Prendere il sole: immersi in acqua ci si abbronza?

MEDICINA ONLINE ABBRONZATURA CLORO CHIMICA SOLE MARE MONTAGNA MELANINA PELLE CUTE SOLE MARE PISCINA RADIAZIONE SOLARE NUVOLE ALTITUDINE UVA UVB INFRAROSSIIl sole abbronza la nostra pelle anche quando siamo in acqua (in piscina o al mare)? Se nuotiamo rischiamo lo stesso di ustionarci?
Gli ultravioletti sono una delle componenti della luce solare e – pur non essendo visibili ad occhio nudo – sono estremamente potenti e responsabili non solo delle nostre abbronzature, ma anche di numerosi danni alla pelle. Essere immersi in acqua, non deve darci la falsa sicurezza di essere protetti: l’acqua assorbe infatti le radiazioni infrarosse (quelle calde), ma ha un minore effetto sulle radiazioni ultraviolette. Mediamente l’acqua blocca meno della metà delle radiazioni ultraviolette, il restante di esse può penetrare attraverso lo strato di acqua e giungere alla nostra pelle. Addirittura il riflesso dei raggi sulla superficie può aumentare l’esposizione alle radiazioni stesse, motivo per cui prendere il sole sul bagnasciuga, in prossimità dell’acqua, permette di abbronzarsi di più rispetto al prendere il sole lontani dalla riva.

Percezione errata
I rischi dell’esporsi al sole in acqua sono essenzialmente legati al fatto che, essendo i raggi infrarossi bloccati in gran parte dall’acqua ed essendo la temperatura dell’acqua di solito più bassa, abbiamo una minore sensazione di calore sulla pelle e questo alimenta in noi la falsa percezione di non rischiare i danni dell’esposizione al sole diretto: in queste condizioni si tende ad esporsi per troppo tempo a raggi ultravioletti. Le ustioni sono tipiche, anche se passiamo tutto il giorno in acqua, specie durante i  mesi estivi e nelle ore comprese tra le 11 e le 14. Ovviamente la forza degli ultravioletti è massima in prossimità della superficie dell’acqua e diminuisce a mano che ci si sposta in profondità.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Prendere il sole: perché in montagna ci si abbronza di più?

MEDICINA ONLINE ABBRONZATURA SOLE MARE MONTAGNA MELANINA PELLE CUTE SOLE MARE PISCINA RADIAZIONE SOLARE NUVOLE ALTITUDINE UVA UVB INFRAROSSI.jpgGli ultravioletti (UV) sono una delle componenti della luce solare e – pur non essendo visibili ad occhio nudo – sono estremamente potenti e responsabili non solo delle nostre abbronzature, ma anche di numerosi danni alla pelle. Gran parte della radiazione solare viene arrestata dall’atmosfera terrestre, ciò significa che un soggetto, più è posto in vicinanza del livello del mare, da meno radiazioni ultraviolette è raggiunto. Al contrario, tanto più si sale di quota, tanto più la quantità di atmosfera diminuisce e tanto maggiore è la quantità di radiazioni solari che investe il soggetto. Circa ogni 300 metri di dislivello l’intensità dei raggi UV aumenta di quasi il 5%, il che significa che a 1500 metri l’intensità è circa il 25% in più rispetto al livello del mare. Quindi il sole preso in montagna è certamente più forte rispetto a quello preso al mare ed abbronza più velocemente, ma è anche più rischioso, specie per chi ha carnagione chiara, ha molti nei e per chi ha casi in famiglia di tumore maligno della pelle (melanoma).

Ed in inverno?

In montagna il rischio di scottature solari aumenta, ma non solo d’estate, anche nei mesi più freddi, anzi in inverno questo rischio è addirittura maggiore, perché:

  • il freddo e le nuvole non ci fanno percepire il rischio legato all’esposizione al sole e ci fanno sottovalutare l’intensità dei raggi solari;
  • anche se il cielo è nuvoloso, al contrario degli infrarossi, i raggi ultravioletti penetrano ugualmente;
  • la neve riflette le radiazioni intensificandone la potenza (effetto specchio).

