L’etanolo o “alcol etilico” è uno xenobiotico alimentare dotato di azione sedativa-ipnotica che subisce varie trasformazioni prima di essere eliminato. Circa il 10-15% dell’alcool introdotto nell’organismo viene Continua a leggere
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Alcol: effetti sulla salute diretti ed indiretti a breve e lungo termine
L’alcol etilico, anche chiamato “etanolo”, è una sostanza liquida estranea all’organismo, non essenziale, è tossica per le cellule ed è un potente agente tumorale. L’alcol etilico, oltre all’acqua, è il principale componente delle bevande alcoliche; queste ultime contengono altri principi nutritivi (vitamine, sali minerali, proteine, zuccheri) ma sono presenti solo in minime tracce, per questa ragione le bevande alcoliche non possono essere considerate un alimento infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) classifica l’alcol fra le droghe; pur essendo una droga giuridicamente legale, è comunque una sostanza molto tossica che provoca danni diretti alle cellule di molti organi, tra cui il fegato e il Sistema Nervoso Centrale. Pur possedendo un elevato valore calorico (7 Kcal per grammo, inferiore solo ai grassi), non è utilizzabile dall’organismo per il lavoro muscolare, ma solo per il metabolismo di base, risparmiando sull’uso di altri principi nutritivi quali grassi e zuccheri (per questo gli alcolici fanno ingrassare).
Effetti dell’alcol diretti a breve termine
Subito dopo essere assunto, l’etanolo viene in parte assorbito dallo stomaco ed in parte dall’intestino. Se lo stomaco è vuoto, tale assorbimento è più rapido. L’alcol assimilato, attraverso il sangue, passa al fegato, che ha il compito di metabolizzarlo. Finché il fegato non ha completato la digestione però l’etanolo continua a circolare diffondendosi nei vari organi. L’alcol può facilmente oltrepassare le membrane cellulari e provocare lesioni, fino alla distruzione delle cellule. Nello stato di ubriachezza l’alcol nel sangue raggiunge tutti gli organi, cervello compreso, uccidendo migliaia di neuroni, e il danno cerebrale è irreversibile.
Con un’ubriacatura si perdono circa 100.000 neuroni, tanti quanti quelli di una giornata di vita.
L’alcol provoca una iniziale euforia e perdita dei freni inibitori, ma a quantità progressivamente crescenti corrispondono effetti come riduzione della visione laterale (visione a tunnel), perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea e confusione. Quantità eccessive di alcol possono portare fino al coma e alla morte. La velocità con cui il fegato riesce a rimuovere l’alcol dal sangue varia da individuo ad individuo; in media, per smaltire un bicchiere di una qualsiasi bevanda alcolica l’organismo impiega 2 ore. Se si beve molto alcol in poco tempo lo smaltimento è più lungo e difficile, e gli effetti più gravi.
Effetti dell’alcol diretti a medio/lungo termine
L’utilizzo prolungato di alcol nel tempo può aumentare il rischio di sviluppare varie patologie più o meno gravi, e anche a basse dosi l’alcol accresce il rischio per alcune malattie. Secondo dati forniti dall’OMS, il consumo di 20 grammi di alcol al giorno (pari a circa 2 bicchieri di vino) determina un aumento percentuale di rischio:
- del 100% per la cirrosi epatica;
- del 20-30% per i tumori del cavo orale, faringe e laringe;
- del 10% per i tumori dell’esofago;
- del 14% per i tumori del fegato;
- del 10-20% per i tumori della mammella;
- del 20% per l’ictus cerebrale.
Chiaramente, all’aumentare delle quantità di alcol aumenta anche la percentuale di rischio.
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Effetti dell’alcol indiretti
- L’alcol è la causa di circa la metà degli 8.000 decessi conseguenti ad incidenti stradali, che rappresentano la prima causa di morte per gli uomini al di sotto dei 40 anni. La guida sotto stato di ebbrezza ha causato, nel 2005, ben 4.107 incidenti stradali e le infrazioni accertate dalla Polizia Stradale nel 2006 per guida sotto l’influenza di alcol sono state 24.803. Tra i guidatori in stato psico-fisico alterato, chi è sotto l’effetto di alcol rappresenta il 70.2%. L’abuso di alcol è la causa della crescente mortalità giovanile per incidente stradale, per più del 40% dei casi, e del 46% dei morti di età compresa fra i 15-24 anni.
- Secondo dati forniti dall’OMS, ogni anno nella Regione Europea circa 73 mila morti e più di 2 milioni di ricoveri o visite ospedaliere, sono dovuti ad atti di violenza interpersonale. L’alcol appare come fattore determinante almeno nel 40% dei casi.
