Ragadi anali: cosa sono, sintomi, dolore, bruciore, cura, rimedi

MEDICINA ONLINE FISTOLA ANALE IMMAGINELe “ragadi” sono ulcerazioni lineari della pelle o delle mucose, simili a piccoli taglietti, che tendono a cicatrizzare con difficoltà, divenendo spesso croniche. La ragade è caratterizzata da un andamento lineare e profondo nel connettivo dei tessuti colpiti, causata da Continua a leggere

Differenza tra emorroidi e ragadi

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Emorroidi

Con il termine “emorroidi” (in inglese “hemorrhoid”) si identifica un gruppo di strutture vascolari appartenenti al canale anale. Quando, per vari motivi, sono gonfie ed infiammate, diventano patologiche e causano una sindrome nota come malattia emorroidaria che, nei casi più gravi porta alla fuoriuscita delle vene emorroidarie dall’ano, il che rende l’evacuazione dolorosa. Nel linguaggio comune, con il termine emorroidi, ci si riferisce alla malattia emorroidaria. Mentre la causa esatta non è nota, una serie di fattori che aumentano la pressione intra-addominale, in particolare la costipazione, si ritiene rivestano un ruolo nel loro sviluppo. Il trattamento iniziale per la malattia, da lieve a moderata, consiste nell’aumentare l’assunzione di fibre e di liquidi per mantenere l’idratazione. I FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) possono, temporaneamente, essere utilizzati per lenire il dolore. Nei casi più gravi si interviene chirurgicamente. Per approfondire, leggi anche: Emorroidi interne e esterne: cause, sintomi, cura e rimedi

Ragade anale

La ragade anale (in inglese ” anal fissure”) è invece un’ulcerazione lineare dell’ano, talvolta unica e solitaria, situata prevalentemente sulla linea mediana posteriore. Lunga alcuni millimetri, è situata al confine tra la linea pettinata e la cute dell’anoderma. La sua presenza causa dolorosi spasmi dello sfintere anale. Il sintomo caratteristico della presenza di ragade anale è il dolore. Il dolore è il sintomo di presentazione più frequente, parossistico e urente. Viene spesso descritto dal paziente come tremendo e lacerante. Compare caratteristicamente a ogni defecazione e tende a durare da alcuni minuti fino a diverse ore dopo l’evacuazione. Talvolta tende ad associarsi il prurito in regione anale. Alcuni pazienti riferiscono in corso di evacuazione la perdita di qualche goccia di sangue, generalmente di colore rosso vivo. In rari casi si può verificare una vera e propria rettorragia. In molti casi vi è associazione con la presenza di fistola, ascesso perirettale o patologia emorroidaria. Non sono state riconosciute cause di familiarità o predisposizione. Per approfondire, leggi anche: Ragadi anali: cosa sono, sintomi, dolore, bruciore, cura, rimedi

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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