Marmellata di limoni e zenzero: ricetta facile per colazioni e merende gustose

MEDICINA ONLINE MARMELLATA GELATINA CONSERVA MOSTARDA SENAPE VERDURA FRUTTA OLIO BARATTOLO BOTULINO DISINFEZIONE COTTURA BOLLITURA PESCA KIWI CREMA NUTELLA LIMONI RICETTA CACAO FATTA IN CASA YOGURT CALORIE DIETA FRAGOLARicetta facile e veloce per la realizzazione della marmellata di limoni e zenzero. Ottima abbinata a formaggi freschi e stagionati, ma altrettanto buona spalmata sul pane per colazione. Nelle nostre fotografie potete vederla accompagnata ad alcuni tomini freschi. Classica confettura di limoni resa un po’ più particolare dal sapore speziato dello zenzero. Nelle varie cucine indocinesi questa spezia è spesso utilizzata nella preparazione di zuppe e piatti con salse, in questo caso ben si sposa al gusto acido del limone.

Ingredienti per la marmellata di limoni e zenzero:

  • 1 Kg di limoni, meglio se biologici
  • 400 g di zucchero
  • 2/3 cucchiaini di zenzero in polvere

Preparazione della marmellata di limoni e zenzero:

  1. Lavate i limoni sotto l’acqua calda, tagliateli a fette sottili eliminando i semi e poi sminuzzateli.
  2. Metteteli in una pentola alta e capiente, copriteli con acqua, tappate con il coperchio e lasciateli a macerare per 24 ore.
  3. Buttate via l’acqua, e mettetene di nuova. Portate a bollore e cuocete per 10 minuti.
  4. Scolate bene i limoni, aggiungete lo zucchero e lo zenzero e lasciate macerare per almeno un’altra mezz’ora.
  5. Aggiungete un po’ d’acqua e cuocete la marmellata a fuoco lento per almeno 45 minuti.
  6. In caso si asciugasse troppo durante la cottura, sarà necessario aggiungere ulteriore acqua.
  7. Quando la marmellata sarà quasi cotta, con l’ausilio di un mixer a immersione, tritatela molto grossolanamente. Per testarne la cottura potete fare la prova del piattino: versando una piccola quantità di marmellata su un piattino e inclinandolo il composto dovrà scendere lentamente; ricordatevi che raffreddandosi si indurirà ulteriormente.
  8. Nel frattempo lavate bene i vasetti in acqua calda, asciugateli e riponeteli nel forno caldo a 120 °C per una decina di minuti. Quando la marmellata sarà pronta riempite i vasetti, chiudeteli bene e capovolgeteli su un asse di legno coprendoli con una coperta fino al completo raffreddamento. In questo modo andremo a creare l’effetto sottovuoto.
  9. In alternativa, dopo aver lavato i vasetti e averli riempiti con la marmellata calda, potete sterilizzarli immergendoli subito in una pentola d’acqua facendoli bollire per una ventina di minuti.

Gustate la marmellata di limoni e zenzero abbinata ai formaggi oppure spalmata sul pane o sulle fette biscottate.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra marmellata, conserva e gelatina

MEDICINA ONLINE MARMELLATA GELATINA CONSERVA MOSTARDA SENAPE VERDURA FRUTTA OLIO BARATTOLO BOTULINO DISINFEZIONE COTTURA BOLLITURA PESCA KIWI CREMA NUTELLA CIOCCOLATO RICETTA CACAO FATTA IN CASA YOGURT CALORIE DIETA FRAGOLA.jpgSpesso si usano questi termini come sinonimi, ma in realtà sono tre preparazioni simili ma non uguali.

La marmellata è un prodotto semisolido dolce, fatto di zucchero e agrumi (arancia, mandarino, limone, cedro, bergamotto, pompelmo) in cui la percentuale di frutta sia almeno il 20%. Le parti di agrumi utilizzabili sono polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza.

La conserva alimentare, o più semplicemente “conserva” è genericamente un alimento cotto o crudo preparato in modo tale da durare a lungo grazie alle sostanze in cui viene immerso (olio, salamoia, alcol, liquore, sciroppo di zucchero) e al recipiente sterile a chiusura ermetica. Fra le più diffuse in assoluto si possono considerare le conserve di pomodoro nella versione di: passata, pelati e concentrati di pomodoro. Molto diffuse sono anche le confetture di frutta.

