Primo trapianto di cuore da donatore cadavere in Europa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO OSPEDALE CHIRURGIA SALA OPERATORIA OPERAZIONE CHIRURGICAE’ avvenuto alcuni giorni fa il primo trapianto di cuore “fermo” (non più battente) in Europa: l’intervento, di cui danno notizia i principali quotidiani inglesi, è stato portato a termine al Papworth Hospital nel Cambridgeshire su un uomo di 60 anni che ha ricevuto un cuore fermo, ed è perfettamente riuscito. Fino ad ora era stato possibile trapiantare cuori ancora in funzione da pazienti in stato di morte cerebrale. Ma i chirurghi britannici hanno dimostrato che anche un cuore fermo può essere riattivato. Il primo intervento è stato portato a termine un mese fa, ed il paziente che ha ricevuto il nuovo cuore si sta riprendendo bene. Huluseyin Uca, il ricevente, ha dichiarato: “Sto bene. Prima del trapianto riuscivo a malapena a camminare, la mia vita era difficilissima. Ora mi sento ogni giorno più forte ed oggi sono andato a piedi in ospedale per un controllo senza nessun problema”.

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E’ italiano il primo trapianto di bacino al mondo: salva un diciottenne colpito da tumore alle ossa inoperabile

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Estetico Medicina Estetica Roma PRIMO TRAPIANTO BACINO MONDO TORINO OSSA TUMORE  Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Nei Dietologo DermatologiaEseguito per la prima volta al mondo un impianto di bacino realizzato in titanio e tantalio, il record parla italiano! L’intervento, perfettamente riuscito, è stato eseguito al Cto di Torino su un diciottenne colpito da un tumore alle ossa. Il giovane ragazzo soffriva da circa un anno da osteosarcoma del bacino considerato da tutti inoperabile. Aveva risposto abbastanza bene a ben 16 cicli di chemioterapia nel reparto di oncoematologia, ora l’intervento innovativo ha regalato alla sua vita, ed a quella degli altri pazienti nelle sue condizioni, nuove prospettive. Questo è uno di quei giorni in cui adoro la scienza più del solito!
Sono orgoglioso di questo risultato anche se bisogna ricordare che l’emibacino in titanio e tantalio (che potete vedere in foto) è stato realizzato negli Stati Uniti. La protesi è stata realizzata seguendo un modello 3D realizzato con una precedente TAC, successivamente impiantata con un intervento durato 12 ore.

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Costruisci i tuoi organi con la stampante 3D

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME OBIETTIVO SEMEIOTICA FONENDOSCOPIO ESAME (2)E se vi dicessi che, se vi servisse un polmone di ricambio (magari per sostituire uno rovinato da anni di fumo di sigaretta), tra non molto ve lo potrete stampare da soli, a casa vostra? Può sembrare un’idea bizzarra e – a detta di alcuni – eticamente discutibile, ma si sta realizzando: con le stampanti 3D si potranno costruire organi umani da trapiantare. E non parlo certo di riproduzioni in plastica di un organo: parlo di un vero organo, perfetto da un busto di vista sia morfologico che funzionale, “stampato” da un macchinario che, col tempo, diverrà sempre più economico e di largo consumo. Certo, ci vorranno anni, ma i primi esperimenti sono già una realtà. Alcune aziende americane ci stanno lavorando : una start-up californiana, la Organovo, ha già “stampato” un piccolo frammento di fegato che misura quattro x quattro x un millimetro: il procedimento richiede 45 minuti di tempo e altri due giorni perché le cellule possano crescere e maturare. Per anni i ricercatori hanno tentato di costruire tessuti in laboratorio per creare lembi di pelle, vasi sanguigni, ureteri, ma fabbricare un organo è molto più complicato: occorre avere un supporto su cui far crescere simultaneamente diversi tipi di cellule. Con la stampante 3D sarebbe molto più facile perché si possono collocare le cellule giuste al posto giusto.

Inchiostro biologico

Ecco come funziona. I ricercatori dapprima coltivano cellule umane, che provengono da biopsie, oppure cellule staminali sulle cosiddette capsule di Petri (che contengono un terreno di coltura) in modo che si moltiplichino. Ottengono così una sorta di “inchiostro biologico” con cui viene “caricata “ la stampante: quest’ultima è programmata per distribuire diversi tipi di cellule nelle tre dimensioni . Il procedimento non è difficile, assicurano gli esperti: l’unico problema è rappresentato dal fatto che si usa materiale biologico, ben diverso, per esempio, dalla plastica che non muore se si lascia all’aria aperta anche per un po’ di tempo. «Non penso che sarà possibile produrre organi da trapianto se non fra alcuni anni o forse decadi – ha commentato Anthony Atala, direttore del Wake Forest Institute of Regenerative medicine di Winston-Salem (North Carolina) e uno dei pionieri della ingegnerizzazione dei tessuti -. Ma credo che il prossimo passo sarà quello di stampare lembi di tessuto che servano per riparare un fegato o altri organi che hanno subito un danno». A quest’ultimo proposito gli studi clinici potrebbero cominciare entro cinque anni.

