Charlotte, la bambina più piccola del mondo

MEDICINA ONLINE CHARLOTTE GARSIDE FAMILY TALL SHORT MAN GIRL WOMAN BOY ALTEZZA STATURA AUMENTARE NANISMO LITTLE PEOPLE ALTEZZA CENTIMETRI LUNGHEZZA MONDO MEDIA PER REGIONE OSSA ORMONI GH CRESCITA PUBERTA SALDATURA OSSEALa sua storia ha già fatto il giro del mondo, lei si chiama Charlotte Garside, ha soltanto due anni, le piace giocare con le bambole e con i suoi giocattoli, come tutte le sue coetanee. Ma questo batuffolino dai capelli rossi non è una bambina come tutte le altre: è la bambina più piccola del mondo, con i suoi 55 centimetri. La storia di Charlotte, che vive in una piccola città vicino Hull (Gran Bretagna), è stata raccontata qualche tempo fa dai quotidiani d’oltremanica: la bimba soffre di una rara forma di nanismo primordiale, una malattia genetica che risale al momento del concepimento e che è la causa del suo sottosviluppo fisico e motorio, e che affligge soltanto un centinaio di persone in tutto il mondo.

I suoi genitori, Scott e Emma, hanno detto alla tv che nemmeno i medici sanno esattamente quanto potrà sopravvivere la loro bambina, per via della particolarità del disturbo di cui soffre. “Nostra figlia ha una forma di nanismo che nemmeno i medici sono in grado di definire – ha detto Emma, 28 anni, la madre – per quanto ne sappiamo, Charlotte potrebbe anche essere l’unica bambina al mondo a soffrire di questo disturbo”. La bimba non è in grado di mangiare né di digerire cibo solido e viene nutrita tramite un tubo: alla sua nascita pesava meno di 500 grammi, mentre adesso, a due anni, pesa 3,4 kg, come un neonato.

La fondazione Walking with Giants, che assiste le famiglie dei bambini con questo tipo di disturbi, è stato davvero d’aiuto per la famiglia di Charlotte. “E’ stata una delle cose migliori per noi negli ultimi anni – dice Emma – ci hanno aiutato tantissimo, ed è stato positivo anche incontrare altre famiglie che si trovano nella nostra stessa situazione”.

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Colleghi le donano le ferie per stare con la figlia malata: morta la bimba di 6 anni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DONANO FERIE FIGLIA MALATA MORTA 6 ANNI  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgNicole non ce l’ha fatta: la piccolina si è spenta il giorno della vigilia di Natale tra le braccia della mamma nella loro casa di Marostica (Vicenza). La bimba di sei anni era affetta da tetraparesi spastica e la sua storia aveva commosso il Paese dopo che, qualche settimana fa, i colleghi della mamma avevano deciso di donarle le loro ferie per consentire alla donna di stare accanto alla figlia. Le condizioni di Nicole si sono aggravate a settembre, con il ricovero della bimba in terapia intensiva all’ospedale di Padova. Poi il ritorno a casa, sulle colline di Marostica, nonostante le sue condizioni fossero ancora gravi. A dicembre, a complicare la situazione ci si è messo il lavoro dei genitori: i due si sono trovati senza ferie e permessi mentre la piccola aveva costante bisogno della loro assistenza, giorno e notte. Ed è qui che è successo un piccolo “miracolo di Natale” che ha commosso il Paese.

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Il gesto dei colleghi della mamma
I colleghi della mamma, Michela Lorenzin, 34enne dipendente della Brenta Pcm di Molvena, hanno deciso di aiutarla. Si sono uniti e le hanno regalato le loro ferie, dieci mesi in tutto. “Molti li conosco soltanto di vista, eppure hanno saputo fare un gesto di puro altruismo, arrivando a rinunciare, per me, a un po’ del tempo che invece avrebbero potuto trascorrere con le loro famiglie”, raccontava Michela al Corriere del Veneto. “Questo Natale è magico, ricevo cosi tanta solidarietà da tante persone”, scriveva il 22 dicembre su Facebook. Solo due giorno dopo, la sua Nicole si sarebbe spenta. E’ proprio Michela, il giorno di Natale, ad annunciarlo in un post: “Ieri sera io e Nicole nel nostro abbraccio di arrivederci. Ti amerò per sempre, un giorno ci incontreremo”.

Tante volte pensiamo di essere sfortunati perché non ci possiamo permettere l’ultimo modello di cellulare o di borsa. La realtà è che le cose importanti della vita, come la salute di un figlio, le diamo per scontate e non lo sono affatto. Fermiamoci un attimo e riflettiamo sulle cose belle che abbiamo – e che altri non hanno – piuttosto che su quelle che vorremmo.

