Panettone: la ricetta più facile e veloce rispetto a quella tradizionale

Panettone traditional italian cake.Typical italian foodIl panettone “sciuè sciuè” è una ricetta facile, perfetta per stupire amici e parenti con un lievitato semplice da fare, soffice e buonissimo! E’ un buon compromesso per chi vuole fare in casa un panettone che ricorda molto il sapore ed il profumo di quello tradizionale ma che è facile da realizzare e alla portata di tutti; certo non potrà mai avere un’alveolatura come quella del panettone classico che viene fatto con lievito madre e che richiede 3 giorni di lavoro, ma fidatevi e provatelo perché è ottimo e tutti vi faranno i complimenti.
Ho completato la ricetta del panettone sciuè sciuè con la glassa mandorlata, la croccantezza delle mandorle e la dolcezza dello zucchero rendono questo panettone perfetto, quindi non fatelo senza perché è proprio questa semplice glassa a renderlo buonissimo.
La ricetta di questo panettone è quella della colomba di pasqua di Papum, un pasticcere genovese che ha divulgato molte sue ricette ottime tramite il forum cookaround. Se avete sempre desiderato fare il panettone in casa, se volete assaporare un panettone genuino fatto con le vostre mani, provate il mio panettone sciuè sciuè ed il successo sarà assicurato!

 Tempo di cottura 45 minuti
 Porzioni
10 persone
GLI INGREDIENTI
  • 500 g di farina manitoba
  • 100 g di zucchero semolato
  • 150 ml di acqua
  • 100 g di burro
  • 5 g di sale
  • 15 g di lievito di birra
  • 2 uova
  • 1 tuorlo
  • 1 arancia solo buccia grattugiata
  • vaniglia 1 cucchiaino di estratto o baccello
  • 180 g uva sultanina o gocce di cioccolato
  • 1 limone solo buccia grattugiata
  • Per la glassa
  • 40 g di farina di mandorle
  • 10 g di amido di mais
  • 100 g di zucchero semolato
  • 1 albume
  • zucchero a velo
  • zucchero in granella
  • mandorle pelate
PREPARAZIONE
  1. In una ciotola o nella planetaria con gancio a foglia disponete la farina a fontana, mettete al centro il lievito di birra sbriciolato, lo zucchero, il burro a pezzetti, le uova intere, il tuorlo, la scorza grattugiata di limone ed arancia, la vaniglia e metà dell’acqua, impastate brevemente, aggiungete la restante acqua ed il sale.
 Impastate per circa 15-20 minuti con gancio ad uncino fino ad avere un impasto elastico e ben amalgamato. Potete fare quest’operazione anche a mano. Staccate un paio di volte a distanza di 10 minuti l’impasto dal gancio e capovolgetelo in modo da dare maggiore forza alla pasta.
  2. Aggiungete all’impasto l’uvetta fatta rinvenire in precedenza in acqua calda e poi asciugata. Impastate a bassa velocità, capovolgendo ogni tanto l’impasto fino a quando l’uvetta sarà ben distribuita. Rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e con le mani leggermente imburrate arrotondatelo facendolo roteare sul piano di lavoro dandogli una forma sferica regolare, (pirlatura). Mettete a lievitare in una ciotola oliata ben coperta con pellicola alimentare fino a quando non triplica, circa 2 ore nel forno spento con luce accesa.
  3. Trascorso il tempo sgonfiate l’impasto e spostatelo su un piano di lavoro, arrotondatelo nuovamente con le mani come fatto in precedenza, formate una sfera e mettetela in uno stampo da 750 g di carta o in uno stampo alto antiaderente per panettone precedentemente imburrato. Fate lievitare ben coperto fino a quando non arriva a due dita dal bordo (sempre forno spento con luce accesa).
  4. Intanto in una ciotola unite l’albume con la farina di mandorle, l’amido di mais e lo zucchero semolato, mescolate bene con una frusta a mano. Spennellate delicatamente la glassa sul panettone (ve ne avanzerà un po’), cospargete con zucchero in granella, qualche mandorla e spolverate con abbondantemente zucchero a velo. Mettete lo stampo del panettone in una teglia in modo che se in cottura cola un po’ di glassa non sporcherete il forno. Fate cuocere in forno preriscaldato a 185° per circa 45 minuti nella parte più bassa del forno, fate sempre la prova stecchino prima di sformare. Se dopo 35 minuti si colora troppo coprite con un foglio di alluminio. Sformate, fate raffreddare su di una gratella.
NOTE
  • Si conserva soffice fino a 3 giorni basta conservarlo ben chiuso in un sacchetto per alimenti.
  • Se non amate l’uvetta usate le gocce di cioccolato. Prima di incorporarle all’impasto tenetele in frezeer, ve ne serviranno 180 g.

