Louise Brown: primo neonato della storia concepito attraverso la fecondazione artificiale

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO Louise Brown primo neonato della storia concepito attraverso la fecondazione artificialeIl 25 luglio 1978 nasce una bimba chiamata Louise Brown. Louise nacque alle 23:47 all’Oldham General Hospital (Inghilterra), attraverso un parto cesareo programmato. Fin qui non ci sarebbe nulla di particolarmente strano, tranne un piccolo particolare: Louise è il primo neonato della storia concepito attraverso la fecondazione artificiale.

I genitori di Louise, John Brown e Lesley Whiting, decisero di ricorrere alla Continua a leggere

Peste nera: quando, come e dove ha colpito? Quanti morti ha procurato?

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I linfonodi si ingrossavano, da cui la definizione “peste bubbonica”

La peste nera o “morte nera” o “grande peste” o “grande pestilenza” (in inglese “Black Death” o “Pestilence” o “Great Mortality” o “Plague“) fu una pandemia, quasi sicuramente causata dal batterio Yersinia pestis che, tra il 1346 ed il 1353 secondo alcune stime (che però potrebbero essere sovrastimate), uccise in Europa tra i Continua a leggere

Influenza spagnola: quando, come e dove ha colpito? Quanti morti ha procurato?

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DIRETTORE MEDICINA ONLINE DOTTORE OSPEDALE PRONTO SOCCORSO CAMICE FONENDOSCOPIO TASCHINO AIUTO MEDICO DI BASE GENERALE SPECIALISTA CRAVATTA LAVORO PAZIENTIL’influenza spagnola, conosciuta anche come la “spagnola” o la “grande influenza” (in inglese “1918 influenza pandemic” o “Spanish flu” o “Great Influenza epidemic“), fu una pandemia influenzale di natura virale ed insolitamente mortale, che fra Continua a leggere

Le protesi per un bambino nato senza braccia e quelle con forchetta incorporata

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DIRETTORE MEDICINA ONLINE PROTESI BRACCIA BAMBINO ARTI SUPERIORI MANI BAMBOLA STORIA DELLA MEDICINANella foto in alto possiamo vedere una coppia di protesi di braccia leggere per bambino con mancanza congenita bilaterale degli arti superiori. Le bussole in plastica con gomiti a frizione consentono la Continua a leggere

La prima protesi totale di spalla

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DIRETTORE MEDICINA ONLINE PRIMA PROTESI TOTALE DI SPALLA OMERO SCAPOLA CLAVICOLA ANATOMIA ORTOPEDIA STORIA 1893Quella che vedete nella foto in alto è quella che si ritiene essere la prima protesi totale di spalla, attribuita ad un chirurgo francese chiamato Continua a leggere

I due Padri della medicina: Ippocrate di Coo e Galeno di Pergamo

MEDICINA ONLINE Ippocrate Giuramento “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”

Ippocrate

Chiunque voglia affrontare le tappe più significative del progresso scientifico, ed in particolare della medicina, non può non Continua a leggere

Differenza tra inumazione, tumulazione, cremazione, imbalsamazione e mummificazione

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Calcificazione di un neonato ad opera di Giuseppe Albini, su incarico del Ministero dell’Interno, che lo invitava nel 1880 a trovare un metodo alternativo al seppellimento ed alla cremazione dei cadaveri. Esposto al MUSA – Museo Universitario delle Scienze e delle Arti

Dopo il decesso di una persona, esistono diverse tecniche di sepoltura, tra cui le più famose sono: inumazione, tumulazione, cremazione, imbalsamazione e mummificazione. Quali sono le differenze tra esse?

Cos’è l’inumazione?

Con il termine “inumazione” si intende il seppellimento di un cadavere in una fossa scavata dentro terra, finalizzata a rendere più rapida possibile la trasformazione delle materie organiche in sali minerali. Il cadavere viene collocato dentro la terra oppure in una bara di legno leggero posto nella terra, bara che è facilmente decomponibile. Il periodo di mineralizzazione completa del cadavere avviene normalmente nell’arco di una decina d’anni.

Cos’è la tumulazione?

La tumulazione del cadavere in loculo, tomba o cappella è – al contrario dell’inumazione – finalizzata a conservare intatte più a lungo possibile le spoglie mortali del sepolto. A tale scopo la salma deve essere racchiusa in una duplice cassa: il corpo viene posto in una contro cassa in zinco dello spessore minimo 0,66 mm alloggiata in una bara di legno ermeticamente chiusa. Ciò consente un lungo periodo di conservazione della salma, per decenni.

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Cos’è la cremazione?