In montagna può bastare una sola applicazione di crema solare?

No, è sempre meglio rinnovare il prodotto più volte e metterlo PRIMA di esporsi al sole. L’effetto di una crema non è illimitato poiché la pelle – anche se non suda o viene esposta all’acqua come accade al mare – comunque traspira.

È vero che l’abbronzatura presa in montagna è più duratura di quella presa al mare?

No, anche se è pensiero comune, non è vero che l’abbronzatura di montagna sia maggiormente duratura di quella marina. E’ vero invece che, per i motivi sovraesposti, l’abbronzatura di montagna sia più rapida – e più pericolosa! – rispetto a quella marina, per questo motivo è bene limitare il tempo di esposizione specie le prime volte e se avete un fototipo chiaro.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Prendere il sole: ci si abbronza o no sotto le nuvole?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI MARE SPIAGGIAIl sole abbronza la nostra pelle anche quando è ricoperto da nuvole?

Gli ultravioletti (raggi UV) sono una delle componenti della luce solare e – pur non essendo visibili ad occhio nudo – sono estremamente potenti e responsabili non solo delle nostre abbronzature, ma anche di numerosi danni alla pelle. La presenza di nuvole di medio spessore che ricoprono il Sole non deve trarci in inganno: le piccole particelle di acqua che le costituiscono, assorbono infatti le radiazioni infrarosse (quelle calde) ma hanno un minore effetto sulle radiazioni ultraviolette, che quindi passano lo stesso. Mediamente una nuvola blocca solo un quinto dei raggi ultravioletti mentre circa l’80% di essi può penetrare attraverso le nuvole e giungere alla nostra pelle. Addirittura la presenza di foschia può determinare un effetto specchio che aumenta l’esposizione alle radiazioni ultraviolette. Col cielo nuvoloso rischiamo quindi lo stesso di ustionarci? Si, il rischio c’è lo stesso e per certi versi è anche maggiore, dal momento che abbiamo una percezione errata della quantità di Sole che stiamo prendendo. Solo quando il cielo presenta nuvole molto spesse, la quantità di raggi UV diminuisce in quantità considerevole.

Percezione errata

I rischi dell’esporsi al Sole sotto le nuvole sono essenzialmente legati al fatto che, essendo i raggi infrarossi bloccati in gran parte dalle nuvole, abbiamo una minore sensazione di calore sulla pelle e questo alimenta in noi la falsa percezione di essere esposti ad un Sole “innocuo”: in queste condizioni si tende ad allentare la protezione solare e gli occhiali da Sole, esponendoci per troppo tempo a raggi ultravioletti che invece oltrepassano facilmente le nubi. Occhi rossi, pelle che tira ed ustioni sono tipici, anche nelle giornate apparentemente nuvolose, specie durante i  mesi estivi e nelle ore comprese tra le 11 e le 14. Per questo motivo è bene – anche in caso di giornata nuvolosa – usare creme protettive e limitare il tempo di esposizione al Sole, specie le prime volte e se avete un fototipo chiaro.

I migliori prodotti per una abbronzatura luminosa e duratura

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della tua pelle, che permettono di prendere il sole in sicurezza ed in grado di potenziare l’abbronzatura e farla durare a lungo:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Prendere il sole: ci si abbronza o no sotto l’ombrellone?

MEDICINA ONLINE SOLE MARE ABBRONZATURA PELLE CUTE MELANINA SPIAGGIA MARE DONNA OMBRELLONE COSTUME SEA SAND GIRL BEACH SWIMMING WALLPAPER HI RES PICS PICTURE PHOTO BEAUTIFUL VETRO UVA UVB ULTRAVIOLETTI RADIAZIONE CANCRO NEO.jpgCi si abbronza sotto l’ombrellone o non si prende il sole? È credenza diffusa che l’ombrellone riesca a proteggere la pelle dai dannosi raggi UVA (raggi ultravioletti A) ed è vero in parte perché è sì uno scudo, ma non impenetrabile: come ha spiegato l’Università di Valencia, il 34% di questi raggi riusciranno comunque a passare attraverso mentre un’altra percentuale verrà riflessa dalla sabbia, proprio come se fosse uno specchio. Questo significa che è utile, l’ombrellone al mare, ma non vi assicura una difesa massima da tutti i pericoli prodotti dai raggi ultravioletti, che penetrano fino in fondo alla pelle, provocando invecchiamento precoce, eritemi, scottature più o meno gravi, insolazione e danni alla vista. Non bisogna pensare che potrete evitare completamente problemi del genere ricoprendovi corpo e viso di crema solare: quelle in commercio offrono una grande protezione per i raggi UVB (raggi ultravioletti B) mentre è più debole per quanto riguarda i raggi UVA. Arrivati a questo punto, viene da chiedersi come ci si può difendere dal sole in maniera veramente efficace, stando comodamente sotto l’ombrellone.

