Granuloma: tipi, caratteristiche, sintomi, diagnosi e cure

medicina-online-dott-emilio-alessio-loiacono-medico-chirurgo-roma-differenza-iperplasia-neoplasia-cancro-riabilitazione-nutrizionista-infrarossi-accompagno-commissioni-cavitazione-radiofrequenza-ecogrCon il termine granuloma si indica generalmente una lesione dovuta ad un’infiammazione cronica, che porta alla formazione di noduli. Bisogna, comunque, specificare che si tratta di formazioni di vario tipo, che rispondono anche a stimoli differenti, in certi casi anche infettivi e neoplastici. La caratteristica principale è costituita da un’intensa proliferazione di cellule. Abbiamo diverse tipologie di granuloma, da quello dentale a quello inguinale, dall’eosinofilo all’anulare, dall’ombelicale al tubercolare. Le cause sono variabili, come anche i sintomi cambiano in base al tipo a cui si far riferimento. Anche le cure differiscono in base al tipo di granuloma.

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Le tipologie
Le tipologie di granuloma sono varie. Quello eosinofilo consiste in una patologia ossea rara, che in genere interessa il cranio e il bacino. L’anulare è una condizione della pelle, rappresentata dalla formazione di lesioni o di protuberanze rossastre a forma di anelli. Quello inguinale colpisce i genitali, con una formazione iniziale che interessa la cute.
Piuttosto diffusi sono il granuloma piogenico e il granuloma dentale, che interessa i tessuti periapicali dei denti. Esistono molte forme di granuloma, fra le quali possiamo ricordare anche il tubercolare, nel caso di tubercolosi, e il sifiloma, nel caso della sifilide. E poi ancora la sarcoidosi, la granulomatosi di Wegener. La prima è una malattia idiopatica multisistemica, il secondo caso consiste in una vasculite che interessa il tratto respiratorio superiore e inferiore, anche se possono essere colpiti diversi organi.

I sintomi
Non è possibile unificare i sintomi del granuloma da una sola prospettiva. Il quadro sintomatologico cambia a seconda della parte del corpo interessata. Nel caso del granuloma dentale possono non manifestarsi sintomi anche per alcuni anni. Nella fase acuta si manifesta con l’ascesso, presentando un dolore intenso. In quello eosinofilo può comparire un focolaio, nell’ambito del quale l’osso viene distrutto e può essere sostituito da un tessuto morbido abbondante di granulociti eosinofili. La conseguenza consiste in una tumefazione ossea, con dolore e possibile frattura.
Se ad essere interessati sono i polmoni, possono esserci difficoltà respiratorie e tosse, se la malattia interessa la pelle, compaiono delle papule.
Nel granuloma anulare i sintomi sono variabili. Ci può essere una sintomatologia localizzata con lesioni di forma circolare sulle mani, sui piedi, sui polsi e sulle caviglie, generalizzata, con interessamento anche del tronco, delle braccia e delle gambe, o sottocutanea, con noduli sotto la pelle.
Nella forma inguinale compare all’inizio una piccola placca, che poi può espandersi fino a coinvolgere tutti i genitali. Dalle placche si hanno delle lacerazioni, dalle quali fuoriesce un liquido.

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Le cause
Le cause del granuloma rientrano davvero in un ampio spettro. In alcuni casi le ragioni di queste formazioni sono perfino sconosciute. Si può trattare di un fenomeno immunologico, di un processo infettivo, di un tumore, oppure il tutto può essere dovuto ad un corpo estraneo penetrato accidentalmente nei tessuti, come delle schegge. Anche virus e funghi possono causare il granuloma. Fra le altre cause, vari tipi di parassiti e di batteri.
Nel caso del granuloma anulare, le lesioni potrebbero essere scatenate da alcuni noduli cutanei minori o dall’uso di farmaci. Nel caso di quello dentale, il tutto è dovuto alla proliferazione di batteri nella zona terminale della radice del dente, interessando la parte in cui passano i nervi e i vasi sanguigni. Il granuloma si forma, in questo caso, per impedire all’infezione di propagarsi, come se fosse una specie di protezione per le radici e le gengive.

