Cherry picking: il bias cognitivo che ti chiude la mente

MEDICINA ONLINE GIOVANE RAGAZZA CHE STUDIA SCUOLA COMPITI PENSARE REGIONARE FELICITA STUDIARE STUDENTE DI SCUOLA LICEO SCRIVANIA QUADERNI SCRIVERE SCRITTURA IDEA FELICITA SORRISO AMICA ADOLESCENTE.jpgCon “cherry picking” (che in italiano significa “raccogliere le ciliege”) si indica una fallacia logica in cui il soggetto tende a selezionare le sole prove a sostegno della propria tesi, ignorando contemporaneamente tutte le Continua a leggere

Le calamite sul frigo rendono i cibi cancerogeni e fanno venire i tumori?

MEDICINA ONLINE Le calamite sul frigo rendono i cibi cancerogeni e fanno venire i tumori.jpgLe calamite sul frigorifero fanno davvero venire il tumori maligni, cioè cancro? E’ una notizia che circola su Continua a leggere

Tutte le falsità che girano su internet a proposito delle sigarette

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA OCCHIALI DA SOLE UOMOSui vari forum di internet girano una serie di falsità incredibili a proposito della sigaretta e della nicotina. Eccone alcune tipiche:

“fuma le sigarette light che fanno meno male” ho già risposto in questo articolo

“fuma le Camel che hanno meno additivi delle Marlboro” le sigarette fanno male. TUTTE.

“fuma il drum che non fa venire il vizio” la nicotina crea dipendenza nell’uomo, sempre e comunque!

“fatti una canna perché le canne non fanno male” la cannabis può essere usata in alcune terapie, ma solo sotto controllo medico!

“le canne fanno bene perché sono naturali” anche la Cicuta è naturale, ma non fa certo bene: chiedetelo a Socrate!

“fumare qualche sigaretta ogni tanto fa bene alla salute” nessuna sigaretta al mondo fa bene alla salute del nostro corpo.

Leggi anche:

“fumare è una abitudine” non è vero! lavarsi i denti prima di andare a dormire è una abitudine, fumare non è un’abitudine: è una tossicodipendenza. Il fumatore è – dal punto di vista fisiologico – come un eroinomane, quello che cambia è la sostanza (nicotina al posto di eroina) e il fatto che fumare è moralmente e socialmente accettato mentre farsi di eroina no. Il livello top si raggiunge nel sito AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) dove ho trovato un articolo intitolato così: “L’abitudine al fumo? È scritta nel DNA”

“fumare è un vizio” vedi il punto precedente

“ci vuole tanto tempo per diventare dipendenti dalle sigarette” lo sapevate che la nicotina è la droga che induce dipendenza più velocemente rispetto a tutte le altre? E’ più veloce perfino di cocaina ed eroina

“è inutile smettere di fumare, in ogni caso le nostre città sono inquinate” certo che sono inquinate, ma siete davvero sicuri di voler aggiungere ai danni che già vi provoca l’inquinamento, anche i danni da sigaretta?

“ho smesso di fumare da tanti anni, me ne fumo giusto una, non mi farà male” anche dopo 20 anni aver smesso vi prometto che basterà anche solo un tiro per ricadere facilmente nel circolo vizioso della dipendenza da nicotina. Tanti sacrifici per smettere, perché rischiare?

“la nicotina è innocua” la nicotina è altamente tossica, è usata come insetticida, se vi iniettassi nelle vene la nicotina contenuta in una singola sigaretta, rischiereste di morire

“io fumo, di qualcosa si dovrà pur morire” contento tu di morire 10 anni prima rispetto alla media e dopo aver vissuto una vita piena di malanni

“il fumo passivo fa più male di quello attivo” questa vi assicuro che è totalmente falsa

“il fumo del sigaro e della pipa non si inala quindi non provoca il cancro” certamente, ma solo se omettiamo i pazienti ricoverati da noi per tumori del cavo orale che fumavano pipa o sigaro. Questo tipo di fumo non viene di norma inalato, però rimane comunque in bocca ed è qui che può determinare il cancro. Inoltre, anche non inalando, una piccola quantità di fumo raggiunge lo stesso i polmoni. Quindi, anche se il rischio di tumore del polmone per i fumatori di sigaro o pipa non è così alto quanto per i fumatori di sigaretta, è comunque molto più alto rispetto i non fumatori.

