Differenza tra isterosalpingografia e isteroscopia

MEDICINA ONLINE VISITA MEDICA GINECOLOGICA COMPLETA VIDEO VULVA GENITALI INTERNI ESTERNI STUDIO VAGINA UTERO ESAME ECOGRAFIA TRANSVAGINALE FIBROMI POLIPI TUMORE CANCRO GRAVIDANZA INCINTA CISTI OVAIO PAP TEST ETASia l’isterosalpingografia, che l’isteroscopia (e la sua variante che indaga anche le tube di Falloppio, chiamata “isterosalpingoscopia“) sono tecniche che permettono la diagnosi di patologie e condizioni che interessano l’utero e le tube uterine, come polipi, infezioni, malformazioni congenite e neoplasie. Spesso sono eseguite per indagare una condizione di infertilità femminile, cioè quella che si verifica dopo un anno di rapporti sessuali non Continua a leggere

Isteroscopia: preparazione, è dolorosa, polipo, quando farla, costo

MEDICINA ONLINE Hysteroscopy OVAIO TUBE FALLOPPIO OVAIA OOCITA OVOCELLULA SPERMATOZOO UTERO VAGINA FONDO CERVICE TUMORA CANCRO POLICISTICO SALPINGOGRAFIA ECOGRAFIA STERILITA GRAVIDANZA IChe cos’è l’isteroscopia?

L’isteroscopia è una tecnica mini invasiva endoscopica che permette di vedere all’interno della cavità uterina senza dover usare il bisturi, attraverso uno strumento sottile chiamato isteroscopio, in modo diretto o attraverso un monitor collegato ad una apposita telecamera posizionata sull’isteroscopio. L’isteroscopia che comprende lo studio anche delle tube di Falloppio, prende il nome di “isterosalpingoscopia“. L’isteroscopio viene introdotto nell’utero attraverso la vagina. La metodica, pur potendo essere lievemente fastidiosa, elimina il più possibile Continua a leggere

Salpingi (tube di Falloppio): cosa sono, dove sono ed a che servono?

MEDICINA ONLINE OVAIO TUBE FALLOPPIO OVAIA OOCITA OVOCELLULA SPERMATOZOO UTERO VAGINA FONDO CERVICE TUMORA CANCRO POLICISTICO SALPINGOGRAFIA ECOGRAFIA STERILITA GRAVIDANZA INCINTA INFERTILE.jpgLe tube di Falloppio (anche chiamate “salpingi”, “tube uterine”, “trombe di Falloppio” od ovidutti) sono due condotti pari (cioè ne esistono due, uno destro e l’altro sinistro) simmetrici che mettono in comunicazione ciascuna delle due ovaie con l’utero, permettendo quindi all’ovulo di incontrare lo spermatozoo e, in caso di fecondazione, Continua a leggere

Tube di Falloppio chiuse: cosa sono e come “aprirle”?

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Quando lo sperma viene emesso in vagina con l’eiaculazione, svariati milioni di spermatozoi iniziano un lungo viaggio alla ricerca della cellula uovo, annidata in una delle due tube di Falloppio (condotto che unisce l’ovaio all’utero). Si tratta di un viaggio piuttosto impervio, tanto che la stragrande maggioranza dei gameti maschili perisce ancor prima di intravedere l’ambita meta. E’ un vero e proprio viaggio di eliminazione, dove la selezione è estrema: gli spermatozoi sono tanti proprio per questo motivo (1 su milioni ce la fa!). Continua a leggere

Isterosalpingografia: come si fa, dolore, preparazione, rischi, costo

MEDICINA ONLINE VISITA MEDICA GINECOLOGICA COMPLETA VIDEO VULVA GENITALI INTERNI ESTERNI STUDIO VAGINA UTERO ESAME ECOGRAFIA TRANSVAGINALE FIBROMI POLIPI TUMORE CANCRO GRAVIDANZA INCINTA CISTI OVAIO PAP TEST ETAL’isterosalpingografia è un esame radiografico dell’utero e delle salpingi ottenuto mediante l’inserimento – tramite catetere – di un liquido (mezzo di contrasto) nella cavità uterina, che determina opacizzazione e permette di ottenere radiografie con un’immagine “a calco” di:

  • utero: canale cervicale, istmo, cavità uterina;
  • tube uterine (salpingi) fino all’ostio addominale (estremità della tuba che si apre nel cavo peritoneale che riceve l’ovocita al momento dell’ovulazione).

