Come abbiamo visto nel precedente articolo: Ipoglicemia: valori, sintomi, diabete, cosa fare, notturna, conseguenze, l’ipoglicemia, può verificarsi in molti casi, ad esempio neldigiuno prolungato o in caso di insulinoma o ancora nel diabete mellito in caso di sovradosaggio di farmaci antidiabetici o di insulina. Premettendo che ovviamente sarà il medico a consigliarvi i metodi migliori per alzare la vostra glicemia, oggi vi vogliamo comunque fornire alcuni consigli che sono comunque utili per il soggetto che soffre frequentemente di ipoglicemia, specie per il paziente diabetico ed eventuali emergenze ipoglicemiche.
La terapia di una ipoglicemia è estremamente variabile in funzione della causa a monte che l’ha determinata. Nella maggioranza dei casi una semplice assunzione di alimenti ricchi di carboidrati tende a risolvere la crisi ipoglicemica, tuttavia potrebbe non risolvere la causa scatenante. Una lieve ipoglicemia transitoria, specie se nelle ultime ore non si è assunto alcun cibo, non dovrebbe essere il segno di patologia e non dovrebbe destare particolare ansia nel soggetto; al contrario una ipoglicemia severa, soprattutto dopo un pasto, necessita di ulteriori rapidi accertamenti.
Cosa fare del diabetico?
Quando compaiono i sintomi “premonitori” associati all’ipoglicemia, è necessario agire tempestivamente, anche con l’aiuto di altre persone se il diabetico non riuscisse a provvedere da solo. Comportarsi come segue:
- misurare la glicemia capillare;
- interrompere qualsiasi attività;
- sedersi o sdraiarsi ed assumere 15 grammi di zuccheri semplici, come un bicchiere di succo di frutta, caramelle, un paio di bustine di zucchero sciolte in un bicchiere d’acqua;
- aspettare senza farsi prendere da ansia: il recupero generalmente avviene entro 10 o 15 minuti;
- se non avviene alcun recupero, chiamare immediatamente il 112 o portare il paziente al Pronto Soccorso.
Importante:
- se il soggetto è confuso oppure svenuto, è preferibile non tentare di farlo deglutire: il cibo potrebbe finire in trachea ed ostacolare la respirazione, con evidente rischio;
- in caso di alterato stato di coscienza, si somministra il glucagone tramite iniezione, disponibile in appositi kit di emergenza (vedi foto in alto) che ogni diabetico dovrebbe conservare. Il glucagone è un ormone che rialza velocemente la glicemia. Per approfondire: Glucagone: cos’è, a cosa serve, alto, adrenalina e diabete
Se non si disponesse di tale kit, chiamare subito un’ambulanza con il 112 o portare il paziente al Pronto Soccorso, dove il glucosio verrà somministrato per via endovenosa.
Consigli generali per ridurre il rischio di ipoglicemia:
- Fare piccoli pasti e spuntini circa ogni 3 ore;
- Fare esercizio fisico regolare;
- Preferire cibi ricchi di fibre e, più in generale, quelli con indice glicemico medio-basso;
- Evitare o limitare cibi ricchi di zuccheri, alcolici e caffeina, soprattutto a stomaco vuoto;
- Variare molto l’alimentazione:
- Carne, pesce e fonti di proteine non animali (legumi)
- Pane integrale, riso integrale o altri cibi derivati da cereali integrali;
- Frutta e verdura;
- Formaggi e prodotti caseari (con moderazione);
- Eventualmente, aggiungere 5 o 10 grammi di fibre solubili (come emicellulosa, pectina o gomma di guar) al pasto, specialmente nel caso di ipoglicemia reattiva causata da sindrome da dumping.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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