Cristallino: significato, anatomia, funzione, artificiale, patologie

MEDICINA ONLINE VISTA OCCHIO NERVO OTTICO 2 CRANICO CHIASMA OTTICO MIOPIA CECITA FUNZIONE PALLIDO GLAUCOMA RETINA PUCKER MACULARE RETINOBLASTOMA DISTACCO VITREO UMOR CATARATTA OFTALMOLOGO.jpgIl cristallino (in lingua inglese “lens”) è un organo trasparente, discoidale (a forma di mandorla), situato nel bulbo oculare, posizionato tra l’iride e il corpo vitreo, ancorato al corpo ciliare mediante legamenti. Il cristallino si trova in Continua a leggere

Cecità: definizione, cause, normativa italiana, invalidità

MEDICINA ONLINE CECITA CIECO OCCHI VISTA PERDERE IPOVEDENTE CANE BLIND BLINDESS BASTONE CAMMINARE DISABILE DISABILITA SUPPORTO AIUTO RETINA CATARATTA GIORNATA MONDIALECon “cecità” si indica la mancanza totale o parziale della percezione visiva di uno o di entrambi gli occhi, che può essere Continua a leggere

Ipovisione centrale e periferica: significato, cause, cure

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CORPO ESTRANEO OCCHIO CAUSE CURE VISTA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneCon “‘ipovisione” in medicina si indica una condizione di deficit dell’acutezza visiva causata da vari fattori Continua a leggere

Cataratta primaria, secondaria, congenita: sintomi, terapie, chirurgia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CATARATTA SECONDARIA CONGENITA SINTOMI TERAPIE  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa cataratta è una patologia diffusa causata da una perdita progressiva di trasparenza del cristallino di uno o entrambi gli occhi che Continua a leggere

Cataratta: complicanze, cosa fare e cosa non fare dopo l’intervento

https://www.youtube.com/watch?v=d7Jhvq5pw2U

La cataratta è una patologia molto diffusa che comporta una perdita progressiva di trasparenza del cristallino dell’occhio e quindi una graduale diminuzione della vista. E’ tipica dell’invecchiamento ma può insorgere anche in seguito a traumi, infiammazioni, o esposizione cronica a infrarossi o ultravioletti. Può interessare uno o entrambi gli occhi e si classifica in cataratta senile, giovanile o congenita. Spesso si sviluppa lentamente e si verifica soprattutto con l’aumentare dell’età. I sintomi possono includere colori percepiti sbiaditi, visione offuscata, aloni intorno alle luci, problemi con luci e difficoltà a vedere di notte. La cataratta è la causa di metà dei casi di cecità e del 33% delle disabilità visive in tutto il mondo. Proprio per evitare la cecità è opportuno inizialmente il trattamento farmacologico (per rallentare il progressivo peggioramento della patologia) e successivamente il trattamento chirurgico che sostituisce il cristallino opacizzato con una lente artificiale intra-oculare, posizionata dietro all’iride, tramite apparecchiature al laser.

Cosa fare dopo l’intervento ?

  • Il paziente appena dimesso può camminare, chinarsi con una certa prudenza, sollevare pesi molto leggeri, usare scale, vedere la televisione, lavarsi i denti, pettinarsi, radersi (facendo attenzione che i peli tagliati non entrino nell’occhio).
  • La prima visita di controllo sarà effettuata il giorno successivo all’intervento.
  • Il paziente a casa da solo o aiutato dai suoi familiari, dovrà istillare 4 volte al dì delle gocce di collirio antibiotico nell’occhio operato per 2/4 settimane.
  • Dopo le medicazioni si potranno indossare degli occhiali preferibilmente scuri per una settimana a scopo protettivo.
  • Durante il sonno, notturno o diurno, e per una settimana dovrà essere applicata un’apposita protezione in plastica.
  • Il paziente può fare il bagno (NON la doccia!) già il giorno dell’intervento, ma senza lavarsi i capelli.
  • Dopo una settimana il paziente potrà andare dal parrucchiere o dal barbiere, informandolo adeguatamente per evitare che entrino nell’occhio capelli, acqua od altri liquidi.

Cosa NON FARE dopo l’intervento?

  • Il paziente appena dimesso deve evitare di correre, di eseguire movimenti rapidi, di sollevare grossi pesi: in poche parole deve evitare gli sforzi eccessivi.
  • L’occhio non deve essere compresso né lavato.
  • E’ importante non stropicciarsi gli occhi.
  • Evitare fonti di luce intense.
  • Nel lavare il viso evitare di toccare e comprimere la regione oculare.
  • Attendere alcuni giorni prima di farsi una doccia con lavaggio dei capelli.
  • Cosmetici e trucchi attorno agli occhi devono essere evitati per almeno 2 settimane.
  • Evitare parrucchiere e barbiere per almeno una settimana.
  • E’ bene evitare lavori manuali pesanti. I pazienti che svolgono un lavoro sedentario possono riprenderlo dopo qualche giorno, non appena se la sentono. Chi deve eseguire un lavoro manuale pesante può riprenderlo dopo due settimane.
  • Astenersi per i primi giorni da letture prolungate.
  • Non guidare l’automobile per circa una settimana (molto pericolosa è la possibile apertura violenta dell’airbag).

Sintomi normali

Il paziente potrà avvertire per 1 o 2 settimane diversi sintomi del tutto normali che gradualmente spariranno:

  • un lieve fastidio in zona oculare;
  • un certo grado di arrossamento e lacrimazione;
  • comparsa di sensazioni visive di corpuscoli scuri vaganti;
  • la tonalità della luce può apparire sull’azzurro/verde;
  • le luci possono sembrare allungate con degli aloni intorno;
  • lievi fluttuazioni giornaliere a causa di un lieve astigmatismo fisiologico che diminuirà progressivamente permettendo di raggiungere il massimo della capacità visiva.

Complicazioni dopo l’intervento

L’intervento di cataratta non sempre dà risultati positivi, ed esistono pazienti che non hanno recuperato più la vista, ma presenta una percentuale di successi superiore al 95%. Alcuni farmaci assunti per via sistemica possono rendere particolarmente difficile l’intervento di cataratta, così come vi sono condizioni dell’occhio che aumentano sensibilmente la percentuale di complicanze. Il recupero visivo dopo l’intervento di cataratta ovviamente dipende anche dalla situazione dell’occhio precedente all’intervento, in particolare retina e nervo ottico. Per tale motivo l’indicazione all’intervento di cataratta deve essere data solo dal medico e solo dopo un completo esame dell’occhio.

Le complicanze più diffuse sono:

  1. Cataratta secondaria. Una complicanza che talvolta si verifica è l’opacizzazione della capsula posteriore del cristallino operato. Tale fenomeno, detto cataratta secondaria, può essere spiegato come una reazione da corpo estraneo (il cristallino artificiale) e può generalmente essere eliminato con una applicazione di YAG laser.
  2. Rottura o distacco di retina. La sostituzione del cristallino naturale, che ha una curvatura fisiologica, con una lente piatta, determina uno spostamento in avanti del vitreo e una conseguente trazione della retina che può dare origine a rotture o distacchi di retina, tanto più frequenti quanto più il soggetto è miope.
  3. Infezioni. Più gravi, anche se più rare, sono le complicanze infettive, che rappresentano generalmente un’indicazione al reintervento immediato e/o all’iniezione intravitreale (ovvero all’interno dell’occhio) di antibiotici.

Per approfondire: Cataratta primaria, secondaria, congenita: sintomi, terapie, chirurgia

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi articoli, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!