Albumina ed albuminemia alta o bassa: cause, valori e terapie

MEDICINA ONLINE BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE ANALISI GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEA EMOGLOBINAL’albumina è una proteina del plasma, prodotta dalle cellule epatiche. È contenuta anche nel latte e nell’albume dell’uovo, da cui prende il nome. Ha un elevato peso molecolare e costituisce circa il 60% di tutte le proteine plasmatiche.

Valori normali di albumina

La concentrazione di albumina nel sangue (albuminemia) varia fra 3,5 e 5,0 g/dl e si misura con l’elettroforesi delle proteine.

Funzioni dell’albumina

L’albumina è essenziale per la regolazione e il mantenimento della pressione oncotica, ovvero la pressione che “tiene” il sangue all’interno dei vasi sanguigni. Oltre ad essere la proteina più presente nel sangue, l’albumina è il principale veicolo di altre proteine trasportate attraverso di esso: se viene escreta con le urine (dove in condizioni normali è praticamente zero), il calo di albumina nel plasma lo rende con meno proteine disciolte e meno colloidale, con una pressione oncotica che scende sotto il limite di 20 mmHg, travaso di fluidi ed elettroliti dai vasi ai tessuti con edema generalizzato (di solito a palpebre ed estremità nella fase iniziale, e vistoso nell’addome nei cali di pressione maggiori). Le funzioni dell’albumina, in sintesi, sono le seguenti:

  • mantenimento della pressione oncotica (soglia fisiologica di 20 mmHg);
  • trasporto degli ormoni della tiroide;
  • trasporto degli altri ormoni, in particolare quelli solubili nei grassi (liposolubili);
  • trasporto degli acidi grassi liberi;
  • trasporto della bilirubina non coniugata;
  • trasporto di molti farmaci;
  • legame competitivo con gli ioni calcio (Ca2+);
  • tamponamento del pH.

Alterazioni di albumina

Eventuali valori più bassi di albuminemia sono, nella maggior parte dei casi, da ricondursi a una ridotta produzione di albumina da parte del fegato. La capacità di sintetizzare proteine da parte dell’epatocita risulta compromessa nelle epatopatie gravi, come l’emocromatosi, le epatiti croniche, la cirrosi epatica. In questi casi, la concentrazione di albumina nel siero costituisce un indice importante, sia dal punto di vista diagnostico, che da quello prognostico.

Albumina nelle urine

La molecola dell’albumina è carica negativamente, come la membrana del glomerulo renale; la repulsione elettrostatica impedisce quindi, normalmente, il passaggio dell’albumina nell’urina. Nelle sindromi nefrosiche questa proprietà viene persa e si nota di conseguenza la comparsa di albumina nelle urine del malato. L’albumina, per questo, è considerata un importante marcatore di disfunzioni renali, che compaiono anche a distanza di anni.

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Ipoalbuminemia

Si parla di ipoalbuminemia generalmente quando i livelli di albumina nel sangue sono inferiori a 3,5 g/dl. Le cause di diminuita albumina nel sangue, sono varie:

1) ipoalbuminemia da sintesi ridotta di albumina, causata da:
  • cirrosi epatica (è la causa più comune);
  • sindromi da malassorbimento;
  • carenze nutrizionali;
  • malattie infiammatorie croniche con diminuzione della funzionalità epatica;
  • epatiti acute e croniche;
  • anomalie genetiche che portano alla sintesi di albumina difettosa (rare).
2) ipoalbuminemia da aumentata perdita di albumina, causata da:
  • sindrome nefrosica;
  • ustioni estese;
  • enteropatia proteino-disperdente.
 3) ipoalbuminemia da aumentato catabolismo di albumina, causato da neoplasie metastatizzate.

