Chirurgia refrattiva: ecco le tecniche più avanzate per correggere i problemi della vista

MEDICINA ONLINE VISTA OCCHIO NERVO OTTICO 2 CRANICO CHIASMA OTTICO MIOPIA CECITA FUNZIONE PALLIDO GLAUCOMA RETINA PUCKER MACULARE RETINOBLASTOMA DISTACCO VITREO UMOR CATARATTA OFTALMOLOGOIn Italia vengono effettuati circa 110mila interventi di chirurgia refrattiva all’anno, offrendo una risposta affidabile ed efficace alla correzione dei principali problemi della vista. Si tratta di una disciplina medica in continua evoluzione, in grado in molti casi di eliminare la dipendenza da lenti a contatto e occhiali migliorando il benessere e la qualità di vita delle persone. Negli ultimi anni la chirurgia refrattiva ha raggiunto standard sempre più elevati grazie a tecnologie laser di nuova generazione, ma naturalmente rimane necessario affidarsi a Continua a leggere

Che numero leggi? L’immagine virale sui social potrebbe essere spia di un difetto alla vista

MEDICINA ONLINE Che numero leggi immagine virale sui social potrebbe essere spia di un difetto alla vista Facebook Twitter occhio miopia astigmatismo.jpgL’immagine che vedete in alto è diventata ultimamente virale su molti social, come Facebook e Twitter: raffigura uno Continua a leggere

Autorefrattometria: cos’è, a che serve, come si svolge

MEDICINA ONLINE CRISTALLINO ACCOMODAZIONE MIOPIA IPERMETROPIA ASTIGMATISMO MIDRIASI MIOSI ANISOCORIA PUPILLA IRIDE RETINA VISTA OCCHIO OCCHI COSTRIZIONE LUCE FISSA DROGHE FARMACOLOGIA MORTE FISSA REAZIONE PUPILLARECon autorefrattometria si intende un sistema diagnostico computerizzato eseguito generalmente durante una Continua a leggere

Accomodazione: fisiologia, significato, disturbi, convergenza

MEDICINA ONLINE CRISTALLINO ACCOMODAZIONE MIOPIA IPERMETROPIA ASTIGMATISMO MIDRIASI MIOSI ANISOCORIA PUPILLA IRIDE RETINA VISTA OCCHIO OCCHI COSTRIZIONE LUCE FISSA DROGHE FARMACOLOGIA MORTE FISSA REAZIONE PUPILLARE.jpgCon “accomodazione” (anche chiamata “processo accomodativo”) in medicina si descrive il meccanismo autonomo dell’apparato visivo, permanentemente in Continua a leggere

Differenza tra miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia

MEDICINA ONLINE CRISTALLINO ACCOMODAZIONE MIOPIA IPERMETROPIA ASTIGMATISMO MIDRIASI MIOSI ANISOCORIA PUPILLA IRIDE RETINA VISTA OCCHIO OCCHI COSTRIZIONE LUCE FISSA DROGHE FARMACOLOGIA MOMiopia e astigmatismo spesso vengono confuse. O per l’esattezza la persona non riesce a capire bene come distinguerle. In realtà questi due difetti della vista sono molto diversi tra loro, così come parzialmente diversi sono i sintomi. Come distinguerli?

Miopia

La miopia è un difetto della vista dovuto al fatto che i raggi luminosi non si focalizzano correttamente sulla cornea ma davanti a essa; nei soggetti miopi il bulbo oculare è più lungo rispetto alle dimensioni normali; come conseguenza l’individuo ha una marcata difficoltà a mettere a fuoco le immagini a distanza, mentre può vedere bene da vicino.

Astigmatismo

L’astigmatismo è un difetto della vista dovuto al fatto che la forma della cornea non perfettamente sferica. La conseguenza è che l’individuo non riesce a mettere a fuoco correttamente né le immagini vicine né le immagini lontane. Questo è il motivo per cui miopia e astigmatismo possono essere confuse da chi soffre di tali sintomi. Sia miopia che astigmatismo possono essere facilmente corretti utilizzando opportuni occhiali o lenti a contatto.