Le cure
Le cure del granuloma cambiano a seconda del tipo. Possiamo fare alcuni esempi. Nel caso di quello dentale può bastare una devitalizzazione del dente o, in alternativa, bisogna rimuovere il materiale utilizzato per l’otturazione, provvedere ad un’accurata pulizia, per riproporre una nuova otturazione.
Per il granuloma eosinofilo la terapia è di solito chirurgica e consiste nell’asportazione della lesione. Soltanto in certi casi si può procedere con l’irradiazione, quando il granuloma non è posizionato in una zona a cui è difficile accedere.
Il granuloma anulare può prevedere l’utilizzo di iniezioni di corticosteroidi, quando i fenomeni sono particolarmente intensi o altrimenti si possono utilizzare delle creme corticosteroidee o degli unguenti. Un’alternativa è la terapia della luce. Per curare quello inguinale, è necessario somministrare degli antibiotici, le tetracicline, i macrolidi e il trimetoprim-sulfametossazolo.

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Polipi, noduli e granulomi delle corde vocali: cause, sintomi e cure

MEDICINA ONLINE CORDE VOCALI POLIPI NODULI GRANULOMI VOCE LESIONE PARLARE FONAZIONE LOGOPEDIA NERVI RICORRENTI LARINGE FARINGE GOLA DOVE SONO ANATOMIA A CHE SERVONO.gifI polipi sono vegetazioni dotate di un peduncolo,  che si possono formare in qualsiasi zona delle corda e pertanto, ostacolandone la vibrazione, sono causa di una marcata  raucedine.

Perché si formano i polipi?

I polipi si formano spesso in seguito ad uno SFORZO FONATORIO eseguito durante uno stato di infiammazione delle corde vocali. . Le corde vocali sono strutture anatomiche povere di recettori del dolore pertanto, contrariamente ad altri organi del corpo, anche se sono infiammate, viene a mancare il segnale del dolore. Esiste quindi il rischio che, inconsapevolmente,  si sottopongano le corde  a sforzi notevoli mentre sono sofferenti.
A nessuno di noi verrebbe infatti in mente di fare una corsa con un ginocchio dolente!
Vediamo invece cosa accade comunemente con la voce: un CASO CLASSICO è il paziente “influenzato” che si reca allo stadio o in discoteca, dove urla per delle ore.
Le corde infiammate vengono sollecitate meccanicamente in maniera esasperata, si formano dei cedimenti di piccoli capillari e quindi delle emorragie intra-cordali, dalle quali  non è improbabile che nell’arco di poche ore si formi un polipo. In tal caso compare una violenta ed improvvisa raucedine persistente senza dolore.

I noduli delle corde vocali interessano entrambe le corde vocali e sono causati principalmente da abuso cronico della voce (urlare, cantare o gridare abitualmente oppure usare una frequenza bassa innaturale). I noduli possono svilupparsi nei bambini.

I granulomi delle corde vocali spesso sono causati da una lesione delle corde vocali dovuta a un reflusso gastroesofageo non controllato ( Reflusso gastroesofageo (GERD)) o un danno durante l’intubazione endotracheale (inserimento di un tubo respiratorio di plastica dalla bocca nella trachea). I granulomi sono comuni negli adulti.

Diagnosi

In tutte le forme di raucedine che persistono per altre 3-4 settimane è assolutamente imperativo eseguire un controllo specialistico otorinolaringoiatrico per comprendere la natura del problema e distinguere subito tra una lesione benigna della laringe, come il polipo, ed un tumore maligno. Lo specialista otorinolaringoiatra esegue una laringoscopia indiretta ed un  esame video-endoscopico  che consentono  di porre la corretta diagnosi.

Terapia

Nel caso di polipi molto recenti è possibile tentare  di farle riassorbire con un trattamento farmacologico abbinato a riposo vocale. In caso di insuccesso, come in tutti i tumori benigni della laringe  è necessaria l’asportazione microchirurgica.  Non conviene in tal caso attendere troppo a lungo: le corde vocali sono degli ORGANI MUSICALI ed emettono delle vibrazioni armoniche molto eleganti. La corda vocale malata vibra male e lentamente tende a perdere la sua “taratura”.
Ne consegue che l’asportazione in tempi rapidi dei tumori della laringe viene seguita quasi sempre da un rapido recupero della voce. Viceversa, nei casi in cui si attenda troppo tempo, la ripresa vocale può tardare molti mesi o può richiedere un trattamento rieducativo foniatrico dopo la chirurgia.

L’intervento per asportate i polipi delle corde vocali è una delle più  eleganti operazioni  microchirurgiche dell’ORL. La microchirurgia delle corde vocali è  praticamente indolore e viene eseguita in anestesia generale. Dopo l’operazione, il paziente dovrà osservare alcuni giorni di riposo vocale e praticare le terapie prescritte. I controlli endoscopici consentiranno allo specialista otorinolaringoiatra  di evidenziare il successo dell’exeresi, monitorare il recupero funzionale  delle corda vocale e  valutare l’opportunità di trattamenti adatti ad evitare l’insorgenza di recidive.

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