Le bevande alcoliche compromettono la performance sportiva

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA CHE CORRE SPORT ALLENAMENTO RUNNER MARATONETA CORRERE GAMBE PIEDI MUSCOLICon la sua azione l’alcol influenza negativamente la prestazione sportiva. Ovviamente i suoi effetti sono dose dipendenti e se piccole quantità (30-40 grammi al giorno per gli uomini e 20-30 g/die per le donne)   sono tutto sommato tollerabili, dosi elevate possono compromettere seriamente la performance sportiva. Nel fegato l’ossidazione di 1 grammo di alcol libera comunque un’elevata quantità di energia (7 kcal, contro le 4 Kcal di carboidrati e proteine e le 9 kcal dei grassi). Occorre tuttavia precisare che il grado alcolico riportato in etichetta non corrisponde ad 1 g di alcol bensì ad 1 ml di etanolo che sviluppa all’incirca 5,6 Kcal. L’alto contenuto calorico dell’alcol non è che uno dei tanti effetti negativi di questa sostanza che con la sua azione altera gran parte delle reazioni metaboliche che avvengono nel nostro organismo.

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Scoperta una qualità insospettabile della birra

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ALCOL ALCOLICO BERE ALCOLISMO BIRRA VINO SUPERALCOLICO ALCOLICI SPUMANTE CHAMPAGNE COCKTAIL BICCHIERE BOTTIGLIA PUB (3)Qualcuno potrebbe dire scherzosamente “ogni scusa è buona per bere birra”. Al sottoscritto la birra non piace per niente, i miei amici lo sanno: quando usciamo loro hanno boccali enormi di questa bibita mentre il sottoscritto si accontenta di una coca cola. Da oggi però potrei avere un motivo per berla: secondo uno studio spagnolo effettuato dal “Centro de Informacion Cerveza y Salud”, la  birra sarebbe un alimento ideale per recuperare  dopo uno sforzo fisico sportivo. Il professor Manuel Castillo ha dimostrato come la birra abbia le stesse proprietà re-idratanti dell’acqua, e dunque possa essere tranquillamente consumata, in quantità moderata, al termine della prestazione. Con consumo moderato si intende circa 500 ml per un uomo adulto e 300 ml per una donna adulta.

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Eiaculazione precoce: gli uomini la curano con alcol e droghe. E sbagliano

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO UOMINI GRUPPO AMICI BRINDANO FELICITA ALCOL BIRRA VINO ALCOLICI ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZACocaina, eroina, fantomatici farmaci acquistati su internet o alcol. Il tutto per tentare di risolvere un problema che affligge circa il 25% dei maschi in tutto il mondo, l’eiaculazione precoce. E’ la pericolosa scelta ‘fai-da-te’ intrapresa “da almeno un terzo dei pazienti che poi arrivano dal medico in cerca di soluzioni efficaci, che di certo non trovano ricorrendo a sostanze illecite”. A sottolinearlo François Giuliano, urologo dell’Università di Versailles, oggi a Madrid a margine della presentazione di un campagna europea di sensibilizzazione su questo problema sessuale.

“Molti uomini – dice Giuliano all’Adnkronos Salute – durante il week-end”, quando gli incontri sessuali sono più facili, “prendono l’abitudine di bere alcol, che effettivamente ritarda l’eiaculazione, ma di certo non puo’ essere una soluzione duratura per una vera e propria malattia”. Eppure, sottolinea Vincenzo Mirone, docente di Urologia dell’università Federico II di Napoli, “le terapie oggi ci sono: e’ disponibile la dapoxetina, un farmaco efficace che ritarda di 4-5 volte il tempo di durata del rapporto e che va assunto due o tre ore prima dell’incontro sessuale. Ma, al contrario dell’impotenza che abbiamo curato con vari medicinali ormai disponibili sul mercato da anni, risolvere il problema dell’eiaculazione precoce sara’ piu’ difficile: gli uomini tendono non solo a parlarne meno, ma a non rendersi nemmeno conto dell’esistenza del problema”.

