Differenza tra meteo, meteorologia, clima, climatologia e tempo atmosferico

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Il giornalista forse non conosce la differenza tra meteo e clima

Tempo atmosferico

Con “tempo atmosferico” si definisce il complesso delle condizioni e dei fenomeni come umidità, pressione Continua a leggere

Perché ci sono più pioggia e nubi in alta montagna rispetto alla pianura?

MEDICINA ONLINE TUONO LAMPO FULMINE SAETTA DIFFERENZA NEVE GRANDINE PIOGGIA NEVISCHIO GHIACCIO TEMPORALE ROVESCIO TEMPESTA NEVE ARTIFICIALE TECNICA NATURALE TORNADO TROMBA D'ARIA URAGANO CICLONE TIFONEVi siete mai chiesti perché ogni volta che andate in montagna… piove? O comunque perché in montagna piove più spesso che in pianura? Per quale motivo ciò avviene? Non è una vostra impressione: in montagna piove di più per un motivo scientifico. Per prima cosa dobbiamo considerare che il temporale è una “macchina termica“. Si, ma…

Cos’è una macchina termica?

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Giornate più corte, meno luce e Sindrome da depressione autunnale: come combatterla

MEDICINA ONLINE VOLTO TRISTE DONNA RAGAZZA CAPELLI SGUARDO ESTATE SUMMER MORA PELLE SKIN OCCHI OCCHIAIE TERAPIA TRATTAMENTO EYES TRUCOS DE BELLEZZA VISO DONNA RIMEDI SEXY SEX MEDICINA EI sintomi sono abbastanza tipici: insonnia, inappetenza o al contrario di troppa fame, risveglio difficile al mattino, senso di stanchezza, difficoltà di concentrazione e brusca riduzione del desiderio sessuale. Sono sintomi tipici che molte persone sperimentano in questo periodo dell’anno, quando, dopo l’equinozio del 21 settembre, è cominciato ufficialmente l’autunno e fa buio sempre più presto, cosa che può ulteriormente condizionare il nostro carattere. Questa condizione ha un nome preciso nell’ambito della psicologia: Sindrome da depressione autunnale (SAD, che curiosamente in inglese significa “triste”) e tende a manifestarsi maggiormente in individui che già si trovano in una situazione di equilibrio dell’umore precario o che soffrono di depressione.

Come poter fronteggiare questo problema?

Esistono molti “trucchi” psicologici per provare a gestire questa sindrome:

  • impara a prendere la vita così com’è, senza risentire a livello emozionale dei suoi alti e bassi;
  • riempi la giornata di cose belle, di momenti interessanti ed evolutivi, cioè capaci di farci migliorare, di esperienze piacevoli sia per il corpo che per la mente, può sicuramente essere uno strumento per impedire all’umore di scivolare giù”;
  • riconosci una positiva immagine di te, un buon tessuto di relazioni, esperienze in grado di gratificarci facendoci sentire importanti. L’umore si nutre di feed back positivi che giungono dalle relazioni, quelle significative: dunque è importante distaccarsi dalle persone cosiddette negative e coltivare relazioni in grado di stimolare in modo positivo la nostra creatività, il nostro entusiasmo, facendoci nascere passioni e idee;
  • impara a ritagliarti nell’arco di ogni giornata cinque minuti per te, da dedicare a te ed al tuo benessere, cinque minuti per “stare bene”, significa far crescere il picco di benessere dell’umore, mantenendolo ben oltre il livello soglia che può risentire degli agenti destabilizzanti ambientali, garantendogli stabilità;
  • prenditi cura del tuo corpo: è molto importante aver cura del proprio corpo con una attività fisica moderata e momenti di profondo benessere (come le sedute in una spa), e della propria mente, con interessi da coltivare a livello personale, ad esempio la lettura, o passioni da far nascere e grazie alle quali stimolare la fantasia creativa;
  • sole: se possibile trascorrere 30 minuti al giorno all’aria aperta senza occhiali da sole e arrotolando le maniche dei vestiti (se è il caso) per far prendere sole alla pelle. Tutto ciò contribuisce ad alleviare i sintomi di malessere.
  • luce: luogo di lavoro e casa devono essere se possibile ben illuminate. Meglio tirare le tende per far entrare la luce naturale;
  • farmaci: se luce, sole ed esercizio non sono abbastanza per contrastare il malessere, si può consultare un professionista della salute mentale. Due classi di farmaci (che devono essere prescritti dal medico) possono essere efficaci (Inibitori della monoamino ossidasi e Inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina).

