Non solo rughe: i dieci problemi estetici risolvibili con botulino

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP FIORI NATURAÈ considerato da molti come il ‘re’ della medicina estetica. Conosciuto per la sua capacità di ridurre le rughe e migliorare piccoli inestetismi sui volti delle dive. Ma pochi sanno che il botulino ha diverse e importanti applicazioni anche nella risoluzione di problemi estetici molto seri, spesso migliorando sensibilmente la qualità della vita di chi ne beneficia. La tossina permette di trattare in modo molto efficace le rughe d’espressione che sono provocate dai muscoli della mimica facciale dopo una certa età. Tipici esempi sono le rughe che si generano tra le sopracciglia con il corrugamento, le rughe frontali e le zampe di gallina. Il botulino viene impiegato per attenuare il cosiddetto ‘sorriso gengivale’, ovvero quando sorridendo si espone in modo significativo la porzione di gengiva compresa tra l’arcata dentale superiore ed il labbro. Tra le applicazioni della tossina botulinica sconosciute ai più, c’è quella dedicata a risolvere i problemi di iperidrosi (leggi l’articolo dedicato). Il botulino viene usato anche per attenuare le rughe verticali sul collo, per la cute ipersebacea del viso e per sollevare la coda del sopracciglio, migliorando l’estetica del volto.

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Acqua e sapone o truccatissima? Ecco come cambia il comportamento delle persone a seconda del tuo make up

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Vi siete mai chiesti come la quantità di trucco sul volto di una donna influenza la percezione (ed il relativo modo di comportarsi) che hanno gli altri nei suoi confronti? Brinton Parker, una giovane ragazza statunitense, ha voluto fare un interessante esperimento per cercare di capirlo.

Brinton è una studentessa statunitense di 21 anni e frequenta un college in California; colpita dalla quantità di critiche che i suoi coetanei si indirizzano a vicenda quando si parla di aspetto estetico, ha deciso di fare un semplice esperimento, che è ormai diventato famoso ed è apparso su numerosi quotidiani online come il Daily Mail. Nel corso di una settimana ha sfoggiato tre look diversi ed ha annotato i commenti che le sono stati rivolti.

Cominciamo col primo look “acqua e sapone”.

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Look 1 (senza trucco)

Brinton ha superato lo scoglio più grande ed è andata all’università senza un filo di trucco. Ovviamente il destino ha voluto che quel giorno si svegliasse con un bel brufolo sulla guancia, che non ha potuto coprire; lo stesso vale per le occhiaie violacee, l’unico effettivo difetto della sua pelle. I commenti hanno spaziato. Dal compagno che le chiede se ha avuto un weekend pesante al barista che le porge un caffè dicendo “sembra fare al caso tuo“, il resto del mondo si è accorto della differenza. Certo, nessuno l’ha offesa, anche perché è comunque una ragazza carina, ma sicuramente hanno contribuito a farla sentire meno bella e sicura di sé rispetto al solito. Solo una sua compagna le ha detto che stava bene quel giorno, mentre un amico, più creativo, ha buttato lì un “sembri stravolta come mi sento io”.

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Look 2 (trucco semplice naturale)

Il secondo make-up rispecchia lo stile di Brinton, infatti la ragazza ammette di truccarsi così tutti i giorni. Correttore, cipria, blush, mascara, matita occhi illuminante e burrocacao sono gli unici prodotti che usa, ed effettivamente è un look molto appropriato per la scuola. La pensano allo stesso modo i suoi compagni, che le rivolgono diversi complimenti: “adoro il tuo blush”, “sei proprio carina oggi, che mascara hai usato?”, “il tuo trucco è davvero bello”.

