Il gioco nei bambini tra 1 e 6 anni: senso-motorio, di costruzione, di finzione e socio-drammatico

MEDICINA ONLINE BAMBINE BIMBE BAMBINI GIOCO AMICIZIA GIOVINEZZA ADOLESCENZA SCUOLA PEDAGOGIA AMORE FELICITA NATURA AMICHE AMICA ATTRAZIONE OMOSESSUALITA COMPAGNE DI CLASSESe osservate i bambini da un anno in poi, in un momento non programmato della loro giornata – quando cioè non mangiano, non Continua a leggere

Che numero leggi? L’immagine virale sui social potrebbe essere spia di un difetto alla vista

MEDICINA ONLINE Che numero leggi immagine virale sui social potrebbe essere spia di un difetto alla vista Facebook Twitter occhio miopia astigmatismo.jpgL’immagine che vedete in alto è diventata ultimamente virale su molti social, come Facebook e Twitter: raffigura uno Continua a leggere

Bambini sempre più isolati: comprate meno tablet e più giocattoli classici ai vostri figli

MEDICINA ONLINE BAMBINI BIMBI KIDS GIOCHI GIOCATTOLI TROPPI SMARTPHONE TABLET CELLULARE TELEFONINO APP CLASSICI GIOCHI EDUCAZIONE CRESCERE CERVELLO EDUCARE ISOLATI.jpgL’American Association of Pediatricians (l’associazione dei pediatri statunitensi) ha pubblicato alcuni giorni fa un rapporto aggiornato sui migliori giocattoli indicati per Continua a leggere

Allarme sociale: la ludopatia ha bruciato 100 miliardi di euro in un anno

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Rughe Cavitazione Dieta Peso Dietologo Nutrizionista Cellulite PSA Dimagrire Sessuologo Roma Sesso Sex Smettere fumare ANZIANI VITTIME LUDOPATIANell’elenco delle dipendenze patologiche, una delle forme più preoccupanti ed in aumento è la ludopatia, che diventa anno dopo anno sempre più un Continua a leggere

Gomito della balia: far dondolare i bambini è pericoloso

MEDICINA ONLINE DONDOLARE BAMBINI Gomito della balia braccia tirate far dondolare i bambini è pericoloso GIOCO FAMIGLIA PARCO NATURA GENITORI FIGLI BIMBO BAMBINO FRATELLI MAMMA PAPA PASSEGGIATA CORSA PASSEGGIO ALBERI ARIA.jpgQuante volte i bambini ci hanno chiesto di prenderli per mano e farli dondolare? Ecco, bisogna fare attenzione quando accettiamo la loro richiesta, perché un gesto che può sembrare un semplice gioco, rischia di provocare  Continua a leggere

Dipendenza da gioco d’azzardo: cosa fare per smettere di scommettere e di giocare

MEDICINA ONLINE JACKPOT SCOMMESSE GAMBLE GAMBLER GAMING GAME CAVALLI SOCCER HORSE CASINO CARTE POKER SOLDI PERSI LOST SLOT MACHINE LAS VEGAS BELLAGIO.jpgIl gioco d’azzardo, che riguardi il calcio, i cavalli, il poker, le slot machine o qualsiasi altro sistema di scommesse online o dal vivo, a dispetto del nome, non è quasi mai né un gioco, né un vizio, bensì una vera e propria tossicodipendenza dalla dopamina, sostanza che il nostro corpo produce in molte situazioni, tra cui quella del “brivido del gioco” (a tal proposito, leggi anche: Quali sono le funzioni della Dopammina?). Sia chiaro: giocare d’azzardo “ogni tanto” non rappresenta un problema, tuttavia questo articolo si riferisce a quello che nel DSM-5 (la quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) viene descritto come disturbo da gioco d’azzardo (da cui l’acronimo DGA), inserito nel capitolo sui disturbi correlati a sostanze e da addiction. Il DGA è stato definito “dipendenza senza sostanza“ perché, esattamente come un tossicodipendente dipende da una data sostanza, nel disturbo da gioco d’azzardo il giocatore è dipendente da un comportamento.