Ovviamente questi sono consigli che possono anche non risolvere il problema: in questi casi è importante il supporto di uno psicoterapeuta e di uno psichiatra.

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Temperatura percepita: cos’è e come si calcola

MEDICINA ONLINE SOLE MARE ABBRONZATURA PELLE CUTE MELANINA SPIAGGIA MARE DONNA OMBRELLONE COSTUME SEA SAND GIRL BEACH SWIMMING WALLPAPER HI RES PICS PICTURE PHOTO BEAUTIFUL VETRO UVA UVB ULTRAVIOLETTI RADIAZIONE CANCRO NEOIn fisica e meterologia con “temperatura percepita” si intende la sensazione di caldo o di freddo avvertita da un soggetto. Essa dipende dalla temperatura effettiva sommata alle condizioni ambientali. Mentre la temperatura effettiva è oggettiva, quella percepita è soggettiva, a tal proposito leggi: Differenza tra temperatura reale e percepita

A parità di temperatura effettiva, due soggetti diversi possono avvertirla in modo diverso in base a vari fattori, che sono l’umidità ed il vento.

Con la combinazione del vento e della temperatura effettiva ci troviamo di fronte al fenomeno del Wind Chill(detto anche Indice di Raffreddamento). Tale indice è applicabile quando la velocità del vento è compresa tra 2 m/s e 24 m/s e quando la temperatura effettiva è inferiore a 11°C. Minore è la temperatura dell’aria e maggiore è la velocità del vento, proporzionalmente maggiore sarà anche il valore del Wind Chill

Il Wind Chill è possibile calcolarlo approssimativamente per mezzo della formula di Siple e Passel :
equazione
Dove: WCI è il valore che vogliamo ottenere, Ta è la temperatura dell’aria (in °C),V è  la velocità del vento (in m/s).

Con la combinazione di temperatura effettiva ed umidità ci troviamo di fronte all’Indice Humidex. Esso è utilizzato per calcolare il disagio fisico nelle giornate con temperature alte, comprese tra i 20 °C e i 55 °C,  e con un elevato tasso di umidità relativa. Ricordiamo che l’umidità relativa è il rapporto percentuale tra la quantità di vapore acqueo nell’atmosfera e la quantità che sarebbe necessaria per giungere alla saturazione.
Per il calcolo dell’Indice Humidex (H)  è necessario ricorrere alla seguente formula :

H = Ta + ( 0.5555 x ( e – 10 ) ) 

Dove Ta è la temperatura dell’aria e   e   è la pressione di vapore.

Ecco una tabella dove è possibile osservare i valori dell’indice di calore (Humidex) e il grado di disagio. I valori sono approssimativi e possono variare da persona a persona. Si tratta di un modo semplice per cercare di capire il livello generale di disagio:

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA TRA CALORE REALE TEMPERATURA E PERCEPITA UMIDITA VENTO ESTATE STAGIONE ARIA SECCA INDICE DI CALORE

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Differenza tra tornado, tromba d’aria, uragano, ciclone e tifone