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Fa più male ed uccide più l’alcol o il fumo?

MEDICINA ONLINE ALCOLISTA CHE BEVE ALCOL ALCOHOL ALCOLICO ETANOLO ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZA TABACCO ABUSO SOSTANZA DIPENDENZA ALCOLISTI ANONIMI TERAPIA PSICOTERAPIAFate ad un passante questa domanda e quasi sicuramente risponderà che è il fumo di sigaretta a fare PIU’ male. Si sbaglia. Molte persone ancora oggi si dicono convinte del fatto che l’alcol non sia una vera e propria droga, capace di danneggiare e compromettere anche permanentemente l’organismo, sin’anche arrivando a debilitare completamente le  funzioni cognitive (informatevi su cosa sia l’encefalopatia da cirrosi epatica). Purtroppo non è così e una ricerca di poco tempo fa sembra dimostrare che, in base alla mortalità, l’alcol sia addirittura più nocivo del fumo di sigaretta.

Lo studio è stato effettuato nella facoltà di medicina dell’Università di Greifswald, in Germania. I ricercatori avrebbero portato a compimento un’accurata indagine secondo la quale l’alcol, per quanto strano possa sembrare, causerebbe più morti, e soprattutto più giovani vittime, rispetto al fumo di sigaretta che, al contrario, pur essendo estremamente dannoso non lo sarebbe quanto l’alcol o, comunque, non lo sarebbe in modo così evidente alla medesima età.

Ulrich John, epidemiologo dell’Università di Greifswald, in Germania, nonché primo autore dello studio oggi alla nostra attenzione, avrebbe raccolto ed analizzato, grazie all’aiuto di un’imponente équipe di medici, scienziati e ricercatori, i dati relativi alla salute di circa 4.070 cittadini dell’area metropolitana e della Provincia di Lubecca, molti dei quali, all’incirca 200, dichiarati alcolisti cronici, per un periodo complessivamente superiori a 14 anni.

Ebbene, stando a quanto dichiarato dai responsabili del programma di ricerca oggi alla nostra attenzione, non lascerebbero adito a dubbi giacché, delle 200 persone alcolizzate analizzate dagli esperti tedeschi, neppure una avrebbe raggiunto l’età media, che in Germania equivale a 82 anni per le donne e a 77 per gli uomini, raggiungendo al massimo i 60 anni di età, nel caso in cui fossero donne, ed i 58 anni di età, nel caso in cui fossero uomini.

Ulrich John avrebbe commentato a propria scoperta dichiarando ai cronisti: “Ci ha sorpreso vedere che la dipendenza da alcol può causare una morte precoce più frequentemente del fumo. I casi di morte correlati al fumo sono perlopiù dovuti a tipi di cancro che sembrano giungere a uno stadio più avanzato della vita rispetto alle cause di morte attribuibili all’alcol. Bere contribuisce a mettere in pratica altri comportamenti rischiosi come lo stesso fumo, il diventare sovrappeso o obeso. L’alcol è un prodotto pericoloso e dovrebbe essere consumato solo entro certi limiti”.
Insomma l’abuso di alcol uccide più e prima rispetto alle sigarette. Il mio consiglio rimane comunque quello di evitare entrambi!

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Bevi birra? Danneggi la tua prostata

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO BIRRA ALCOLICO ALCOLISMOIl consumo regolare di alcol provoca sicuramente problemi alla prostata, ma non solo, li causerà anche al cuore, al fegato e molto probabilmente anche al pancreas. La birra danneggia la prostata ancor più degli altri alcolici. Ma cominciamo con la domanda base:

Perché l’alcol causa problemi al nostro corpo?
L’alcol viene metabolizzato alla stessa maniera dello zucchero bianco raffinato dal nostro organismo. La differenza principale è che l’alcol richiede molte più sostanze nutrienti per essere metabolizzato. Per una persona perfettamente sana (rarissime al giorno d’oggi) l’alcol assunto in moderazione non è un problema, e addirittura secondo alcuni (ma NON secondo il sottoscritto) potrebbe portare un piccolo contributo benefico, ma se hai problemi alla prostata dovresti astenerti nella maniera più assoluta dal bere alcolici. Ti porterà solo benefici nel lungo ma anche nel breve periodo. Quando si tratta della birra poi la faccenda si complica di molto.

