Tendinite da smartphone, sindrome del tunnel carpale, epicondiliti, text neck: dolori da cellulare

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Cavitazione Endocrinologo Dietologo Nutrizionista Cellulite Sessuologia Ecografie DermatologiaSmettere fumare Collo Cellulare  SmartphoneNegli ultimi anni abbiamo assistito ad un forte aumento di patologie da sovraccarico a livello di mano, polso, gomito, tutte correlate all’aumentata diffusione di dispositivi portatili come smartphone e tablet, ma anche di Continua a leggere

Formicolio a braccio e gomito quando usi il cellulare: perché accade?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Dieta Peso Dietologo Nutrizionista Roma Cellulite Sessuologia Ecografie DermatologiaSmettere fumare Smartphone Rende StupidoIl popolo degli smartphone-addicted provano sempre più formicolii e fastidi al braccio ed alla mano e c’è una spiegazione scientifica a tutto ciò: la colpa è probabilmente del tanto, troppo, tempo che si è Continua a leggere

Ecco cosa ti succede quando ti separi dal tuo smartphone per troppo tempo

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma USARE SMARTPHONE LETTO DORMIRE UCCIDERTI Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene PancNegli ultimi tempi vivere separati dallo smartphone può sembrare un’utopia: siamo capaci di uscire di casa dimenticando borsetta, portafogli, occhiali da vista o chiavi di casa, ma il cellulare no… lui rimane sempre con Continua a leggere

Drogati di smartphone: più della metà dei giovani ne è dipendente

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica SMARTPHONE MENTRE CAMMINI PROBLEMI POSTURA Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Sesso Pene Laser Filler RugheLa dipendenza da smartphone per i teenager sembra essere non solo una cosa certa, ma anche un fenomeno in pericoloso aumento. Se in passato si è parlato più e più volte di dipendenza da Continua a leggere

Gli smartphone sotto carica nelle camerette sono pericolosi

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Pressoterapia  Massaggio Linfodrenante Dietologo Roma Cellulite Sessuologia Ecografie SMARTPHONE CUORE GIOVANIGli smartphone in carica nelle camerette dei bambini sono pericolosi: a lanciare l’allarme è stata l’Electrical Safety First, un’organizzazione no profit che si occupa della sicurezza dell’industria elettrica. Secondo la società, ogni anno 2,5 milioni di persone ricevono delle Continua a leggere

Tumori al cuore e cervello: i rischi dello smartphone

MEDICINA ONLINE CELLULARE COLAZIONE SMARTPHONE APP WHATSAPP APPLICAZIONE PROGRAMMA TELEFONARE TELEFONO TELEFONINO PHONE CALL MARMELLATA MANGIARE DONNA MATTINA BREKFAST WALLPAPER PIC HI RUn lieve aumento di tumori al cuore e al cervello, dovuto all’esposizione alle radiazioni a radiofrequenza, emesse da ripetitori della telefonia mobile e a quelle, più dirette sull’organismo, emesse dai cellulari. Sono i primi dati dello studio appena pubblicato su ‘Environmental Research’ dall’Istituto Ramazzini di Continua a leggere

Ansia da messaggio, paura di rimanere sconnessi e di essere esclusi dai social: le nuove patologie da smartphone

MEDICINA ONLINE TECNOLOGIA TECHNOLOGY HOMO TECNOLOGICUS SMARTPHONE CELLULARE APP APPLICAZIONE COLLEGAMENTO USB PC PERSONAL COMPUTER ANDROID HDMI VGA I3 I5 I7 I9 WINDOWS APPLE SAMSUNG 16 9 SCHERMO PIATTO WI FI INTERNET WEBLe nuove generazioni, cresciute iperconnesse e con il cellulare in mano fin da prima dei 10 anni di età, sono a rischio di patologie impensabili fino ad appena 10 anni fa. Sotto accusa finisce in particolare l”insonnia tecnologica’ che sta mettendo a rischio lo sviluppo cerebrale degli adulti di domani, e le nuove dipendenze più impalpabili di quelle da sostanze che pure continuano in forma sempre nuova a minacciare i teenager. La nuova droga tecnologica ha mille fonti: scommesse online, social network, pornografia online, serie tv online, acquisti online, videogiochi online… sono tante le nuove “online-dipendenze” causate da un abuso di tecnologia e si diffondono così rapidamente da cogliere impreparati psichiatri e psicoterapeuti. Alcune “tecno-patologie” sono diventate così diffuse da aver addirittura un nome:

  • nomofobia: paura incontrollata di rimanere sconnessi dal contatto con la rete di telefonia mobile;
  • fomo (fear of missing out): paura di essere tagliati fuori dai social network;
  • ansia da squillo (ringxiety): ansia da smarphone;
  • textaphrenia e textiety: ansia da messaggio;
  • ansia da “challenge” o da “sfide social”: ansia che deriva dal partecipare a catene social;
  • like-addiction: ansia di raggiungere il più alto numero di like (“mi piace”) o di non raggiungere abbastanza like;
  • vamping: ore notturne trascorse sui social media.

Sempre più giovani

Tra i più giovani, l’età media dell’uso del primo cellulare, l’accesso a internet e l’apertura del primo profilo social si aggira intorno ai 9 anni. Circa 5 adolescenti su 10 dichiarano di trascorrere da 3 a 6 ore extrascolastiche con lo smartphone in mano, il 16% da 7 a 10 ore, mentre il 10% supera abbondantemente la soglia delle 10 ore. Il 95% degli adolescenti ha almeno un profilo sui social network, contro il 77% dei preadolescenti. Il primo è stato aperto intorno ai 12 anni e la maggior parte di loro arriva a gestire in parallelo 5-6 profili, insieme a 2-3 app di messaggistica istantanea.

Selfie ed ossessione per like e seguaci

Gli adolescenti sono alla continua ricerca di approvazione, che si raggiunge attraverso like e follower: per circa 5 su 10 è normale condividere tutto quello che si fa, comprese foto personali e private, mettendo tutto in vetrina, sottoponendolo alla severa valutazione della macchina dei ‘mi piace’. Per oltre 3 adolescenti su 10 è importante il numero dei like ricevuti, che accrescono l’autostima, la popolarità e quindi la sicurezza personale. Ovviamente, vale anche il contrario,tanto che il 34% ci rimane molto male e si arrabbia quando non si sente apprezzato. L’aspetto che caratterizza gli adolescenti di oggi sono i selfie, i famosi autoscatti, dove si è disposti a tutto pur di ottenere like: ad esempio il 13% ha seguito addirittura una dieta per piacersi di più nei selfie. Il dato più allarmante è che circa 1 adolescente su 10 fa selfie pericolosi in cui mette anche a repentaglio la propria vita e oltre il 12% è stato sfidato a fare un selfie estremo per dimostrare il proprio coraggio.

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Stato di allerta costante 24 ore su 24

Il filo conduttore delle patologie tecnologiche è che mantengono il “tecno-dipendente” in un costante stato di allerta, giorno e notte, senza tregua e senza differenze, all’interno di un labirinto scintillante da cui è difficile uscire, grazie alle continue dosi di dopamina (il neurotrasmettitore che “ci fa stare bene”) che vengono rilasciate quando si svolgono attività compulsive sul web. Ed oggi sappiamo che emergono alterazioni a livello della struttura cerebrale, che sono sovrapponibili alle dipendenze da stupefacenti e insistono sulle stesse aree cerebrali, tanto che una delle più grosse studiose mondiali del settore, Nora Volkow, si chiede se i teenager stiano diventando più dipendenti dalla rete che dalle sostanze. 6 giovani su 10 dichiarano di rimanere spesso svegli fino all’alba a chattare, parlare e giocare, rispetto ai 4 su 10 nella fascia dei preadolescenti. La tendenza, invece che accomuna tutti i ragazzi è di tenere a portata di mano il telefono quasi tutto il giorno, notte compresa, fino al 15% che si sveglia quasi tutte le notti per leggere le notifiche e i messaggi, in modo da non essere tagliati fuori dai social.

