Se sei qui è perché cerchi un deumidificatore, e lo cerchi perché non ne puoi davvero più della fastidiosa umidità presente nella tua casa, che si fa sentire soprattutto di notte quando impedisce a te ed alla tua famiglia di Continua a leggere
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Consigli per prevenire i colpi di calore: cibi, farmaci, climatizzatore
Il colpo di calore, anche chiamato “ipertermia”, è una condizione patologica dell’organismo che si verifica in seguito all’esposizione prolungata a temperatura ambientale elevata ed alta umidità, tipiche dei mesi Continua a leggere
Colpo di calore: quanto dura, febbre, rimedi, Tachipirina, cure
Il colpo di calore, anche chiamato “ipertermia”, è una condizione patologica dell’organismo che si verifica in seguito all’esposizione prolungata a due particolari condizioni climatiche tipiche dei mesi caldi dell’anno, che sono:
- alta temperatura dell’aria: la quale innalza la temperatura del soggetto;
- alta umidità: impedendo la corretta sudorazione, l’umidità elevata impedisce l’abbassamento della temperatura corporea (l’organismo assorbe più calore di quanto riesce a cederne all’esterno con la sudorazione).
Differenza tra colpo di calore, di sole, insolazione e ipertermia
Colpo di calore ed insolazione sono sinonimi? Non lo sono, anche se molti tendono a confonderli. E colpo di sole, ipertermia e febbre che indicano? Facciamo chiarezza!
Insolazione o colpo di sole
Con “insolazione” (anche chiamata “colpo di sole“, loro si che sono sinonimi) si intende in medicina una condizione patologica che si manifesta come conseguenza di una Continua a leggere
Differenza tra temperatura reale e percepita
In fisica e meterologia con “temperatura effettiva“ si intende la temperatura reale dell’aria, ovvero quella registrata dal termometro, da prendere in considerazione durante la raccolta dei dati per scopi informativi o scientifici.
Con “temperatura percepita” si intende invece la sensazione di caldo o di freddo avvertita da un soggetto. Essa dipende dalla temperatura effettiva e dalle condizioni ambientali. Quindi mentre la temperatura effettiva è oggettiva, quella percepita è soggettiva. A parità di temperatura effettiva, due soggetti diversi possono avvertirla in modo diverso in base a vari fattori, che sono l’umidità ed il vento.
Con la combinazione del vento e della temperatura effettiva ci troviamo di fronte al fenomeno del Wind Chill(detto anche Indice di Raffreddamento). Tale indice è applicabile quando la velocità del vento è compresa tra 2 m/s e 24 m/s e quando la temperatura effettiva è inferiore a 11°C. Minore è la temperatura dell’aria e maggiore è la velocità del vento, proporzionalmente maggiore sarà anche il valore del Wind Chill
Il Wind Chill è possibile calcolarlo approssimativamente per mezzo della formula di Siple e Passel :
Dove: WCI è il valore che vogliamo ottenere, Ta è la temperatura dell’aria (in °C),V è la velocità del vento (in m/s).
Con la combinazione di temperatura effettiva ed umidità ci troviamo di fronte all’Indice Humidex. Esso è utilizzato per calcolare il disagio fisico nelle giornate con temperature alte, comprese tra i 20 °C e i 55 °C, e con un elevato tasso di umidità relativa. Ricordiamo che l’umidità relativa è il rapporto percentuale tra la quantità di vapore acqueo nell’atmosfera e la quantità che sarebbe necessaria per giungere alla saturazione.
Per il calcolo dell’Indice Humidex (H) è necessario ricorrere alla seguente formula :
H = Ta + ( 0.5555 x ( e – 10 ) )
Dove Ta è la temperatura dell’aria e e è la pressione di vapore.
Ecco una tabella dove è possibile osservare i valori dell’indice di calore (Humidex) e il grado di disagio. I valori sono approssimativi e possono variare da persona a persona. Si tratta di un modo semplice per cercare di capire il livello generale di disagio:
Leggi anche:
- Temperatura, voce, movimenti… Come cambia il tuo corpo quando sei triste o felice per qualcosa?
- Perché quando piove le ferite fanno male?