Perché la birra danneggia di più la prostata?
La birra può provocare problemi ancora più gravi alla prostata a causa del livello di lieviti presenti. L’altro ingrediente è il luppolo che può irritare la prostata.
Anche se c’è un componente chimico nel luppolo che è risultato essere anti cancro (xanthohumol) dovresti bere almeno 17 pinte di birra al giorno per assumerne un quantitativo sufficiente. Ovviamente il gioco non vale la candela e non può essere di certo considerata una scusa per iniziare a bere così tanta birra!

I lieviti
Tutti gli alcolici sono prodotti dalla fermentazione di lieviti. I superalcolici sono distillati ad alta temperatura il che uccide i lieviti presenti. Il vino ha un tasso alcolico sufficiente ad uccidere i lieviti (12 gradi), ma la birra no: nella birra raramente il tasso alcolico arriva oltre i 6 gradi e a meno che non sia stata pastorizzata (processo che comunque ucciderebbe anche tutti i componenti attivi positivi del luppolo) i lieviti presenti sarebbero ad alta concentrazione.
Bevendo questi lieviti essi entrano direttamente nel flusso sanguigno e possono proliferare e riprodursi in maniera impressionante, arrivando velocemente alla prostata e provocando i vari disturbi e dolori che spesso provoca. Se si è certi di avere un tasso di lieviti molto alto nel nostro organismo è consigliato fare dei cicli di argento colloidale di 2 settimane per ucciderli completamente ed evitare che si riproducano. Se soffri di prostatite acuta o cronica questi lieviti possono essere davvero micidiali. Anche una sola birra può causare problemi a chi ha questo tipo di infezione. Questi lieviti possono arrivare addirittura negli acini ghiandolari della prostata (che sono dei piccoli sacchetti). Se rimangono chiusi negli acini questi lieviti non versandosi più nel flusso sanguigno, non compariranno mai nei classici test urologici. Quindi l’andrologo che farà le analisi non vedendo infezioni o lieviti presenti penserà che è tutto a posto e questo può davvero essere sconcertante visto che probabilmente i dolori persistono e in modo anche molto intenso. Questo significa che se hai una prostatite abatterica, cioè dai test non risulta un’infezione di lieviti in corso, è molto probabile che essi siano presenti negli acini ghiandolari della prostata ma dagli esami non risultino.

Integratori alimentari efficaci nel migliorare il benessere della prostata
Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di diminuire infiammazioni e bruciori e migliorare la salute della prostata:

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Cocktail, vino e birra: l’alcol etilico causa la gastrite

MEDICINA ONLINE BERE COCKTAIL ALCOLICO ALCOL INGRASSARE DIMAGRIRE VINO ROSSO BIANCO BOTTIGLIA LINEA CALORIE DRINKING WINE AMICI AMICIZIA GRUPPO TAVOLA MANGIARE RISTORANTE SERATA PUB BIRRBere è piacevole per molti, ma come per tutto, ci sono dei limiti importanti da rispettare: l’alcol contenuto nei nostri bicchieri può fare molto male al nostro fegato, alla nostra linea e… al nostro stomaco! Ma cominciamo dal principio.

L’alcol etilico è una macro molecola NON nutrizionale che fornisce 7 kcal per grammo; esso è contenuto nelle bevande alcoliche ottenute per fermentazione (vino, birra ecc.) o distillazione (grappa, whisky ecc.) grazie alla degradazione dei carboidrati (sia semplici che complessi) ad opera di alcuni microrganismi o lieviti, detti saccaromiceti.
L’alcol è…

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