Depressione giovanile

Negli ultimi anni non a caso sta crescendo la depressione fra i giovani: i dati estrapolati da uno studio del 2016 su quelle che sono le prospettive in Italia sul fronte dei disturbi importanti d’ansia e depressione dai 18 ai 25 anni, ci portano a una stima attorno a 900 mila persone, circa 140 mila in Lombardia e poco più 40 mila nell’area di Milano ed in tutto questo in Italia pochi giovani fanno attività fisica: i nostri figli sono al secondo posto per obesità infantile dopo gli USA. Molti giovani hanno un grande utilizzo del pc già dai 14 anni in poi ed il 10% si dice insoddisfatto della propria vita.

Mancanza di sonno

Il problema delle tecno-dipendenze è che lo schermo luminoso di uno smartphone o di un tablet usato di notte, inganna ipotalamo e melatonina, portando quasi sempre ad una carenza di sonno distruttiva per il cervello del giovane. A 18 anni il 75% dei ragazzi dorme meno di 8 ore, il 10% dorme meno di 6 ore. Il tempo trascorso svegli influenza il numero delle sinapsi che si formano o che vengono eliminate nel cervello dell’adolescente. C’è una difficoltà a gestire situazioni di adattamento a stress crescenti, anche le dinamiche di ansia e depressione sono strettamente legate alla quantità e qualità del sonno.

Cosa fare?

Innanzitutto è importante evitare al bambino piccolo di giocare con la tecnologia. E’ importante poi controllare i giovani ed osservare se si notano cambiamenti repentini nel loro carattere e, soprattutto, parlare con loro il più possibile.

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Come scoprire chi tenta di leggere i vostri messaggi WhatsApp

MEDICINA ONLINE CELLULARE COLAZIONE SMARTPHONE APP WHATSAPP APPLICAZIONE PROGRAMMA TELEFONARE TELEFONO TELEFONINO PHONE CALL MARMELLATA MANGIARE DONNA MATTINA BREKFAST WALLPAPER PIC HI RLa sicurezza informatica è uno degli aspetti che preoccupano di più gli utenti. Tra le applicazioni maggiormente prese di mira da malware e truffe troviamo WhatsApp. I cyber criminali sono interessati alle conversazioni dell’app per la messaggistica perché contengono moltissime informazioni riservate. Tra le minacce più presenti su WhatsApp troviamo le truffe e i virus. Le prime agiscono quasi sempre attraverso messaggi di false vincite o di finti sconti e se clicchiamo sul link e allegati maligni cadremo nella trappola di una campagna phishing. I malware presenti sull’app per la messaggistica consentono agli hacker di gestire da remoto il nostro account WhatsApp. Per rintracciare i malintenzionati che tentano di spiare le nostre conversazioni esistono delle applicazioni, come “Messenger e Chat blocco“, che possiamo installare con un click sul nostro smartphone.

Come funziona Messenger e Chat blocco

Con un’app come “Messenger e Chat blocco” non avremo più paura di allontanarci per andare in bagno lasciando incustodito il dispositivo. L’applicazione, scaricabile dal Google Play Store, ci consente di cogliere in flagrante le persone che provano a spiare il nostro telefono. Una volta scaricata l’app ci basterà lanciarla e scegliere quale applicazione proteggere con una password e con l’auto-blocco. Oltre a queste funzioni “Messenger e Chat blocco” consente anche di scattare un selfie, tramite la fotocamera frontale del nostro smartphone, alla persona che tenta di accedere all’app protetta. Se qualcuno dovesse prendere il telefono o rubarlo potremo capire di chi si tratta grazie alle foto. Quando il malintenzionato tenterà di accedere a WhatsApp verrà immortalato senza che se ne accorga dalla fotocamera. L’applicazione non funziona solamente con WhatsApp, ma con tutte le app che decideremo di impostare.

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