Francesco A. Lentini (18 maggio 1889 – 21 settembre 1966), noto anche col nome d’arte di “Frank Lentini“, è stato un artista e fenomeno da baraccone italo-americano che fece tournée con numerosi circhi e freak show. Lentini aveva Continua a leggere
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Bambina nasce con la gemella all’interno del proprio corpo
Una bambina è nata con una gemella “parassita” cioè che si è formata all’interno della gemella più grande. E’ successo a Barraquilla in Colombia. La gemella Continua a leggere
Bimbo nasce con due peni: uno dei due è sulla schiena
Un malformazione piuttosto particolare si è verificata in uno sfortunato neonato dell’Azerbaigian, che è nato con due organi genitali maschili: il primo pene è posizionato nella sua sede fisiologica, mentre il secondo pene sulla schiena. I medici dell’Istituto di Ricerca Scientifica di Pediatria di Baku, dapprima stupiti della cosa hanno poi stabilito che si trattava in una parte del corpo di un gemello del neonato che non si è sviluppato.
Operazione riuscita
Per ovviare al problema, i medici hanno deciso di intervenire chirurgicamente per rimuovere il pene in più. Il piccolo, di cui non per motivi di privacy non è stato rivelato il nome, è stato così sottoposto a intervento di rimozione che è andato a buon fine. Dopo un giorno il neonato è stato rimandato a casa sua ed è sano come qualsiasi altro neonato. Come ricordo resterà soltanto una piccola cicatrice sulla schiena.
Il gemello ‘parassita’
Secondo i medici che hanno studiato il caso, il secondo pene dovrebbe non essere altro che tutto ciò che è rimasto di un gemello parassita che non è riuscito a svilupparsi. Sia i genitori che i medici, tuttavia, non si erano accorti di questa strana crescita sulla schiena fino a che la mamma non ha partorito. Il pene del piccolo, quello vero, pare che sia del tutto normale. «Il bambino ha un normale organo sessuale dove dovrebbe essere – ha infatti confermato il capo del dipartimento di neonatologia dell’istituto Gunduz Agayev – Praticamente tutto ciò che gli era rimasto era un pene attaccato alla schiena del fratello all’interno dell’utero». Ora il piccolo potrà crescere come tutti gli altri, e anche se in un primo momento i genitori sono rimasti sconcertati, in futuro potranno anche scherzarci su.
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Fetus in fetu: gemelli evanescenti e sindrome del gemello parassita
La gravidanza gemellare suscita sempre un certo fascino anche misterioso e così anche il legame che può intrecciarsi tra due fratelli gemelli. Le varianti delle tipologie gemellari sono diverse, si va dai cosiddetti monozigoti, a una o due placente, a dizigoti, gemelli impropri in realtà, e comprendono anche una casistica più particolare e non sempre immune da problemi o esiti nefasti come quella rappresentata dai gemelli siamesi. Tra questi vi sono anche casi particolari che rappresentano un’incidenza bassa come i cosiddetti gemelli evanescenti e la sindrome del gemello parassita chiamata anche condizione “fetus in fetu”.
Gemello evanescente (o scomparso)
Nel caso di gemelli evanescenti, pur cominciando la gravidanza come multipla, uno dei due embrioni muore nella prima fase della gestazione, cioè uno dei due gemelli viene assorbito dall’altro e scompare, per questo viene definito evanescente, cioè che si dilegua a poco, a poco. Un gemello assume dunque uno sviluppo dominante a discapito dell’altro, il co-gemello recessivo cessa di svilupparsi e tale processo viene anche definito come “riassorbimento fetale”. Può accadere che, durante lo sviluppo primario da embrione a feto, uno dei due riceva un apporto di sangue insufficiente e lo sviluppo non avvenga in modo completo, il feto assume così un aspetto mummificato, definito papiraceo (QUI una immagine esplicita).
Gemello parassita
Un’altra anomalia embrionale è quella del gemello parassita. A differenza dei gemelli siamesi (in cui entrambi i feti continuano lo sviluppo), uno cessa lo sviluppo durante la gestazione ed è vestigiale di un gemello individuale per lo più completamente formato, altrimenti sano. Il gemello non sviluppato è definito come “parassita”, piuttosto che siamese, perché è formato in modo incompleto o totalmente dipendente dalle funzioni corporee del gemello indipendente (chiamato “autosita”). L’incidenza sembra essere maggiore tra gli individui maschi e si presenta in un caso su 500.000 nati vivi. Il feto così “prigioniero” del fratello avrà dimensioni ridotte e sarà malformato, generalmente presenterà una colonna vertebrale con gli arti superiori e inferiori solo abbozzati. Non sono normalmente presente encefalo e cuore ma vi è un organizzazione elementare degli organi interni riconoscibili. A volte il gemello parassita può “penzolare” fuori dal corpo del gemello indipendente. L’individuazione di questa condizione generalmente avviene durante le indagini ecografiche, ma anche dopo la nascita. Per essere certi che il fratello sano non subisca eventuali problematiche, si ricorre all’asportazione chirurgica del gemello parassita.
Generalmente la prognosi è buona e permette di riprendere una vita normale. I casi più gravi presentano una localizzazione intracranica che può volgere a leggeri problemi di tipo neurologico associati alla rimozione. A volte il gemello vitale può andare incontro a disturbi legati alla presenza del suo gemello parassita, ad esempio ritenzione urinaria o dispnea, determinati in base alla posizione, anche se la presenza è statisticamente più riscontrabile nell’addome. Il soggetto presenta allora dolori addominali sempre più forti ed un addome decisamente più grande e gonfio del normale, il gemello parassita infatti, seppur lentamente, può continuare a crescere a livello tissutale e comprimere gli organi del fratello ospite fino a creare seri problemi anche respiratori.
In alcuni casi il gemello parassita può essere completamente asintomatico e rimanere “nascosto” per anni, ci si trova così di fronte a casi emblematici al limite con l’incredibile di gemelli parassiti individuati anche dopo molti anni di distanza, anche fino a 47 anni dopo la nascita. Anche il peso è variabile, dai 13 grammi fino ai 2 chili, distribuiti su 20 e più centimetri.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Operata a Pechino la bambina cinese con un gemello parassita sulla schiena
Una ragazza di 11 anni è stata ricoverata in un ospedale, in Cina, per un intervento chirurgico di rimozione di un terzo braccio, che le spuntava dalla schiena. L’arto supplementare si è rivelato essere essere parte di un gemello siamese non sviluppato. Oltre al braccio era visibile anche una mammella, una scapola e due dita. Si tratta di fetus in fetu. Qui una immagine esplicita del caso.
Per approfondire: Fetus in fetu: gemelli evanescenti e sindrome del gemello parassita
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