Sono un giocatore d’azzardo patologico o no?

Per capire se siete o non siete dipendenti dal gioco d’azzardo, vi invitiamo a leggere i seguenti nove punti: se vi ritrovate in almeno quattro tra i seguenti nove sintomi, allora probabilmente siete affetti da disturbo da gioco d’azzardo (anche se ovviamente la valutazione dovrà essere effettuata da un medico).

  1. ho preoccupazione per il gioco d’azzardo (pensieri persistenti sul gioco). Il giocatore è assorbito dal gioco durante tutta la sua giornata, anche quando non gioca. Per esempio è continuamente intento a rivivere esperienze trascorse di gioco, a pianificare la prossima impresa di gioco, a trovare nuove tecniche e sistemi per aumentare le possibilità di vincita e ad escogitare modi per procurarsi denaro per giocare;
  2. ho necessità di giocare sempre più soldi per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato (tolleranza). Esattamente come un tossicodipendente ha bisogno di dosi di sostanza sempre crescenti per provare il piacere che aveva con le prime dosi, allo stesso modo un giocatore patologico ha bisogno di aumentare i soldi giocati per avere lo stesso “brivido” che provava con le prime giocate;
  3. ho praticato vari tentativi di ridurre il gioco o di smettere, senza riuscirci. Il giocatore patologico, negli attimi di lucidità, si rende conto di avere un problema e tenta di ridurre, controllare o interrompere il gioco d’azzardo, tuttavia o non ci riesce affatto, oppure ha successo ma dopo breve tempo ha una ricaduta e torna a scommettere;
  4. ho irrequietezza e/o irritabilità quando non è possibile giocare d’azzardo. Nei momenti in cui per qualche motivo non può giocare (ad esempio se è a lavoro oppure se non ha soldi per giocare o ancora se sta provando a smettere), il giocatore si sente nervoso e nulla può farlo tornare tranquillo se non il tornare a giocare;
  5. gioco d’azzardo per evitare il malumore e non affrontare i problemi. Il giocatore d’azzardo patologico gioca per sfuggire ai propri problemi (ad esempio licenziamento, lutto, litigi con il proprio partner) o per alleviare un umore disforico (ad esempio tristezza, senso di impotenza, senso di colpa, ansia, depressione);
  6. ritorno spesso a giocare nel tentativo di rivincere il danaro precedentemente perso. Nella maggioranza dei casi tutti i giocatori d’azzardo patologici tendono a perdere somme di denaro via via maggiori e ciò li porterà a tornare a giocare sempre più soldi nel tentativo di “rifarsi delle perdite”. Ovviamente questo comportamento è un vero e proprio circolo vizioso che può portare il giocatore alla bancarotta;
  7. mento agli altri circa l’entità del problema. Tipicamente il giocatore dice bugie o minimizza l’entità del proprio problema con le altre persone, tra cui famigliari, amici e perfino terapeuti e medici. Ad esempio può riferire di giocare 10 minuti al giorno mentre in realtà passa varie ore nel gioco, oppure di spendere pochi euro al giorno mentre in realtà ne brucia centinaia;
  8. ho perso una relazione o un’opportunità significativa a causa del gioco d’azzardo. Il giocatore patologico può ad esempio aver divorziato, o perso il lavoro, o perso opportunità scolastiche o di carriera a causa del gioco d’azzardo;
  9. altre persone hanno dovuto farsi carico dei miei problemi finanziari conseguenti al gioco d’azzardo (operazione di salvataggio). Capita spesso che il giocatore arrivi a spendere non solo i propri soldi, ma anche a contrarre pesanti debiti o vendere oggetti importanti (ad esempio automobile o casa). In questi casi altre persone (famigliari, amici…) devono farsi carico di questi problemi, ad esempio con prestiti.