La gelatina è a base esclusivamente del succo della frutta, senza polpa né buccia. Deve contenere almeno il 35% di succo.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

 

Differenza tra marmellata, mostarda e senape

MEDICINA ONLINE MARMELLATA GELATINA CONSERVA MOSTARDA SENAPE VERDURA FRUTTA OLIO CROSTATA CREPE NUTELLA CIOCCOLATO BARATTOLO BOTULINO DISINFEZIONE COTTURA BOLLITURA DOLCE PESCA KIWI CREMA NUTELLA LIMONI RICETTA CACAO FATTALa marmellata è un prodotto semisolido dolce, fatto di zucchero e agrumi (arancia, mandarino, limone, cedro, bergamotto, pompelmo) in cui la percentuale di frutta sia almeno il 20%. Le parti di agrumi utilizzabili sono polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza.

La mostarda è una confettura di frutta candita (con sciroppo di zucchero) e speziata (con senape). Il termine mostarda deriva dal latino mostum adens, che dunque definiva una preparazione alimentare decisamente piccante. E’ un prodotto tipico lombardo, in particolare della cucina mantovana. Alcune varietà, come la mostarda cremonese, spesso sono scambiate per canditi di grosse dimensioni, ma in realtà sono un alimento di gusto molto deciso da abbinarsi con piatti salati. Il termine è spesso fonte di equivoci, in quanto esso definisce sia la preparazione propriamente detta, sia, per rimando al francese moutarde, al condimento più noto in italiano come senape, che condivide la stessa base, essendo entrambi gli alimenti preparati con i semi della stessa pianta.

La senape è una salsa preparata con semi polverizzati di senape, una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicacee o Crocifere. I semi sono mescolati con acqua, aceto, succo di limone, vino, o altri liquidi, sale, e spesso altri aromi e spezie, per creare una pasta o salsa di colore variabile dal giallo brillante al marrone scuro e dal sapore che spazia dal dolce al piccante. Vi sono in commercio diversi tipi di senape, che cambiano di solito da paese a paese.

Leggi anche:

Tipi di mostarda

  • mostarda dolce carpigiana, forse l’unica ad avere origini nobili invece che contadine, rientra nell’elenco dei prodotti tipici e tradizionali dell’Emilia Romagna. Le ricette sono varie e comprendono o meno le diverse varietà di frutta. Quasi tutte impiegano mosto fermentato di uva rossa, mele dolci, pere, mele cotogne e buccia d’arancia.
  • mostarda vicentina, a base di polpa di mela cotogna, che si ottiene dalla cottura della polpa con zucchero al 50% in peso. Una volta raffreddata la marmellata ottenuta, si aggiunge olio essenziale di senape. Si usa anche farla con le pere;
  • mostarda mantovana, con mele cotogne, eventualmente anche con pere ma con frutti interi, rispetto alla Vicentina; è usata come ingrediente nei tortelli di zucca nelle zone del mantovano;
  • mostarda cremonese, una miscela di frutta candita e sciroppo con una percentuale di zucchero del 50-60%, con l’aggiunta di olio essenziale di senape. Usualmente si utilizzano ciliegie, pere, mele cotogne, mandarini, fichi, albicocche, pesche;
  • mostarda di Voghera, miscela di frutta candita e sciroppo; il metodo era già diffuso tra i monaci prima del 1397 per conservare la frutta. In quell’anno infatti Gian Galeazzo Visconti scrisse una lettera al podestà di Voghera lodandone la bontà;
  • mostarda piemontese, o Cognà. È una marmellata a base di mosto d’uva (barbera, uva fragola) cui si aggiungono in cottura: mele cotogne, pere madernassa, nocciole tostate. Viene usata per accompagnare le robiole e i formaggi stagionati in genere;
  • mostarda veneta, confettura di frutta nella cui preparazione oltre alla senape vengono usati vino e canditi. Tradizionalmente viene consumata con il mascarpone durante le feste invernali;
  • mostarda bolognese, confettura dal sapore asprigno a base di prugne, mele cotogne e frutta mista, tipico ripieno delle raviole e della pinza;
  • mostarda forlivese o romagnola, dolce e leggermente piccante; alla frutta aggiunge tradizionalmente mele cotogne e prugne;
  • mostarda toscana, a base di uva, mele, pere, Vin santo e cedro candito, si accompagna a bolliti e arrosti;
  • mostarda d’uva nera, antica ricetta toscana che si preparava all’inizio della vendemmia, a base di uva nera (vitigno Canaiolo) e cedro candito ha gli stessi usi della mostarda toscana.