È sempre meglio stare sotto l’ombrellone nelle ore più calde piuttosto che prendere direttamente il sole senza alcun tipo di difesa. Alla protezione dell’ombrellone aggiungete quella della crema solare, che deve essere sempre adatta alla vostra carnagione: vi ricordo che, anche se avete la pelle scura, ma andate al mare da pochi giorni, è sempre consigliabile usare una crema ad alta protezione, per poi scegliere una con un fattore di protezione minore più in là. Gli occhiali sono importantissimi per difendervi dai raggi quando decidete di prendere il sole sotto l’ombrellone, ma sono sconsigliati per chi vuole una bella abbronzatura uniforme, per non ritrovarsi col viso pallido e il corpo color cioccolato fondente; il cappellino è anche utile per evitare di essere colpiti da raggi UVA e UVB.

L’abbronzatura sotto l’ombrellone può essere l’alternativa perfetta per chi non può esporsi direttamente alla luce del sole e ha bisogno di diversi filtri: così non si rinuncia alla tintarella e si salvaguarda la propria salute. Non pensate che all’ombra siete al “sicuro”. Il sole verrà comunque riflesso da qualcosa e colpirà la vostra pelle. L’unica soluzione per evitare completamente i raggi ultravioletti è quella di restare in casa con porte chiuse e tapparelle abbassate: in questo modo, potrete godere anche di un bel fresco. Adottare questa strategia, unita a quella della doccia fredda, dopo essere andati al mare, quando il sole è in alto nel cielo ed è più caldo che mai, vi aiuterà ad avvertire meno l’afa.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Ci si abbronza con il trucco?

MEDICINA ONLINE SOLE MARE ABBRONZATURA PELLE CUTE MELANINA SPIAGGIA MARE DONNA COSTUME SEA SAND GIRL BEACH SWIMMING WALLPAPER HI RES PICS PICTURE PHOTO BEAUTIFUL VETRO UVA UVB ULTRAVIOLETTI RADIAZIONE CANCRO NEO.jpg

Prendere il sole è davvero rilassante per molte di noi, tuttavia come fare quando vogliamo prendere il sole senza fare a meno del nostro trucco? In teoria con il makeup addosso ci si abbronza di meno ed in maniera non omogenea. Come fare allora?

Per prima cosa il beauty case delle vacanze dovrebbe contenere solo l’essenziale: un buon mascara waterproof, un paio di ombretti o matite colorate e un rossetto luminoso.
La pelle infatti merita finalmente di respirare, senza dimenticare che con l’uso di creme solari per proteggere l’epidermide, fondotinta, correttore e quant’altro potrebbero creare un orrendo effetto “maschera” che con il passare delle ore tenderà a lucidarsi o colare.

In passato make up e creme solari erano considerate quasi completamente incompatibili, ma per fortuna oggi le nuove formulazioni più leggere ci vengono incontro! Truccarsi in spiaggia non è più un tabù: bisogna però scegliere i prodotti giusti. Lasciate nell’armadietto di casa i prodotti che utilizzate normalmente in città e armatevi di trucchi ad hoc.