Un circolo vizioso

Se sei qui è perché probabilmente sei un giocatore “problematico” (o lo è un tuo caro) e non riesci a mantenere lucidità e consapevolezza nel momento di puntare. Devi sapere che, anche se sei sicuro del contrario, non lo fai per divertimento e neanche per noia, ma lo fai per avere la tua dose di dopamina ed avere quelle emozioni tra la tua puntata e l’esito del tuo azzardo che ti hanno portato in un circolo vizioso che in realtà è una malattia, una “dipendenza comportamentale”. Questo circolo vizioso non si fermerà mai da solo, perché si autoalimenta, almeno finché ci sono soldi da giocare:

  • finché vinci, non riesci a smettere perché credi che sia il “momento buono” quindi continui a giocare;
  • quando inizi a perdere, giochi sempre di più per recuperare le perdite;
  • quando sei in un periodo in cui sei “in pari”, continui a giocare aspettando la “grossa vincita” che aspetti da tempo.

Tutte queste situazioni – se non controllate, e quasi mai lo sono – portano, statisticamente, quasi sempre, a perdere tutto, momento in cui se va bene si smette di giocare (ma la famiglia è sul lastrico) e se va male si cercano soldi da strozzini o rubando.

Voglia di vincere o paura di perdere?

In tutte le situazioni prima elencate, la voglia di giocare dipende non dalla volontà di vincere soldi (come pensa il giocatore), bensì dalla volontà di provare di nuovo “il brivido” della scommessa, che è essenzialmente alimentato non dalla speranza di vincere, bensì dalla paura di perdere. Un giocatore che si ritrovasse in un casinò dove vince sempre sarebbe inizialmente contento, per poi annoiarsi, in assenza di quel “brivido”, che è correlato ad alti picchi di adrenalina e dopamina: il giocatore si sente vivo e prova piacere finché rischia di perdere, ma senza la paura di perdere si annoierebbe velocemente. Il gioco smette di essere quindi un modo di divertirsi, ma diventa un mezzo per raggiungere la propria dose giornaliera di dopamina, come lo è una dose di eroina per un eroinomane.

Leggi anche: Come smettere di masturbarsi e di guardare porno online in 14 passaggi

Il circolo vizioso si può spezzare?

E’ dura, ma si può! Vediamo oggi alcuni consigli per spezzare il circolo vizioso della dipendenza da gioco d’azzardo compulsivo e patologico. Ti anticipo che – soprattutto se sei un giocatore accanito da molto tempo – questo non sarà un processo semplice e senza possibili ricadute, ma già il fatto che sei qui oggi significa che hai ammesso di avere un problema di gioco eccessivo, quindi – ti assicuro – sei già un passo avanti! Cominciamo:

1) Prendi un foglio e scrivi i motivi per cui vuoi smettere di giocare. Ecco qui qualche esempio in cui forse ti ritroverai:

  • Perché vuoi smettere di perdere soldi inutilmente.
  • Perché vuoi smettere di chiedere prestiti a genitori, amici, strozzini e banche per continuare a giocare.
  • Perché vuoi ricominciare ad avere relazioni sane con i tuoi amici, con la tua compagna e con la tua famiglia, anziché passare la giornata nelle bische o davanti ad un pc.
  • Perché vuoi essere in grado di vivere il presente piuttosto che stare di fronte allo schermo del tuo computer.
  • Perché non vuoi essere uno schiavo delle tue dipendenze.
  • Perché stai perdendo il sonno, dimenticando di mangiare e ti senti sempre stanco e nervoso a causa del tuo problema.
  • Perché senti di aver perso il rispetto per te stesso, la tua dignità e “il controllo sulla tua vita”.
  • Perché scommettere sta cominciando a compromettere la tua vita (famiglia, lavoro, salute…).
  • Perché vuoi tornare a provare piacere con le vere piccole gioie della vita, e non con il brivido della scommessa.
  • Perché l’energia che usi per scommettere, la vuoi invece usare per fare un lavoro normale.
  • Perché scommettere in modo compulsivo alla lunga può danneggiare il tuo cervello.

