L’acidosi metabolica è la tendenza alla riduzione del pH ematico, diminuzione dell’HCO3–(bicarbonato) plasmatico e presenza di iperventilazione Continua a leggere
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Alterazioni dell’equilibrio acido-base: acidosi ed alcalosi respiratorie e metabolica
Il pH del sangue arterioso è mantenuto nei limiti normali (7,38-7,42; cioè 7,40 ± 0,02) dal concorso di sistemi tampone. Il più importante tra essi è il sistema bicarbonati-acido carbonico, il cui rapporto è di 20:1. Il mantenimento di tale rapporto dipende in massima parte dalla ventilazione polmonare, la quale regola la tensione di Continua a leggere
Differenza tra acidi e basi
Secondo la teoria di Brønsted-Lowry, un acido è una sostanza capace di cedere ioni H+ a un’altra specie chimica detta base, una base è invece una sostanza capace di acquisire ioni H+ da un’altra specie chimica, detta acido.
Secondo la teoria di Lewis, un acido è una sostanza capace di accettare un doppietto elettronico da un’altra specie chimica capace di donarli detta base; una base è invece una sostanza capace di donare un doppietto elettronico a un’altra specie chimica detta acido.
Gli acidi e le basi appartengono a due classi di composti chimici che presentano alcune proprietà completamente opposte.
Gli acidi:
- hanno un sapore prevalentemente aspro;
- conferiscono alle cartine al tornasole una colorazione rossa;
- a contatto con quasi tutti i metalli reagiscono liberando idrogeno allo stato gassoso.
le basi:
- hanno sapore amaro;
- danno al tornasole una colorazione blu;
- sono viscide al tatto.
Le reazioni acido-base sono quelle reazioni chimiche in cui un protone (ione H+) passa da una specie chimica ad un’altra. Fra queste le più comuni, in soluzione acquosa, sono quelle di neutralizzazione. Mescolando soluzioni acquose di un acido e di una base, si sviluppa questo tipo di reazione, che ha la caratteristica di procedere rapidamente producendo un sale e acqua. Ad esempio se facciamo reagire insieme l’acido cloridrico e l’idrossido di sodio avremo una tipica reazione di neutralizzazione:
HCl + NaOH ⇄ H2O + NaCl
Acido cloridrico + idrossido di sodio ⇄ acqua + cloruro di sodio
Misura della forza di un acido ed una base
La forza di un acido o di una base può essere analizzata attraverso la misura della concentrazione degli ioni H3O+ e OH-, che saranno stati prodotti in soluzioni acquose rispettivamente acide o basiche per cessione o sottrazione di protoni. Sulla base di questo criterio, sono state ideate due scale, note come pH e pOH, i cui valori corrispondono rispettivamente al logaritmo, cambiato di segno, della concentrazione dello ione ossonio e dello ione idrossido in soluzione acquosa:
pH = -log [H3O+]
pOH = -log [OH-]
All’acqua pura corrisponde pH uguale a 7,0; l’aggiunta di un acido produce un aumento della concentrazione dello ione ossonio [H3O+] e una conseguente riduzione del valore del pH che fornisce una misura della forza dell’acido in analisi.
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Differenza tra acidosi ed alcalosi, metabolica e respiratoria
Con i termini “acidosi” ed “alcalosi”, in fisiologia e patologia, si intende una condizione caratterizzata dall’alterazione del pH del plasma sanguigno, dovuto ad un eccesso di acidità o di basicità.
In condizioni normali il pH del sangue del nostro corpo si mantiene entro un ristretto intervallo compreso tra 7.35 e 7.45 per assicurare il funzionamento appropriato dei processi metabolici ed il rilascio del giusto quantitativo di ossigeno ai tessuti. Detto questo, quando il valore del pH è alterato, si possono verificare due situazioni:
- acidosi: consiste in una diminuzione del pH al di sotto del valore di 7.35 (acidemia);
- alcalosi: consiste in un’eccessiva basicità del sangue che provoca l’aumento del pH sopra a 7.45.
Alcuni autori preferiscono indicare con il termine “acidemia” questa condizione e con “acidosi” ogni condizione che tenda ad aggiungere acidi o a rimuovere basi dai fluidi corporei, anche in presenza di un pH ancora normale. In teoria il termine “acidosi” potrebbe essere riferito a qualsiasi liquido corporeo extracellulare; per convenzione – però – accademicamente si applica questo termine al plasma, ritenendolo rappresentativo dell’acqua corporea.
Le cause che possono determinare queste due condizioni sono estremamente varie. Molti disturbi e patologie possono infatti interferire col controllo del pH nell’organismo e far sì che il pH del sangue esca dai limiti di normalità, come ad esempio alcuni tipi di febbre, le encefaliti, le neoplasie, alcuni tipi di alimentazione, traumi, patologie polmonari, gravidanza, farmaci, nevrosi e patologie della tiroide.
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Respiratoria e metabolica
Sia l’acidosi che l’alcalosi possono essere classificate in “respiratoria” e “metabolica” in base alla concentrazione plasmatica di bicarbonato e di anidride carbonica, che valutate insieme forniscono un’indicazione di massima sui principali apparati coinvolti.
In sintesi si parla di:
- acidosi respiratoria quando la riduzione (o la tendenza alla riduzione) del pH del plasma corporeo è legata ad un aumento della anidride carbonica (CO2) disciolta nel sangue;
- acidosi metabolica quando la riduzione (o la tendenza alla riduzione) del pH del plasma corporeo è dovuta ad un accumulo di acidi o da una riduzione dei bicarbonati;
e di:
- alcalosi respiratoria quando l’aumento (o la tendenza all’aumento) del pH del plasma corporeo è causato da diminuzione dell’anidride carbonica (CO2) disciolta nel sangue;
- alcalosi metabolica quando l’aumento (o la tendenza all’aumento) del pH del plasma corporeo è causato da una perdita di acidi o da un accumulo di bicarbonati.
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Gap anionico
Il calcolo del gap anionico è spesso utile nella diagnosi differenziale dell’acidosi metabolica. Il gap anionico viene calcolato sottraendo la somma delle concentrazioni del Cl– e del HCO3– alla concentrazione plasmatica del Na; un aumento del gap anionico rivela la presenza di un eccesso di equivalenti acidi, acidosi metabolica. Quando è presente un’acidosi metabolica con gap anionico normale, si deve sospettare un’alterazione dell’escrezione renale dello ione H+.
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