Partiamo dalla base. Sul mercato esistono oggi ottimi fondotinta solari: si tratta di un fondotinta compatto ideato appositamente per la belle stagione, quando il rialzo delle temperature fa durare pochissimo gli altri prodotti. Unendo gli evidenti effetti cosmetici ad un’effettiva ed efficace protezione solare dai raggi UV (definibile in base al tipo di pelle: protezione bassa, media o alta) e grazie alla sua composizione di sostanze come vitamine e sali minerali, questo tipo di fondotinta minimizza le imperfezionidonando uno splendido effetto bronzato. La formulazione a lunga tenuta, garantisce la resistenza al sudore e al sebo in eccesso e gli esperti assicurano anche all’acqua.

Leggi anche:

Come per tutti i fondotinta è essenziale scegliere la gradazione perfetta per il nostro colore di pelle per evitare orrendi distacchi cromatici tra mento e collo! In questo caso però c’è una difficoltà in più: nel momento dell’acquisto la vostra pelle sarà cadaverica dopo mesi rintanate in scuole e uffici e non saprete esattamente quale gradazione d’abbronzatura raggiungerete a fine vacanza. Come orientarsi? L’ideale è scegliere una o massimo due tonalità più scure di quella di partenza, tenendo conto dei giorni a disposizione per abbronzarsi. Attenzione però a non esagerare!

In alternativa potete scegliere una crema colorata: leggere e luminose, idratano e regalano un’aria estremamente naturale con quel tocco di colore che soprattutto nei primi giorni di mare ci può veramente salvare!

In spiaggia poi puntate tutto su sopracciglia e ciglia: un arco sopraccigliare perfettamente depilato intensificherà immediatamente il vostro sguardo. Aggiungete solo un tocco di mascara waterproof, che resiste alle alte temperature e all’acqua senza il fastidioso “effetto panda” e sarete perfette! Vietati in questi casi gli ombretti: in polvere o in crema, anche le formule più moderne faticano a resistere ad acqua, sudore e afa, finendo irrimediabilmente per colare e irritare gli occhi!

E per le labbra? Con il sole il rischio disidratazione è alle porte: nutrire, proteggere e colorare sono quindi le parole d’ordine. Per fortuna oggi esistono degli ottimi lipgloss che uniscono al filtro solare quel tocco glam a cui proprio non potete rinunciare: albicocca, arancio, rosa corallo e fucsia sono i colori più indicati e da Kiko a Mac le proposte non mancano.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Quali creme solari sono più indicate in gravidanza?

MEDICINA ONLINE GRAVIDANZA ATTESA MATERNITA ESTATE SOLE CALDO MARE PISCINA ABBRONZATURA PELLE MAMMA FIGLIO INCINTA FETO BIMBO BAMBINO SOLE AMNIOTICO MALE DOLORE UMIDITA FASTIDIO GINECOLOGIANon esistono creme solari specifiche per la gravidanza. La cosa fondamentale è che si tratti sempre di creme di alta qualità, ad alto fattore protettivo, possibilmente prive di profumazione e ipoallergeniche per non irritare la pelle. Le più delicate, in vendita in farmacia o erboristeria, sono prive di nickel. Come qualsiasi cosmetico, evitate di usare prodotti aperti da mesi, che possono contenere batteri.

 

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra filtri solari fisici e chimici: pro e contro

MEDICINA ONLINE ABBRONZATURA SOLE MARE MONTAGNA MELANINA PELLE CUTE SOLE MARE PISCINA RADIAZIONE SOLARE NUVOLE ALTITUDINE UVA UVB INFRAROSSII filtri UV sono quelle sostanze destinate a proteggere la pelle dalle radiazioni solari, tramite l’assorbimento, la diffusione o la riflessione delle radiazioni stesse. In vendita, esistono diversi prodotti adatti a tal scopo: creme in grado di garantire protezione solare, grazie a filtri solari fisici e filtri solari chimici. Le molecole che sono utilizzate come filtri solari variano da Paese a Paese. Scopriamo di più in merito.

