellulare, con effetti che sono diversi in base al tipo di recettore con cui si lega. Come già precedentemente accennato, esistono quattro tipi di recettori per l’istamina: H1, H2, H3 ed H4. Per approfondire, leggi: Recettori dell’istamina H1, H2, H3, H4 distribuzione, differenze, effetti in sintesi
Farmaci antistaminici
Un farmaco antistaminico è un farmaco utilizzato principalmente per trattare i sintomi e segni delle reazioni allergiche, utile ad esempio in caso di allergia agli acari della polvere, quella stagionale (febbre da fieno) o quella agli alimenti. Il meccanismo d’azione dei farmaci antistaminici si basa sul blocco dell’istamina, la sostanza che, come precedente spiegato, viene rilasciata dalle cellule immunitarie quando il corpo entra in contatto con l’allergene nei confronti dei quali si è ipersensibili, ad esempio un allergene alimentare (un cibo, una bevanda…) o di derivazione animale (acari, peli di cane o di gatto…). L’istamina agisce come mediatore dell’infiammazione e scatena i sintomi tipici delle reazioni allergiche, quindi un suo blocco permette di limitare i sintomi allergici.
Esempi di farmaci antistaminici
I farmaci antistaminici più usati, sono:
- Oxatomide;
- Terfenadina;
- Loratadina;
- Meclizina;
- Mizolastina;
- Nafazolina;
- Difenidramina;
- Dimenidrinato;
- Fenoxifenadina;
- Idrossizina;
- Ketotifene;
- Levocetirizina;
- Acrivastina;
- Carbinossamina;
- Cetirizina;
- Ciclizina;
- Ciproeptadina;
- Clorfeniramina.
Assunzione
Gli antistaminici possono essere assunti sotto varie forme, ad esempio con compresse, capsule, soluzioni, spray nasali, colliri o creme. In alcuni casi serve la ricetta medica per poterli acquistare.
Dopo quanto tempo fanno effetto gli antistaminici?
In genere un antistaminico inizia a fare effetto tra 15 e 30 minuti dopo averlo assunto, con un picco di efficacia entro 1 o 2 ore. Questi tempi variano in funzione del tipo di antistaminico usato e del tipo di assunzione.
Quanto tempo dura l’effetto degli antistaminici?
Gli antistaminici di nuova generazione hanno un effetto prolungato che può raggiungere le 12 – 24 ore. Questi tempi variano in funzione del tipo di antistaminico usato e del tipo di assunzione.
Effetti collaterali
Gli antistaminici hanno effetti collaterali differenti in base al tipo di farmaco usato. Antistaminici “di prima generazione” determinano in media più effetti collaterali, mentre gli antistaminici “di nuova generazione” hanno meno effetti collaterali. Parlando in generale un antistaminico può determinare :
- sonnolenza;
- difficoltà nella concentrazione;
- difficoltà nella memoria;
- capogiri;
- secchezza delle fauci;
- nausea;
- vomito;
- crampi addominali;
- dolore addominale;
- problemi di minzione;
- vista annebbiata;
- alterazione del ritmo sonno-veglia;
- ansia;
- malessere generale;
- confusione;
- irrequietezza;
- alterazione del senso di fame;
- alterazione nella percezione del dolore;
- cambiamenti d’umore.
IMPORTANTE: gli effetti collaterali cambiano in base al farmaco antistaminico specifico usato. Chiedere sempre al proprio medico prima di assumere qualsiasi farmaco.
Controindicazioni
Gli antistaminici hanno controindicazioni differenti in base al tipo di farmaco usato. Parlando in generale non è consigliabile assumere antistaminici:
- prima di mettersi alla guida;
- prima di un impegno importante in cui sono necessarie lucidità e memoria;
- prima di utilizzare macchinari pericolosi per la salute;
- se si è incinte;
- se si sta allattando al seno;
- in caso di iperplasia della prostata;
- in caso di ipertensione arteriosa;
- in caso di grave cardiopatia;
- in caso di patologia tiroidea grave;
- in caso di epatopatia grave (malattia al fegato);
- in caso di nefropatia grave (malattia ai reni);
- in caso di ostruzione vescicale o uretrale;
- in caso di gravi patologie oculari, in particolare glaucoma.
IMPORTANTE: le controindicazioni cambiano in base al farmaco antistaminico specifico usato. Chiedere sempre al proprio medico prima di assumere o non assumere qualsiasi farmaco.
