Con il termine steatorrea (in inglese “steatorrhea” o “steatorrhoea”) in medicina si indica una condizione patologica caratterizzata da una notevole presenza di sostanze grasse non digerite nelle feci: quest’ultime assumono un aspetto untuoso e pastoso ed emanano un caratteristico cattivo odore. La steatorrea non deve essere confusa con la diarrea, dove le feci sono invece acquose, poco formate o liquide.
Etimologia
Il termine steatorrea deriva da due termini grci: στέαρ (che significa “grasso”) e ῥέω (che si traduce con “scorrere”).
Caratteristiche e colore delle feci
A causa dell’alto contenuto di grassi in esse contenute, le feci sono leggere e tendono a non andare a fondo, galleggiando sull’acqua del wc, inoltre hanno un aspetto lucido ed oleoso e sono particolarmente maleodoranti. Il colore può essere relativamente normale o essere più chiaro o tendente al giallastro. In alcuni casi le feci potrebbero essere ipocoliche, cioè tendenti al grigio/biancastro.
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Cause
La steatorrea è causata da una anormale capacità di assorbimento da parte dell’intestino. Sono numerose le patologie e condizioni che pregiudicano direttamente o indirettamente l’assorbimento intestinale di grasso:
- insufficienza pancreatica;
- calcolosi biliare;
- calcoli pancreatici;
- colestasi;
- ostruzione dei dotti biliari da varie cause;
- pancreatite cronica;
- cancro della testa del pancreas che ostruisce le vie biliari;
- cirrosi epatica;
- epatopatie;
- dieta errata;
- celiachia;
- diverticolosi;
- morbo di Crohn;
- fibrosi cistica;
- malattia di Whipple;
- resezione intestinale;
- sindrome da proliferazione della flora batterica;
- giardiasi;
- qualsiasi patologia che interessa l’intestino tenue;
- sindrome di Zollinger-Ellison;
- sindrome emolitico-uremica;
- sprue tropicale;
- vari farmaci come octreotide, lanreotide, sibutramina ed orlistat.
Una rara causa di steatorrea può essere dovuta all’effetto collaterale della assunzione di alcuni farmaci, come l’octreotide o la lanreotide, che sono degli analoghi della somatostatina, il cui utilizzo clinico è destinato al trattamento dell’acromegalia. Anche alcuni farmaci che riducono l’assorbimento dei grassi presenti nella dieta, come ad esempio l’Orlistat, possono provocare steatorrea.
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Fattori di rischio
L’assunzione di una grande quantità di grassi con la dieta, può aumentare il rischio di soffrire di steatorrea. Determinati cibi potrebbero aumentare il rischio di steatorrea: alcuni studi hanno dimostrato che i lipidi nelle feci tendono ad aumentare quando si mangiano noci intere, rispetto a burro di noci, oli o farina e che i lipidi delle noci intere vengono assorbiti significativamente meno bene dall’organismo umano. È stato inoltre documentato che il consumo di olio di jojoba provoca steatorrea perché è indigeribile. Il consumo di escolar (un pesce marino della famiglia dei Gempilidi) e/o ruvetto (o “tirsite” o “pesce olio”) spesso causa steatorrea, nota anche come avvelenamento da Gempilidi o keriorrea o, in lingua inglese, “gempylotoxism“.
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Malassorbimento grave
Un malassorbimento di grassi particolarmente grave si verifica quanro l’escrezione totale di grasso nelle feci è superiore a 40 grammi nelle 24 ore. Un malassorbimento grave è quasi sempre associato ad una insufficienza pancreatica o una malattia della mucosa dell’intestino tenue.
Patogenesi
Gli acidi biliari sono fondamentali per un corretto assorbimento dei lipidi, comportando una corretta formazione delle micelle. Ne consegue che ogni alterazione che determini una riduzione o mancanza degli acidi biliari (patologie epatiche, farmaci ipolipemizzanti, una pregressa colecistectomia) può associarsi a steatorrea. Anche le anomalie della mucosa intestinale, correlate ad esempio alla celiachia o alla malattia di Crohn, possono causare steatorrea. Alterazioni in senso ostruttivo del sistema linfatico intestinale si possono associare a cattivo assorbimento delle lipoproteine e quindi a steatorrea. L’insufficienza pancreatica (e le conseguenti alterazioni nella secrezione di enzimi come la lipasi) si associa a steatorrea, in particolare dei soggetti in età avanzata.
