Streptococcus pneumoniae, anche chiamato pneumococco o pneumococcus, un tempo noto come Bacillo di Fraenkel o Diplococcus pneumoniae o Diplococcus lanceolatus, spesso abbreviato S. pneumoniae, è un batterio gram-positivo appartenente al genere Streptococcus ed è il principale responsabile della polmonite negli adulti. Lo S. pneumoniae, tuttavia, non colpisce solo l’apparato respiratorio, ma può interessare anche altri distretti come il sistema nervoso centrale, il cuore e lo scheletro. Nonostante il fatto che la virulenza di questo batterio sia minima e che sia un batterio patogeno principalmente nei soggetti immunodepressi, in alcuni casi può essere responsabile di pericolose condizioni (sepsi, meningite, endocardite, batteriemia, artrite, osteomielite e peritonite) che – se non curate – possono condurre alla morte del paziente. In questo articolo parleremo del vaccino per lo pneumococco.
Vaccino polisaccaridico capsulare
Il vaccino polisaccaridico capsulare di pneumococco, somministrato ai soggetti adulti fin dai primi anni del 1980, contiene 25 μg per dose di polisaccaride capsulare dei 23 sieroripi prevalenti di S. pneumoniae. La vaccinazione riesce a stimolare la risposta anticorpale verso la maggior parte dei sierotipi nella maggior parte dei riceventi. Uno studio caso-controllo ha dimostrato un tasso di protezione dell’85% in un periodo > 5 anni in adulti <55 anni. Il livello e la durata della protezione diminuiscono con l’avanzare dell’età. Altri studi hanno dimostrato un tasso generale di protezione nella popolazione adulta del 50-70%. Nei sottogruppi di popolazione ad alto rischio (per esempio soggetti anziani debilitati c individui con patologie polmonari cronichc severe), il vaccino non si è dimostrato sicuramente efficace. I soggetti che hanno maggiormente bisogno del vaccino per una scarsa risposta
IgG (per esempio i pazienti affetti da linfoma o AIDS) non rispondono affatto. Tuttavia, l’Advisory Committee on Immunization Practices of the Centers for Disease Control and Prevention ha raccomandato la vaccinazione per lo pneumococco a tutti i soggetti di età superiore ai 2 anni che siano ad alto rischio di contrarre una infezione da pneumococco e/o di avere complicanze severe. Probabilmente, coloro che più necessitano di una vaccinazione sono gli individui con asplenia anatomica o funzionale, che sono soprattutto a rischio di infezioni potenzialmente letali. Altri soggetti che potrebbero rientrare in queste raccomandazioni sono coloro che:
- hanno una età superiore a 65 anni;
- hanno una fuoriuscita liquorale, sono affetti da diabete mellito, fanno abuso di alcol, o con cirrosi epatica, insufficienza renale cronica, patologie polmonari croniche O una malattia cardiovascolare avanzata;
- sono in uno stato di immunocomprornissione associato a un aumentato rischio di infezione da pneumococco (per esempio soggetti con mieloma multiplo, linfoma, malattia di Hodgkin, infezione da HIV, trapiantati d’organo, o in terapia cronica con glucocorticoidi);
- sono geneticamente predisposti a un rischio aumentato (per esempio nativi americani, nativi dell’Alaska);
- frequentano un ambiente particolarmente a rischio per una trasmissione epidemica (per esempio asili nido).
Le raccomandazioni riguardanti i richiami non sono ben definite, Un singolo richiamo è previsto per i soggetti di età superiore ai 65 anni se sono passati più di 5 anni dalla prima vaccinazione. Dato che i livelli anticorpali diminuiscono e manca una risposta anamnestica, sembra più ragionevole ripetere semplicemente un richiamo a 5 anni di distanza, specialmente in coloro che hanno superato i 65 anni, in chi tende a non avere alcuna reazione avversa al vaccino e nei pazienti splenectomizzati.