Cosa sono

Cosa sono i filtri solari fisici e chimici? I filtri solari sono delle sostanze – le quali possono essere sia naturali, nel caso dei filtri fisici, che sintetiche, nel caso dei filtri chimici – che vengono inserite all’interno dei prodotti cosmetici, in modo tale da proteggere dai danni provocati dalla radiazione solare: dunque, ad esempio, nel caso delle creme solari, i filtri solari fisici o chimici sono responsabili della protezione solare, il cui valore sta ad indicare quanto il prodotto proteggerà dal sole la pelle. Secondo il regolamento CE n.1223/2009 del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici, i filtri UV sono delle “sostanze destinate esclusivamente o prevalentemente a proteggere la pelle da determinate radiazioni UV attraverso l’assorbimento, la riflessione o la diffusione delle radiazioni UV”. Le molecole che vengono utilizzate come filtri solari sono diverse da Paese a Paese: allo stato attuale, ad esempio, l’Unione Europea consente l’uso di 28 molecole, le quali possono essere utilizzate come filtri solari all’interno di prodotti cosmetici. I filtri solari possono essere suddivisi in filtri fisici e filtri chimici e agiscono riducendo la quantità di radiazioni luminose che colpiscono la zona su cui vengono applicati e, dunque, ad esempio sulla pelle.

Le differenze

Esistono delle differenze tra i filtri solari fisici e i filtri solari chimici. Vediamo meglio, nel dettaglio, di cosa si tratta.

Filtri solari chimici

I filtri solari chimici non sono altro che delle molecole sintetiche, le quali sono in grado di assorbire e scomporre le radiazioni del sole. Essi trattengono l’energia dei raggi solari e la rilasciano come forma di calore, aumentando, di fatto, la sensazione di caldo provata sulla pelle: in poche parole, i filtri chimici assorbono parte delle radiazioni solari e rilasciano l’energia sotto forma di calore per poter assorbire altre radiazioni solari. Può capitare, però, che i filtri solari chimici non siano sintetici, ma naturali: solo per citare qualche esempio, il gamma-orizanolo si estrae dalla crusca di riso; ci sono, poi, l’acido cinnamico contenuto nella cannella, i carotenoidi, la vitamina E e molti altri.

Filtri solari fisici

I filtri solari fisici sono formati, invece, da piccole particelle minerali, dunque di tratta molto spesso di filtri solari naturali: i più noti sono l’argille, lo zinc oxide e il titanium dioxide. È da precisare, però, che i filtri fisici possono anche essere prodotti artificialmente e, dunque, essere sintetici. I filtri solari fisici sono in grado di riflettere i raggi solari, per cui questi non possono raggiungere la cute ma, a differenza dei filtri solari chimici, non trattengono il calore e non penetrano nella pelle, restando in superficie e lasciandone attraversare solo una quantità limitata. Inoltre, non prevedono la scomposizione delle radiazioni: respingono, infatti, sia le frequenze UVA che quelle UVB e, quindi, non interagiscono con le radiazioni solari e non vengono alterati.

I pro e i contro

Sia i filtri solari fisici che i filtri solari chimici offrono vantaggi e svantaggi. Vediamo meglio, nel dettaglio.

Filtri solari chimici

I filtri solari chimici hanno il vantaggio di essere particolarmente efficaci e di riuscire a garantire delle protezioni solari più elevate, garantendo un’abbronzatura omogenea. Lo svantaggio di questi filtri è quello di assorbire l’energia solare e, dunque, presentano il rischio di dare il via a reazioni fotochimiche.

Filtri solari fisici

I filtri solari fisici sono fotostabili, non vengono danneggiati dalle radiazioni solari e, inoltre, grazie alla loro composizione, sono particolarmente sicuri per la salute della pelle. Lo svantaggio di questi filtri sta nel fatto di non poter garantire protezioni elevate senza, però, produrre un effetto bianco; sebbene sia possibile utilizzare dei filtri solari fisici in forma micronizzata di biossido di titanio e ossido di zinco per ridurre il problema o trovarli associati ai filtri chimici in alcune formulazioni.

Leggi anche:

I requisiti di un buon filtro solare

Come abbiamo visto, i filtri solari fisici e i filtri solari chimici agiscono e funzionano in modo differente, ma risultano essere ugualmente validi ed efficaci per la protezione solare, la quale è determinata, invece, dal cosiddetto fattore di protezione, al quale il consumatore deve prestare attenzione.