Iperalbuminemia

Si parla di iperalbuminemia generalmente quando i livelli di albumina nel sangue superano i 5,0 g/dl. Le cause dell’albumina alta nel sangue possono essere diverse. Si può avere un problema di disidratazione per varie ragioni, in seguito al vomito o alla diarrea prolungata, di ustioni che interessano una vasta area corporea o a causa del morbo di Addison, un’insufficienza cronica che è da attribuire alle ghiandole surrenali. Altre cause di albumina alta nel sangue possono essere la sarcoidosi (formazione di cellule del sistema immunitario in vari organi del corpo) o il morbo di Burger (infiammazione delle piccole e medie arterie). L’albumina alta nelle urine può essere determinata da una dieta troppo ricca di proteine o da un uso eccessivo di integratori. Altri fattori che influiscono possono essere il diabete, l’ipertensione, l’elevata concentrazione di acido urico nel sangue, il lupus eritematoso sistemico. Possono essere fattori di rischio anche l’età avanzata e il tabagismo. Un’altra causa è costituita dai problemi a livello renale.

Terapia delle alterazioni dell’ambuninemia

E’ impossibile indicare una terapia generale nell’ambito dei rimedi contro l’albumina alta o bassa. A volte la variazione può essere anche non patologico e legato semplicemente a condizioni transitorie dell’organismo, se si tratta invece di vere e proprie patologie, per rimediare occorre individuare e curare la malattia che costituisce la causa a monte del disturbo.

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Lo staff di Medicina OnLine

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Differenza tra pressione idrostatica, oncotica ed osmotica

MEDICINA ONLINE CAPILLARE SANGUE PRESSIONE IDROSTATICA ONCOTICA STARLING RENI RENE URINA APPARATO URINARIO AZOTEMIA ALBUMINA SINDROME NEFRITICA NEFROSICA PROTEINURIA POLLACHIURIA UREMIA LABORATORIO INSUFFICIENZA RENALE.jpgLa pressione idrostatica è la forza esercitata da un fluido in quiete sull’unità di superficie con cui è a contatto normalmente a essa. Il valore di questa pressione dipende esclusivamente dalla densità del fluido e dall’affondamento del punto considerato dal pelo libero o, in linea più generale, dal piano dei carichi idrostatici.

La pressione osmotica è una proprietà colligativa associata alle soluzioni. Quando due soluzioni con lo stesso solvente, ma a concentrazioni diverse di soluto, sono separate da una membrana semipermeabile (cioè che lascia passare le molecole di solvente ma non quelle di soluto), le molecole di solvente si spostano dalla soluzione con minore concentrazione di soluto (quindi maggiore concentrazione di solvente) alla soluzione con maggiore concentrazione di soluto (quindi minore concentrazione di solvente), in modo da uguagliare (o meglio, rendere vicine) le concentrazioni delle due soluzioni. La pressione che occorre applicare alla soluzione affinché il passaggio del solvente non avvenga è detta appunto “pressione osmotica”.

Con pressione oncotica si intende una pressione osmotica esercitata da soluzioni colloidali. In medicina e fisiologia il termine si riferisce alla pressione causata dalle proteine (come l’albumina prodotta dal fegato) presenti in soluzione nel plasma sanguigno. In condizioni normali il suo valore è 20 mmHg (28 mmHg a livello sanguigno – 8 mmHg opposta a livello tissutale) ed è in grado di determinare il movimento di liquido attraverso le membrane dei capillari, e in particolare nel glomerulo renale.

In generale, la differenza tra pressione oncotica e pressione idrostatica a livello dell’estremità arteriosa dei capillari favorisce il passaggio nello spazio extracellulare di acqua, elettroliti e alcune proteine del plasma. La minore pressione idrostatica che si ha a livello delle estremità venose dei capillari (data tra le altre cose dalla diminuzione della velocità del sangue) e la costante pressione oncotica inducono, invece, un riassorbimento nel circolo sanguigno di acqua, di elettroliti e dei prodotti del catabolismo dei tessuti.

Semplificando: mentre la pressione idrostatica spinge il sangue verso l’esterno del vaso sanguigno, la pressione oncotica tende a trattenerlo all’interno del vaso. Questo è il motivo per cui ad esempio un calo di albuminemia (cioè l’albumina contenuta nel sangue), come quello che si verifica in caso di cirrosi epatica, determina un calo della pressione oncotica del sangue e quindi una patologica fuoriuscita del sangue dal vaso sanguigno con formazione di trasudato (edema non infiammatorio) ed ascite.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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