La bimba non riesce a dormire lontano dalla madre: lei trova una soluzione geniale

MEDICINA ONLINE La bimba non riesce a dormire lontano dalla madre lei trova una soluzione geniale GUANTO LATTICE GONFIO CULLA NEONATA BAMBINA BABY Mums go crazy for Gold Coast woman’s genius trick to sneak in a shower.jpgNella vita di una persona, avere un figlio è una delle gioie più grandi in assoluto e si sente l’esigenza di star sempre accanto a lui, senza Continua a leggere

Scambio di culle dà a figlia padre assassino e madre alcolista al posto di una vita normale

MEDICINA ONLINE SCAMBIO DI CULLE FIGLIA DONNA PADRE ASSASSINO MADRE ALCOLISTA VITA NORMALE.jpgPadre assassino, madre alcolista e una vita di miseria: lo scambio di culla ha riservato a Luciya un destino tremendamente infelice. Trent’anni fa, il 29 gennaio 1987, Zoya Tuganova, 69enne di Chelyabinsk in Russia, diede alla luce una bambina che ha avuto modo di conoscere soltanto di recente. In ospedale avvenne infatti uno scambio di culla che ha cambiato il destino di due bambine. Zoya ebbe da subito un sospetto, poiché la piccola che le venne consegnata le appariva decisamente diversa da quella che aveva accarezzato in sala parto. Le sue insistenze al personale dell’ospedale le avevano però procurato soltanto una minaccia: se avesse proseguito con quelle “illazioni”, avvertiva la dirigenza dell’ospedale, sarebbero stati costretti a richiedere una perizia psichiatrica. La madre si dedica a Katya, la figlia non biologica. Affrontano insieme i problemi di salute della piccola assicurandole le migliori cure, la fanno studiare e le procurano un lavoro sicuro presso le ferrovie russe, dove era impiegata anche la donna.

Luciya, la figlia tolta a Zoya e consegnata a Elvira Tuligenova, non viene mai riconosciuta dal padre, cui non sfugge l’assenza di ogni somiglianza. L’uomo pensa che la piccola sia stata concepita con un amante, cui attribuisce anche un volto. Il dramma nel dramma in una spirale senza fine: il marito di Elvira uccide quello che pensa essere l’amante della moglie e viene arrestato. Elvira, distrutta dal dolore, comincia a bere, diventa un’alcolista e muore a causa della dipendenza. Luciya e i suoi fratelli diventano orfani e cominciano a mendicare prima di essere destinati a un orfanotrofio.

Le bambine scambiate in culla crescono e diventano due giovani donne. Katya vede la madre ancora soffrire per quella figlia toltale in ospedale e decide di aiutarla. È grazie a lei che Luciya riesce a conoscere la sua madre naturale. “Quando l’ho vista – racconta Zoya al Siberian Times – ho notato subito la somiglianza. Sono distrutta dal sapere che vita ha dovuto fare: non ha studiato e oggi ha tre figli, non ha un impiego e suo marito fa dei lavoretti saltuari. È una persona tranquilla e umile”. Da parte sua Katya nota che se fosse stata allevata nella sua famiglia biologica sarebbe senz’altro morta a causa dei problemi di salute avuti da piccola. Poi spiega perché ha aiutato coraggiosamente la madre a trovare quella che sarebbe potuta apparire una concorrente negli affetti materni: “Vedevo mia madre stare male e volevo aiutarla a trovare sua figlia e così, dopo tanto tempo passato a cercare, siamo riusciti a riunirci”.

È tempo di giustizia, fa sapere la donna 69enne, anche se certe cose non possono più essere messe al loro posto: “Qualcuno dovrà pagare per questo errore – ha avvertito Zoya – Ricordo i nomi dei dottori e spero che ci sia giustizia per quello che ci è capitato”.

 

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Perché i bambini finlandesi dormono nelle scatole di cartone?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Cavitazione Dieta Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Senologo Psicologo Pene Studio Cuore Baby Sessuologo Sesso BAMBINI FINLANDESI SCATOLE CARTONE 04Il saggio governo finlandese da ormai settantacinque anni dona una scatola di cartone alle donne in attesa di un bambino. La scatola contiene il necessario per il bambino e può essere utilizzata come letto. Molti dicono che ha contribuito a far raggiungere alla Finlandia uno dei tassi di mortalità infantile più bassi del mondo. La scatola di cartone in Finlandia è una tradizione che risale alla terza decade del secolo scorso, ed è stata progettata per dare a tutti i bambini, non importa il loro ceto sociale, un uguale inizio nella vita. La scatola con il materassino diventa il primo letto di un bambino. Moltissimi bambini finlandesi hanno trascorrono – e trascorrono anche oggi – i loro primi sonnellini in sicurezza all’interno delle quattro pareti di cartone della scatola, simbolo – come noterete continuando nella lettura – di uguaglianza, di civiltà e di unità nazionale. Ecco cosa contiene la scatola maternità:

  • materasso, coprimaterasso, sottolenzuolo, copripiumino, coperta, sacca / trapunta con imbottitura in pelo naturale (pelo di cammello o lana di pecora naturale);
  • scatola che può essere utilizzata come lettino;
  • tuta, cappello, guanti e stivaletti coibentati;
  • abito con cappuccio e una tuta leggera lavorata a maglia;
  • calze e guanti, cappello lavorato a maglia e passamontagna;
  • body, tutine, calzini in modelli e colori unisex;
  • accappatoio, asciugamani, forbicine per le unghie, spazzola per capelli, spazzolino da denti, termometro da bagno, tubetto di crema, salviette;
  • libro illustrato e giocattoli per la dentizione.