Fonte originale: Chiarapassion

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Pandoro e dieta: calorie, carboidrati e valori nutrizionali

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE TORRONE NOCCIOLE CIOCCOLATO BIANCO SFOGLIATA LIEVITAZIONE OFFELLA INGREDIENTI ZUCCHERO VENEZIANA A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCE COLOMBA PASQUAIn generale possiamo dire che il pandoro è un dolce molto calorico, uno per questo andrebbe consumato in maniera limitata e non alla fine dei pasti come spesso si è soliti fare. In questo modo non si fa altro che appesantire il nostro intestino e mettere a rischio il peso forma. Per chi proprio non può rinunciare al pandoro sarebbe meglio mangiarne soltanto una piccola fetta dopo i pasti e preferirlo in altri momenti della giornata, come per esempio a colazione. Per conoscere il pandoro in termini di calorie, possiamo dire che il pandoro classico ha circa 410 calorie, quello al cioccolato 450 e quello farcito alla gianduia 420/450 per 100 grammi. Per quanto riguarda i carboidrati tutte tre le versioni del dolce si aggirano intorno ai 45-50 grammi, mentre i grassi corrispondono a circa 19-20 grammi.

Per rimanere in linea è meglio preferire le versioni classiche del pandoro, in modo da evitare le farcitura alla crema e cioccolato.

Pandoro classico

Calorie 100 gr Carboidrati Grassi Proteine Zuccheri
410 kcal 45,20 g 19,70 g 8,40 g 22,90 g

Visto che il pandoro tende non saziare velocemente, sarebbe meglio unire il consumo di una fetta di pandoro a una macedonia di frutta oppure usare come farciture del dolce dello yogurt magro. Al limite si possono mangiare le varianti leggere del pandoro, che contengono una quantità minore di grassi e zuccheri, ma questo non vuol dire che sia concesso esagerare.

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Torrone bianco morbido: ricetta facile e deliziosa

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE TORRONE NOCCIOLE CIOCCOLATO BIANCO SFOGLIATA LIEVITAZIONE OFFELLA INGREDIENTI ZUCCHERO VENEZIANA A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCE COLOMBA PASQUA.jpgIl torrone è un dolce classico di Natale, esiste quello al cioccolato e poi quello bianco nella versione dura e morbida. Oggi vi proponiamo la ricetta del torrone bianco morbido preparato con la frutta secca, il miele e lo zucchero. Dolcissimo e profumato renderà la tavola delle feste più ricca e genuina. Vediamo come si prepara.

Ingredienti:

  • 300 gr di nocciole intere sgusciate senza pellicina
  • 60 gr di mandorle sgusciate senza pellicina
  • 100 gr di pistacchi sgusciati senza pellicina
  • 200 gr di zucchero semolato
  • 50 ml di acqua
  • 100 gr di miele (meglio acacio o millefiori)
  • 2 albumi d’uovo
  • La scorza di un’arancia
  • La scorza di un limone
  • 2 fogli di ostia (si acquistano nei negozi di cake design)

Procedimento:

  1. Montare a neve gli albumi a neve ferma
  2. In un pentolino fate scaldare il miele e in un altro l’acqua con lo zucchero. Se avete un termometro alimentare la temperatura deve raggiungere i 140° per il miele e 130° per lo zucchero, se non lo avete, per capire quando è pronto deve fare delle bollicine sui bordi
  3. Mettete nel forno la frutta secca a 100° per 10 minuti in modo da farla tostare
  4. Unite ora lo zucchero bollente e il miele bollente al composto di albumi montando ancora con le fruste elettriche o nel robot da cucina
  5. Ora aggiungete la frutta secca (sempre bollente) e mescolate con un cucchiaio di legno
  6. In ultimo incorporate la buccia grattugiata dell’arancia e del limone
  7. Foderate uno stampo da forno con carta fono, mettete sopra l’ostia e poi versate il composto cercando di livellarlo
  8. Adagiate il secondo foglio di ostia e mettete in frigorifero per 15 minuti
  9. Ora potete sformare il torrone e tagliarlo in piccoli pezzi

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Differenza tra cubbaita e torrone

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La cubbaita, detta anche giuggiulena, è un delizioso torrone siciliano a base di sesamo e mandorle. In Sicilia, a Caltanissetta, la tradizionale cubbaita si produce unendo il verde del pistacchio, il giallo del miele e il bianco delle mandorle, offerti naturalmente dalle campagne nissene. Una ricetta antichissima che ha poi dato vita alle numerose varianti che oggi conosciamo, con l’inserimento di sapori tipici dell’isola come il limone, le arance, le noci e le nocciole, fino al sesamo e al cioccolato. Solo molti secoli dopo, negli anni ’70, a Belpasso, Francesco Condorelli inventerà i celebri torroncini che oggi conosciamo.

Ognuno degli ingredienti della cobaita ha qualcosa da raccontare della storia e delle tradizioni culturali della Sicilia più tipica, più vera: c’è il sesamo, innanzitutto, che in Sicilia si coltiva proprio dai tempi della dominazione araba nel ragusano, nella zona di Ispica ma anche ad Agrigento e nel trapanese, dove la pianta ha un terreno ed un clima ideali per la sua crescita. Tuttavia oggi è abbastanza difficile reperire sesamo siciliano poiché la coltivazione è stata via via abbandonata.

Il miele: quello perfetto per la preparazione della cobaita è tradizionalmente il miele di timo dei Monti Iblei, ma oggi vista la qualità e la disponibilità di molti mieli aromatici con caratteristiche particolari, come il miele d’agrumi o di mandorlo, si può lasciare spazio alla sperimentazione e alla fantasia dei maestri dolciari e dei pasticceri.

La difficoltà di questa ricetta sta nel procedimento della cottura: nel momento in cui si vanno a cuocere gli ingredienti insieme, la temperatura e il tempo di cottura devono essere tali da consentire al miele di caramellarsi ma anche all’olio dei semi di sesamo di non bruciarsi. Tanto più equilibrata sarà la mano del pasticcere, tanto più equilibrato sarà il contrasto fra le note dolci e amare, migliore sarà il sapore del croccante.

Questo dolce per tradizione si prepara in occasione del Natale, ma non solo. A Palermo era tradizione prepararlo nelle bancarelle delle fiere che venivano allestite in occasione delle feste di Pasqua e per la festa in onore di Santa Rosalia patrona di Palermo, che si tiene nei giorni di Luglio.

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Panettone fatto in casa: ingredienti e ricetta facile, veloce e gustosa

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Ingredienti per il primo impasto per 1200 g di impasto

  • Farina Manitoba 250 g
  • Lievito madre (rinfrescato tre volte nell’arco della giornata) 65 g
  • Acqua (temperatura ambiente) 125 g
  • Burro morbido 70 g
  • Zucchero 65 g
  • Malto 2 g
  • Tuorli 50 g

PER IL SECONDO IMPASTO

  • Farina Manitoba 62 g
  • Zucchero 50 g
  • Burro morbido 40 g
  • Tuorli 50 g
  • Uvetta sultanina 150 g
  • Sale fino 2 g
  • Baccello di vaniglia 1
  • Miele di acacia 16 g
  • Cedro candito 30 g
  • Arancia candita 70 g
  • Pasta di arance 75 g
  • Pasta di mandarini 30 g
  • Pasta di limoni 20 g

PER IMBURRARE LA SUPERFICIE

Burro 20 g

PER LA PASTA DI MANDARINI (FACOLTATIVA)

Mandarini (o arance o limoni) 250 g
Zucchero 125 g

Per il primo impasto

Panettone

Per preparare il panettone iniziate a realizzare il primo impasto. Versate in una ciotola il malto (1), i 65 g di zucchero semolato (2) e i 125 g d’acqua a temperatura ambiente (3).

