3 Marzo, Giornata Mondiale dell’Udito: un italiano su 10 non ci sente bene

MEDICINA ONLINE OTOSCOPIA OTOSCOPIO EQUILIBRIO OTOLITI ESAME VESTIBOLARE OTORINO VERTIGINI NISTAGMO ORECCHIO MOVIMENTI FASTIDIO CADUTA LABIRINTITE MENIERE OTOSCLEROSI DIAGNOSI COSTO SEMICIRCOLARE LABIRINTO MIGLIORIUn italiano su dieci ha problemi relativi all’udito, specie tra gli anziani, come immaginabile, ma in aumento tra i giovanissimi: è importante ricordarlo sopratutto oggi, 3 marzo, data della Giornata Mondiale dell’Udito.

In aumento tra i giovani

La maggior parte dei soggetti con problemi (il 37% del totale) ha più di 74 anni ma sono in aumentato i casi di ipoacusia (diminuzione dell’udito) tra i giovani nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni (dal 3% che erano nel 2012 ad il 4,2% del 2015). Tale incremento è legato non solo allo stile di vita moderno in cui siamo sempre più circondati da “inquinamento acustico“, ma anche alla scarsa sensibilità del pubblico circa i problemi dell’udito, visto che il 54% degli italiani non si è mai sottoposto al test audiometrico. Soprattutto tra i giovani è l’uso frequente di auricolari (specie quelli “in ear”) con musica ad alto volume ed il frequentare locali con musica “altissima” a determinare un aumento del rischio di problemi dell’udito.

Rischio depressione

 Il 20% degli over 64enni italiani riferisce un deficit dell’udito (il 5% supera questa difficoltà facendo ricorso all’apparecchio acustico, mentre il 14% non fa ricorso ad alcun ausilio). Questa quota aumenta all’avanzare dell’età e raggiunge il 45% fra gli ultra 84enni. I deficit dell’udito interessano equamente uomini e donne e sono più diffusi tra i soggetti con livello di istruzione più basso. Risulta evidente un’associazione fra l’avere un deficit uditivo non corretto e varie condizioni e patologie, come depressione, cadute con traumi, incidenti stradali ed isolamento sociale.

Un problema mondiale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci ricorda che l’ipoacusia è un serio problema sanitario a livello mondiale: 460 milioni di persone, oltre il 5% della popolazione mondiale, sono affette da una ipoacusia invalidante ma tale numero si stima tenderà ad aumentare fino a 1,2 miliardi di persone con ipoacusia entro l’anno 2050. Per ridurre il rischio di ipoacusia, è necessario ridur

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