Quali sono i requisiti che un buon filtro solare deve avere, dunque? Occorre che i filtri solari abbiano e garantiscano:

  • Buona stabilità chimica e fotostabilità, ovvero con un sistema filtrante resistente al calore
  • Buona tollerabilità da parte di mucose e pelle
  • Assorbimento massimo di UVA e UVB
  • Solubilità in acqua
  • Buon profilo tossicologico
  • Resistenza all’acqua e al sudore

I filtri solari devono anche:

  • Non essere irritanti e assorbiti dalla cute
  • Essere inodore, insapore e incolore
  • Non causare lo scolorimento di pelle e tessuti
  • Indicare il fattore di protezione solare, il quale è visibile sulle etichette con la sigla SPF (Sun Protection Factor), indicando anche il tempo di esposizione solare e la capacità di fermare la radiazione solare formata dai raggi UVA e UVB, ma anche UVC e IR

Prima di acquistare una crema solare, è necessario pensare a determinati fattori, quali:

  • Il fototipo, ovvero il tipo di pelle che si ha
  • Il tipo di prodotto da usare
  • L’intensità delle radiazioni
  • Il principio attivo usato, nonché la sua concentrazione
  • Le condizioni atmosferiche
  • Il fattore di protezione

Tenete, inoltre, presente che gli autoabbronzanti non danno alcuna protezione dalle radiazioni solari e che i prodotti dopo-sole, ad esempio, calmano l’irritazione della pelle, idratandola e rinfrescandola solo dopo l’esposizione solare.

Leggi anche:

Il fattore di protezione

Il fattore di protezione è uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione prima dell’acquisto di una crema solare: questo va scelto, soprattutto, in base al proprio fototipo e, dunque, al tipo di pelle che si ha. Vediamo nella tabella i valori che lo riguardano.

Tipo di protezione Valore
Bassa Da 2 a 6
Media o moderata Da 8 a 12
Alta Da 15 a 25
Altissima Da 30 a 50
Ultra-alta o schermo totale Otre 50

È importante, quindi, avere cura della propria pelle e valutare, attentamente, le caratteristiche dei prodotti in vendita, leggendo le etichette, il fattore di protezione, il tipo di filtro e le sostanze in essi contenute: l’esposizione frequente e prolungata ai raggi solari è dannosa per la pelle e può provocare, tra le altre cose, macchie solari, eritemi, scottature e precoce invecchiamento cutaneo, oltre ad aumentare il rischio di comparsa di tumori della pelle.

Donne in gravidanza e bambini

Infine, un’attenzione particolare deve essere rivolta alle donne in gravidanza e ai bambini: sia la pelle dei più piccoli che delle mamme in dolce attesa è particolarmente sensibile, per cui è necessario utilizzare delle creme solari con un fattore di protezione ultra-alto, evitando l’esposizione prolungata al sole e, soprattutto, durante le ore più calde della giornata.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Come truccarsi quando siamo abbronzate?

MEDICINA ONLINE SOLE MARE ABBRONZATURA PELLE CUTE MELANINA SPIAGGIA MARE DONNA COSTUME SEA SAND GIRL BEACH SWIMMING WALLPAPER HI RES PICS PICTURE PHOTO BEAUTIFUL VETRO UVA UVB ULTRAVIOLETTI RADIAZIONE CANCRO NEO.jpgDopo numerose esposizioni al sole, la nostra pelle cambia, si abbronza, e inevitabilmente cambia anche il nostro colore. A quel punto sorge il dilemma caratterizzato dal trucco più adatto al nostro nuovo aspetto ambrato: come conciliare makeup e abbronzatura? Se è pur vero che ci ritroviamo con un beauty pieno di colori magari acquistati nel periodo invernale,  che temiamo possano non stare così bene come quando eravamo eteree e “color latte“, in realtà trovare i giusti abbinamenti che ci consentano di sfruttare comunque i nostri prodotti abituali nonostante il colorito assunto non è poi così difficile.