Vaccino pneumococcico proteina-coniugato
Il vaccino antipneumococcico polisaccaridico non è indicato in bambini di età inferiore a 2 anni, poiché il sistema immunitario non risponde bene agli antigeni polisaccaridici. La coniugazione del polisaccaride a una proteina dà luogo a un immunogeno che è efficace nei lattanti e bambini. I primi studi sul vaccino pneumococcico proteina-coniugato costituito dal materiale capsulare dei sette sierotipi che più facilmente causano infezione nei bambini (Prevnar) hanno mostrato una riduzione del 98% della setticemia e della meningite e del 67% dell’otite media causata dai sierotipi vaccinali.
Da quando è stato distribuito in larga scala nel 2000, l’uso di questo vaccino ha portato a una drastica riduzione dell’incidenza di malattie invasive da pneumococco nel lattante e nel bambino. Anche il tasso
di colonizzazione si è significativamente ridotto. In un villaggio dell’Alaska la possibilità di essere portatori dei ceppi del vaccino era diminuita dal 55% al 10% nei bambini e dal 15% al 5% negli adulti. Sono in fase conclusiva con buoni risultati studi su vaccini proteina-coniugati che comprendano
antigeni di più di sette sierotipi infettanti.
L’incidenza di malattie invasive da pneumococco è diminuita anche tra i bambini non vaccinati e tra gli adulti ai quali il vaccino non è mai stato somministrato. Questo decremento mette in luce il cosiddetto
“effetto branco” o “effetto gregge” – cioè l’impatto di una vaccinazione di larga scala sui membri della popolazione non vaccinati – ed è probabilmente legato all’effetto del vaccino coniugato sui portatori dei sierotipi vaccinali a livello nasofaringeo.
Un altro effetto dell’utilizzo di questo vaccino su larga scala è la minore percentuale di tutte le patologie da pneumococco causate da isolati antibiotico-resistenti, un trend che riflette il target del vaccino per i ceppi maggiormente antibiotico-resistenti.
Un effetto non voluto del vaccino è stato l’incremento delle infezioni causate dai sierotipi non inclusi nel vaccino (rimpiazzo dei sierotipi) che, oltre tutto, stanno anche incrementando l’espressione di antibiotico-resistenza. Come è stato fatto notare in precedenza, l’incidenza generale delle patologie da pneumococco in tutte le fasce della popolazione sta costantemente diminuendo.
Continua la lettura con:
- Infezioni da pneumococco: storia, microbiologia ed epidemiologia
- Infezioni da pneumococco: condizioni predisponenti, meccanismi patogenetici e di difesa dell’ospite
- Infezioni da Streptococcus pneumoniae: fattori di rischio, sintomi di esordio e segni
- Infezioni da Streptococcus pneumoniae: diagnosi differenziale e microbiologica, complicanze, meningite
- Infezioni da Streptococcus pneumoniae: sensibilità agli antibiotici β-lattamici, macrolidi, fluorochinoloni, chetolidi
- Infezioni da Streptococcus pneumoniae: antibiotici usati con otite, sinusite, meningite, endocardite, sepsi
- Infezioni da Streptococcus pneumoniae: antibiotici usati in caso di polmonite da pneumococco
- Sindrome di Austrian: cause, alcolismo, sintomi, diagnosi, terapia, prognosi
Per approfondire:
- Antibiotico: come agisce, tipi, classificazione, quando prenderlo?
