Prima che un nuovo farmaco venga immesso sul mercato, è necessario verificare la sua efficacia e che non arrechi danni alla salute. Per comprendere le sue proprietà, quantificare il rapporto tra gli eventuali rischi ed i benefici che se ne traggono dalla sua assunzione, la molecola Continua a leggere
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Sopravvivenza libera da progressione della malattia: definizione e significato
La “sopravvivenza senza progressione di malattia“ (PFS, acronimo di Progression Free Survival) in campo medico è il periodo di tempo in cui un individuo è ammalato di una data patologia ma quest’ultima Continua a leggere
Differenza tra fattori prognostici e predittivi
Si parla di “fattore prognostico” per indicare una caratteristica biologica della neoplasia tale da modificare la prognosi della paziente, cioè la sua sopravvivenza libera da malattia (DFS) e di “fattore predittivo” per indicare quei caratteri in grado di Continua a leggere
Intervallo di confidenza in medicina: significato, esempi, calcolo
Il concetto di intervallo di confidenza (IC) viene introdotto quando si esegue una misura o si calcola un rapporto fra misure non sull’intera popolazione, ma su un campione estratto da quella stessa popolazione.
Che cosa indica l’IC?
Se volessimo sapere quante visite prenatali fa una Continua a leggere
Differenza tra valore predittivo positivo e negativo
In medicina è di ovvio elevato interesse il conoscere la probabilità di un test diagnostico, di darci la diagnosi corretta, cioè: Continua a leggere
Differenza tra specificità e sensibilità in medicina: significato ed esempi
In medicina, per individuare o escludere una condizione patologica, si fa affidamento a test diagnostici o di screening. I test, in misura variabile, presentano dei limiti sia nella capacità di riconoscere tutti i malati che nell’individuare tutti i sani: tali limiti sono espressi dal valore di Continua a leggere
Differenza tra incidenza e prevalenza: significato ed esempi
La spiegazione, nel nostro caso, riguarda l’ambito medico tuttavia i concetti possono essere applicati a qualsiasi campo dove viene applicata la statistica.
Incidenza e tasso di incidenza
L’incidenza è un indicatore statistico che misura la velocità di comparsa di nuovi casi di una certa malattia, per esempio di un determinato tipo di tumore, nell’ambito di una popolazione di riferimento in un preciso arco di tempo. Viene espressa sotto forma di tasso di incidenza, ovvero il rapporto tra il numero di nuovi casi di malattia e il numero di persone considerate in un preciso arco di tempo ed in un preciso ambito, per esempio “10 nuovi casi di tumore epatico ogni 100 persone in un mese”, ovvero un tasso di incidenza di 0,1. Il suo valore è un numero che può andare da 0 ad infinito. L’incidenza è correlata al concetto di stima della probabilità di ammalarsi e può quindi essere utile quando si vuole prevedere il numero di nuovi casi di una data patologia.
Rischio incidente
Il rischio incidente si calcola mettendo al numeratore il numero di nuovi casi di malattia registrati durante il periodo di osservazione ed al denominatore il numero di persone a rischio di ammalarsi (o di avere l’evento) all’inizio del periodo di osservazione. L’incidenza esprime quindi la probabilità che si manifesti una certa malattia in un campione di persone a rischio, mentre il tasso di incidenza invece non esprime una probabilità, ma la velocità con cui questa malattia si manifesta. Il rischio incidente converge con il tasso di incidenza quando si tratta di eventi rari (che colpiscono meno del 10% della popolazione) e il numero di soggetti persi durante il periodo di osservazione è trascurabile.
Prevalenza
La prevalenza è un indicatore statistico che misura il rapporto fra il numero di eventi sanitari rilevati in una popolazione in un definito momento (o in un breve arco temporale) e il numero degli individui della popolazione osservati nello stesso periodo. Per migliorare la leggibilità del dato si moltiplica il risultato per una costante (pari a dieci o un suo multiplo). Esiste una distinzione tra prevalenza puntuale e prevalenza periodale:
- prevalenza puntuale: l’osservazione del numero di individui malati e che possono sviluppare la malattia è riferita ad un definito momento (ad es. al 31/12 di un anno).
- prevalenza periodale: l’osservazione si riferisce ad un breve arco temporale.
La necessità di distinguere le due è legata alle diverse necessità di indagine epidemiologica, relative allo studio statistico preso in esame. Conoscere la prevalenza di una malattia consente di comprendere il suo impatto sulla salute pubblica, di pianificare le risorse in base alla sua prevalenza attesa e programmarle in base alla sua variazione temporale. Ad esempio conoscere la prevalenza di una malattia infettiva che richiede isolamento può consentire di programmare il numero di posti in ospedale in sezioni di isolamento e variarli nel tempo i n relazione all’aumento o alla diminuzione prevista della prevalenza della malattia basati su modelli previsionali.
SEMPLIFICANDO: La prevalenza prende in considerazione i casi già esistenti, mentre l’incidenza si riferisce ai casi nuovi. In nessun caso la prevalenza consente di valutare la probabilità di ammalarsi: il concetto di stima della probabilità di ammalarsi è connesso invece all’incidenza della malattia.
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Sindrome di Down: rischio di avere un figlio affetto
La sindrome di Down si verifica in persone di tutte le razze e classi sociali, anche se le donne più anziane hanno una maggiore probabilità di dare alla luce un bambino affetto dalla malattia. Una donna di 35 anni, per esempio, ha circa una probabilità su 350 di concepire un bambino con sindrome di Down, ma tale rischio aumenta gradualmente fino a circa 1 a 100 entro i 40 anni. All’età di 45 anni l’incidenza diventa circa 1 su 30.
Dal momento che molte coppie rimandano la possibilità di diventare genitori ad età più mature, il rischio di concepire bambini con sindrome di Down aumenta di conseguenza. Pertanto, la consulenza genetica per i genitori è sempre più importante. Nonostante tutto, i medici non sono sempre del tutto ben informati nel consigliare i loro pazienti circa l’incidenza della sindrome di Down, i progressi nella diagnosi ed i protocolli per la cura ed il trattamento di bambini affetti.
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