Microchip

Intanto il governo americano ha già finanziato un progetto chiamato “body on a chip” (il corpo su un chip) che ha l’obiettivo di produrre campioni di tessuto con le stesse caratteristiche di quello del cuore o del polmone o di altri organi e di utilizzarli nella sperimentazione di farmaci, in sostituzione degli animali da esperimento. Una volta ottenuti, infatti, questi campioni sono collocati su un microchip e messi in contatto con un sostituto del sangue che li tiene in vita: così i ricercatori possono valutare gli effetti dei trattamenti su specifici tessuti umani (e non animali). Questa nuova tecnologia che in futuro potrebbe aiutare a risolvere il problema della scarsità di organi da trapianto, pone però una serie di questioni tecniche che andranno risolte (per esempio chi assicura la qualità del prodotto? ) e anche interrogativi etici. È probabile, per esempio, che sarà molto costosa e quindi accessibile soltanto ha chi ha possibilità economiche.

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Capelli cresciuti in laboratorio grazie alle cellule staminali: diremo addio a calvizie e alopecia?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP OCCHIALI DA SOLE COLORATICapelli cresciuti in laboratorio grazie alle cellule staminali: è questa la nuova scommessa per combattere calvizie e alopecia di un team di ricercatori inglesi e americani. Gli studiosi hanno iniziato a ricreare l’intera struttura che permette ai capelli di nascere e svilupparsi e sperano, dopo i tentativi sugli animali, di poter presto applicare la loro tecnica anche all’uomo, risolvendo uno dei problemi più sofferti soprattutto dall’universo maschile. A oggi i tentativi di far nascere nuovi capelli in laboratorio non avevano mai avuto frutti positivi e duraturi, e per combattere l’alopecia si passava dai trapianti, ai riporti, alla tecnica del plasma ricco di piastrine, a prodotti cosmetici e medicinali con possibilità di riuscita non sempre elevata.

Continua la lettura su https://www.corriere.it/salute/dermatologia/13_ottobre_22/capelli-umani-cresciuti-dorso-topi-passi-avanti-contro-calvizie-alopecia-1b5b6f60-3b08-11e3-95f2-9a7a296f615f.shtml

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E’ possibile il “trapianto di testa”?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CERVELLO INTELLIGENZAEbbene si, qualcuno pensa che sia possibile, e quando quel qualcuno è un neurochirurgo di fama mondiale il discorso si fa avvincente! E il tutto diventa ancora più entusiasmante se il neurochirurgo è italiano! Si tratta del dottor Sergio Canavero che ha affermato: “Sono pronto per il primo trapianto di testa su uomo”. È un progetto che disegna scenari degni di un apocalittico romanzo fantamedico. «Il trapianto di testa nell’uomo è tecnicamente possibile. E tra un paio di anni potrebbe essere una realtà». Lo afferma, in esclusiva mondiale su Oggi, il dottor Sergio Canavero, neurochirurgo di Torino, che già si era imposto all’attenzione della comunità scientifica nel 2008: è stato lui ad aver “risvegliato” una ventenne, in stato vegetativo permanente dal 2006 (a causa di un incidente stradale), grazie a una «elettrostimolazione». Un successo unico al mondo che gli consentì di riclassificare la paziente: da stato vegetativo permanente a stato minimamente conscio.

Continua la lettura con https://www.oggi.it/attualita/notizie/2013/06/15/sergio-canavero-il-neurochirurgo-choc-sono-pronto-al-primo-trapianto-di-testa/

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Hai sopracciglia sottili? il trapianto può essere una soluzione

MEDICINA ONLINE VOLTO DONNA CAPELLI SGUARDO RAGAZZA BIONDA OCCHI OCCHIAIE TERAPIA TRATTAMENTO EYES TRUCOS DE BELLEZZA VISO DONNA RIMEDI SEXY SEX CHIRURGIA MEDICINA ESTETICA PELLE SCURA PAlla conquista di tutte le zone del corpo. Sembra questo il principio ispiratore delle ultime novità nel campo della chirurgia estetica, se si pensa ad esempio al trapianto di sopracciglia, richiesta sempre più abituale fra le signore di mezzo mondo. Da qualche anno, infatti, i chirurghi estetici offrono la possibilità di intervenire per riportare a una condizione originaria le sopracciglia divenute rade e sottili a…

Continua la lettura su: https://www.italiasalute.it/10606/Chirurgia-estetica-ecco-trapianto-di-sopracciglia.html

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