Tra le mostarde prodotte in Italia meridionale figurano:

  • mostarda calabrese, prodotta con mosto d’uva cotto, depurato con la cenere e impastato con farina e cioccolata;
  • mostarda siciliana, dolce a base di mosto cotto impastato con farina di grano duro e aromi.
  • mostarda pugliese, dolce a base di uva che viene cotta e successivamente passata al setaccio per rimuovere i semi per poi ultimare la cottura.

Tradizionalmente le mostarde vengono usate come accompagnamento al bollito misto, mentre in tempi più moderni si è diffuso l’abbinamento con i formaggi, in genere stagionati. In tempi più recenti si sono diffuse anche mostarde di verdure: zucca, peperoni, cipolline vengono canditi e senapati.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Marmellata di pesche senza zucchero: ricetta light e gustosa

MEDICINA ONLINE MARMELLATA DI PESCHE FATTA IN CASA VASETTO DISINFETTATO BATULINO CONSERVE VASO VETRO JAM MARMELADE MARMELDE FRUTTA LIGHT LEGGERA ZUCCHERO RICETTA FACILE VELOCE GUSTOSA DIABETE DIETA CALORIE.jpgLa marmellata di pesche senza zucchero è una ricetta più dietetica rispetto alla ricetta classica della confettura di pesche in quanto non prevede l’aggiunta di zuccheri. Ideale quindi per chi sta a dieta e non vuole rinunciare alla colazione o alla merenda con una sana marmellata light.

Gli ingredienti:

  • 1 kg di pesche mature;
  • 1 bicchiere di acqua;
  • succo di 1 limone;
  • 1 mela.

Preparazione:

  1. lavare e pulire le pesche tagliandole in piccoli pezzetti insieme alla mela;
  2. macerate in una pentola capiente le pesche, la mela e il succo del limone per circa 3 ore;
  3. trascorso il tempo necessario, cuocete a fiamma bassa per circa 50 minuti;
  4. mescolare di tanto in tanto;
  5. verificare con il test del piattino se la marmellata è cotta al punto giusto ed è della consistenza giusta;
  6. una volta cotta, versarla nei barattolini e lasciarla raffreddare;
  7. la marmellata senza zucchero è pronta per essere consumata.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Come sterilizzare accuratamente i vasetti sottovuoto per le conserve

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STERILIZZARE VASETTI CONSERVE VUOTO  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIl segreto di una conserva buona e sicura per la salute è racchiuso nel suo contenitore, per questo è importante che prima di essere riempito, sia adeguatamente sterilizzato. Per la verità il termine “sterilizzazione” si riferisce ad un trattamento in grado di distruggere tutte le forme microbiche, comprese le spore. Le spore sono molto resistenti al calore e alla temperatura di 100 °C potrebbero essere necessari anche tempi di trattamento lunghi più di 5-6 ore. Quindi la corretta definizione del trattamento a cui possono essere sottoposti vasetti, contenitori, tappi e coperchi in ambito domestico non è pertanto definibile come sterilizzazione ma piuttosto come sanificazione. Il trattamento a cui devono essere sottoposti i contenitori dipende anche dalle modalità con cui verranno poi riempiti. Se il riempimento sarà fatto con prodotti freddi, non è necessario sanicare in acqua i contenitori, ma piuttosto è consigliabile utilizzare contenitori perfettamente puliti ed asciutti (si possono far asciugare su un panno da cucina perfettamente pulito). Se il riempimento viene fatto a caldo, la sanificazione è necessaria.

Come sanificare i vasetti ed i tappi
Sanificare i vasetti è un’operazione semplice che richiede solo poco tempo. Potete acquistare i vasetti in vetro adatti alle conserve con i coperchi abbinati oppure riutilizzare i vasetti di precedenti conserve. In tutti i casi, andranno sanificati insieme ai coperchi anche se appena acquistati. Si raccomanda di sanificare nel momento stesso in cui si decide di riempirli, per non vanificare il processo di sanificazione lasciandoli troppo tempo all’aria aperta.