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Come cambia lo sperma negli anni? Quantità, consistenza ed altre caratteristiche

MEDICINA ONLINE UOMO IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE SESSO ANDROPAUSA CRISI DI MEZZA ETA QUANTO DURA SINTOMI DEPRESSIONE COPPIA AMORE MATRIMONIO PENE SESSUALITAUn uomo adulto, sano, con una età compresa tra i 20 ed i 30 anni, ad ogni eiaculazione emette fisiologicamente circa dai 1,5 ml ai 6 ml di sperma (liquido seminale) ed ogni millilitro contiene tra 20 e 200 milioni di spermatozoi circa. Lo sperma emesso è costituito da due parti fondamentali:

  • plasma seminale: è la parte liquida dello sperma e va a costituire fino al 98% di quest’ultimo;
  • spermatozoi: le cellule che “nuotano” nel plasma seminale ed hanno il compito di fecondare l’oocita femminile. Gli spermatozoi rappresentano solo tra il 2 ed il 5% del volume totale dello sperma.

Gli spermatozoi sono prodotti nei testicoli, mentre il plasma seminale ha origine dalla fusione di liquido prostatico (prodotto nella prostata), secrezioni delle vescicole seminali e liquido di Cowper prodotto dalle ghiandole bulbouretrali.

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Il plasma seminale è ricco di vitamine, sali minerali e molti altri componenti diversi, tra cui: acqua, fruttosio, carnitina, enzimi proteolitici, acido citrico, zinco, bicarbonati,  muco calcio, cloro, colesterolo, creatina, aboutonia, acido lattico, magnesio, azoto, fosforo, potassio, pirimidina, sodio, sorbitolo, spermidina.

Come cambia lo sperma negli anni?

L’invecchiamento fisiologico dell’organismo ha delle ripercussioni ben note sulla sua funzione sessuale dell’uomo, che si riflettono nel calo del testosterone e nelle difficoltà d’eccitazione ed erezione. Alcuni uomini sperimentano anche una notevole difficoltà nel raggiungere l’orgasmo, mentre non di rado subentrano problemi di prostata ingrossata e disturbi della funzione urinaria. Ma non solo: anche lo stesso organo sessuale maschile, il pene per l’appunto, subisce delle trasformazioni più o meno sostanziali, a seconda dei casi anche nell’aspetto. Una delle possibili conseguenze dell’età che avanza è senza dubbio una diminuzione più o meno marcata sia del volume spermatico che della qualità dello stesso, che si caratterizza da un numero più basso di spermatozoi totali ed una percentuale minore di spermatozoi vitali ed esenti da malformazioni, come rilevabile con un semplice spermiogramma. Non è raro che dai 40 anni in poi si assista ad una riduzione di circa 1 ml di sperma per ogni eiaculazione rispetto ai 30 anni di età, con gli spermatozoi che possono diminuire a 10 – 50 milioni per millilitro. Tale diminuzione potrebbe divenire ancora più marcata dopo i 50 anni di età, con riduzione di anche di oltre 2 ml di liquido seminale rispetto ai 30 anni, e soprattutto tra i 70 e gli 80 anni di età e ciò è assolutamente normale. Ovviamente tale riduzione è fortemente correlata alla situazione soggettiva del paziente: ad esempio un 50 enne in salute, in forma, normopeso, che non ha mai assunto droghe e non ha mai avuto patologie, potrebbe avere quantità di sperma maggiori rispetto ad un 40 enne obeso, sedentario e con patologie alla prostata.

Sperma giallastro o verdastro

Con l’età lo sperma potrebbe assumere una colorazione tendente al giallastro (anziché bianco) a cause di varie patologie e condizioni. Ad esempio ciò potrebbe essere causato dalla presenza di tracce di urina nello sperma (determinata da una eiaculazione retrograda parziale che diventa più probabile con l’avanzare dell’età): in questo caso è la stessa urina a dare il colore giallognolo allo sperma e dargli un cattivo odore o sapore. Per approfondire, leggi anche: Liquido seminale (sperma) giallo o giallastro: cause e cure
Una colorazione giallo-verdastra o verde dello sperma, associata suoi a cattivi odori e sapore, può essere anche causata da un’infezione a carico delle gonadi, gli organi preposti alla produzione appunto degli spermatozoi, che nell’uomo sono i testicoli. Anche una infiammazione/infezione della prostata o delle vie genitali può generare il problema. Spesso in questi casi sono associati altri sintomi, come un cattivo odore dello sperma, dolore, prurito, bruciore. È necessario in questo caso rivolgersi prontamente ad un andrologo, che dopo i test di rito individuerà con accuratezza quali sono le problematiche che possono aver portato il nostro sperma ad diventare verdastro. Anche una eiaculazione retrograda può determinare una colorazione del liquido seminale tendente al verde.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Astenospermia e spermatozoi deboli: cura e trattamento

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Rughe Cavitazione Dieta Peso Dimagrire Grasso Dietologo Nutrizionista Cellulite Dimagrire Sessuologo  Roma Trucco COME FATTO SPERMATOZOOPrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento, leggi anche: Astenospermia: spermiogramma, spermatozoi deboli e fattori che influenzano la loro motilità

Con “astenospermia” si indica una anomalia del liquido seminale caratterizzata da una riduzione della motilità degli spermatozoi che può ostacolare la fecondazione, con conseguente possibile sterilità del soggetto. Esistono varie forme di astenospermia, a seconda della causa che la determina. Può essere dovuta a traumi, varicocele, infiammazioni (orchiti), abuso di alcolici o di farmaci (cimetidina, chemioterapici antitumorali), criptorchidismo, ipogonadismo, irradiazione locale, assenza congenita delle cellule produttrici di spermatozoi, presenza di anticorpi antispermatozoi. In caso di orchite le cause possono essere molto varie: nella maggior parte dei casi essa compare a seguito della parotite, più raramente a seguito di sifilide, tifo, tubercolosi, gonorrea e prostatite. Quando la causa rimane sconosciuta, si parla di “astenospermia idiopatica“.