In inverno, dato il colorito spento, tendiamo nella maggior parte dei casi ad utilizzare colori mirati a ravvivare la nostra immagine conferendone un aspetto sano e colorito. In estate al contrario, con l’abbronzatura, la maggior parte di noi teme di utilizzare il trucco in modo inappropriato, probabilmente un po’ spaventate dall’idea di apparire eccessive, ma con qualche piccolo accorgimento, possiamo sfruttare in toto il nostro beauty case, senza dover necessariamente ricorrere a nuovi acquisti che nell’arco di qualche mese non utilizzeremmo più perché inadatti ad una carnagione non più abbronzata!

La base trucco

Per conciliare makeup e abbronzatura è fondamentale creare una base trucco adatta alle nostre esigenze e che sia appropriata alla nostra pelle ambrata.

Se in inverno siamo abituate ad utilizzare il correttore per nascondere eventuali macchie e discromie, con l’abbronzatura c’è il vantaggio che in parte esse vengono naturalmente minimizzate dal colore della pelle più scuro: date le temperature piuttosto alte, se potete farne a meno ben venga in quanto è sempre meglio lasciare che la pelle respiri il più possibile, ma nel caso tali imperfezioni risultino comunque marcate, consiglio l’utilizzo di un correttore preferibilmente liquido, più leggero dei classici cake compatti, da sfumare in maniera adeguata. Se possediamo una palette di correttori composta da differenti colorazioni, possiamo divertirci a miscelarle per trovare quella che si addica maggiormente al nostro colorito in modo da uniformare ma senza creare ulteriori macchie che sarebbero particolarmente antiestetiche (naturalmente mescolando correttori liquidi, tale operazione risulta decisamente molto più facile e riusciamo a modulare meglio anche la colorazione).

Si passa poi all’applicazione di un fondotinta che, anche in questo caso, sceglieremo nella tonalità che più si avvicina alla nostra abbronzatura. Scegliendo un fondotinta minerale saremo sicuramente agevolate proprio perché essendo un prodotto in polvere, si presta particolarmente alla miscelazione di nuances differenti per ricreare quella più simile alla nostra pelle, ma nulla ci vieta di utilizzare anche uno o più fondotinta liquidi sempre prestando attenzione alla coprenza che deve essere piuttosto leggera. Lo si applica preferibilmente con un flatbuki proprio per consentire una stesura leggera, uniforme e aerata che conferisca un aspetto naturale.

Per fissare il tutto senza andare ad appesantire la pelle, possiamo optare per uno spray fissante che sostituisce la cipria in tutto e per tutto, e garantisce una tenuta estrema del nostro makeup, utilissimo se abbiamo la necessità di un makeup che duri tranquillamente tutta la giornata, senza dover essere vincolate a continui ritocchi!

Leggi anche:

Il blush

Per suggellare il sodalizio tra makeup e abbronzatura, una volta completata la nostra base trucco, possiamo ravvivare il colorito con un blush, da scegliere rigorosamente nella gamma di toni caldi, quali pesca, corallo, arancio a seconda della nostra carnagione in quanto sono proprio i toni caldi a compattare maggiormente la texture della nostra pelle abbronzata rendendo il trucco più naturale e il nostro aspetto più sano. Andrà ovviamente sfumato sulle guance ma senza abbondare troppo: il colore deve essere percepibile ma non eccessivo.

L’illuminante

Personalmente, in estate, amo molto valorizzare l’abbronzatura con un’illuminante: distribuito con leggerezza sopra gli zigomi, sulla fronte e sul mento, conferisce una luminosità naturale alla pelle e valorizza ulteriormente il nostro colorito ambrato. La parola d’ordine è “non esagerare“, in quanto essendo un prodotto un po’ particolare, il confine tra makeup sobrio ed eccessivo è davvero minimo!

La terra abbronzante

La terra abbronzante si può applicare tranquillamente al posto del blush o eventualmente per creare un leggero countouring che vada a valorizzare i tratti del nostro viso, ma è fondamentale scegliere anche in questo caso una tonalità ambrata e calda, che non vada a rendere grigio il nostro colorito, errore fondamentale in cui si incappa di norma per quanto riguarda i prodotti viso e l’abbronzatura.