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- Autunno: 10 consigli per affrontare il cambio di stagione al meglio
- Perché ho sempre le mani ed i piedi freddi? Cosa fare e cosa NON fare per scaldarli
- Come e quando si misura la febbre?
- Ipotalamo e controllo della temperatura corporea
- Esistono solo cinque sensi?
- La mappa delle emozioni: così il corpo cambia temperatura quando ci emozioniamo
- Quante calorie contiene la pasta? Ecco i consigli per mangiarla senza ingrassare
- Qual è la giusta percentuale di grasso che dobbiamo avere nel corpo?
- Quanti litri e percentuale di acqua sono presenti nel nostro corpo?
- Sono normopeso, sottopeso o sovrappeso? Come si calcola l’Indice di Massa Corporea (BMI)
- Si può vivere senza mangiare cibo? Per quanto tempo?
- Quanto pesa un litro di acqua liquida o di ghiacciata?
- Differenza tra massa e peso in fisica ed in medicina
- Digiuno intermittente e terapeutico: fa dimagrire? Fa bene o fa male alla salute?
- Cambio di clima: prevenire e combattere gli effetti sulle articolazioni
- Sangue dal naso (epistassi) in bambini e adulti: cause, rimedi naturali, cosa fare e cosa NON fare
- I vari tipi di febbre
- Le fasi della febbre
- Perché quando cambia il tempo fanno male ossa, cicatrici e testa
- Perché quando cambia il tempo ho dolori alle ossa e mal di testa?
- Metereopatia: perché quando cambia il tempo hai dolori a collo e schiena
- Perché quando cambia il tempo fanno male le cicatrici e come far passare il dolore
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Temperatura percepita: cos’è e come si calcola
In fisica e meterologia con “temperatura percepita” si intende la sensazione di caldo o di freddo avvertita da un soggetto. Essa dipende dalla temperatura effettiva sommata alle condizioni ambientali. Mentre la temperatura effettiva è oggettiva, quella percepita è soggettiva, a tal proposito leggi: Differenza tra temperatura reale e percepita
A parità di temperatura effettiva, due soggetti diversi possono avvertirla in modo diverso in base a vari fattori, che sono l’umidità ed il vento.
Con la combinazione del vento e della temperatura effettiva ci troviamo di fronte al fenomeno del Wind Chill(detto anche Indice di Raffreddamento). Tale indice è applicabile quando la velocità del vento è compresa tra 2 m/s e 24 m/s e quando la temperatura effettiva è inferiore a 11°C. Minore è la temperatura dell’aria e maggiore è la velocità del vento, proporzionalmente maggiore sarà anche il valore del Wind Chill
Il Wind Chill è possibile calcolarlo approssimativamente per mezzo della formula di Siple e Passel :
Dove: WCI è il valore che vogliamo ottenere, Ta è la temperatura dell’aria (in °C),V è la velocità del vento (in m/s).
Con la combinazione di temperatura effettiva ed umidità ci troviamo di fronte all’Indice Humidex. Esso è utilizzato per calcolare il disagio fisico nelle giornate con temperature alte, comprese tra i 20 °C e i 55 °C, e con un elevato tasso di umidità relativa. Ricordiamo che l’umidità relativa è il rapporto percentuale tra la quantità di vapore acqueo nell’atmosfera e la quantità che sarebbe necessaria per giungere alla saturazione.
Per il calcolo dell’Indice Humidex (H) è necessario ricorrere alla seguente formula :
H = Ta + ( 0.5555 x ( e – 10 ) )
Dove Ta è la temperatura dell’aria e e è la pressione di vapore.
Ecco una tabella dove è possibile osservare i valori dell’indice di calore (Humidex) e il grado di disagio. I valori sono approssimativi e possono variare da persona a persona. Si tratta di un modo semplice per cercare di capire il livello generale di disagio:
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Gravidanza in estate: come ci si difende dal caldo e dall’afa?