- Farmaco-resistenza e antibiotico-resistenza: meccanismi di resistenza ad antibiotici β-lattamici e vancomicina
- Meccanismi di resistenza ad aminoglicosidi, macrolidi, chetolidi, lincosamidi, streptogramine, cloramfenicolo
- Meccanismi di resistenza a tetracicline, mupirocina, trimetoprim, sulfamidici
- Meccanismi di resistenza a chinoloni, rifampicina, linezolid e resistenza antibiotica multipla
- Antimicrobico, antisettico, disinfettante e sterilizzazione
- Antibatterici: cosa sono, come agiscono, dove si trovano, quando usarli
- Differenza tra antibiotici, antivirali, antimicotici, antifungini, antibatterici, antiprotozoari, antiparassitari
- Farmacocinetica: definizione, assorbimento e altre fasi
- Farmacocinetica degli antibiotici: assorbimento, somministrazione orale, endovenosa e intramuscolare
- Farmacocinetica degli antibiotici: distribuzione, metabolismo ed eliminazione
- Farmacodinamica: definizione, potenza, efficacia, concentrazione e indice terapeutico di un farmaco
- Differenza tra farmacodinamica e farmacocinetica
- Concentrazione minima inibitoria (MIC): significato in medicina e come si determina
- Minima concentrazione antibiotica (MAC): significato in medicina e come si determina
- Concentrazione minima battericida (MBC): significato in medicina e come si determina
- Differenza tra concentrazione minima battericida (MBC), antibiotica (MAC) e concentrazione minima inibitoria (MIC)
- Assorbimento dei farmaci: somministrazione orale, parenterale e forme a rilascio controllato
- Diffusione attiva, passiva o pinocitosi: il trasporto dei farmaci attraverso le membrane cellulari
- Biodisponibilità di un farmaco: cause di bassa biodisponibilità e valutazione
- Distribuzione, velocità di ingresso, equilibrio di distribuzione e legame di un farmaco
- Finestra terapeutica ed esempi di farmaci con ampi e ristretti indici terapeutici
- Eliminazione di un farmaco: metabolismo, citocromo P-450, coniugazione
- Eliminazione di un farmaco: escrezione renale e biliare
- Farmacocinetica, biodisponibilità, volume di distribuzione, emivita di un farmaco e variabilità individuale
- Farmacodinamica, interazioni farmaco-recettore e relazione dose-risposta
- Farmacogenetica: variabilità farmacocinetica e farmacodinamica
- Interazioni farmacologiche: farmacodinamiche e farmacocinetiche
- Reazioni avverse ai farmaci: effetti collaterali, tossicità, allergie, idiosincrasie
- Rapporto rischi-benefici nell’assunzione dei farmaci
- Mancata compliance del paziente: quando il paziente non prende i suoi farmaci
- Differenza tra tolleranza acuta e cronica, resistenza, tachifilassi e sensibilizzazione ai farmaci
- Differenza tra antibiotico batteriostatico, battericida, batteriolitico
- Differenza tra bacitracina, glicopeptidi, antibiotici β-lattamici
- Differenza tra aminoglicosidi, macrolidi, chetolidi, lincosamidi, streptogramine, cloramfenicolo
- Differenza tra antimetaboliti, sulfamidici, trimetoprim
- Differenza tra chinoloni, rifampicina, nitrofurantoina, metronidazolo
- Differenza tra polimixine, gramicidina A, daptomicina
- Spettro d’azione e differenza tra antibiotici ad ampio spettro e ristretto
Leggi anche:
- Differenza tra effetto paradosso ed effetto rebound in medicina
- Antifungini (antimicotici) e micosi: funzionamento ed esempi
- Antiparassitari, antiprotozoari, antielmintici, vermifughi
- Antiprotozoari: principi attivi, esempi, meccanismo d’azione
- Chemioterapia: durata, in pastiglie, come funziona, fa male, perché farla?
- Differenza tra microrganismi, batteri, virus, microbi e germi
- Differenza tra virus e batteri: chi è più pericoloso? Diagnosi, sintomi e terapia
- Differenza tra antigene, aptene allergene ed epitopo
- Ciprofloxacina e danni al tendine d’Achille: quali i rimedi?
- Farmaci e terapie per i vermi intestinali di bambini e adulti
- Vie di somministrazione di un farmaco: tipi, differenze, vantaggi e svantaggi
- Che significa prendere un farmaco off label?
- Che significa “ai pasti”? Quando assumere i farmaci?