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Look 3 (trucco pesante)

Il terzo giorno Brinton si scatena e spalma sul suo viso decine di prodotti. Fondotinta in crema, terra e illuminante per il conturing, correttore, ombretti scuri, mascara, rossetto… un look decisamente glamour! Lei stessa ammette di provare un un senso di libertà nel conciarsi “da Beyoncé” senza un motivo o un’occasione particolare. Ovviamente la gente si stupisce: un ragazzo le chiede se è pronta per festeggiare nel weekend, un barista pensa che stia recitando nello spettacolo teatrale dell’università (scambia il contouring per un trucco di scena) e una cassiera la prende per un’adolescente che si prepara per il ballo di fine anno.

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Trattamenti naturali di bellezza dai cinque angoli del globo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP OCCHIALI DA SOLE COLORATII rituali di bellezza variano a seconda degli ingredienti e delle caratteristiche di ogni popolazione ma il segreto e l’obiettivo sono comuni in ogni angolo del globo: avvalersi della bontà della natura per aiutare il proprio fisico a mantenersi belli e in forma, anche quando si è in là con l’età. Dalle maschere di tè verde e bianco dalla Cina al tè del mattino in India, con zenzero e miele fino allo scrub naturale di limone e zucchero usato in Messico per levigare le mani: ecco cinque segreti rigorosamente naturali e facilmente replicabili dalle donne (e dagli uomini ovviamente!) di tutto il mondo.

1) CINA, maschera per il viso al tè verde
Sono molti i tè ricchi in antiossidanti. Quelli verde e bianco abbondano di molecole che aiutano contro le rughe e stimolano il rinnovo cellulare. I cinesi mischiano la polvere di tè bianco con una tazza di tè verde per creare una potente maschera facciale. Se applicata sul viso per almeno una decina di minuti aiuta a combattere i segni del tempo e arricchisce di antiossidanti.

2 INDIA, tè con zenzero e miele al mattino
Le donne indiane al mattino si svegliano con una tazza di tè allo zenzero. Mischiato con zenzero tritato e miele diventa un concentrato anti età. Il miele è anche un potente antibatterico e riduce le infiammazioni mentre lo zenzero è un antiossidante ed aiuta con il collagene.

3. MESSICO, scrub allo zenzero e lime
Si sa che le mani sono una delle parti del corpo dove l’invecchiamento è più visibile. La pelle perde elasticità e si formano le odiose rughe e vene in rilievo. In Messico le donne mischiano il succo di limone e lo zucchero per creare un efficace scrub per le mani. I cristalli di zucchero sono un esfoliante ed aiutano a rimuovere le cellule morte. Il succo di limone contiene l’acido alfaidrossido che si trova in molti trattamenti anti età.

4. POLINESIA, il succo di Noni
Forse l’avrete sentito nominare fra i prodotti più in voga al momento fra modelle ed esperti di bellezza. Ma in effetti il succo di Noni è conosciuto in Indonesia da migliaia di anni. Gli abitanti della Polinesia lo utilizzano per le proprietà idratanti e anti età. Gli studi hanno dimostrato che è efficace nel levigare l’apparenza di rughe e zampe di gallina.

5. FRANCIA, i benefici dell’uva
Gli estratti dei semi di uva sono carichi di antiossidanti. Tali estratti hanno anche un effetto protettivo verso il collagene e l’elastina, le proteine che rendono la pelle elastica e soda. In Francia i benefici sono noti e sono molti i prodotti di bellezza che oggi ne fanno uso.

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Unghie fragili? Gli integratori per rinforzale e farle crescere più velocemente

MEDICINA ONLINE UNGHIE SMALTO MANO BELLEZZA DONNASe le tue unghie sono particolarmente fragili puoi trovare in farmacia e parafarmacia degli integratori, da assumere per bocca o da applicare direttamente sull’unghia. Questi ultimi si presentano sotto forma di smalto idrosolubile e contengono complessi multivitaminici, selenio, silicio e urea. Sono da applicare un paio di volte alla settimana quando l’unghia è libera da smalto.
L’alternativa sono gli integratori sotto forma di capsuline, da ingerire con un bicchier d’acqua. In commercio ci sono preparati ricostituenti specifici per rinforzare le unghie, perfetti se noti lamine sfibrate e che si piegano, magari dopo una dieta restrittiva, trattamenti di ricostruzione o in seguito ad alterazioni ormonali, come gravidanza o menopausa.