“fumo il sigaro o la pipa perché fa meno male della sigaretta” in parte ciò è vero, come abbiamo potuto vedere nel punto precedente. Ma c’è solo un problema: il fumo passivo. Il sigaro emette nell’ambiente una quantità di particelle sospese (PM) e idrocarburi policiclici aromatici (IPA) fino a 8 volte più alta rispetto alla sigaretta. Esaminando le sostanze prodotte dalla combustione di un grammo di tabacco fumato, si nota che il “tar” (materiale particolato eliminate l’umidità e la nicotina), il monossido di carbonio e l’ammoniaca sono prodotti in quantità maggiori dai sigari rispetto alle sigarette. Insomma il fumo passivo ed il fumo di terza mano che rimane nell’ambiente – e che continuerete a respirare assieme ai vostri figli anche dopo aver spento il sigaro – fa molto più male rispetto al fumo passivo di sigaretta.

“fumare fa male solo ai polmoni” la sigaretta ripone nel vostro sangue un veleno, il vostro sangue arriva a TUTTE le miliardi di cellule del vostro corpo. Fate voi il sillogismo e vediamo se siete ancora sicuri che il fumo faccia male SOLO ai vostri polmoni. Il fumo di sigaretta è fattore di rischio di arteriosclerosi, di aneurisma dell’aorta addominale, di infarto del miocardio, di ictus cerebrale, di enfisema, di impotenza, di morte prematura del feto, di fratture, di tutte le malattie respiratorie e di tutti i tumori. Vi dico solo che agli esami universitari, quando elencavo le cause di una malattia e non sapevo più che dire al prof, tiravo puntualmente fuori il fumo di sigaretta e non sbagliavo mai. La sigaretta aumenta il rischio di sviluppare virtualmente QUALSIASI MALATTIA ESISTENTE!

Leggi anche: La vera rivoluzione è smettere di fumare

Queste sono frasi prese da alcuni forum, le ho lasciate in originale. Sono piene di vere e proprie assurdità:

Oggi ho fumato con il mio migliore amico la prima sigaretta… Nè io nè lui abbiamo il vizio del fumo… Ci siamo prefissati di fumare senza prendere il vizio (tipo una volta al mese) perchè ho sentito dire che dal punto di vista salutare, la sigaretta se non fumata più volte alla settimana fa bene perchè la nicotina fa bene al corpo… Secondo voi è possibile fumare ogni tot senza prendere il vizio?

Il fumo è un vizio o una abitudine? io fumo da dieci e + anni,all’inizio( i primi anni )è abitudine)poi dopo 4 o 5 propio il fisico comincia a non riuscire a farne a meno finchè non diventi fumatore fisso di un pacchetto o 1|5 al giorno,arrivato a quel punto per come ti senti senza fumare ti assicuro che è un vizio(io mi sono anche andato a comprare le sigarette di notte)

Non c’è niente di più bello al mondo di una sigaretta davanti a una birra ghiacciata mentre si chiacchiera con un amico. A me fumare quando bevo in compagnia piace, mi piace da matti e non voglio smettere.

Domanda: È normale che dopo aver fumato due sigarette giri la testa? Risposta: Spera che ti venga sempre il mal di testa, è una cosa positiva perché significa che non hai ancora preso il vizio

Uno dei miei preferiti è questo messaggio, scritto dal classico fumatore convinto che fumare sia piacevole:

Io preferisco il sigaro. Un buon sigaro fumato su una buona poltrona accompagnato da una bella musica regala un momento di pace e tranquillità che nient’altro può eguagliare. E’ un incontro col pensiero, una mezz’ora o meglio un ora di pace, che gratifica dopo una giornata di lavoro, studio o fatica in generale. Conosco tante persone che provano lo stesso piacere che provo io con un bel sigaro, in comode rate da cinque minuti con dieci sigarette. C’è chi invece lo prova con un’ ora di corsa, o di palestra (contenti loro xD) o di quel che preferisce in generale. Obbietterai citando tutti i danni che provoca il fumo, ma anche questo è una questione di punti di vista. Magari per il mio vizio a sessant’anni mi verrà un cancro, vivrò trent’anni in meno di chi invece è stato un vero salutista (il tutto se dio vuole). E con ciò? Dovrei rinunciare alla mia ora di piacere al giorno in cambio della possibilità di vivere altri trent’anni su questo mondo, anni che passerò chiaramente da vecchio, rincoglionito, assistendo al mio lento e patetico declino verso la morte. Che poi, per avere questi trent’anni in più, a quante cose dovrei rinunciare? Perché prima c’è il tabacco, poi c’è l’ alcol, alcuni cibi, la sedentarietà ecc, ecc. Ma a quel punto, se la mia vita è un inferno di regole alimentate dalla paura dell’inevitabile, allora tanto vale averla. No, no, non fa per me, tanto il viaggio deve finire per tutti prima o poi, preferisco che duri meno accompagnato da ogni piacere che questo mondo può offrirmi che non che sia lungo e ricco di privazioni!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ASCELLA UOMO PUZZA SUDORE SEBO SPRAY COSMETICI PROFUMODa alcuni anni gira su internet un messaggio di tale dottoressa Gabriela Casanova Larrosa Dell’Universita’ dell’Uruguay che lega l’uso di antitraspiranti contenenti  “chloridrato di alluminio” al cancro al seno. Ma sarà vero? In questo momento non esiste alcuna conferma scientifica seria dell’affermazione che deodoranti o antitraspiranti causino il cancro al seno o che addirittura l’utilizzo di tali prodotti sia “la causa principale del cancro al seno” come dice l’appello.

Una smentita molto autorevole a quest’accusa proviene dall’American Cancer Society. Secondo l’ACS, “vi sono moltissimi studi epidemiologici estremamente rigorosi riguardanti i fattori di rischio del cancro al seno, pubblicati nelle riviste mediche. Non siamo al corrente di nessuno di questi studi che dimostri o anche soltanto suggerisca che l’uso di antitraspiranti sia un fattore di rischio per il tumore al seno, men che meno la sua ‘causa principale’”.

Conferme scientifiche cercansi

Per quel che mi risulta, esiste una sola pubblicazione scientifica che suggerisce un possibile legame fra deodoranti/antitraspiranti, depilazione delle ascelle e tumore al seno: è stata pubblicata a dicembre 2003 dallo European Journal of Cancer Prevention, Volume 12, pp. 479-485. Si intitola “An earlier age of breast cancer diagnosis related to more frequent use of antiperspirants/deodorants and underarm shaving” ed è consultabile sul sito dell’EJCP.

Si tratta di uno studio retrospettivo di Kris McGrath, un allergologo di Chicago. È importante notare il termine “retrospettivo”, perché fa molta differenza. Nei test normali, un gruppo di persone viene esposto alla sostanza da testare in condizioni rigorosamente controllate, di norma con un “gruppo di controllo”, ossia un altro gruppo analogo di persone che non viene esposto alla sostanza. In uno studio retrospettivo, invece, ci si basa sul ricordo delle persone, che può essere impreciso. Vi ricordate esattamente a che età avete iniziato a usare deodoranti? Avete sempre usato deodoranti contenenti alluminio cloridrato? Da che età vi depilate le ascelle?

Comunque sia, persino questa pubblicazione conclude piuttosto blandamente, affermando che “la depilazione delle ascelle, in combinazione con l’uso di antitraspiranti/deodoranti [notare l’inclusione dei deodoranti, che invece l’appello dichiara innocui] potrebbe avere un ruolo nel cancro al seno. Non è chiaro quale di questi fattori sia coinvolto. La letteratura esaminata suggerisce l’assorbimento di sali di alluminio, facilitato dal danneggiamento della barriera cutanea. Sono necessarie indagini con gruppi di controllo [in cui si confrontano persone esposte alla sostanza e persone non esposte] prima di consigliare abitudini igieniche alternative per l’ascella”. Lo studio di McGrath è discusso anche in un’intervista per la NBC. Per contro, nel 2003 è stato pubblicato nel Journal of the National Cancer Institute uno studio un po’ più rigoroso, che mi risulta sia il primo mirato specificamente a confermare o smentire questo supposto legame fra antitraspiranti/deodoranti e cancro al seno. Si intitola Antiperspirant Use and the Risk of Breast Cancer, di Dana K. Mirick, Scott Davis e David B. Thomas, ed è liberament e consultabile sul sito del JNCI. Lo studio non ha trovato indicazioni di questo legame né con i deodoranti, né con gli antitraspiranti.