2) Rendi difficile l’accesso ai siti di scommesse. Molte persone passano la maggior parte delle loro giornate davanti a un computer per motivi di studio o di lavoro, quindi la tentazione di fare una capatina in qualche sito di scommesse è alta. Esistono però modi per rendere più complicato l’accesso ad essi.

  • Se il tuo lavoro lo concede, evita di navigare in internet il più possibile.
  • Esistono dei software che impediscono l’accesso ai siti di scommesse.
  • Se puoi, disattiva la connessione a internet quando non ti serve. Crea un rituale elaborato che ti renda più difficile riattivarlo. Scegli una password lunga e complessa.
  • Fai in modo di non ritrovarti mai con un computer (o un tablet/pc) da solo.
  • Metti delle foto della tua famiglia sulla scrivania dove tieni il computer. Delle foto sorridenti delle persone che ami, magari di tuo fratello da piccolo, potrebbero aiutarti a non tenere atteggiamenti che non approverebbero.
  • Per lo stesso motivo usa foto della tua famiglia come sfondo del tuo desktop, tablet e smartphone.
  • Pianifica l’uso del tuo pc: lo potrai accendere solo in alcuni orari e lo dovrai tenere spento il resto del tempo.

Leggi anche: Dipendenza da alcol: come fare per smettere di bere alcolici e superalcolici

3) Non smettere di scommettere del tutto. Anche se il metodo migliore per disintossicarti è quello di smettere del tutto nello stesso momento, per alcuni è davvero difficile smettere del tutto dall’oggi al domani, in questo caso potrebbe essere utile un periodo di diminuzione graduale:

  • Impegnati per limitare ogni giorno di più la quantità di tempo che passi a scommettere e di soldi: datti dei limiti temporali ed economici.
  • Limita il numero di volte al giorno in cui scommetti.
  • Limita la quantità di soldi che scommetti abitualmente.

MEDICINA ONLINE JACKPOT SCOMMESSE GAMBLE GAMBLER GAMING GAME CAVALLI SOCCER HORSE CASINO CARTE POKER SOLDI PERSI LOST SLOT MACHINE LAS VEGAS BELLAGIO

4) Ricompensati per il tuo buon comportamento. Pianifica dei premi per ogni successo raggiunto, ad esempio se riesci a stare un giorno senza scommettere, mangia il tuo dolce preferito o fatti un piccolo regalo, come un paio di scarpe che volevi a tutti i costi. Evita solo di “mettere in palio” una “giocata”: ciò tende a mitizzare ancor di più un comportamento che invece devi imparare a dimenticare.

5) Mantieniti impegnato. La tua dipendenza dalle scommesse può essere nata perché ti sentivi solo, annoiato e non riuscivi a pensare a niente di meglio da fare. Adesso è il momento di prendere la vita nelle tue mani creando una routine significativa che ridurrà al minimo il tempo a tua disposizione per giocare. Ecco come:

  • Allenati. Inizia ad amare la corsa, l’escursionismo o gli sport di squadra. Fare attività fisica ti terrà lontano dal computer e dalle sale scommesse e ti farà bene alla salute.
  • Fai esercizio ogni pomeriggio, così di sera sarai stanco e preferirai andare a dormire, piuttosto che a giocare alle slot.
  • Sviluppa degli hobby che ti tengano lontano dalle scommesse. Dipingi all’aperto, segui un corso di fotografia, ascolta musica, o passa del tempo a leggere nel parco. Fai tutto quello che puoi per allontanarti dal computer.