Maggiore velocità di crescita ed idratazione

Gli integratori sono mix di componenti bilanciati in varie percentuali. Tra quelli più comuni ci sono gli amminoacidi solforati (cistina, arginina, treonina) che costituiscono naturalmente l’unghia. Troviamo anche oligoelementi, come zinco, selenio, silicio, ferro e calcio. E poi le vitamine A, C, E e la biotina. Quest’ultima, in particolare, è detta vitamina dei capelli e delle unghie: è un enzima che non solo migliora le unghie, ma ne accelera anche la crescita. Gli integratori più nuovi contengono acidi grassi essenziali, cioè gli omega 3, utili per restituire lipidi e quindi una maggior idratazione.

Per quanto tempo prendere un integratore e perché parlare col medico?

Consiglio cicli di almeno tre mesi ripetibili dopo due mesi di pausa. Se noti fragilità delle tue unghie è comunque prudente chiedere consiglio al medico, non solo per identificare gli integratori più adatti a te e la rispettiva durata di assunzione: alcune patologie da carenza di nutrienti, possono infatti avere tra i sintomi una eccessiva fragilità delle ossa e caduta dei capelli.

I migliori prodotti per la cura delle unghie

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere di mani e piedi, in grado di migliorare forza, salute e bellezza delle tue unghie e della tua pelle:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Revitalift Laser X3 della L’Oréal migliora le rughe più del laser?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI ELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UPQualche giorno fa vedo in tv la pubblicità della nota marca L’Oréal che proclamava in maniera altisonante la capacità del suo prodotto, la crema “Revitalift Laser X3”, di battere il laser del medico nella gara per ridurre maggiormente le rughe cutanee. Cerco di capirci di più e vado sul loro sito e trovo questa pagina (PS: LA PAGINA E’ STATA CANCELLATA):

http://www.loreal-paris.it/trattamenti-per-la-pelle/viso/revitalift-laserx3.aspx

Come potete vedere si dice “Per la 1° volta, l’efficacia del nostro trattamento, utilizzato per 8 settimane, è stata comparata con una sessione laser sulle rughe del contorno occhi” e accanto si mostra che il trattamento ha fatto ridurre del 2% e del 3% in più il rilievo e la profondità delle rughe rispetto ad un trattamento con laser CO2.

Ottimo, peccato che non si citi chi ha fatto la ricerca! L’ha commissionata la L’Oréal pagando terze persone per effettuarla: forse potrebbe verificarsi un piccolo conflitto di interessi, che ne dite?

Inoltre non si dice né chi sono i medici che hanno effettuato il trattamento col laser (sono bravi o no?) e neanche con quale modalità sono state scelte le pazienti sottoposte al trattamento.

Altra mia considerazione: si cita il laser CO2 senza dire che tipo di laser CO2 è stato usato! Pulsato o frazionato? come abbiamo visto con questo mio articolo vi sono vari tipi di laser CO2.

Ovviamente, oltre al tipo di laser, non si cita neanche marca e modello del laser utilizzato quando invece si intuisce facilmente che, come per ogni strumento, vi sono apparecchi con migliore o peggiore qualità dei componenti!

Considerazione finale: nella pubblicità viene piuttosto messo in secondo piano il dato non indifferente della durata dei due trattamenti: 30 minuti + 10 giorni di rinnovamento cutaneo per il laser, contro le 8 settimane (56 giorni) per la crema.