Antistaminici H1
Gli antistaminici H1 agiscono sui recettori dell’istamina H1 e provocano:
- rilassamento della muscolatura liscia dei bronchi con conseguente broncodilatazione;
- diminuzione della permeabilità capillare e della formazione di edema e pomfi;
- depressione del sistema nervoso centrale.
Gli antistaminici sono utilizzati nel trattamento di varie reazioni di ipersensibilità di tipo immediato, come:
- rinite;
- dermatiti del gruppo dell’orticaria;
- congiuntivite.
L’effetto collaterale che si presenta, nella maggior parte dei casi, è la sedazione, ma possono anche presentarsi capogiri, stanchezza e offuscamento della vista. Tra gli antistaminici H1 di prima generazione si includono:
- prometazina;
- difenidramina;
- clorfeniramina;
- triprolidina;
- dimenidrinato.
Tra gli antistaminici H1 di seconda generazione (più moderni e con mediamente minori effetti collaterali) si includono:
- terfenadina;
- loratadina;
- desloratadina;
- cetirizina;
- levocetirizina;
- bilastina;
- ebastina;
- rupatadina.
Antistaminici H2
Gli antistaminici H2 sono altamente selettivi e hanno un effetto nullo o minimo sui recettori H1 o su altri tipi di recettori; bloccano l’azione dell’istamina a livello della pompa protonica, impedendo la produzione di HCl e sono quindi catalogabili tra i farmaci antiacidi cosiddetti “antisecretori”. Gli effetti indesiderati sono generalmente poco gravi. Gli antistaminici H2 sono ad esempio:
- ranitidina;
- cimetidina;
- famotidina.
Per approfondire:
- Istamina: cos’è, effetti, vasodilatazione, prurito, ansia, stress, contenuto in tonno e patate
- Recettori dell’istamina H1, H2, H3, H4 distribuzione, differenze, effetti in sintesi
- Istamina, ansia, stress, depressione, senso di fame e sonnolenza
- Tonno, sgombro, istamina e sindrome sgombroide: cause, sintomi e terapie
- Intolleranza all’istamina e tiramina: cibi consigliati e cibi da evitare
Leggi anche:
- Visita allergologica: svolgimento, esami, preparazione, durata, costo
- Eruzioni esantematiche, eritematose, vescicolo-bollose e pigmentarie da farmaci
- Differenza tra allergia, pseudoallergia e intolleranza alimentare
- Consigli per la prevenzione delle allergie inalatorie da pollini
- Consigli per la prevenzione delle allergie da alimenti e additivi alimentari
- Consigli per la prevenzione delle allergie da acari e miceti (funghi)
- Consigli per la prevenzione delle dermatiti da contatto (lattice, nichel, cosmetici…)
- Consigli per la prevenzione delle allergie da derivati animali (cani, gatti, volatili…)
- Consigli per la prevenzione di allergie da imenotteri (api e vespe)
- Consigli per la prevenzione di allergie da farmaci e pseudoallergie
- Orticaria acuta e cronica: cause, sintomi, diagnosi, immagini, cura, rimedi
- Angioedema: cause, sintomi, immagini, cura, consigli, rimedi naturali
- Differenza tra orticaria e angioedema
- Sindrome orticaria-angioedema: cause, sintomi, diagnosi, immagini, cura, rimedi
- Dermatiti esfoliative da farmaci: la sindrome di Lyell
- Segno Asboe-Hansen: indicazioni, esecuzione, positivo
- Shock anafilattico (shock allergico): cause, fattori di rischio, patogenesi
- Shock anafilattico: sintomi, diagnosi, prognosi, gravità, morte
- Shock anafilattico: terapia, cosa fare, consigli per prevenirlo
- Esami allergologici di primo, secondo e terzo livello per la diagnosi di allergia
- Prick test in bambini e adulti: esecuzione, allergeni, controindicazioni, rischi
- Patch test: preparazione, esecuzione, rischi, allergeni, costo
- Prist test in adulti e bambini, valori normali e patologici, interpretazione
- Rast test: preparazione, esecuzione, rischi, allergeni, costo
- Test di provocazione in medicina: cosa sono, a che servono, come si svolgono?