Negli Stati Uniti, le statistiche indicano come l’86% dei casi di omicidio, il 37% delle aggressioni e il 60% delle violenze sessuali avvengono sotto l’effetto dell’alcol.
Il rapporto tra uso di alcol e violenza è dovuto agli effetti di disinibizione, alterazione dei meccanismi di elaborazione delle informazioni, riduzione dell’attenzione. Ma, sempre a causa di questa alterazioni, l’assunzione di alcol aumenta anche il rischio di subire atti di violenza, perché incapaci di interpretare correttamente le situazioni. - Il 6.8% di tutte le disabilità che vengono registrate in un anno è attribuibile all’alcol e complessivamente il 10% dei ricoveri è legato all’abuso di alcol.
Ogni anno in Italia circa 40.000 individui muoiono a causa dell’alcol per cirrosi epatica, tumori, infarto emorragico, suicidi, aborti, omicidi, incidenti in ambiente lavorativo, domestico e incidenti stradali.
È fondamentale evitare l’assunzione concomitante di farmaci che agiscono sul Sistema Nervoso Centrale (per esempio ansiolitici e antidepressivi).
Effetti dell’alcolismo sui rapporti famigliari
La sofferenza derivante dai problemi legati all’alcol comporta un’alterazione della comunicazione e delle modalità relazionali all’interno della famiglia stessa, nei confronti sia del partner, sia dei figli. Per i giovani la famiglia è un ambiente di socializzazione particolare, dove l’individuo si forma facendo riferimento alle figure parentali presenti, secondo forme di comunicazione che sono determinanti per il processo di crescita. I problemi alcol-correlati incidono negativamente sulle modalità relazionali e sulla comunicazione, rendendola difficile o interrompendola totalmente.
È molto importante che in famiglia ci sia da parte dei genitori, al di là delle parole, un “esempio educativo” al non uso di alcol e sostanze psicoattive. L’abitudine al consumo eccessivo di bevande alcoliche da parte dei genitori influenza il comportamento dei figli. Infatti, considerando i giovani tra 11 e 17 anni, la percentuale di chi consuma anche in maniera saltuaria o occasionale bevande alcoliche è pari al 26,3%. Percentuale che sale al 32,8% se almeno uno dei genitori fa uso non moderato di bevande alcoliche. (ISTAT – L’Uso e l’Abuso di Alcol in Italia 2006). È opportuno ricordare che il nesso tra le relazioni famigliari deteriorate e i comportamenti alcol-correlati non è determinata, ma piuttosto rappresenta un fattore di rischio.
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Dipendenza da alcol: come fare per smettere di bere alcolici e superalcolici
Il bere alcolici e/o superalcolici, che siano vino, birra, cocktail o qualsiasi altra bevanda contenente etanolo, a dispetto del nome, non è quasi mai un vizio, né una abitudine, bensì una vera e propria tossicodipendenza, dal momento che l’alcol è a tutti gli effetti una droga, seppur legale, talmente potente da essere inserita al quinto posto delle 20 droghe più pericolose al mondo dalla classifica LANCET, prima di LSD, ketamina, anfetamine, tabacco e cannabis. I danni dell’alcol non si limitano a quelli che provoca al nostro organismo, ma vanno oltre: basti pensare agli incidenti stradali mortali che esso provoca. Ovvio che non stiamo parlando di chi bene una birra il sabato sera, bensì di bevitori abituali che ogni giorno consumano elevate quantità di bevande alcoliche.
Se sei qui è perché probabilmente sei un alcolista (o amico o parente di un alcolista) e non riesci a mantenere lucidità e consapevolezza nel momento di scegliere se bere o non bere. Devi sapere che probabilmente non lo fai per il piacere di bere, ma forse solo per placare l’ansia che deriva dai tuoi problemi di vita ed i sintomi che derivano dall’astinenza. Tuttavia bere non risolverà i tuoi problemi e placherà solo temporaneamente i sintomi di astinenza, portandoti a bere sempre di più. Questo circolo vizioso non si fermerà mai da solo, perché si autoalimenta. Il circolo vizioso si può spezzare? E’ dura, ma si può! Vediamo oggi alcuni consigli per riuscirci. Ti anticipo che – soprattutto se sei un bevitore accanito da molto tempo – questo non sarà un processo semplice e senza possibili ricadute, ma già il fatto che sei qui oggi significa che hai ammesso di avere un problema di alcolismo, quindi – ti assicuro – sei già un passo avanti! Cominciamo:
1) Prendi un foglio e scrivi i motivi per cui vuoi smettere di bere. Ecco qui qualche esempio in cui forse ti ritroverai:
- Perché vuoi ricominciare ad avere relazioni sane ed amorevoli con i tuoi amici, con la tua compagna e con la tua famiglia.