Io non sono contro la cosmesi, anzi penso che sia utilissima per mantenerci esteticamente in forma al punto che gli ho dedicato una sezione apposita del sito, inoltre considero la L’Oréal, nonostante sia una marca commerciale, generalmente discreta con un INCI che solitamente è sufficientemente buono però non esageriamo con questi paragoni azzardati o, quantomeno, citiamo sul sito come e da chi è stata effettuata la ricerca clinica tanto blasonata!

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La couperose (rosacea): cause, rimedi naturali e laserterapia

MEDICINA ONLINE VOLTO OCCHI AZZURRI FIDUCIA SE DONNA CAPELLI SPAZZOLA SGUARDO RAGAZZA BELLEZZA PETTINE MORA PELLE SKIN OCCHI TERAPIA TRATTAMENTO EYES BELLEZZA VISO RIMEDI SEXY SEX HAIR LLa rosacea è una dermatosi cronica, ovvero un’alterazione patologica della cute, che interessa di solito l’area centrale del volto e si manifesta con eritema, con teleangectasie e con lesioni infiammatorie di tipo acneiforme (cioè con papule e pustole simili a quelle dell’acne). Quest’ultima caratteristica l’ha fatta chiamare in passato anche “acne rosacea”, denominazione in disuso per non confonderla con l’acne. È anche chiamata con il termine desueto copparosa o, più comunemente, con il francese couperose.

Cause

La precisa eziopatogenesi della malattia è tuttora sconosciuta. Fra i tanti possibili fattori patogeni studiati, vi sono l’esposizione ai raggi ultravioletti i radicali liberi come superossido e radicale idrossile, una aumentata reattività dei vasi sanguigni, alcuni neuropeptidi, catelicidine, fattori infettivi. In particolare è stata studiata una possibile correlazione con l’infezione intestinale da Helicobacter pylori e con la presenza di alte concentrazioni di Demodex sulla pelle.

Sintomi

L’eritema (arrossamento della pelle), con distribuzione tipicamente simmetrica, è la prima tappa evolutiva e interessa la parte centrale del volto, in particolare guance, naso e fronte, ma può presentarsi, meno spesso, anche su collo e torace. Un elemento piuttosto caratteristico della malattia è il rinofima, una alterazione patologica della cute che riveste il naso, in seguito alla quale quest’ultimo assume una forma globosa e irregolare e un colorito intensamente rosso come nell’eritema. Se tale alterazione interessa aree cutanee diverse da quella del naso si parla più genericamente di fimatosi. In questi casi la cute appare notevolmente ispessita, con pori visibili. Un interessamento oculare è presente nel 60% circa dei pazienti. Spesso le manifestazioni più evidenti riguardano le congiuntive, ma anche le cornee (in stadi avanzati) e le palpebre possono essere interessate. In caso di interessamento della cornea, una diagnosi tardiva potrebbe comportare una compromissione della capacità visiva. Le telangectasie (dilatazione dei vasi sanguigni superficiali del viso) sono un elemento costante riscontrabile in tutti i pazienti. Le papule, di colore rossastro, tendono a disporsi in piccoli gruppi e sono spesso accompagnate da pustole. È possibile anche il riscontro di noduli cutanei. mentre la presenza di comedoni, pur non escludendo la diagnosi di rosacea, deve far pensare ad altri tipi di acne. La malattia può essere confusa e/o coesistere con l’acne comune e con la dermatite seborroica.