  1. Lavare con cura i vasetti sotto acqua corrente e verificate che non abbiano crepe o scheggiature, perché queste costituiscono un terreno fertile per la crescita dei batteri e perché potrebbero rompersi durante la fase di sanificazione. Per i vasetti con chiusura ermetica, lavate bene anche la guarnizione e mettetela da parte ad asciugare (2-3).
  2. Foderate una pentola larga dai bordi alti con un canovaccio pulito e sistemate i vasetti all’interno della pentola con l’apertura rivolta verso l’alto.
  3. Passate attorno ai vasetti uno o più strofinacci perché questi non si rompano urtandosi fra loro durante la bollitura.
  4. Riempite la pentola di acqua fino a ricoprire i vasetti.
  5. Portate ad ebollizione, poi abbassate il fuoco e lasciate i vasetti nella pentola ancora 30 minuti.
  6. Dieci minuti prima di scolare i vasetti, immergete anche i coperchi da sanificare.
  7. Per non rendere vana la sanicazione, dopo il trattamento i contenitori devono essere lasciati immersi nell’acqua fino al momento del loro riempimento.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Idee per marmellate e confetture fatte in casa in autunno ed inverno

MEDICINA ONLINE MARMELLATA GELATINA CONSERVA MOSTARDA SENAPE VERDURA FRUTTA OLIO BARATTOLO BOTULINO DISINFEZIONE COTTURA BOLLITURA PESCA KIWI CREMA NUTELLA CIOCCOLATO RICETTA CACAO FATTA IN CASA YOGURT CALORIE DIETA FRAGOLAArriva il freddo, ma anche in autunno ed inverno possiamo preparare marmellate e confetture fatte in casa scegliendo il più possibile ingredienti di stagione. Le classiche ricette delle marmellate o confetture vengono preparate con lo zucchero bianco, ma potete provare a sostituirlo con lo zucchero di canna integrale, se volete. Una buona idea è quella di abbinare alla frutta delle spezie, come la cannella, lo zenzero e il cardamomo. Ecco una selezione di dieci interessanti ricette di marmellate e confetture da preparare in inverno.

1) Confettura di cachi

Per preparare la confettura di cachi dovrete ricavare la polpa di questi frutti scavando con il cucchiaino al loro interno. Potrete unire agli ingredienti per la preparazione della marmellata la vaniglia in polvere e del succo o scorza di limone.

2) Confettura di melagrana

Per preparare la confettura di melagrana dovrete scegliere i frutti più maturi, che risulteranno anche più teneri e saporiti. La confettura di melagrana è rara da trovare in vendita, ma se vorrete ora potrete provare a prepararla in casa.

3) Confettura di kiwi

Se amate il gusto dei kiwi, provate a sceglierli per preparare una confettura un po’ diversa dal solito. Il consiglio è di scegliere i kiwi più morbidi e maturi per una confettura dal gusto più dolce.

4) Marmellata di arance

Con le arance potrete preparare una gustosa marmellata, ottima da spalmare sul pane a colazione. Alla marmellata di arance potrete unire anche i limoni o il succo di limone e una mela, che servirà per la sua pectina naturale.

5) Marmellata di mandarini

Una marmellata dal sapore intenso e persistente, ecco uno dei motivi per cui dovreste provare a preparare almeno una volta nella vita una marmellata di mandarini. Sarà diversa da tutte le marmellate che avrete assaggiato e vi stupirà.

Leggi anche:

6) Confettura di zucca e cardamomo

A partire dalla zucca potrete preparare una marmellata speziata da insaporire con i semi di cardamomo. Questa confettura di zucca e cardamomo fatta in casa è perfetta come regalo per gli amici o per gli ospiti, ma anche da gustare in famiglia.

7) Marmellata di limoni e zenzero

Potete rendere la classica marmellata di limoni un po’ più particolare aggiungendo un tocco di zenzero. Oltre ai limoni, dunque, vi servirà anche dello zenzero in polvere, da dosare a seconda dei vostri gusti.

8) Confettura di castagne

La confettura di castagne si ricava a partire dalle castagne bollite da unire allo zucchero e ad una stecca di vaniglia. La conserverete in vasetti a chiusura ermetica da sigillare solo dopo che la marmellata di castagne si sarà raffreddata.

9) Confettura di pere alla cannella

Confettura di pere e cannella, che delizia! Pere e cannella sono un abbinamento perfetto per preparare una confettura dolce e speziata allo stesso tempo. Sarà ottima da assaggiare in qualsiasi momento della giornata.

10) Confettura di mele cotogne

La confettura di mele cotogne, o cotognata, si prepara abbinando questi frutti allo zucchero e al succo di limone. È utile usare il passaverdura per ottenere una confettura di mele cotogne compatta e non grumosa.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!