MEDICINA ONLINE TUONO LAMPO FULMINE SAETTA DIFFERENZA NEVE GRANDINE PIOGGIA NEVISCHIO GHIACCIO TEMPORALE ROVESCIO TEMPESTA NEVE ARTIFICIALE TECNICA NATURALE TORNADO TROMBA D'ARIA URAGANONon c’è alcuna differenza tra “tornado” e “tromba d’aria”: i due termini sono infatti sinonimi. È sbagliato quindi pensare che un tornado sia una tromba d’aria molto più forte: sono concettualmente la stessa cosa. Per semplice abitudine, in Italia fenomeni del genere vengono chiamati trombe d’aria, in altre parti del mondo (come negli Stati Uniti) si preferisce usare l’espressione tornado (twister in inglese). I “twister” sono frequenti nel Messico e a est delle Montagne Rocciose. Caratteristica dei tornado americani è, oltre all’estrema velocità del vento, la ristrettezza dell’area, di qualche decina o al massimo di qualche centinaio di metri quadrati. I tornado si spostano con una velocità media di circa 50 km/h; la durata del passaggio è di pochi secondi.
In Italia in media si verificano 8-10 trombe d’aria all’anno, solitamente concentrate tra l’estate e l’autunno. Le zone maggiormente colpite sono le aree pedemontane alpine, il Friuli, il Ponente Ligure, le coste dall’alta Toscana e del Lazio e la Sicilia orientale. Nelle trombe d’aria “italiane” di solito il mulinello ha un diametro di 50-150 metri, con venti che ruotano intorno al centro del mulinello alla velocità di 100-150 km/ora, mentre l’imbuto si sposta insieme alla nube temporalesca alla velocità di circa di 30-40 km/ora. Fortunatamente questi “mostri” meteorologici hanno durata breve (difficilmente oltre i 30 minuti), riuscendo così a percorrere solitamente distanze limitate, in media 5-10 km. La rarità del fenomeno e la ristretta area da esso interessata fanno sì che la probabilità che un dato luogo sia investito da una tromba d’aria risulti molto bassa, ma purtroppo non del tutto remota.

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Con ciclone si intende un violento movimento rotatorio di masse d’aria, combinato con un moto di traslazione, intorno a un centro di bassa pressione: il senso di rotazione è antiorario nell’emisfero nord e orario in quello sud, per effetto della rotazione terrestre. Il ciclone è provocato da un complesso di fenomeni atmosferici determinati dalle alte temperature equatoriali che, in certe zone, creano centri di minima pressione e, quindi, di aspirazione. Verso tali centri convergono i venti, seguendo un moto a spirale che determina un vortice. I cicloni si distinguono in tropicali ed extra-tropicali. I primi (ai quali spetta propriamente l’appellativo di cicloni) sono molto più intensi dei secondi e di minore durata e provocano venti di straordinaria violenza.

Uragani e tifoni sono due tipi di ciclone. Essi hanno un diametro di centinaia di chilometri (l’uragano Tip raggiunse i 2.200 km) e si formano sugli oceani a cavallo dell’equatore. A seconda di dove si dirigono prendono nomi diversi: uragano (hurricane, negli Usa, da hurican o huracan, voce caraibica che designa il dio del male), willy-willy (in Australia), tifone (typhoon, in Asia), baguyo (nelle Filippine). I meteorologi hanno convenuto di chiamare uragano soltanto i venti di eccezionale intensità. Finché i venti si mantengono sotto i 117 km/h si parla di tempeste tropicali; a velocità maggiori, i cicloni vengono definiti uragani veri e propri e vengono classificati, secondo la Scala Saffir-Simpson, in 5 categorie.

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Un giorno di pioggia per stare vicino a chi amate

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO OMBRELLO PIOGGIA INVERNO FREDDO AMORE COPPIA DISEGNOOggi qui a Roma piove ed il cielo è scuro, tuttavia vedere il lato positivo delle cose può trasformare una giornata grigia in una piena di colori! La pioggia. Quale scusa migliore per stare vicino a chi amate? Dimenticatevi casualmente a casa l’ombrello e rifugiatevi sotto quello di chi vi piace: passeggiata romantica assicurata!

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