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Rapisce, stupra ed uccide bimba di 4 anni: la folla inferocita lo strappa alla polizia e lo impicca

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO POLIZIA CARABINIERI FORZE ORDINE REATO LEGGE ARRESTO ARRESTATO (4)Non hanno voluto aspettare che il giudice pronunciasse la sentenza e si sono fatti giustizia da soli: la folla impazzita ha trascinato in strada un uomo e lo ha ucciso per vendicare una bimba di quattro anni, rapita, stuprata e brutalmente uccisa. È successo a Reyes, nel nord della Bolivia, dove il presunto pedofilo è stato linciato da un folto gruppo di abitanti che ha preso d’assalto la stazione di polizia: la folla ha sfondato l’ingresso e ha trascinato l’uomo in strada con una corda al collo. Dopo averlo picchiato lo hanno impiccato ad un albero, come mostrano le immagini girate con i cellulari e postate online subito dopo l’uccisione.

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Secondo i giornali locali, la piccola si trovava nella cittadina per il funerale della nonna quando è stata rapita: dopo giorni di ricerche convulse, è stata trovata morta. Prima di essere uccisa, era stata violentata. Poche ore dopo l’uomo, accusato di stupro e omicidio, è stato portato alla stazione di polizia, dove gli agenti, in inferiorità numerica, non sono riusciti a contenere la rabbia dei cittadini di Reyes.
«I cadaveri della bimba e del suo aggressore sono spostati a Palos Blancos, vicino alla capitale La Paz – ha detto Ivan Zambrana, direttore del dipartimento che si occupa di crimini – Stiamo studiando il caso». Al momento non sono stati effettuati arresti, ma la polizia sta visualizzando i video finiti on line per risalire ai colpevoli del linciaggio.

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Bimba nata con organi fuori dal corpo, glieli avvolgono con una pellicola

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo RomaORGANI FUORI DAL CORPO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Glutei PressoIl parto è un momento bellissimo ma anche difficile per la madre ed il neonato. Per la piccola Layla Henderson le difficoltà sono Continua a leggere

Sua moglie di soli 12 anni è incinta: arrestato quarantenne

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO POLIZIA CARABINIERI FORZE ORDINE REATO LEGGE ARRESTO ARRESTATO (1)Un uomo quarantenne è stato arrestato dopo aver portato nell’ospedale di Xuzhou (una città della Cina nella provincia dello Jiangsu) la sua futura moglie per un controllo ginecologico riguardo la sua gravidanza. Nonostante l’uomo abbia detto che la moglie avesse 20 anni, i medici hanno presto capito che era una bambina di 12 anni. Era incinta di tre mesi e con un addome fortemente dilatato. Scattate subito la denuncia alla polizia.

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Bambina comprata: il dramma delle spose bambine

Dopo un periodo iniziale di non collaborazione, la polizia è riuscita a far confessare l’uomo: avrebbe comprato una bambina vietnamita di 12 anni per poi prenderla in sposa. Poi la piccola, in età fertile, sarebbe stata da lui messa incinta: il controllo in ospedale era necessario per verificare se il feto fosse sano. Il soggetto è stato arrestato. Attualmente nulla si sa delle condizioni del feto, già alla dodicesima settimana. Non sarebbe la prima volta che in Cina succede un episodio simile: sembra che siano molti gli uomini che comprano con cifre anche relativamente basse le loro spose minorenni, sia in Cina che nel Vietnam o altri stati limitrofi, cercando tra famiglie molto povere dove i genitori sono disposti a vendere i propri figli. E’ oggi attualissimo il dramma delle spose bambine che vengono comprate da uomini sconosciuti, molto più anziani e senza rispetto per la giovane età della vittima, anzi forse ancora più attratti da essa. In Cina questo avviene anche per la difficoltà degli uomini di trovare una moglie poiché la popolazione è sbilanciata numericamente verso il sesso maschile.

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Un trauma per tutta la vita

In attesa della giusta punizione nei confronti dell’uomo, la bambina si troverà a dover affrontare un grande trauma che segnerà il resto della sua vita. Una cosa mi viene in mente, oltre al fatto che si deve mettere fine a questa inconcepibile abitudine considerata normalità: mi rattrista il pensiero che per un caso che viene alla luce, tanti altri casi rimangono nascosti ed in questo preciso momento tante bambine stanno vivendo lo stesso identico dramma, da sole, senza che nulla vengo scoperto. L’umanità a volte non è umana.

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Bambina di 10 anni incinta al parco sta per partorire, poi arriva il “marito” e…

Quante donne incinta si possono incontrare in un posto tranquillo e rilassante come un parco? Tantissime, se però la donna incinta non è una vera e propria donna, bensì una bambina di 10 anni sul punto di partorire, allora è lecito rimanere a bocca aperta. Ed è proprio questa la reazione delle vittime di questa esilarante candid camera, quando si trovano davanti ad una scena del tutto inaspettata. I passanti non riescono a credere ai loro occhi, e si siedono sulla panchina accanto alla bambina per sincerarsi delle sue condizioni di salute. Bisogna dire che la ragazzina è un’attrice nata, che recita il proprio ruolo in maniera impeccabile, facendo credere alle malcapitate vittime di essere sul punto di partorire.