- Parassiti e vermi nelle feci: sintomi e come eliminarli con farmaci e rimedi naturali
- Verme solitario: lunghezza, come eliminarlo, nelle feci, immagini
- Ossiuri (vermi intestinali): cause, trasmissione, come vederli, cura definitiva
- Differenza tra infezione ed infestazione
- Infestazione: cos’è, da cosa è causata, come si cura
- Differenza tra infestazione interna ed esterna
- Infiammazione: le alterazioni dei vasi sanguigni, permeabilità vascolare e migrazione leucocitaria
- Differenza tra infezione acuta e cronica
- Morte cellulare: differenza tra necrosi, apoptosi ed autofagia
- Coprocoltura ed antibiogramma: procedura e perché si eseguono
- Esame delle urine completo con urinocoltura: come fare e capire i risultati
- Invasività microbica: la capacità di invadere l’organismo ospite
- Differenza tra invasività clinica e microbica
- Il virus più pericoloso del mondo è più vicino a te di quanto pensi
- Qual è il virus che ha ucciso più persone in assoluto?
- Qual è il virus più letale al mondo?
- Virus mortali: ecco gli 11 più pericolosi al mondo
- I 12 batteri più pericolosi per l’uomo
- Vaccini: servono davvero? Tutte le verità scientifiche
- Il calendario delle vaccinazioni obbligatorie per i vostri figli
- Febbre dopo vaccino: come curarla e quanto dura?
- Candida in uomo e donna: cause, trasmissione e farmaci
- Onicomicosi a mani e piedi: cause, cura, rimedi, farmaci, immagini
- Differenza tra funghi, muffe e lieviti
- Quante persone uccide ogni anno il virus HIV che causa l’AIDS?
- L’insospettabile influenza ogni anno uccide più persone dell’Ebola
- Il virus che uccide mezzo milione di bambini ogni anno
- Virus e virioni: cosa sono, come sono fatti, come funzionano e come si riproducono
- Cinque tuoi insospettabili oggetti che sono più sporchi della tavoletta del water
- Attenta ai tuoi trucchi: sono pieni di batteri
- Attenzione ai cosmetici tester nei negozi: sono pieni di virus e batteri fecali
- Quali sono gli oggetti più sporchi e contaminati delle camere d’albergo?
- Lavarsi veramente bene le mani non è così facile come sembra: ecco i trucchi per farlo nel modo giusto!
- Sistema immunitario, immunità innata e specifica: riassunto, schema e spiegazione
- Immunodeficienza primaria e secondaria: sintomi, cause e terapie
- Immunità innata (aspecifica): barriere, infiammazione e complemento
- Immunità innata (aspecifica): neutrofili, macrofagi e linfociti natural killer
- Immunità specifica (acquisita): linfociti, T killer, T helper, T γδ, B ed anticorpi
- Immunità specifica (acquisita): memoria passiva, attiva ed immunizzazione
- Immunità specifica (acquisita) umorale e cellulare
- Patologie del sistema immunitario: immunodeficienze, autoimmunità ed ipersensibilità
- Anticorpi: (immunoglobuline): tipi, caratteristiche e funzioni
- Febbre gialla, dengue ed altre malattie trasmesse dalle zanzare
- Febbre dengue: sintomi, trasmissione, diagnosi, terapia e prevenzione
- Sierotipo in microbiologia: significato ed importanza per i vaccini
- Differenza tra DNA ed RNA
- Differenza tra cellula aploide e diploide con esempi
- Riproduzione cellulare e ciclo cellulare
- Mitosi: spiegazione delle quattro fasi
- Meiosi: spiegazione di tutte tappe
- Differenza tra coronarografia ed angioplastica
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- HIV: sintomi iniziali in donne e uomini
- Differenza tra HIV e AIDS: sono uguali?
- Differenza tra organismi autotrofi ed eterotrofi
- Differenza tra organismi prototrofi ed auxotrofi
- Differenza tra organico inorganico
- Differenza tra capside a simmetria icosaedrica, elicoidale e complessa
- Differenza tra unicellulare e pluricellulare con esempi
- Disbiosi: l’alterazione della flora batterica intestinale
- Come potenziare la flora batterica intestinale: probiotici e prebiotici
- Fermenti lattici e probiotici: significato, funzioni, benefici per l’organismo
- Differenze tra fermenti lattici, probiotici e prebiotici
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!