Trattamento

Il trattamento della rosacea prevede sia un approccio di tipo comportamentale (modifica dello stile di vita) per eliminare o ridurre i fattori scatenanti, sia uno farmacologico. Nel primo gruppo rientrano misure quali l’evitare l’esposizione alla luce solare e l’uso di prodotti per la pelle contenenti alcol, laurilsolfato di sodio e alcuni oli essenziali, come quelli di eucalipto, menta piperita e chiodi di garofano. La terapia farmacologica si suddivide a sua volta in topica (locale) e sistemica (generale). La terapia topica, che rappresenta generalmente la prima scelta, è basata principalmente su metronidazolo e acido azelaico. Entrambi sono considerati efficaci (sebbene l’acido azelaico non abbia dimostrato effetti sulle teleangectasie) e con scarsi effetti collaterali. La terapia sistemica, al contrario, è indicata in casi più gravi ed esistono poche evidenze sperimentali sulla sua efficacia.. Essa comprende prevalentemente antibiotici appartenenti alle classi dei macrolidi, come claritromicina e azitromicina, e delle tetracicline, in particolare la doxiciclina; un altro farmaco utilizzato è l’isotretinoina per via orale o topica, sotto forma di crema. Tra i possibili rimedi sono stati studiati anche estratti di piante come il Chrysanthellum indicum, ottenendo buoni risultati in termini di efficacia e tollerabilità nelle forme moderate. Recentemente è stato introdotto un nuovo trattamento dimostratosi efficace nella quasi totalità dei casi, un farmaco in gel a base di brimonidina tartrato 3 mg/g.

Laser

Il laser vascolare per uso dermatologico, a lunghezza d’onda singola, oppure la luce pulsata (in inglese: intense pulsed light, IPL), a spettro più ampio, offrono uno dei migliori trattamenti per la rosacea, in particolare per l’eritema della pelle. Questi macchinari utilizzano la luce per penetrare nell’epidermide e centrare i capillari nel derma. La luce con lunghezza d’onda inferiore ai 900 nm è assorbita dai principali cromofori del sangue: emoglobina, ossiemoglobina, bilirubina più che dall’acqua. Per riscaldamento selettivo le pareti dei capillari possono superare i 70 °C, danneggiandosi, per venire poi assorbiti dal meccanismo di difesa naturale del corpo. Focalizzando l’energia in aree ristrette si può ottenere la cauterizzazione dei vasi. Con un numero sufficiente di trattamenti, questo metodo può anche eliminare del tutto l’arrossamento, sebbene dei trattamenti periodici aggiuntivi saranno probabilmente necessari per rimuove i nuovi capillari riformati.

I laser ad anidride carbonica, chiamati anche laser CO2, possono essere utilizzati per rimuovere il tessuto in eccesso causato dalla rosacea fimatosa. Questi laser emettono una lunghezza d’onda nel lontano infrarosso che viene assorbita direttamente dalla pelle ed in particolare dai tessuti ricchi di acqua. Non può generare un riscaldamento selettivo verso i cromofori del sangue. Il fascio laser può essere focalizzato in un fascio sottile e usato come un bisturi o sfocato per vaporizzare più ampie aree di tessuto. Per il trattamento della rosacea papulo pustolosa sono state utilizzate anche terapie con luce a bassa energia in particolare alcune apparecchiature a luce blu, già utilizzate nella fototerapia dell’acne.

Anche il fotoringiovanimento può essere utilizzato per migliorare l’aspetto della rosacea e ridurre il rossore associato.

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Combattere le macchie cutanee sul viso: rimedi naturali, cosmetica e laserterapia

Tra i segni dell’invecchiamento, procurati dall’avanzare dell’orologio biologico, spiccano le macchie sulla pelle del viso che rappresentano sicuramente uno tra gli effetti più sgradevoli e meno accettati dalle persone.

Cause
Le macchie sul viso sono la conseguenza di alterazioni nel funzionamento dei melanociti – le cellule addette alla produzione del pigmento melanico – che con l’avanzare dell’età tendono ad “incepparsi” e così la distribuzione di melanina non appare uniforme ed il viso si macchia di chiazzette più chiare o più scure e decisamente antiestetiche.
Quello delle macchie sulla pelle del viso è talvolta un grosso ed evidente problema, che affligge molte donne: in tal caso, solamente il dermatologo potrà indirizzare il paziente verso il trattamento più consono alle esigenze del soggetto.
Prima di analizzare quali sono i possibili accorgimenti da tenere in considerazione, analizzeremo i fattori eziologici che deturpano la pelle del viso provocando macchie: l’età non è infatti l’unica causa che le determina:

  • Couperose
  • Lentiggini
  • Efelidi
  • Macchie bianche sulla pelle

Perché compaiono?
L’invecchiamento cutaneo è un evento naturale e biologico, che non può essere evitato; nonostante quanto detto, ci sono alcuni fattori che possono potenziare il decadimento della pelle. Sicuramente, le radiazioni solari, il fumo, lo smog ed il vento possono accelerare il fenomeno dell’invecchiamento cutaneo: i radicali liberi danneggiano la pelle, rendendola più delicata e fragile. I meccanismi che regolano la produzione di melanina si indeboliscono e il risultato è una produzione irregolare del pigmento: compaiono le macchie senili, molto evidenti a livello delle mani e del viso: appaiono di colore scuro, solitamente di forma tondeggiante, causate da un’iperpigmentazione che coinvolge non solo lo strato superficiale della pelle (strato corneo), ma anche quelli più profondi. Se all’avanzare dell’età si associano anche le radiazioni UV, che danneggiano la cute ed ossidano la cheratina, l’epidermide tende ad apparire sempre più spessa e massiccia.

Le macchie sulla pelle possono essere la conseguenza di un’eccessiva esposizione alle radiazioni solari: si parla di lentigo solari, che appaiono nel viso e nelle zone maggiormente interessate dal sole. Sono di colore giallo scuro o nocciola: in tal caso, le macchie solari non rappresentano un vero e proprio problema (se non un inestetismo temporaneo) e non è indispensabile il parere del dermatologo.

Leggi anche: Rimuovi definitivamente le macchie cutanee in modo veloce e sicuro con la Luce Pulsata Medicale

Anche chi fa uso di estrogeni – come la pillola contraccettiva – potrebbe presentare questo problema, in particolare a livello del viso: le modificazioni ormonali sono percepite, infatti, anche dai melanociti, che potrebbero alterare il ritmo di produzione del pigmento (disturbo noto come melasma). Proprio per questo sbalzo ormonale, anche le gestanti potrebbero presentare alcune macchie scure color grigio o marrone (“macchie da gravidanza”): in tal caso, la condizione è reversibile, poiché la scomparsa delle chiazze coincide quasi sempre con il periodo post-parto.
Similmente, le donne che entrano in menopausa hanno più probabilità di sviluppare macchie sulla cute a causa delle alterazioni ormonali correlate: cloasma è il termine tecnico che indica le macchie senili causate da menopausa.

Anche alcune sostanze chimiche irritanti che si trovano in alcuni profumi o cosmetici in generale potrebbero favorire la comparsa di macchie sulla pelle del viso.
Talvolta persino l’acne può provocare la comparsa di macchie rosse ed antiestetiche sulla pelle del viso, problema molto diffuso tra gli adolescenti.

Proprio come le unghie rispecchiano la salute della persona, anche la pelle riesce ad esprimere attraverso alcune manifestazioni la presenza di un pericolo o un disturbo per l’organismo: infatti, è stato registrato che i soggetti che soffrono di disfunzioni a carico delle ghiandole surrenali esternano la patologia anche con l’apparizione di macchie sulle pelle ( vedi Morbo di Addison).