Panettone

Mescolate con una frusta fino a far sciogliere lo zucchero (4); dopodichè versate lo sciroppo in una planetaria dotata di una frusta a foglia (5). Aggiungete quindi i 250 g di farina manitoba in una volta sola (6) ed iniziate ad impastare.

Panettone

Basteranno circa 5 minuti e non appena l’impasto avrà preso consistenza (7) aggiungete 65 g di lievito madre rinfrescato 3 volte nell’arco della giornata (8) e continuate ad impastare a velocità moderata. Nel frattempo preparate un’emulsione di burro e tuorli. Trasferite 70 g di burro morbido in una ciotolina e lavoratelo con una frusta a mano fino ad ottenere una consistenza cremosa. Aggiungete circa la metà dei tuorli (9) e mescolate.

Panettone

Unite poi i restanti (10) e mescolate nuovamente modo da ottenere un’emulsione omogena (11). A questo punto aggiungetene metà nella planetaria in funzione (12).

Panettone

Per favorire l’assorbimento utilizzando una leccarda staccate l’impasto che sarà rimasto attaccato alla foglia e azionate nuovamente la planetaria. Quando l’impasto risulterà ben asciutto e il burro sarà stato assorbito completamente unite la parte restante dell’emulsione di burro e tuorli (13). Lavorate ancora fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo (14), dopodichè trasferitelo su un piano di lavoro, aiutandovi con un tarocco (15).

Panettone

Date una forma sferica all’impasto (16), trasferitelo all’interno di una ciotola di vetro, coprite con pellicola per alimenti (17) e lasciate lievitare per circa 12 ore ad una temperatura di circa 26° fino a che l’impasto non sarà triplicato di volume (18). Nel frattempo, se preferite preparare in casa la pasta di mandarini, arance o limoni guardate il box in fondo.

Per il secondo impasto

Panettone

Per il secondo imasto del panettone utilizzando un tarocco staccate il primo impasto (lievitato) dalla ciotola di vetro e trasferitelo in planetaria, sempre dotata di foglia. Aggiungete 65 g di farina manitoba (1) e azionate la macchina a velocità moderata fino a quando non sarà completamente assorbita. Unite poi le masse aromatiche, ovvero la pasta di arancia, quella di mandarini e quella di limone (2); aggiungete poi il miele (3)

Panettone

e i semi della bacca di vaniglia (4). Azionate nuovamente la planetaria fino a far assorbire completamente gli aromi (5). Nel frattempo preparate nuovamente l’emulsione con 40 g di burro e 50 g tuorli, unendoli in due volte come fatto in precedenza (6).

Panettone

Non appena il vostro impasto risulterà elastico, spegnete la macchina e aggiungete 50 g di zucchero (7). Azionate nuovamente la macchina per pochi minuti e unite un pizzico di sale (8). Lasciatelo assorbire e spegnete di nuovo la planetaria. Aggiungete l’emulsione di burro sempre in due volte (9)

Panettone

e ultimate di lavorare l’impasto, fino a che risulterà ben incordato (10). Nel frattempo mettete a mollo l’uvetta (11) e tagliate a cubetti sia il cedro che l’arancia candita (12).

Panettone

A questo punto scolate per bene l’uvetta e versatela in una ciotola, aggiungete anche arancia e cedro e mescolate (13). Per esser certi che l’impasto è pronto spegnete la macchina, prelevatene una porzione e se allargandola con le mani risulterà sottile ma non si spezzerà facilmente significa che ha raggiunto la giusta elacisticità (14); se così non fosse lavorate l’impasto ancora qualche minuto, altrimenti aggiungete il mix di frutta candita e uvetta in planetaria (15) e azionatela nuovamente a velocità moderata.

