Differenza tra acqua minerale, oligominerale e terapeutica

Varie bottiglie di plastica piene d'acqua di alcune marche famoseL’acqua minerale è un tipo di acqua proveniente da sorgente, solitamente commercializzata in bottiglia di plastica o di vetro. In Italia può essere venduta con la dicitura “acqua minerale” solo l’acqua che risponde ai criteri di legge stabiliti dal D.Lgs. nº 176 dell’8 ottobre 2011 (attuazione della direttiva 2009/54/CE):

«Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute».

Differenza tra acqua potabile ed acqua minerale

Per le acque potabili, le ultime due specificazioni (caratteristiche igieniche e proprietà salutari) presenti nella legge appena riportata, non sono invece richieste, da ciò si potrebbe dedurre un fatto che in realtà è ancora scientificamente controverso, cioè che le acque minerali siano intrinsecamente superiori, già per previsione di legge, alle comuni acque potabili distribuite dalla rete idrica, avendo specifiche precise su igiene e proprietà che invece le acquee potabili non possiedono.

Classificazione in base al residuo fisso

Per la legge italiana le acque minerali commerciabili possono essere divise in varie categorie in base al residuo fisso, il quale indica la quantità di sostanza solida (sali minerali ad esempio) perfettamente secca che rimane dopo aver fatto evaporare in una capsula di platino, previamente tarata, una quantità nota di acqua precedentemente filtrata. In base al residuo fisso, la classificazione è la seguente:

  • acque minimamente mineralizzate: il residuo fisso a 180 °C è inferiore a 50 mg/l;
  • acque oligominerali (o leggermente mineralizzate): il residuo fisso è compreso tra 51 e 500 mg/l;
  • acque minerali: il residuo fisso è compreso tra 501 e 1500 mg/l;
  • acque ricche di sali minerali: il residuo fisso è pari o superiore a 1501 mg/l e per tale motivo prendono il nome di “acqua ad uso terapeutico” o “acque terapeutiche” e devono essere assunte con modalità particolari.

Un esempio di acqua terapeutica è l’acqua essenziale, a tal proposito leggi: Acqua essenziale: fa dimagrire, tiroide, stipsi, calcoli, gravidanza

Anidride carbonica nell’acqua minerale

In base al contenuto di anidride carbonica (il gas contenuto nell’acqua minerale), l’acqua prende la denominazione di

  • totalmente degassata se l’anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata totalmente eliminata;
  • parzialmente degassata, se l’anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata parzialmente eliminata;
  • rinforzata col gas della sorgente, se il tenore di anidride carbonica libera, proveniente dalla stessa falda o giacimento, è superiore a quello della sorgente;
  • aggiunta di anidride carbonica, se all’acqua minerale naturale è stata aggiunta anidride carbonica non prelevata dalla stessa falda o giacimento;
  • naturalmente gassata o effervescente naturale, se il tenore di anidride carbonica libera, superiore a 250 mg/l, è uguale a quello della sorgente.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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