Il caldo è uno dei nemici principali della gravidanza ed è bene che la futura mamma cerchi sin da subito tutti i mezzi per contrastarlo per evitare svenimenti, fastidiosi problemi alle gambe e alle dita (gonfiore, ritenzione idrica, vene varicose, problemi circolatori…). Ecco alcuni pratici consigli per affrontare il caldo e l’umidità in estate, se sei in dolce attesa:
- Bere molta acqua nell’arco della giornata, sorseggiandola a piccoli sorsi e, possibilmente, a temperatura ambiente evitando alcolici e bibite gassate e/o ghiacciate.
- Indossare abiti comodi di colore chiaro ed in tessuti naturali (cotone, lino…) per evitare di sudare eccessivamente disperdendo troppi liquidi.
- Usare cappelli di colore chiaro.
- Bagnarsi frequentemente polsi e caviglie con acqua fresca.
- Seguire una dieta equilibrata a base di frutta, verdura e alimenti privi di grassi.
- Evitate zone eccessivamente climatizzate ed evitate di transitare spesso da zone climatizzate a zone non climatizzate.
- Evitare di uscire nelle ore più calde della giornata.
- Evitare sforzi eccessivi, specie nelle ore più calde della giornata.
- Per chi è al mare, concedersi lunghi bagni in acqua e passeggiate sul bagnasciuga per abbassare la temperatura corporea, senza ovviamente sforzarsi troppo ed evitando la spiaggia nelle ore più calde della giornata.
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Differenza tra sauna e bagno turco: qual è migliore per la salute?
Qual è la differenza tra bagno turco e sauna? Tanto per cominciare il bagno turco è di origini mediterranee mentre la sauna ha origini finlandesi. Entrambe offrono gli stessi effetti benefici e grazie all’elevata temperatura creano una forte sudorazione rinvigorendo il sistema linfatico ed eliminando l’acido lattico, l’acido urinico e gli aminoacidi. Rigenerano la pelle rendendola più resistente allo smog e agli agenti atmosferici. La pressione sanguigna viene regolarizzata dagli sbalzi termici che creano la vasodilatazione con il calore e la restrizione dei vasi sanguigni con le docce fredde. Questo diventa un allenamento di cui ne beneficia anche il cuore che con una migliore circolazione sanguigna impedisce l’accumulo di grasso nel sangue.
Ambienti diversi
La sauna solitamente è in legno con panche anche loro in legno grezzo non trattato su più livelli dove ci si può stendere in base alla temperatura che è più gradita. Il bagno turco, essendo un ambiente umido è rivestito solitamente in marmo o pietra con panche ad un solo livello e docce o fontanelle rinfrescanti ai lati o al centro.
Temperature ed umidità diverse
Nella sauna vi è una stufa elettrica con delle resistenze ricoperta da pietre laviche che scaldandosi irradiano calore e possono essere bagnate per ricreare un po’ di umidità che arriva ad un massimo del 15% in un ambiente totalmente secco con temperature che possono toccare i 90 gradi, più basse nella parte bassa della sauna e più elevate nella parte alta. Nel bagno turco il calore è diffuso in tutto l’ambiente da bocchette che irradiano vapore in tutta la stanza formando una nebbia di vapore e creando un ambiente con una percentuale di umidità che arriva al 90%, con temperature che variano da un minimo di 25 gradi nella parte bassa della stanza ad un massimo 45 gradi al livello della testa.
I vantaggi della sauna
La sauna principalmente aiuta il rilassamento. E’ indicata per chi pratica sport al fine di eliminare le contratture, i traumi muscolari o osteoarticolari. Questa terapia di totale relax è prodotta dal forte calore che facilita l’espulsione dell’acido lattico e crea un effetto naturale decontratturante preparando la muscolatura agli sforzi. La Sauna svolge anche un azione antibatterica preparando le difese immunitarie a combattere i malanni di stagione.
I vantaggi del bagno turco
Il bagno turco, invece, avendo temperature più basse permette permanenze più lunghe e quindi si possono prolungare le sessioni che sono un vero toccasana per le vie respiratorie grazie anche alle essenze balsamiche inalate con il vapore prevengono le affezioni respiratorie.
Quale preferire?
In definitiva non c’è un vero e proprio sistema migliore dell’altro dal punto di vista psicofisico: dipende dai vostri obiettivi e dai vostri gusti personali.
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