La cremazione di un cadavere prevede l’incenerimento dello stesso per mezzo di combustione e la raccolta delle ceneri in un’apposita urna. La combustione, al contrario di quanto si possa pensare, non riduce il cadavere in cenere, bensì lo trasforma in gas e frammenti ossei. Tali frammenti ossei sono friabili e, dopo la combustione, vengono sminuzzati fino a formare una cenere che poi, a seconda degli usi, delle consuetudini o delle ultime volontà della persona defunta, vengono custodite in un’urna, sepolte, sparse in luoghi appositi, o altro. La legge N. 130 del 30/03/2001 (Disposizioni in materia di Cremazione e Disposizione sulle Ceneri), prevede anche la dispersione delle ceneri in luoghi privati, lontani dai centri abitati, nei tratti di mare, di laghi o di fiumi liberi da natanti e manufatti o comunque la tumulazione, l’interramento o l’affidamento ai familiari

Cos’è l’imbalsamazione?

L’imbalsamazione è un insieme di tecniche volte a preservare un cadavere dalla decomposizione per lunghi periodi. Se effettuata su animali, questa tecnica prende il nome di tassidermia. Usata fin dagli antichi egizi, oggi l’imbalsamazione è destinata soprattutto alla preservazione di animali morti, non mancano comunque ancor oggi applicazioni per la conservazione di cadaveri umani. Un esempio famoso è quello che riguarda Lenin: nella Unione Sovietica la salma del politico è stata infatti imbalsamata.
Dopo l’immersione in liquidi battericidi, alcune sostanze derivate dalla originaria formaldeide vengono immesse nel cadavere con appositi macchinari, che ne riempiono l’intero sistema vascolare e parte di quello linfatico. Per prevenire il rigor mortis, i tendini degli arti vengono recisi, inoltre le palpebre vengono cucite in modo che l’occhio resti chiuso (in talune tecniche l’occhio viene asportato e sostituito da globi metallici). Anche la bocca viene cucita per le labbra, ma solo al termine dell’otturazione di tutte le aperture del corpo con ovatta medicata. Tutte le chiusure sono poi sigillate, oggi con derivati siliconici, per prevenire la fuoriuscita di liquidi. L’imbalsamazione, umana o animale, è vietata da talune legislazioni anche occidentali, come nel caso dei Paesi Bassi.

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Cos’è la mummificazione?

La mummificazione è un processo, naturale o artificiale, in cui un cadavere subisce una disidratazione massiccia così veloce che i tessuti rimangono “fissati” ed i tratti somatici si conservano relativamente bene anche a distanza di centinaia d’anni. Nella mummificazione naturale, servono particolari condizioni esterne e interne per ottenere questo processo.

  • clima freddo, secco e ventilato, che ostacola la putrefazione;
  • inumazione in terreni asciutti capaci di assorbire i liquidi in grande quantità;
  • presenza di certi tipi di muffe che disidratano il corpo.

Mummificazioni parziali si hanno in persone decedute in ambienti chiusi, riscaldati e ben ventilati, quando il corpo giace su materiali che assorbono acqua: in questi casi – che di tanto in tanto diventano tragici fatti di cronaca – spesso il cadavere mummificato è quello di una persona sola, spesso anziana e senza parenti, che muore nel proprio appartamento senza che nessuno si accorga del fatto per decenni.
I fattori che favoriscono i processi di mummificazione sono la denutrizione, l’età avanzata, grosse emorragie. In media, un processo di mummificazione dura 6/12 mesi, ma ci sono prove e casi di mummificazioni avvenute in 2/3 mesi, eccezionalmente in meno di un mese.
La mummificazione veniva usata dagli antichi egizi con queste modalità:

  1. rimozione dal corpo degli organi interni, la cui presenza avrebbe potuto accelerare il processo di putrefazione;
  2. conservazione degli organi interni ti all’interno di speciali vasi, detti vasi canopi
  3. disidratazione del corpo tramite immersione per un periodo di circa 40 giorni in natron, un sale di sodio esistente in natura che si depositava nelle pozze di esondazione del Nilo dopo il loro prosciugamento;
  4. lavaggio con vino di palma che grazie al suo elevato tasso di alcool impediva lo sviluppo dei batteri decompositori;
  5. introduzione nell’addome di bende impregnate di natron, pezzi di lino e segatura.
  6. unzione con appositi oli balsamici (resine di conifere ed altre piante, cere d’api, oli aromatizzati ecc.).

Al termine di queste operazioni il corpo veniva strettamente avvolto con strisce di lino impregnate di resina.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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