6) Capisci i motivi alla base. La dipendenza dal gioco d’azzardo spesso è il sintomi di un disturbo d’ansia che non deve essere sottovalutato. Spesso il desiderio di scommettere interviene in un momento in cui ci si sente tristi ed il brivido del gioco è un modo per evitare di pensare ai motivi per cui ci si sente così. Chiediti quali sono questi motivi, anche grazie all’aiuto di un medico e di uno psicoterapeuta.

Leggi anche: Cocaina: effetti a breve e lungo termine e loro durata

7) Sviluppa una relazione importante. Passare del tempo con amici intimi o un partner ti farà sentire più sicuro di te e ti terrà lontano dal gioco d’azzardo.

8) Determina piccole mete personali graduali. A esempio comincia cercando di non scommettere per un giorno, poi per tre giorni consecutivi.

MEDICINA ONLINE JACKPOT SCOMMESSE GAMBLE GAMBLER GAMING GAME CAVALLI SOCCER HORSE CASINO CARTE POKER SOLDI PERSI LOST SLOT MACHINE LAS VEGAS BELLAGIO.jpg

9) Parlane con un amico o col partner. Anche se i tuoi amici non saranno in grado di aiutarti a trovare un modo di uscirne, parlarne semplicemente con qualcuno ti farà sentire meno solo, anche perché probabilmente – vista la diffusione del fenomeno –  forse anche lui potrebbe avere lo stesso problema, ed uscirne in due è più facili che da soli.

10) Cancella tutti i conti che hai. Elimina tutti i conti che hai presso siti di scommesse e sale di scommesse.

11) Cerca informazioni e parlane col medico e con lo psicoterapeuta. Se hai cercato di smettere di scommettere da solo e non sei stato in grado di farlo, potresti aver bisogno di chiedere aiuto.

  • Trova aiuto su internet. Cerca l’argomento e leggi i consigli delle altre persone che soffrono di problemi simili su forum autorevoli. Tuttavia, se passare tempo su internet scatena la tua dipendenza, riduci al minimo il tempo che passi online o fallo con un amico.
  • Parlane col medico e lo psicoterapeuta. Potranno consigliarti le giuste terapie, come quella farmacologica e quella cognitivo-comportamentale.

Se credi di avere un problema di dipendenza da gioco d’azzardo, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riuscirai a risolvere definitivamente il tuo problema.

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PRENOTA UNA VISITA CONTATTI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano Pene

Per approfondire:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Epilessia infantile: come comportarsi col proprio figlio?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia  Massaggio Linfodrenante Dietologo Cellulite Dieta Sessuologia Sex PSA Pene Laser Filler Rughe Botulino BAMBINI TABLET SCRIVERE DIFFICOLTACon alcune semplici misure di sicurezza il bambino affetto da epilessia è in grado di vivere una vita assolutamente normale e compiere le stesse attività dei suoi coetanei, come giocare, fare sport ed in generale di dedicarsi a tutte quelle attività adatte alla sua fascia d’età.

Epilessia e sport nei bambini

I genitori di soggetti epilettici spesso si preoccupano che l’esercizio o un’attività sportiva possa peggiorare le convulsioni dei propri figli, ma raramente questo scatena un episodio. Anzi, un’attività fisica regolare può migliorare il controllo degli episodi. Anche praticare sport sicuri può essere estremamente salutare per il benessere fisico, mentale ed emozionale. È sempre importante invece evitare traumi legati allo sport, perché possono aumentare il rischio di convulsioni.