- Test di provocazione bronchiale con metacolina: esecuzione, preparazione, rischi
- Iper-reattività bronchiale: significato, sintomi, diagnosi e cure
- Test di eliminazione e diete oligoallergeniche in allergologia
- Reazioni indesiderate durante i test allergologici: frequenza, tipi, cosa fare, prevenzione
- Dermatite da contatto: cause, fattori predisponenti, allergeni, patogenesi
- Dermatite da contatto: sintomi e segni di fase acuta, subacuta e cronica
- Dermatite da contatto: diagnosi, esami, terapie e consigli
- Allergia al latte vaccino in neonati e bambini
- Asma bronchiale estrinseca, intrinseca, occupazionale, stabile: cause, sintomi, cure
- Consigli per la prevenzione delle sindromi asmatiche
- Attività fisica e asma bronchiale: sport consigliati e sconsigliati
- Allergeni ed epitopi: definizione, classificazione, elenco, tipi
- Differenza tra le reazioni di ipersensibilità di tipo I, II, III, IV e V
- Malattia da siero: cause, sintomi, complicanze, diagnosi e terapie
- Congiuntivite allergica primaverile e altre patologie oculari da allergia
- Vasculiti da ipersensibilità: porpora di Shöenlein-Henoch e sindrome di Churg-Strauss
- Nefropatie allergiche: nefriti e nefrosi da farmaci, necrosi tubolare e cistite
- Sindromi neuroallergiche: emicrania da allergia, cefalea istaminica e da glutammato sodico
- Immunoterapia specifica (iposensibilizzazione): indicazioni, controindicazioni
- Immunoterapia specifica (iposensibilizzazione): vie di somministrazione dell’allergene
- Immunoterapia specifica (iposensibilizzazione): estratti allergenici, miscele, conservazione
- Immunoterapia specifica: metodiche di somministrazione, dosaggi
- Immunoterapia specifica: epoca d’inizio, schemi di trattamento, durata, sospensione
- Immunoterapia specifica: schemi non convenzionali, iposensibilizzazione a farmaci e veleni di imenotteri
- Immunoterapia specifica: monitoraggio e valutazione dell’efficacia della terapia
- Immunoterapia specifica: reazioni indesiderate locali, sistemiche, gravi
- Test per allergie e intolleranze alimentari
- Differenza tra reazione allergica, anafilassi e shock anafilattico
- Differenze tra allergia alimentare ed intolleranza alimentare
- Dermatite atopica: cause, sintomi e terapie di una patologia della pelle molto diffusa
- Dermatite atopica: giusta alimentazione e probiotici quando le cure tradizionali falliscono
- Dermatite seborroica: cause, immagini, cure, rimedi naturali, shampoo consigliato
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?
- Irritazione cutanea in neonati, bambini e gravidanza: i soggetti più a rischio
- Pelle arrossata ed irritata: cause patologiche e non patologiche
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: i rimedi naturali
- Pelle arrossata ed irritata: ecco quali farmaci usare
- Morire per una puntura di vespa: capire cos’è uno shock anafilattico può salvarti la vita
- Puntura di vespa: dopo quanto tempo si verifica lo shock anafilattico?
- Puntura di vespa e shock anafilattico: cosa fare e cosa NON fare?
- Puntura di vespa e shock anafilattico: cosa fare prima dell’arrivo dell’ambulanza?
- Cos’è l’adrenalina ed a cosa serve?
- Asma bronchiale estrinseca, intrinseca, occupazionale, stabile: cause, sintomi, cure
- Asma bronchiale in bambini e adulti: cause, sintomi e cura
- Asma bronchiale: spirometria e diagnosi differenziale
- Asma bronchiale: fattori di rischio ambientali e genetici
- Asma occupazionale: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Malattie respiratorie occupazionali o professionali: effetti, elenco, tipi
- Spirometria diretta ed indiretta: come si esegue ed a cosa serve
- Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi e favismo: cause, sintomi, terapie
- L’incredibile allergia di Ashleigh Morris
- La grave allergia alle arachidi di Oli Weatherall: perfino un bacio può ucciderlo
- Famosa marca di pennarelli provoca allergie: non usateli!
- Differenza tra latte, lattosio e rispettive intolleranze
- Celiachia, cos’è il glutine, in quali alimenti è contenuto ed in quali no?
- Che significa malattia autoimmune? Spiegazione ed esempi
- Intolleranza al lattosio in adulti e bambini: sintomi e test
- Lattosio: cos’è, in quali alimenti si trova ed in quali no
- Lattuga ed altre verdure: contengono lattosio o no?
- Test del respiro (breath test) per intolleranze alimentari: cos’è e come si svolge
- Reazioni avverse ai farmaci: effetti collaterali, tossicità, allergie, idiosincrasie
- Intolleranza al sorbitolo: sintomi, diagnosi, dove si trova il sorbitolo?
- Superare le intolleranze alimentari con la dieta di eliminazione? Meglio lo schema di rotazione dei cibi
- Vaccini: servono davvero? Tutte le verità scientifiche
- Acne cistica: cura definitiva, alimentazione, testosterone
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!