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Ipermetropia

L’ipermetropia è un difetto visivo riguardante la capacità di vedere bene gli oggetti vicini, in cui i raggi di luce provenienti da oggetti distanti, anziché arrivare correttamente sulla retina dell’occhio, si focalizzano oltre di essa, rendendo quindi sfocata la visione a tutte le distanze. Tuttavia quando il difetto è lieve, l’occhio, fino a 40 anni circa, riesce a correggere naturalmente il difetto attivando perennemente il meccanismo di accomodazione; in questo modo la visione risulta chiara e nitida come in un occhio normale (emmetrope), anche se questo continuo sforzo della vista spesso affatica gli occhi.

Presbiopia

La presbiopia è una condizione patologica oculistica quasi fisiologica dell’apparato visivo, non appartenente ai difetti di rifrazione, non fa quindi parte delle ametropie. Si tratta di un calo del potere di accomodazione dell’occhio al di sotto delle 4 diottrie, dovuto a un progressivo irrigidimento del cristallino. La presbiopia, in un occhio finora non affetto da altri difetti visivi, si manifesta come difficoltà a mettere a fuoco da vicino: si ha difficoltà a leggere, a lavorare al computer, ecc. Questo avviene perché il livello di accomodazione disponibile è diventato insufficiente per garantire una buona messa a fuoco alle brevi distanze. Insorge per lo più tra i 40 ed i 50 anni (a seconda degli individui) e, secondo diversi studi, è minore in abitanti delle basse latitudini. Fino a 65 anni circa il potere accomodativo continuerà a diminuire notevolmente, per poi stabilizzarsi. All’inizio, quando è presente ancora una ridotta capacità di accomodazione, si può ovviare al difetto visivo allontanando dagli occhi ciò che si legge (allungare le braccia); tuttavia dopo i 50 anni diventa indispensabile l’uso di lenti correttive per la lettura da vicino, poiché il livello di accomodazione residuo è ormai estremamente ridotto, e qualsiasi tentativo di mettere a fuoco naturalmente può creare affaticamento visivo, bruciori agli occhi e mal di testa, soprattutto in assenza di una forte illuminazione.

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Presbiopia associata a difetti della vista

Nei soggetti che presentano una miopia lieve o moderata, la presbiopia non viene sempre avvertita perché un occhio miope è già naturalmente focalizzato sulle brevi distanze, e raramente fa uso del meccanismo di accomodazione, pertanto la visione resta pressoché invariata ad occhio nudo (sfocata e confusa da lontano ma nitida da vicino) ; tuttavia, con l’insorgere della presbiopia, il miope si renderà conto che con le sue lenti correttive per vedere bene da lontano, non sarà più in grado di vedere correttamente anche da vicino, pertanto sarà sempre obbligato a toglierle. Chi è affetto da una miopia notevole, invece, non dovrà togliere completamente gli occhiali per leggere da vicino (in tal caso dovrebbe avvicinarsi eccessivamente a ciò che legge), ma farne un altro paio con gradazione inferiore rispetto a quella per lontano, in modo da ottenere una visione nitida a distanza di lettura (30-40cm). Diversamente nei soggetti ipermetropi, la presbiopia può influire molto sulla capacità visiva, poiché gli occhiali per la visione da lontano diventano insufficienti per vedere nitidamente da vicino, rendendo necessario l’uso di lenti ancora più forti per la lettura; per le ipermetropie latenti (fino a +1.50 diottrie), l’arrivo della presbiopia piano piano smaschera il difetto di ipermetropia, fino ad allora occultato dalla continua accomodazione della vista, perché dapprima si manifesta la visione sfuocata da vicino, ma nel giro di 2-3 anni si iniziano ad avere piccole difficoltà di messa a fuoco anche da lontano, con conseguente affaticamento della vista; anche in questo caso sarà necessario un paio di occhiali per la visione da lontano (correzione ipermetropia) ed uno più forte per la visione da vicino (correzione ipermetropia + correzione presbiopia).

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Che cos’è la diottria?

La diottria è la unità di misura con cui é possibile stabilire il potere di refrazione di una lente. Questa unità è usata anche per misurare i difetti di refrazione dell’occhio: miopia, ipermetropia e astigmatismo. In questo caso, le diottrie rappresentano la quantità di correzione che il paziente, affetto da uno o da vari difetti visivi, ha bisogno nelle lenti degli occhiali per normalizzare la vista. Per approfondire, leggi: Cosa significa “diottria”? Che significa avere 10/10 di vista?

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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