Qual è la cura dell’astenospermia?
Purtroppo non esiste una singola terapia risolutiva per tutte le forme. Il primo obbiettivo del medico è ovviamente curare la malattia a monte. Ad esempio in caso di orchite è in genere prevista la somministrazione di antibiotici e cortisonici; nei casi più gravi questi però non sono sufficienti per impedire l’instaurarsi dell’atrofia testicolare e quindi della sterilità del testicolo. Nel caso di varicocele, specie se il soggetto è ancora giovane, l’astenospermia può essere risolta con un semplice intervento chirurgico.
Curare la patologia a monte, significa quasi sempre risolvere l’astenospermia, per questo è importante che il medico indaghi a fondo alla ricerca della malattia primaria e indirizzi il paziente verso la cura più adatta. Un secondo spermiogramma, fatto a distanza rispetto al primo, può indicare chiaramente se la cura sta avendo effetto o no.

Strategia proposta dal XIX congresso nazionale degli urologi italiani
Questa terapia è stata proposta per curare pazienti con astenospermia idiopatica (astenospermia da cause sconosciute) ed è ancora in fase di studio ma merita di essere menzionata. La terapia è stata condotta in maniera bifasica. Nei primi 30 giorni (fase di induzione) è stata somministrata l’associazione farmacologica con alte dosi di arginina e coenzima Q10 (L-arginina 2500mg, L-taurina 500mg, Coenzima Q10 200 mg, vitamina C 180 mg e vitamina E 30 mg).
Successivamente, per 90 giorni, è stata somministrata una terapia con diverse associazioni, con dosi inferiori di arginina e coenzima Q10 (L-arginina 300mg, L-carnitina 200 mg, L-ornitina 100 mg, L-citrullina 100 mg, coenzima Q10 60 mg e vitamina E 30 mg).
Tutti i pazienti arruolati sono stati sottoposti a triplice valutazione del liquido seminale 10 giorni prima dell’arruolamento, al momento dell’arruolamento e dopo 90 giorni di terapia dal medesimo esaminatore con attenta valutazione della cinetica nemaspermica. Il risultato di questa sperimentazione è incoraggiante: la motilità totale è significativamente aumentata dopo la terapia.

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Non riesco a rimanere incinta: e se la colpa fosse dell’uomo?

uomo-tristeIn passato quando una coppia non riusciva ad avere figli, si pensava subito che il problema dipendesse dalla donna e raramente il primo ad essere messo sul “banco degli imputati” era l’uomo. Ciò rappresenta un errore, dal momento che ben un terzo di tutte le infertilità dipendono dal partner maschile. Se si sospetta che l’infertilità dipenda dall’uomo si procederà con uno spermiogramma (analisi del liquido seminale), per analizzare la qualità degli spermatozoi, la mobilità e la forma. Inoltre si può anche effettuare un dosaggio ormonale del testosterone. Il liquido seminale consta di una parte cellulata (spermatozoi) e di una parte liquida; gli spermatozoi vengono prodotti a livello testicolare mentre la parte liquida deriva principalmente dall’attività della prostata e delle vescicole seminali. Il fattore determinante ai fini della fertilità è rappresentato dalle caratteristiche degli spermatozoi: questi ultimi devono essere in numero adeguato (più di 20 milioni per ml) e soprattutto devono essere dotati di corretta motilità; devono quindi avere una buona motilità rettilinea sia rapida che lenta.

Le soluzioni?
Se lo sperma dell’uomo si rivela “debole“ (non contiene molti spermatozoi oppure gli spermatozoi sono morfologicamente o funzionalmente alterati), la medicina può venirvi incontro. La qualità e la quantità degli spermatozoi possono essere influenzati da svariati fattori, alcuni dei quali possono essere risolti cambiando abitudini di vita errate, a tale proposito leggi anche:

In caso la qualità dello sperma non migliori, la coppia potrà ricorrere alla FIVET (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer): verrà prelevato uno degli ovuli della donna, che sarà poi fecondato in provetta da uno degli spermatozoi selezionati del tuo partner, spermatozoo che sarà comunque scelto accuratamente perché non deve presentare nessuna anomalia (questa tecnica è chiamata anche ICSI (Intracytoplasmatic Sperm Injection).

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