Panettone

Quando il mix di frutta candita e uvetta saranno ben incorporati spegnete la macchina, staccate la foglia e lasciate riposare l’impasto per circa 20 minuti all’interno della ciotola della planetaria (16), coprendola un canovaccio. Dopodichè trasferitelo su un piano, dategli alcune pieghe (17) e lasciate riposare per altri 30 minuti a temperatura ambiente (18); non ci sarà bisogno di coprirlo. Non preoccupatevi se l’impasto dovesse risultare un pò appiccicoso aiutatevi a lavorarlo utilizzando un tarocco.

Per formare e cuocere il panettone

Panettone

Trascorsi i 30 minuti prelevate 1050 gr di impasto, arrotondate delicatamente in modo da dare una forma sferica e trasferite all’interno di uno stampo di carta da 1 kg (le dimensioni esatte sono 22 cm di diametro e 8 cm di altezza) (1). Utilizzate l’impasto rimasto (circa 150 g) per preparare due piccoli panettoncini utilizzando gli stampi da muffin (2). Scaldate il forno a 35°, poi spegnetelo, coprite il panettone con una cupola di vetro (3) e riponete il panettone e i panettoncini a lievitare in forno per 6-8 ore.

Panettone

Una volta lievitato lasciatelo scoperto a temperatura ambiente per circa 30 minuti, in questo modo si formerà in superficie una sottile pellicina. Con un taglierino fate un’incisione a croce (4) e mettete una noce di burro al centro della croce (5). Infornate a 175° in modalità statica per 50 minuti, dopo 20-25 minuti sfornate i panettoncini e proseguite la cottura del panettone per i restanti minuti. Poi sfornatelo

Panettone

e infilzatelo con 2 stecchini d’acciaio sui due bordi esterni (7). Lasciatelo raffreddare capovolto per tutta la notte, utilizzando due pentole o due ciotole della stessa altezza per fissarlo (8). Il mattino successivo giratelo, togliete gli stecchini e il vostro panettone sarà pronto da gustare (9)!

Per preparare la pasta di mandarini

Panettone

Se volete potete realizzare la pasta dei vari agrumi in casa. Per realizzare quella al mandarino come prima cosa lavateli (1) ed eliminate le estremità; quindi senza sbucciarli tagliateli prima a metà (2) e poi a fette che dovrete dividere nuovamente a metà (3).

Panettone

Trasferitele in un tegame e unite lo zucchero (4), mescolate (5) e lasciate maturare per circa 15-20 minuti fino a che lo zucchero si sarà sciolto (6).

Panettone

A questo punto ponete sul fuoco e cuocete a fuoco basso per 35-40 minuti (7). Una volta cotti lasciate intiepidire e frullate il tutto con un mixer ad immersione (8), fino ad ottenere la vostra pasta di mandarini (9).

Consiglio

Prima di utilizzare il lievito madre rinfrescatelo 3 volte nell’arco della stessa giornata ad intervalli di circa 2 ore, fino a che non sarà raddoppiato di volume. Per i rinfreschi utilizzate una farina manitoba.

Per preparare la pasta di agrumi (facoltativa) potete utilizzare la stessa tecnica che abbiamo utilizzato per preparare quella ai mandarini. Le dosi resteranno invariate.

Una volta che il panettone sarà freddo chiudetelo in un sacchetto per alimenti per 2 giorni, in questo modo sprigionerà tutti i profumi.

Conservazione

Il panettone grazie al lievito madre una volta cotto si conserva ben chiuso in un sacchetto di plastica per 1 settimana. In alternativa è possibile congelarlo una volta cotto.

Fonte originale: Giallo Zafferano

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Pandoro, panettone o torrone: quale mangiare per non ingrassare?

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE TORRONE NOCCIOLE CIOCCOLATO BIANCO SFOGLIATA LIEVITAZIONE INGREDIENTI ZUCCHERO A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCELe feste natalizie portano ogni anno una gran quantità di dolci deliziosi ma anche molto calorici, come torrone, pandoro e panettone: quale scegliere per non ingrassare o comunque ingrassare il meno possibile? Il panettone generalmente possiede circa da 330 a 360 calorie per 100 grammi; il pandoro arriva fino a 410 calorie; il torrone si attesta generalmente sulle 460 calorie quindi teoricamente nessuno dei tre dolci è adatto ad un regime dietetico. Allora a Natale non si può proprio mangiarli in nessun modo? Non è così.