Pacco o soldi? Meglio il pacco!

Le mamme possono scegliere tra il “pacco maternità” ed una sovvenzione diretta in denaro, ora fissata a 140 euro, ma il 95% preferisce la scatola di cartone: vale molto di più. Heidi Liesivesi lavora al Kela – l’Istituto delle assicurazioni sociali della Finlandia, ha detto:  «La tradizione della scatola di cartone risale al 1938, all’inizio era disponibile solo per le famiglie a basso reddito, dal 1949 è stata cambiata con la nuova legislazione: ora le future mamme per ottenere la sovvenzione in denaro o il pacco maternità prima del quarto mese di gravidanza devono sottoporsi a visita prenatale presso una struttura medica.  La scatola di cartone ha avuto il merito non solo di fornire alle mamme il necessario per prendersi cura del loro bambino ma anche a contribuire a orientare le donne in gravidanza a prendere contatti con medici e infermieri al servizio del nascente stato sociale. La Finlandia nel 1930 era un paese povero con un alto tasso di mortalità infantile (65 su 1.000 bambini morti). Le cifre sono migliorate rapidamente nei decenni successivi». Mika Gissler, professore presso l’Istituto nazionale per la salute e il benessere a Helsinki, ha detto che nel 1940 tutte le donne ricevevano la scatola di maternità e l’assistenza prenatale. Negli anni ’60 l’assistenza è passata in gestione al sistema nazionale di assicurazione sanitaria, supportato da un sistema centralizzato della rete ospedaliera. La scatola di cartone dopo settantacinque anni ora fa parte del rito che segna il passaggio verso la maternità e l’unione delle generazioni delle donne finlandesi.

Qualche testimonianza

Reija Klemetti, quarantanove anni di Helsinki, ricorda quando andò all’ufficio postale a ritirare un pacco maternità per uno dei suoi sei figli:  «E’ stato bello ed emozionante. La mia mamma, amici e parenti erano tutti ansiosi di vedere che tipo di cose erano dentro il pacco e il colore che avevo scelto. La mia mamma ha settantotto anni, ha fatto affidamento sulla scatola quando nel ’60 ha avuto il primo dei suoi quattro figli». Klemetti Solja la figlia di ventitré anni, ha aggiunto:  «Ho due bambini, ho condiviso il senso di eccitazione sperimentato dalla mia mamma quando prima della nascita del suo primo bambino ha preso possesso di “qualcosa di sostanziale”». Titta Vayrynen, trentacinque anni, madre di due giovani ragazzi, ha detto:  «E’ facile sapere in quali anni sono nati i bambini perché ogni anno l’abbigliamento contenuto nella scatola varia un po’. E’ bello confrontarlo con parenti e amici e scoprire che quel ragazzo è nato nello stesso anno di mio figlio.  Il contenuto della scatola per alcune famiglie sarebbe insostenibile se non fosse gratuito. Nel mio caso più che una riduzione di spesa, ha significato un risparmio di tempo. Incinta del mio primo figlio, impegnata con il lavoro, sono stata felice di risparmiarmi la fatica di cercare i negozi per confrontare i prezzi per comprare l’abbigliamento meno costoso.  Le mamme finlandesi, come conferma un recente studio, sono le più felici del mondo, siamo ben curate anche adesso che alcuni servizi d’assistenza sono stati ridotti.  Io quando è nato il mio secondo bambino al posto del pacco maternità ho preferito la sovvenzione in euro. Ho riutilizzato l’abbigliamento del mio primo figlio. Gli indumenti possono essere riutilizzati e passare da una bambina a un bambino, e viceversa, perché i colori sono volutamente di genere neutro».

Il contenuto della scatola nel corso degli anni

Il contenuto della scatola è cambiato un bel po’ nel corso degli anni, riflettendo i tempi che cambiano. Negli anni ’30 e ’40, conteneva solo il tessuto perché le mamme erano abituate a realizzare da sole i vestiti del bambino. Durante la seconda guerra mondiale, la flanella e il cotone necessari al Ministero della Difesa, in parte furono sostituiti da lenzuola di carta e fasce di stoffa.  Gli anni ’50 ha visto un aumento del numero di abiti già pronti, negli anni ’60 e ’70 questi cominciarono a essere prodotti con tessuti elasticizzati.  Nel 1968 nella scatola maternità apparve il sacco a pelo, l’anno successivo i pannolini usa e getta anche se per breve tempo, visto che – per non inquinare la natura – caddero in disgrazia e vennero quasi subito sostituiti nuovamente dai pannolini di stoffa. Panu Pulma, docente di Storia finlandese presso l’Università di Helsinki, ha detto: «Ai genitori si raccomandava di non far dormire i bambini nel letto matrimoniale assieme a loro: l’introduzione della scatola di cartone ha aiutato molti genitori a lasciare i loro bambini a dormire da soli, separati da loro, aiutando la loro autonomia futura.  Uno degli obiettivi principali di tutto il programma è stato anche quello di far allattare di più le donne. A un certo punto, biberon e ciucci sono stati rimossi per promuovere l’allattamento al seno. E’ stato un successo.  Tra gli oggetti inseriti nella scatola, ha avuto un effetto positivo anche quello del libro illustrato: ha incoraggiato i bambini a maneggiare i libri e un giorno a leggerli. In Finlandia la scatola di cartone è un simbolo, un simbolo dell’idea di uguaglianza sociale, di educazione e dell’amore verso i bambini».

La Finlandia possiede una delle democrazie più avanzate al mondo: dal mio punto di vista l’Italia ha molto da imparare da questa nazione così civile e lungimirante.

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