Precauzioni

È importante assicurarsi che gli altri adulti che si prendono cura di vostro figlio (i parenti, le babysitter, gli insegnanti, gli allenatori, …) sappiano che vostro figlio ha l’epilessia, comprendano il disturbo e sappiano che cosa fare in caso di convulsioni. Date a vostro figlio tutto l’aiuto necessario, parlate apertamente dell’epilessia e rispondete con sincerità a tutte le domande. I bambini affetti da epilessia possono provare disagio per le convulsioni o temere di avere un attacco quando sono a scuola o con gli amici. Prendete in considerazione l’opportunità di portare vostro figlio da uno psichiatra infantile o da uno psicologo, se si trova a dover combattere contro queste ansie. Per prevenire le convulsioni, accertatevi inoltre che vostro figlio:

  • assuma il farmaco o i farmaci seguendo la prescrizione;
  • eviti di smettere di prendere il farmaco solo perché è da tanto tempo che non si verifica un attacco;
  • eviti le cause scatenanti (come ad esempio la febbre, la stanchezza o una notte insonne);
  • proceda regolarmente alle visite specialistiche programmate, anche se si sta rispondendo bene alla terapia.

Per gestire al meglio l’epilessia sono diversi i fattori importanti: è necessario alimentarsi e riposare correttamente e non essere stressati. Dovreste anche prendere altre precauzioni di buon senso, che vi permetteranno di controllare meglio la malattia di vostro figlio e non correre rischi inutili. Ad esempio:

  • i bambini più piccoli devono fare il bagno solo sotto sorveglianza di un adulto;
  • i bambini più grandi devono fare la doccia o il bagno soltanto quando c’è qualcuno in casa con loro, che possano intervenire in caso di attacco;
  • preferire la doccia al bagno;
  • nuotare o andare in bicicletta da soli non sono buone idee per i bambini malati di epilessia (però possono divertirsi in sicurezza, se svolgono queste attività insieme ad altre persone). Quando vanno in bici è necessario che indossino il casco.

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

I virus sui giocattoli dei bambini sopravvivono fino a 24 ore

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma VIRUS GIOCATTOLI 24 ORE INFEZIONI  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgUno studio condotto dalla Georgia State University, pubblicato online sulla rivista The Pediatric Infectious Disease Journal, ha dimostrato che una possibile causa di infezioni tra i bimbi sono i giocattoli sui quali alcuni virus sopravvivono fino a 24 ore.

Come si è svolto l’esperimento

Per compiere la ricerca, gli studiosi hanno appositamente infettato un giocattolo in plastica, con un virus conservato in un ambiente a 22 gradi ed esposto a due diverse percentuali di umidità relativa del 60% e 40%. In queste condizioni, simili a quelle presenti nelle comuni abitazioni domestiche, sono stati poi in in grado di recuperare particelle virali infettive fino a 24 ore dopo la contaminazione dell’oggetto. Analizzando il giocattolo a distanza di tempo hanno potuto evidenziare la presenza del microrganismo dopo 24 ore nel primo caso, con un’umidità relativa del 60%, e dopo 10 ore nel secondo caso, umidità al 40%.

Bambini più a rischio

Gli esperti fanno sapere che spesso le persone non pensano che sia possibile prendere i virus da oggetti inanimati, ma che vengano trasmessi solo da un individuo all’altro. I bambini sono particolarmente esposti al rischio di infezioni perché mettono in bocca le mani e tutti gli oggetti che trovano. L’asilo nido, le scuole materne, la sala d’attesa del pediatra, la propria casa sono luoghi in cui i piccoli condividono i giochi ed è, quindi, facile che si sviluppino delle infezioni, in quanto sui loro giocattoli alcuni virus sopravvivono fino a 24 ore. Quelli dell’influenza e della SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome, Sindrome Acuta Respiratoria Severa), per esempio, riescono a mantenersi vivi diverse ore grazie alla loro armatura proteica, conservandosi come particelle virali complete e potenzialmente infettive.

Serve un’accurata pulizia

Un consiglio per contenere la trasmissione di virus è pulire e igienizzare regolarmente bambolotti e macchinine. Per farlo si può usare una piccola quantità di candeggina opportunamente diluita e poi ben risciacquata con acqua o altri prodotti specifici, purché atossici.

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui miei nuovi post, metti like alla mia pagina Facebook o seguimi su Twitter, grazie!