- Perché non vuoi essere uno schiavo delle tue dipendenze.
- Perché stai perdendo il sonno, dimenticando di mangiare e ti senti sempre stanco e depresso a causa del tuo problema.
- Perché sei ingrassato.
- Perché quando bevi diventi violento con amici, partner, figli.
- Perché stai spendendo troppi soldi in alcolici.
- Perché ti sei stancato di passare i pomeriggi e le serate ai pub ed ai bar per bere.
- Perché senti di aver perso il rispetto per te stesso, la tua dignità e “il controllo sulla tua vita”.
- Perché stai letteralmente buttando via la tua salute.
- Perché quando bevi e ti metti alla guida, diventi estremamente pericoloso per te e per gli altri.
- Perché vuoi smettere di dare un esempio così cattivo ai tuoi figli.
2) Rendi difficile l’accesso alle bevande alcoliche. Elimina completamente tutte le scorte di alcolici che hai a disposizione in casa ed in cantina.
3) Non smettere di bere del tutto. Anche se sarebbe preferibile smettere completamente dall’oggi al domani, per alcuni è davvero impossibile: in questo caso potrebbe essere utile un periodo di diminuzione graduale:
- Impegnati per limitare ogni giorno di più la quantità di tempo che passi a bere: datti dei limiti temporali.
- Diminuisci il numero di bicchieri bevuti, anche dilazionando molto i tempi, ma, una volta “scalato” il numero, non tornare più indietro.
4) Ricompensati per il tuo buon comportamento. Pianifica dei premi per ogni successo raggiunto, ad esempio se riesci a stare un giorno senza bere, mangia il tuo dolce preferito o fatti un piccolo regalo, come un paio di scarpe che volevi a tutti i costi. Evita solo di “mettere in palio” un drink: ciò tenderebbe infatti a mitizzare ancor di più un comportamento che invece devi imparare a dimenticare.
5) Se entri in un pub o un bar, fatti accompagnare da una persona che possa controllarti e che – se proprio dovessi bere – può guidare la macchina al posto tuo per tornare a casa.
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6) Mantieniti impegnato. Il tuo alcolismo cronico può essere nato perché ti sentivi solo, annoiato e non riuscivi a pensare a niente di meglio da fare. Adesso è il momento di prendere la vita nelle tue mani creando una routine significativa che ridurrà al minimo il tempo a tua disposizione e la tua volontà di bere. Ecco come:
- Allenati. Inizia ad amare la corsa, l’escursionismo o gli sport di squadra. Fare attività fisica ti terrà lontano dall’alcol, inoltre andare al parco o in palestra è una ottima occasione per socializzare con ragazzi e ragazzi che condividono con te la stessa passione.
- Sviluppa degli hobby che ti tengano lontano dall’alcol. Dipingi all’aperto, segui un corso di fotografia, o passa del tempo a leggere nel parco.
- Se senti di star “cadendo in tentazione”, distraiti ascoltando della musica o facendo qualsiasi altra cosa.
7) Capisci i motivi alla base. L’alcolismo è quasi sempre il sintomo di un disturbo d’ansia che non deve essere sottovalutato. Spesso il desiderio di bere interviene in un momento in cui ci si sente tristi e l’alcol è un modo per evitare di pensare ai motivi per cui ci si sente così. Chiediti quali sono questi motivi, anche grazie all’aiuto di un medico e di uno psicoterapeuta.
8) Parlane con altri alcolisti. Cerca gruppi di auto-aiuto per condividere il tuo problema con altre persone che soffrono di alcolismo.
9) Trova aiuto su internet. Cerca l’argomento e leggi i consigli delle altre persone che soffrono di problemi simili su forum autorevoli.
10) Evita situazioni pericolose. Evita di andare con gli amici in pub e bar dove loro di possono “bere davanti agli occhi” e dove puoi più facilmente cadere in tentazione.
11) Cerca informazioni e parlane col medico e con lo psicoterapeuta. Se hai cercato di smettere di bere da solo molte volte e non sei stato in grado di farlo, potresti aver bisogno di chiedere aiuto. Parlane col medico e lo psicoterapeuta: potranno consigliarti le giuste terapie, come quella farmacologica e quella cognitivo-comportamentale.
Se credi di avere un problema di dipendenza dall’alcol, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riuscirai a risolvere definitivamente il tuo problema.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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