Ma ecco che in fondo alla strada spunta la jeep scura del “marito”, venuto a prendere la moglie per portarla all’ospedale. Solo che dalla vettura, guidata da un complice seduto sul sedile posteriore, scende un bambino della stessa età che corre dalla propria compagna. La cosa più divertente sono le espressioni incredule delle vittime, che non sospettano minimamente che si tratti di un simpatico scherzo! Una donna cerca addirittura di bloccare il bambino, mentre un’altra controlla l’interno dell’auto per capire come possa un ragazzino di quell’età essere in grado di guidare.

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La sindrome che fa crescere il pene alle bambine di 12 anni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PENE BAMBINE 12 ANNI GUEVEDOCES Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Ano 1.jpgIn un villaggio della Repubblica Dominicana chiamato Salinas, accade da anni qualcosa di veramente strano. Tante bambine all’età 12 anni si trasformano letteralmente in ragazzi.
Durante la pubertà, infatti, sviluppano organi sessuali maschili, diventando a tutti gli effetti maschi. Questi bambini sono chiamati semplicemente “guevedoces” – che si traduce letteralmente “pene a 12 anni”.
Un cambio di sesso che ha catturato l’interesse della comunità scientifica: è stato così scoperto che a causare la trasformazione sarebbe una rara sindrome genetica che si verifica a causa di un enzima mancante che impedisce la produzione di una specifica forma di ormone sessuale maschile – diidro-testosterone – nel grembo materno.
Sebbene nel mondo sia rara, la sindrome (chiamata Sindrome Guevedoces) è molto comune nel villaggio di Salinas (probabilmente a causa dell’isolamento degli abitanti del villaggio). Per questo motivo ora la Repubblica Dominicana classifica le persone come maschio, femmina o pseudohermaphrodite.

La storia di Johnny

Così è stata seguita da vicino la storia di Johnny, abitante del piccolo villaggio di Salinas, nel sud-ovest della Repubblica Dominicana dove la malattia colpisce un bambino su 90 e non è più considerata “strana”. Oggi 24enne, il ragazzo era conosciuto fino all’età di 12 anni come Felicita. “Quando sono nato i miei genitori e i medici pensavano che fossi una bimba, mi vestivano con le gonnelline e mi regalavano giocattoli da femminuccia, ma in realtà io non mi sentivo a mio agio”, ha raccontato il guevedoce alla BBC. Crescendo, però, qualcosa è cambiato nel corpo di Johnny: si è sviluppato il pene. Per Johnny, che non si è mai sentito una bambina, è accaduto all’età di sette anni.
“Quando ho cambiato ero felice della mia vita”, ha detto. Egli ha sostenuto che non aveva mai sentito come una bambina ed era molto più felice dopo che fu completamente un ragazzo. “Quando sono cambiato ero felice della mia vita”, ha detto. Una bambina di nome Carla, di 9 anni, sta attraversando la stessa trasformazione. Nonostante sia cresciuta come una ragazza, sua madre ha notato che a partire dall’età di cinque era più incline verso i giochi mascolini.

La patologia

Tutti i bambini nel grembo materno, sia maschio o femmina, hanno ghiandole interne, denominate gonadi e una piccola sporgenza tra le gambe chiamata tubercolo.
A circa otto settimane, i bambini di sesso maschile che portano il cromosoma Y iniziano a produrre diidro-testosterone in grandi quantità, che trasforma il tubercolo in un pene. Per le femmine, il tubercolo diventa un clitoride. Ma in alcuni neonati maschi manca l’enzima 5-α-reduttasi che innesca l’aumento dell’ormone. Questa mancanza li fa apparire come femmine alla nascita, senza testicoli e con quella che sembra essere una vagina.
Questo fino alla pubertà, quando si produce un enorme aumento di testosterone, e si sviluppano gli organi riproduttivi maschili. In pratica, quello che sarebbe dovuto accadere nel grembo materno avviene intorno ai 12 anni: la voce diventa più grave e cresce un pene.

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Muore bimba di 18 mesi dimenticata in auto quattro ore sotto il sole. La mamma: “Ho avuto un vuoto di memoria”

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AUTOMOBILI AUTO MOTORE PARCHEGGIO STRADA (3)Non ce l’ha fatta la bambina di 18 mesi dimenticata ieri a Vada (Livorno) in auto dalla madre per circa quattro ore: oggi è morta all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove era stata ricoverata. I genitori della piccola non si danno pace. La madre nelle prossime ore potrebbe essere iscritta dal pubblico ministero Massimo Mannucci nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo, poiché è stata lei, nella mattina di ieri, a dimenticare la figlia e a raccontare poi ai soccorritori di averlo fatto “per colpa di un vuoto di memoria improvviso”.

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