Makeup occhi

Gli occhi sono decisamente la parte del viso che risalta maggiormente con l’abbronzatura, per questo è fondamentale creare un makeup sobrio ed elegante che sia in grado di valorizzarli senza sfociare nell’eccessivo: per quanto riguarda gli ombretti, la combinazione ideale è quella tra toni caldi sul marrone e neutri che si abbinano bene a qualsiasi colore di iride. Possiamo tranquillamente sbizzarrirci per quanto riguarda il finish: perlato e satinato dona luminosità alla palpebra valorizzando così anche il makeup.  La texture a mio parere migliore è quella in crema che si applica facilmente, si sfuma senza troppe difficoltà, garantisce una pigmentazione maggiore e una resa cromatica più satura combinate ad una durata decisamente strong. Infine una bella linea di eyeliner grafico nero o marrone e abbondante mascara valorizzeranno i nostro occhi in maniera elegante e per nulla eccessiva.

Rossetti e prodotti labbra

Il rossetto è senza dubbio il prodotto meno impegnativo se parliamo di makeup e abbronzatura: via libera infatti ai colori accesi quali rosso, fucsia, pesca e corallo che sceglieremo in base al nostro gusto personale. Evitiamo semplicemente colori cupi e scuri che con la pelle ambrata poco si addicono e tendono a conferire un aspetto piuttosto invecchiato. Prima di concludere, possiamo quindi formulare una sorta di “lista” di errori comuni da evitare, per realizzare un makeup adatto all’abbronzatura, duraturo, non eccessivo e soprattutto elegante.

Errori da evitare:

– Utilizzare lo stesso correttore e lo stesso fondotinta che utilizziamo in inverno: cosa assolutamente da evitare proprio perché il colore della nostra pelle cambia e di conseguenza i prodotti che utilizziamo in inverno sono sempre troppo chiari e l’effetto sull’abbronzatura sarebbe pessimo. Per quanto riguarda il correttore in particolare, un tono aranciato è perfetto per chi ha occhiaie marcate e bluastre che con l’abbronzatura tendono ulteriormente a scurirsi.

– Dimenticarsi di idratare la pelle: l’idratazione della nostra pelle è basilare durante tutto l’anno, ma a maggior ragione in estate proprio perché l’esposizione solare tende a disidratare la pelle rendendola spesso secca. Prediligiamo pertanto sieri e creme sorbetto leggere e che si assorbano facilmente in modo da essere idonee all’utilizzo come base pre-trucco.

– Abbondare con la cipria: è importante non incappare nell’errore di abbondare con la quantità di cipria nel tentativo di attenuare l’effetto lucido dato dal caldo. Non solo sull’abbronzatura otterremo un colorito grigiastro davvero antiestetico, ma rischiamo di appesantire troppo la nostra base, incrementandone l’effetto lucido stesso. Ricorriamo piuttosto alle classiche salviette assorbi-sebo reperibili facilmente nella grande distribuzione.

– No ai blush in toni freddi: essi infatti tendono a non conferire un aspetto naturale alla pelle, ma bensì a conferire un colorito grigiastro e spento poco piacevole, specie in estate. Sì ai toni caldi!

– No ai rossetti cupi e troppo freddi: viene da sé che un incarnato reso caldo dall’abbronzatura va valorizzato con colori accesi e saturi, quindi si a tutti i toni caldi e brillanti a seconda del nostro gusto!

– Evitiamo di abbondare con l’illuminante: come già detto, al contrario, rischiamo di assomigliare alla classica palla da discoteca tanto in voga negli anni 80. Scegliamone uno preferibilmente dorato e applichiamolo con parsimonia, nelle zone del viso normalmente colpite dalla luce naturale.

 Ombretti perlati sì, ma con moderazione: specie quando abbiamo a che fare con colori particolarmente tenui che tendono ad invecchiare un po’. Se desideriamo utilizzare bianchi o rosati, limitiamoci ad utilizzarli semplicemente come punti luce. L’effetto sarà sicuramente più elegante e raffinato.

Makeup e abbronzatura possono convivere pacificamente insieme, basta semplicemente puntare sempre a realizzare un trucco naturale, adatto al nostro viso e alle circostanze: in questo modo risulteremo sicuramente eleganti grazie anche alla nostra amata tintarella.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!