Rimedi naturali “antimacchia”
Le macchie sulla pelle del viso possono essere un disturbo temporaneo; se così non fosse, in commercio sono disponibili moltissimi cosmetici studiati proprio per attenuare le macchie. I prodotti depigmentanti e schiarenti si sono conquistati un ruolo di rilevante importanza nel trattamento delle macchie: questa categoria di cosmetici è in grado di esprimere la propria azione stimolando il ricambio cellulare della cute che ha assunto una colorazione diversa. Così, la pelle della zona apparirà più omogenea e i melanociti non saranno più capaci di espandere il pigmento melanico nelle cellule vicine.
Spesse volte accade che le persone che fanno uso di questi prodotti schiarenti non percepiscano risultati immediati, abbandonando anzitempo il trattamento: in realtà, affinchè le creme esercitino la loro azione, deve passare un periodo di tempo relativamente lungo, stimato attorno ai due mesi. Il ricambio cellulare può essere favorito solamente in questo modo.
L’attività depigmentante è stata riscontrata nella liquirizia, che sembra capace di inibire l’attività dell’enzima tirosinasi (responsabile della produzione di melanina). Anche il tè verde e la camomilla sembrano rispondere in modo positivo alla risoluzione del problema macchie: il tè verde probabilmente potenzia l’inibizione della tirosinasi e la camomilla è giudicata capace di indebolire il processo che conduce alla melanogenesi stimolata dai raggi UV. La camomilla riuscirebbe ad antagonizzare le citochine prodotte dai cheratinociti, senza intaccare l’azione dell’enzima tirosinasi.
Particolare è anche l’azione depigmentante dell’estratto di semi dell’uva ursina, grazie alla sua capacità di inibire la produzione della melanina attraverso la competizione di legame con i recettori della tirosinasi.
A questa categoria di cosmetici potrebbe essere associato anche un trattamento con creme levigant, i che facilitano il ricambio delle cellule eliminando quelle superficiali: la cute apparirà così più brillante e lucente. Le macchie causate dal sole si possono prevenire utilizzando dei cosmetici ad alta protezione nei confronti dei raggi UV: è opportuno applicare i cosmetici solari non solo nei mesi estivi, ma durante tutto l’anno, poiché le radiazioni ultraviolette sono sempre presenti. Anche l’idrochinone, l’acido citrico, l’acido lattico, l’acido glicolico, l’acido tricloroacetico, l’acido retinoico, l’acido azelaico, L’a-tocoferolo, l’acido cogico e l’acido ascorbico si prestano ad essere validi agenti depigmentanti. Cleopatra e Poppea avevano visto giusto: l’abitudine di fare bagni di latte di capra e d’asina, grazie all’azione idratante e chiarente dell’acido lattico, era già all’epoca una pratica decisamente positiva per mantenere la pelle liscia e morbida, prevenendo la comparsa di macchie sulla pelle del viso.

Laserterapia

La laserterapia delle macchie cutanee ha come finalità l’eliminazione di anomale concentrazioni di melanina. Il raggio laser penetra lo strato cutaneo e, grazie alla sua lunghezza d’onda specifica, viene selettivamente assorbito dalla melanina, frammentandone le concentrazioni anomale che verranno successivamente eliminate dal sistema immunitario del nostro organismo. Le macchie cutanee compaiono solitamente nelle persone più anziane , soprattutto sul dorso delle mani e sul volto, aree tipicamente più esposte ai raggi ultravioletti.

Cosa ci si aspetta durante e dopo il trattamento con laserterapia?
La laserterapia moderna è senza dubbio più rapida ed efficace nell’eliminazione di questi inestetismi rispetto ai sistemi tradizionali come peelings o dermoabrasione. Gli effetti collaterali sono praticamente assenti. I pazienti rivelano solo una piccola sensazione di calore e un leggero rossore sarà presente sulla zona trattata, ma scomparirà gradualmente nell’arco di qualche giorno.

Quante sedute sono necessario per un risultato ottimale?
Generalmente le lesioni pigmentate vengono eliminate con una sola seduta di trattamento. Se la quantità di melanina dovesse essere particolarmente numerosa si renderà necessaria una ulteriore seduta a distanza di un paio di mesi dalla precedente. Il trattamento laser ha oggi una percentuale di successo superiore al 90%. È possibile che alcune macchie possano ricomparire, se non viene prestata particolare attenzione alla protezione dai raggi ultravioletti con un adeguato filtro solare.

FONTE 1

FONTE 2

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