Il problema vero di pandoro, panettone e torrone, è che spesso vengono serviti in tavola alla fine dei pasti natalizi che già da soli non sono dei propriamente “ipocalorici” e vanno così ad aggiungersi a un menu già fin troppo abbondante. Per evitare un eccessivo apporto calorico, un trucco potrebbe essere quello di ridurre le calorie durante la cena, diminuendo le porzioni ad esempio di pasta.

Altro trucco è – se prevedete una cena abbondante – quello di limitare le calorie a pranzo o, comunque, nei giorni precedenti e successivi al periodo natalizio. Altro trucco è, ovviamente, quello di limitare le porzioni e di aumentare l’attività fisica prima, durante e dopo le feste.

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Pandoro: ricetta con lievito madre, facile e gustosa

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE TORRONE NOCCIOLE CIOCCOLATO BIANCO SFOGLIATA LIEVITAZIONE OFFELLA INGREDIENTI ZUCCHERO VENEZIANA A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCE COLOMBA PASQUA.jpgIl pandoro è insieme al panettone uno dei dolci tradizionali natalizi che non può assolutamente mancare sulla tavola delle feste. Nella nostra ricetta vi presentiamo un pandoro preparato con il lievito madre, ovvero un impasto fermentato in cui si sviluppano batteri e fermenti lattici che favoriscono la lievitazione naturale. Il lievito madre può essere utilizzato al posto del lievito di birra fresco o disidratato nella preparazione di lievitati dolci e salati, conferendo un aroma più caratteristico all’impasto. L’impiego della lievitazione naturale porta ad un allungamento delle tempistiche di riposo perché gli impasti possano lievitare a dovere prima di essere infornati: per realizzare il pandoro è quindi necessario rispettare i diversi tempi di lievitazione e aggiungere gli ingredienti nell’ordine poco alla volta. Il dolce risultato finale non vi deluderà e vi ripagherà dei vostri sforzi: un buon pandoro preparato con le proprie mani è proprio quello che vi serve per stupire i vostri commensali!

Ingredienti per il primo impasto

Zucchero 70 g
Tuorli 100 g
Lievito madre 80 g
Farina Manitoba 160 g
Acqua 45 g
Burro (a temperatura ambiente) 80 g
Lievito di birra secco 3 g

PER IL SECONDO IMPASTO

Farina Manitoba 80 g

PER L’EMULSIONE

Zucchero 15 g
Tuorli 20 g
Miele 15 g
Sale fino 1 pizzico
Burro 70 g

PER COSPARGERE

Zucchero a velo q.b.

Come preparare il Pandoro con lievito madre

Pandoro con lievito madre

Per preparare il pandoro con lievito madre nella ciotola di una planetaria munita di gancio versate l’acqua (1), il lievito madre tagliato a pezzetti, lo zucchero (2) e il lievito (3).

Pandoro con lievito madre

Separate 4 tuorli del peso di 80 g dagli albumi (con questi ultimi potete preparare delle meringhe o delle lingue di gatto), aggiungete al composto poco alla volta i tuorli (4) e azionate la planetaria. Dopo 2-3 minuti versate la farina (5) e continuate fino a quando l’impasto non si sarà incordato al gancio (6).

Pandoro con lievito madre

A questo punto aggiungete il restante tuorlo del peso di 20 g (7) e proseguite col gancio fino a quando si sarà incordato nuovamente. Aggiungete poco alla volta il burro a temperatura ambiente tagliato a cubetti, aspettando che venga ben assorbito prima di aggiungere la parte successiva (8). Una volta che l’impasto si sarà incordato (9), spegnete la planetaria e

Pandoro con lievito madre

con l’aiuto di un tarocco trasferitelo in un contenitore capiente (10); coprite con un canovaccio asciutto e mettete a lievitare per 12-13 ore in un luogo alla temperatura di 25-29° (11). Trascorso il tempo necessario, l’impasto avrà triplicato il suo volume (12);

Pandoro con lievito madre

ponete l’impasto che avete ottenuto nella planetaria e versate poco alla volta la seconda dose di farina di 80 g (13), aspettando che si incorpori al composto prima di versare la dose successiva. Nel frattempo, preparate l’emulsione: fate fondere il burro (in microonde o a bagnomaria) poi in una ciotola a parte versate un tuorlo e lo zucchero (14), mescolando bene con una spatola (15).

