Conserve sicure: tutti i consigli per evitare il rischio di botulino

MEDICINA ONLINE MARMELLATA GELATINA CONSERVA MOSTARDA SENAPE VERDURA FRUTTA OLIO BARATTOLO BOTULINO DISINFEZIONE COTTURA BOLLITURA PESCA KIWI CREMA NUTELLA CIOCCOLATO RICETTA CACAO FATTA IN CASA YOGURT CALORIE DIETA FRAGOLAbarattoli di conserve su uno scaffale della dispensa hanno un aspetto casalingo e confortante, un po’ come portare con sé il ricordo del sapore di un frutto o di una verdura fuori stagione.PER PREPARARE LE CONSERVE IN CASA SONO NECESSARIE ACCORTEZZE CHE RIDUCANO A ZERO IL RISCHIO DI SVILUPPARE IL BOTULINOPrepararle in casa è un ottimo modo per garantirsi la genuinità del prodotto e la qualità degli ingredienti utilizzati, ma per igiene e sicurezza le accortezze da prendere sono determinanti. Nell’industria alimentare i contenitori pieni vengono sottoposti a trattamenti termici non riproducibili in casa, quindi è impensabile riuscire a replicare le condizioni di stabilizzazione e conservazione a temperatura ambiente per lunghi periodi di alcune conserve. In alcuni casi la pastorizzazione, trattamento termico più blando della sterilizzazione, è sufficiente a garantirne la conservazione soprattutto se associato a condizioni che riducono il rischio dello sviluppo del batterio Clostridium botulinum, il botulino.

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CAPIRE SE UNA CONSERVA È IDONEA AL CONSUMO

La prima accortezza da usare è quella di osservare attentamente il barattolo al momento della sua apertura: a un primo esame visivo il rigonfiamento della capsula del coperchio e l’intorbidamento del liquido di conservazione, ove previsto, devono scoraggiare il consumo. All’apertura non devono essere presenti fioriture di muffe né odori sgradevoli; la frutta o la verdura in barattolo non devono avere una consistenza molliccia e cedevole. La proliferazione di tossine botuliniche è inibita dall’acidità e dalla presenza di sale: ambienti acidi con pH<4,5 e salamoie almeno al 15% di sale (150 g di cloruro di sodio per litro di acqua) sono sicuri. Anche lo zucchero in elevate concentrazioni inibisce il batterio, come per le marmellate che utilizzano pari peso di zucchero e frutta.

ACCORTEZZE IN FASE DI PREPARAZIONE

Quando si prepara una conserva, è opportuno non riempire i contenitori fino al bordo ma lasciare uno spazio sufficiente per l’interposizione di appositi distanziatori tra la frutta o verdura e il coperchio: in questo modo lo spazio formatosi (spazio di testa) consente la generazione del vuoto e contiene l’aumento di volume durante i processi termici di pastorizzazione, mantenendo comunque i pezzi immersi nel liquido di conservazione.

PASTORIZZAZIONE

È un processo che si ottiene immergendo i barattoli in una casseruola piena di acqua e portando a bollore uniforme per un determinato periodo di tempo, in funzione del peso. L’esposizione delle conserve non acide e non in salamoia alla temperatura di 100 °C basta per inattivare il batterio ma non è sufficiente per la distruzione di eventuali spore, anzi la variazione termica può favorirne la germinazione e la produzione di tossina. Particolare attenzione deve essere riposta nella preparazione dei sottoli, laddove la sbianchitura delle verdure in acqua acidula e salata non sia sufficiente.

In casa è opportuno quindi sottoporre queste conserve a tindalizzazione, ossia una sterilizzazione frazionata i cui passaggi successivi hanno lo scopo di favorire la germinazione per poter poi distruggere le spore. Alla prima bollitura di pastorizzazione segue un’altra nelle 24 ore successive, durante le quali germinano eventuali spore presenti e vitali che sono uccise durante la seconda pastorizzazione. Un terzo trattamento termico ha il solo scopo precauzionale. Durante questi processi di bollitura è bene osservare gli stessi accorgimenti utilizzati in sanificazione e pastorizzazione per evitare urti e scheggiature del vetro.

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Come sterilizzare accuratamente i vasetti sottovuoto per le conserve

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STERILIZZARE VASETTI CONSERVE VUOTO  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIl segreto di una conserva buona e sicura per la salute è racchiuso nel suo contenitore, per questo è importante che prima di essere riempito, sia adeguatamente sterilizzato. Per la verità il termine “sterilizzazione” si riferisce ad un trattamento in grado di distruggere tutte le forme microbiche, comprese le spore. Le spore sono molto resistenti al calore e alla temperatura di 100 °C potrebbero essere necessari anche tempi di trattamento lunghi più di 5-6 ore. Quindi la corretta definizione del trattamento a cui possono essere sottoposti vasetti, contenitori, tappi e coperchi in ambito domestico non è pertanto definibile come sterilizzazione ma piuttosto come sanificazione. Il trattamento a cui devono essere sottoposti i contenitori dipende anche dalle modalità con cui verranno poi riempiti. Se il riempimento sarà fatto con prodotti freddi, non è necessario sanicare in acqua i contenitori, ma piuttosto è consigliabile utilizzare contenitori perfettamente puliti ed asciutti (si possono far asciugare su un panno da cucina perfettamente pulito). Se il riempimento viene fatto a caldo, la sanificazione è necessaria.

Come sanificare i vasetti ed i tappi
Sanificare i vasetti è un’operazione semplice che richiede solo poco tempo. Potete acquistare i vasetti in vetro adatti alle conserve con i coperchi abbinati oppure riutilizzare i vasetti di precedenti conserve. In tutti i casi, andranno sanificati insieme ai coperchi anche se appena acquistati. Si raccomanda di sanificare nel momento stesso in cui si decide di riempirli, per non vanificare il processo di sanificazione lasciandoli troppo tempo all’aria aperta.

  1. Lavare con cura i vasetti sotto acqua corrente e verificate che non abbiano crepe o scheggiature, perché queste costituiscono un terreno fertile per la crescita dei batteri e perché potrebbero rompersi durante la fase di sanificazione. Per i vasetti con chiusura ermetica, lavate bene anche la guarnizione e mettetela da parte ad asciugare (2-3).
  2. Foderate una pentola larga dai bordi alti con un canovaccio pulito e sistemate i vasetti all’interno della pentola con l’apertura rivolta verso l’alto.
  3. Passate attorno ai vasetti uno o più strofinacci perché questi non si rompano urtandosi fra loro durante la bollitura.
  4. Riempite la pentola di acqua fino a ricoprire i vasetti.
  5. Portate ad ebollizione, poi abbassate il fuoco e lasciate i vasetti nella pentola ancora 30 minuti.
  6. Dieci minuti prima di scolare i vasetti, immergete anche i coperchi da sanificare.
  7. Per non rendere vana la sanicazione, dopo il trattamento i contenitori devono essere lasciati immersi nell’acqua fino al momento del loro riempimento.

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