Per farla breve: prove scientifiche rigorose, per ora, non ce ne sono. Per ora c’è soltanto un’ipotesi assai controversa, supportata da un’unica pubblicazione scientifica basata su tecniche abbastanza imprecise. Nel frattempo, naturalmente, se per prudenza volete astenervi dall’usare deodoranti e antitraspiranti, fate pure, ma attenzione ai danni collaterali che potreste causare se non vi tenete sottovento.

Il “chloridrato di alluminio”

L’alluminio cloridrato è una sostanza chimica che ha proprietà antitraspiranti ed è effettivamente presente in molti prodotti per l’igiene personale. Sotto forma di farmaco di libera vendita, la FDA (Food and Drug Administration), ente statunitense che si occupa di verificare la sicurezza di ogni sostanza, la classifica come sicura per l’uso normale. Questo non significa che è assolutamente innocua (non esistono sostanze assolutamente innocue, come ben sa chi prova a ingerire un etto di peperoncino): significa soltanto che alle dosi in cui è presente nei prodotti in commercio, e applicato sulla pelle, non produce danni rilevabili (e quindi non induce il cancro). Se uno se la spara in bocca o ci fa un bel pediluvio, ovviamente, potrebbe esserci qualche danno, ma queste sciagurate ipotesi non sono coperte dai test per ovvia carenza di volontari. Sull’alluminio cloridrato girano storie di tutti i tipi: c’è chi lo accusa di provocare il cancro al seno, come in quest’appello, e chi dice che produce la perdita di memoria o il morbo di Alzheimer. Nessuna di queste affermazioni ha basi scientifiche, ed è importante notare che chi le fa è spesso promotore di prodotti “ecologici” alternativi che guarda caso si vantano di non contenere alluminio cloridrato, per cui non è necessariamente disinteressato.

Va detto che l’alluminio cloridrato contiene (è abbastanza ovvio) alluminio, e ci sono indicazioni scientifiche secondo le quali l’alluminio, come molti altri elementi, è neurotossico se assimilato in grandi quantità. Tuttavia l’esposizione all’alluminio presente naturalmente nei cibi e nell’acqua potabile è di gran lunga superiore a quella che si potrebbe avere dall’uso normale di antitraspiranti, per cui il rischio è proporzionalmente più basso. In altre parole, se avete paura di prendere il cancro da un antitraspirante, dovreste anche aver paura di avvolgere i cibi nella stagnola (che nonostante il nome è fatta di alluminio).

L’appello sembra suggerire che il pericolo sia costituito dall’alluminio cloridrato, ma in realtà ne “spiega” l’azione in modo contraddittorio. Dice che gli antitraspiranti, impedendo la traspirazione, trattengono le tossine nell’organismo, e queste tossine inducono il cancro. Ma se è vero questo meccanismo, allora qualsiasi prodotto che blocca la traspirazione dovrebbe essere pericoloso, anche se non contiene alluminio cloridrato. Giusto per scrupolo, ricordo che fra “deodorante” e “antitraspirante” c’è una differenza notevole: l’antitraspirante blocca la sudorazione, il deodorante no.

Come capita spesso negli appelli-bufala, il messaggio è semplificato e in bianco e nero: dice che “i deodoranti sono inoffensivi”, ma non tiene conto del fatto che molte persone sono allergiche ad un particolare tipo di sostanza presente in molti antitraspiranti e deodoranti: il profumo. Applicare un prodotto contenente profumo, specialmente sulla pelle già irritata da una depilazione, può causare reazioni cutanee tutt’altro che trascurabili. Non si può quindi essere faciloni e categorici e affermare che i deodoranti sono inoffensivi.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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