Sintomi e segni associati
La steatorrea è essa stessa il sintomo (più correttamente in medicina si parla di “segno“) del fatto che qualcosa nel nostro organismo non stia funzionando normalmente. Alla steatorrea a volte possono accompagnarsi varie tipologie di segni e sintomi, relativi frequentemente – ma non necessariamente – a patologie dell’apparato digerente:
- dolore addominale;
- crampi addominali;
- gonfiore addominale;
- meteorismo;
- diarrea;
- nausea;
- colica biliare;
- vomito;
- ittero.
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Diagnosi
La diagnosi si basa per prima cosa sull’anamnesi (raccolta dei sintomi del paziente, di sue eventuali patologie concomitanti, dtel tipo di alimentazione…) e successivamente sull’esame obiettivo (con particolare attenzione rivolta a segni presenti in sede addominale). La diagnosi certa di steatorrea si raggiunge con la raccolta delle feci nelle 72 ore. Se a monte del disturbo vi è un malassorbimento di grassi, è possibile la dimostrazione un aumento oltre i 7 g/die della eliminazione dei grassi con le stesse. Prima della esecuzione del test, i soggetti debbono osservare una dieta con assunzione controllata e costante di grassi, in misura non superiore a 80-100 g/die nei 3-4 giorni che precedono la raccolta delle feci. Il test del d-xilosio permette di differenziare una steatorrea da malattia pancreatica rispetto a una steatorrea associata a malattia della mucosa del piccolo intestino. Per scoprire la causa a monte che ha determinato la steatorrea, si possono eseguire vari test di laboratorio (ad esempio quelli relativi alla funzionalità pancreatica) e di diagnostica per immagini, come ecografia e TAC.
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Esami di laboratorio
Esami di laboratorio utili per indagare direttamente o indirettamente varie malattie pancreatiche, spesso con interessamento di fegato, stomaco e/o colecisti, sono:
- amilasi;
- lipasi;
- transaminasi;
- fosfatasi alcalina (ALP);
- bilirubina totale e frazionata;
- gamma glutamil transferasi (GGT o gamma GT);
- tripsina e chimotripsina;
- albumina;
- marker tumorale CA 19-9;
- lattato deidrogenasi (LDH);
- velocità di eritrosedimentazione (VES);
- proteina C reattiva (PCR);
- pepsina e pepsinogeno;
- elastasi;
- ammoniemia;
- breath test o test del respiro per le intolleranze alimentari;
- test della coagulazione PT, INR PTT, aPTT, TT;
- fibrinogeno.
Potrebbero essere eseguiti anche vari tipi di esami allergologici. Per approfondire, leggi:
- Test per allergie e intolleranze alimentari
- Visita allergologica: svolgimento, esami, preparazione, durata, costo
Diagnostica per immagini
Per capire la causa a monte che ha determinato una steatorrea, agli esami di laboratorio potrebbero essere associati uno o più esami di diagnostica per immagini, tra cui:
- ecografia addominale;
- radiografia addominale;
- radiografia a doppio contrasto;
- TC;
- gastroscopia;
- colonscopia
- colangiopancreatografia retrograda (ERCP).
Non tutti questi esami sono sempre necessari per raggiungere la diagnosi: il medico cerca sempre – se possibile – di evitare l’esecuzione di esami fastidiosi, costosi e rischiosi come quelli endoscopici.
Terapia
Come abbiamo visto in questo articolo, esistono numerose cause che – sole o in sinergia tra loro – possono portare a steatorrea, di conseguenza non esiste una unica cura valida per tutti i pazienti con steatorrea: la terapia dipende dalla specifica causa a monte che l’ha determinata. Una volta individuata la causa, verrà ideata la migliore terapia. Ad esempio in caso di celiachia sarà in genere sufficiente seguire una dieta priva di glutine per evitare la steatorrea, mentre in caso di altre patologie potrebbe essere necessario intervenire farmacologicamente o chirurgicamente.
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Dieta consigliata
Il tipo di dieta consigliata in caso di steatorrea varia in funzione delle patologia che l’ha determinata a monte. Vi consigliamo di leggere a tal proposito l’articolo relativo alla calcolosi biliare o quello sulla celiachia, o ancora quelli relativi alla pancreatite cronica ed acuta, che contengono la dieta rispettivamente più adatta. In ogni caso, potrebbe essere utile diminuire la quantità di grassi nella dieta e limitare il consumo di noci intere, olio di jojoba e dei pesci escolar e ruvetto (“tirsite” o “pesce olio”).
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Steatorrea: immagini
Vi riportiamo una galleria di immagini che raffigurano feci con steatorrea. Attenzione: immagini non adatte ad un pubblico facilmente impressionabile.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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