Trovato morto in casa dopo 5 anni ormai ridotto a scheletro: nel frigo la spesa del 2011

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO POLIZIA CARABINIERI FORZE ORDINE REATO LEGGE ARRESTO ARRESTATO (4)E’ stato scoperto dai vigili del fuoco in una abitazione di San Gavino, in provincia di Cagliari, il corpo ridotto a scheletro di Marcello Putzu, di 57 anni. Quanto alle cause si ipotizza una morte naturale. Il decesso dovrebbe risalire ad almeno cinque anni fa. A far scattare l’intervento dei vigili è stata la segnalazione dei vicini che hanno notato una perdita d’acqua provenire dall’appartamento della vittima. Quando i pompieri hanno aperto la porta, hanno scoperto il cadavere in stato di scheletrizzazione. Nel frigorifero buste di latte e altri alimenti con scadenza 2011, sul tavolo scontrini e ricette mediche con la stessa data, poco distante sul pavimento il corpo dell’uomo decomposto, ridotto quasi a uno scheletro. La morte dell’uomo risale a cinque anni fa, ma nessuno ne aveva denunciato la scomparsa: era separato e viveva da solo. Aveva lavorato come macchinista prima di essere licenziato.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Gli imballaggi alimentari sono dannosi per la salute?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SUPERMERCATO MARKET CIBO SPESA CIBO CARRELLO COMPRARE ETICHETTA ALIMENTI DIETA (4)Ogni giorno veniamo a contatto con sostanze nocive contenute negli alimenti, nell’aria, nel fumo e così via, che potenzialmente potrebbero causare danni alla salute. Per quanto riguarda i materiali usati per gli imballaggi degli alimenti, nonostante esista una legislazione – in Italia anche particolarmente restrittiva e in vigore dal 1973 – e organi dedicati alla sorveglianza – come l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) – ci sono ancora aree che necessitano di ulteriori approfondimenti. Una di queste riguarda gli effetti a lungo termine, sulla salute umana, delle sostanze chimiche usate per realizzare gli imballaggi alimentari. Gli scienziati di alcuni dei principali centri di ricerca ambientale hanno sollevato il problema con un lavoro pubblicato su il Journal of Epidemiology and Community Health, del gruppo Bmj, in cui si chiedono se ci sia una correlazione tra questi inquinanti chimici e malattie croniche come diabete, obesità, cancro e disordini neurologici e infiammatori.

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Quello che metti nel carrello finisce sui tuoi fianchi: la lista della spesa sana e dimagrante

MEDICINA ONLINE DIETA UOMO PANCIA GRASSO DIMAGRANTE GRASSI CALORIE ATTIVITA FISICA SPORT DIMAGRIRE PERDERE PESOC’è crisi. I soldi sono pochi e per alcuni fare la spesa è diventata una operazione molto complessa visto che per risparmiare qualche soldo si passa da un  supermercato all’altro alla ricerca di sconti ed offerte. Però ricordiamoci sempre che la nostra salute è il risultato (anche) di ciò che mangiamo, e ciò che mangiamo è il risultato (anche) di quello che compriamo quando facciamo la spesa. Quindi sempre attenzione a quello che mettete nel carrello perché qualche giorno dopo starà nel vostro stomaco e successivamente si potrebbe accumulare su pancia, glutei e fianchi sotto forma di grasso. Ecco quindi qualche consiglio su cosa comprare per eliminare tale grasso ancora prima che si accumuli!

Continua la lettura su https://www.minformo.it/5425/salute/alimentazione/la-lista-della-spesa-per-una-dieta-dimagrante-sana.html

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A farci dimagrire ci penserà la crisi?

supermercato spesaIl 57 per cento degli italiani ha ridotto la spesa al supermercato per effetto della crisi. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati di una indagine Coldiretti-Swg su come sono cambiati i comportamenti d’acquisto con la crisi, dalla quale si evidenzia che ben tre italiani su quattro (72 per cento) prestano una maggiore attenzione alla spesa rispetto al passato. Tra coloro che hanno ridotto lo spreco il 47 per cento lo ha fatto – sottolinea la Coldiretti – facendo la spesa in modo più oculato, il 31 per cento riducendo le dosi acquistate, il 24 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cento guardando con più attenzione alla data di scadenza. Si tratta – sostiene la Coldiretti – di una tendenza positiva in un Paese come l’Italia dove a causa degli sprechi dal campo alla tavola viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate per un valore stimato in 37 miliardi. Dopo anni – continua la Coldiretti – si inverte la tendenza e aumenta il tempo dedicato dalla maggioranza degli italiani (55 per cento) a fare la spesa. Il 61 per cento degli italiani – precisa la Coldiretti – confronta con più attenzione i prezzi, il 59 per cento guarda alle offerte 3 x 2 ma ben il 43 per cento si accerta comunque della qualità dei prodotti e una percentuale analoga verifica la provenienza. Emerge una tendenza alla ricerca del miglior rapporto prezzo qualità per l’alimentazione davanti alla vastità dell’offerta sugli scaffali ma – continua la Coldiretti – solo l’16 per cento degli italiani dichiara di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti alimentari. La consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione è evidente, se confrontata ad altri beni di consumo come – precisa la Coldiretti – l’abbigliamento, per il quale ha ridotto la spesa il 51 per cento, o le vacanze (50 per cento) o, ancora, i beni tecnologici (34 per cento).

In Italia la tavola è – sottolinea la Coldiretti – una componente importante della spesa familiare con un valore per famiglia che è stato di 467 euro al mese nel 2011, pari al 19 per cento del totale. Non sprecare il cibo, in tempo di crisi è una scelta di sobrietà che – continua la Coldiretti – non solo è un modo per risparmiare senza rinunciare ad ingredienti di qualità, ma è anche un impegno concreto per l’ambiente con una minore produzione di rifiuti, il cui smaltimento rappresenta oggi uno dei principali problemi delle economie sviluppate. I piatti antispreco che è possibile realizzare aguzzando l’ingegno – sostiene la Coldiretti – sono tanti, basta solo un po’ di estro e passione per la buona tavola per ottenere ottimi risultati.

Con gli scarti degli alimenti per esempio è possibile realizzare squisite portate, si va da un gustoso risotto cucinato con i gambi e foglie di carciofo ad un succulento sformato di finocchi che utilizzale foglie esterne e i ciuffi verdi dei finocchi da unire ad un po’ di formaggio grattugiato e mollica di pane che di solito viene buttata via. Se avanza del pane, invece, si può optare per la più classica panzanella aggiungendo semplici ingredienti sempre presenti in ogni casa come pomodoro olio e sale o bollirlo insieme a della verdura per realizzare un tradizionale pane cotto e rape, tipico della cucina meridionale. E ancora si può cucinare senza spreco un’ottima frittata di maccheroni che unisce ai carboidrati della pasta avanzata dal giorno prima le proteine dell’uovo per un piatto unico, molto nutriente o classiche polpette recuperando della carne macinata avanzata semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio o la pizza rustica per consumare le verdure avanzate avvolgendole in una croccante sfoglia e per non buttare via la frutta basta cuocerla e trasformarla in marmellata o semplicemente comporla in una squisita macedonia. Alcuni piatti poi – conclude la Coldiretti – come la tradizionale ribollita che utilizza cibi poveri come fagioli, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo, i canederli trentini o la pinza veneta rappresentano non solo una valida soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato con ricette storiche divenute simbolo della cultura enogastronomica e del territorio italiano.

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