Brilla più forte

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Cucciola legata a testa in giù con fil di ferro e zampette amputate: vergogna

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Questi dolci occhi hanno visto cosa può l’odio dell’uomo

Chi mi legge da un po’ di tempo sa quanto io ami gli animali, specialmente i cani, e vi assicuro che leggere notizie come quella che vi sto per proporre, mi fa veramente venire il voltastomaco. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ci fa ancora una volta sapere di casi di inaudita violenza nei confronti degli animali. Dopo lo sconcertante, assurdo e ingiustificabile episodio avvenuto gli scorsi giorni a Pozzuoli, dove un povero pitt bull è morto dopo essere stato dapprima torturato e poi dato alle fiamme ancora in vita, ecco un ennesimo atto di cattiveria nei confronti di una cucciola di soli tre mesi, salvata appena in tempo da un contadino che l’ha trovata per pura fortuna.

Una vera tortura per la piccola Nikita

Il tutto si è svolto a Bitetto, provincia di Bari, dove persone indegne di appartenere alla razza umana, hanno appeso a testa in giù la creatura con del fil di ferro, usato anche per legare gli arti i quali si sono poi distaccati. La povera cucciola è stata battezzata Nikita e senza aiuto provvidenziale del contadino sarebbe di certo morta, lentamente e terrorizzata. Ora è in cura presso una struttura veterinaria dove riceverà cure e amore in attesa che qualche famiglia possa farle dimenticare l’orrore vissuto e farle riacquistare nuovamente la fiducia nell’uomo, unico essere in grado di generare tali barbarie nei confronti di un essere così indifeso.

Condanne necessarie e severe

Le cattiverie, uccisioni, violenze, le crudeltà sugli animali devono essere condannate, devono ricevere una punizione equa ed esemplare. Non è possibile che atti di così efferata cattiveria vengano archiviati, gettati nel dimenticatoio. Persone che agiscono senza pietà, senza minimo di sensibilità, dotati di aridità e vuoto nel cuore meritano una condanna che sia pari all’orrore generato, è assurdo pensare che mostri del genere siano ancora liberi di compiere altre oscenità, siano ancora tranquilli a vivere il loro quotidiano mentre povere creature hanno patito il terrore, la sofferenza e la morte per mano umana e crudele. Giustizia ad un pitt bull barbaramente ucciso, giustizia ad una cucciola che ha vissuto sevizie. Anche in forma anonima la Lega del Cane di Bisceglie chiede notizie su chiunque avesse anche un piccolo indizio che possa far risalire alla bestia umana. Questo è un numero da contattare affinché si dia una mano per risalire ai responsabili degli orrendi crimini: 340 9119789.

E se per puro caso gli autori di questo gesto disgustoso mi stanno leggendo, ve lo dico chiaramente: mi fate schifo.

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Arrabbiarsi fa male alla salute del cuore: aumenta il rischio di infarto ed ictus

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo ARRABBIARSI MALE SALUTE CUORE INFARTO ICTUS Dieta Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Massaggio Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Peso Sessuologia Pene HD Filler Rughe BotulinoArrabbiarsi ed essere sempre irascibili fa male alla salute: potrebbe sembrare una classica frase fatta, e invece la ricerca scientifica ha scoperto che davvero l’ira è nemica del nostro corpo, oltre che della nostra mente. Da una ricerca statunitense è risultato che arrabbiarsi aumenta di cinque volte il rischio di avere un infarto e di tre volte il rischio di avere un ictus nelle due ore successive all’arrabbiatura e più ti arrabbi più rischi. Le persone che più di tutte dovrebbero evitare di arrabbiarsi sono i soggetti già ad alto rischio cardiovascolare, come i pazienti che soffrono di ipertensione arteriosa. A rivelarlo è lo studio pubblicato sulla rivista European Heart Journal e condotto da esperti della rinomata Harvard University di Boston, secondo il pericolo aumenta perché il rischio è cumulativo: per cui a rischiare di più infarto e ictus sono le persone inclini al nervosismo e che si arrabbiano facilmente. Gli esperti hanno calcolato che cinque arrabbiature al giorno portano ogni anno a circa 158 infarti in più ogni 10.000 persone a basso rischio cardiovascolare, e a 657 infarti extra per 10.000 persone se consideriamo solo i soggetti già ad alto rischio cardiovascolare, spiega Elizabeth Mostofsky che ha coordinato lo studio. È possibile che le arrabbiature facciano male perché provocano nell’organismo una serie di reazioni fisiologiche negative come l’aumento della pressione arteriosa.

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