Pandoro con lievito madre

Aggiungete il sale (16), il miele (17) e il burro fuso (18), amalgamando bene tutti gli ingredienti.

Pandoro con lievito madre

Quando la farina si sarà ben incorporata (19), aggiungete all’impasto l’emulsione a base di uova che avete preparato (20), continuando fino a quando il composto si incorderà al gancio (21).

Pandoro con lievito madre

Lavorate l’impasto leggermente in modo da piegarlo all’interno e chiudere la base, conferendo una forma tondeggiante (22); imburrate uno stampo da pandoro del diametro di 25 cm e del peso di 750 g (23) e adagiatevi l’impasto lasciando la superficie più tonda e liscia rivolta verso l’alto (24).

Pandoro con lievito madre

Coprite nuovamente con un canovaccio asciutto e lasciate lievitare per almeno 12 ore sempre in un luogo a temperatura ambiente (25): trascorso questo tempo, l’impasto dovrà raggiungere quasi il bordo dello stampo (26); fate cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per circa 55 minuti (a 160° per 45 minuti se in forno ventilato). Quando il pandoro sarà ben dorato, sfornatelo (27) e

Pandoro con lievito madre

capovolgetelo su un piatto da portata (28), facendolo raffreddare completamente prima di estrarlo dallo stampo (29). Infine potete servire il vostro pandoro con lievito madre, terminando con una spolverizzata di zucchero a velo a piacere (30).

Conservazione

Si consiglia di conservare il pandoro con lievito madre per al massimo 3-4 giorni sotto una campana di vetro. E’ possibile congelare l’impasto direttamente nello stampo prima dell’ultima lievitazione, e poi scongelarlo a temperatura ambiente.

Consiglio

Se vedete che il pandoro verso metà cottura risulterà troppo colorato, copritelo con un foglio di alluminio e portate a fine cottura.

Fonte originale: Giallo Zafferano

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Pandoro light: ricetta facile, leggera e gustosa

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  • 100 ml latte scremato
  • 300 ml albume
  • 400 g farina di grano duro + 50 g crusca di grano duro
  • 1 g sale
  • 1 bacca di vaniglia
  • 170 g burro light
  • 70 g Truvia (stevia con eritritolo)
  • 12 g bicarbonato di sodio

Preparazione

  1. Preparare il primo impasto sciogliendo 10 g di bicarbonato con 70 ml di latte tiepido, 3 g di truvia e 50 ml di albume montato. Aggiungere 50 g di farina e impastare. Coprire e lasciare lievitare per un’ora.
  2. Sciogliere 2 g di bicarbonato in 30 ml di latte. Aggiungere al precedente composto insieme a 33 g truvia, 130 ml albume montato. Impastare con 200 g di farina. Unire 30 g di burro a temperatura ambiente. Impastare e coprire, lasciando lievitare per un’ora.
  3. Unire altri 200 g di farina, 120 ml albume montato, 8 g truvia, sale, semi della bacca di vaniglia. Impastare. Lasciare lievitare fino al raddoppio di volume. Quindi riporre in frigo per 8-12 ore (chiudendo in un sacchetto di plastica per alimenti).
  4. Stendere l’impasto con un mattarello, distriuire al centro 140 g di burro e chiudete l’impasto in modo che il burro non fuoriesca. Spianare e piegare in 3 volte. Lasciare 15-20 minuti in frigo. Ripiegare ancora e lasciare di nuovo 15-20 minuti in frigo. Per la terza volta, ripiegare e fare riposare 15-20 minuti in frigo.
  5. Stendere l’impasto un’ultima volta, arrotolandolo a palla e lavorandolo.
  6. Versare in uno stampo per pandoro (alto 20 cm) e lasciare lievitare finché la cupola uscirà dal bordo.
  7. Infornare insieme ad una ciotola d’acqua sulla griglia inferiore a 170° C per 15 minuti, poi abbassare a 160° C e lasciare cuocere per 50 minuti. controllare la cottura.

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