Dieci buoni motivi per bere caffè

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NATURA BOSCO CAFFE CAFFEINA TAZZINA COLAZIONE BEVANDA CALDA FREDDO AUTUNNO INVERNOIo lo prendo sempre macchiato caldo senza schiuma, c’è chi lo preferisce espresso, chi all’americana, chi al ginseng e chi in una delle numerosissime varianti ormai in circolazione in ogni angolo del mondo, ma sicuramente non c’è adulto che non abbia mai provato a bere un caffè. Benedetto dagli studenti universitari e da chi fa un lavoro che lo obbliga a svegliarsi molto presto, per molti è un rito, per tanti un’abitudine, per tutti è soprattutto un piacere. Ma le opinioni riguardo alle controindicazioni del caffè lo reso “amaro” a chi alla salute proprio non vuole rinunciare. Ora però arrivano buone notizie per tutti gli amanti del caffè: fa bene al cervello, alla pelle e al corpo (anche se non bisogna mai esagerare!).

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Qual è l’orario migliore per bere il caffè?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CAFFE CAFFEINA TAZZINA COLAZIONE“Drogati di caffeina” a parte, forse oggi abbiamo una risposta più precisa grazie alle ricerche di Steven Miller, neuroscienziato della Uniformed Services University of the Health Sciences, nel Maryland. L’orario ideale per bere il caffè sarebbe tra le 9,30 e le 11,30, comunque un paio d’ore dopo essersi svegliati. Secondo l’esperto, infatti, sarebbe quello il momento per godere a pieno dei benefici della caffeina, perché nell’organismo si abbassano i livelli di cortisolo (meglio noto come l’ormone dello stress) rispetto a quando si è appena svegli. Al momento del risveglio, spiega il neuroscienziato sul suo blog, c’è un picco di questo ormone nel sangue, che dovrebbe farci sentire più svegli vanificando sostanzialmente gli effetti della caffeina o ancora peggio creando assuefazione e facendoci sentire di volta in volta la necessità di berlo sempre più forte per ottenere degli effetti sull’organismo. Lo stesso accade all’ora di pranzo e tra le 17,30 e le 18,30, tutti orari non indicati per bere il caffè. I livelli di cortisolo variano però da persona a persona, conclude Miller, per questo gli orari indicati potrebbero non essere validi proprio per tutti.

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La tazzina di caffè che ti salva dal suicidio

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CAFFE CAFFEINA TAZZINA COLAZIONE BEVANDA CALDA FREDDO AUTUNNO INVERNOSe bevi caffè allontani il rischio di depressione e di suicidio. La singolare scoperta è stata fatta da uno studio condotto dalla Harvard School of Public Health. Secondo i ricercatori dell’ateneo americano, le persone che consumano dalle 2 alle 4 tazzine di caffè al giorno hanno il 50% di possibilità in meno di togliersi la vita rispetto alle altre. La ragione? La caffeina ha gli stessi effetti di un antidepressivo.

Caffè contro la depressione

Secondo quanto ha affermato lo studio il consumo di bevande contenenti caffeina ha un effetto protettivo. Già in passato la sostanza è stata considerata un ottimo antidoto contro la depressione: da una ricerca del 2011, sempre degli esperti di Harvard, era emerso infatti che le donne che bevono caffè hanno il 15% di possibilità in meno di ammalarsi di depressione.

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Problemi a rimanere incinta? Rimedi naturali per diventare mamma

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADREPartiamo dal presupposto che tu sia in buona salute, non fumi, non abusi di droghe o di alcool e non sei particolarmente in sovrappeso o sottopeso. Se fumi, soffri di qualche tipo di disturbo o patologia o, per esempio, sei molto in sovrappeso, dovresti lavorare subito su questi punti, perché potrebbero essere la causa dei tuoi problemi a rimanere incinta. Detto questo, ci sono tantissime cose, del tutto naturali, che puoi seguire e inserire nella tua vita per migliorare la tua fertilità. In questo articolo troverai alcune idee, consigliate dagli esperti della fertilità, che potrebbero risolvere i tuoi problemi a rimanere incinta: con un piccolo sforzo potrai realizzare il tuo sogno.

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1) Caffeina
Le donne che cercano di rimanere incinta dovrebbero stare lontano o, per lo meno, limitare al massimo l’assunzione della caffeina. Alcuni scienziati americani hanno scoperto che le donne che assumono elevate quantità di caffeina (più di 2 tazze al giorno) hanno più difficoltà a rimanere incinta rispetto alle donne che non ne assumono o che, almeno, si limitano a una tazzina al giorno. Questo, però, sembra non essere valido per gli uomini. Negli uomini la caffeina può effettivamente dare una bella spinta alla fertilità dello sperma. Alcuni ricercatori brasiliani hanno scoperto che la motilità degli spermatozoi era più alta negli uomini che bevevano caffè regolarmente rispetto a quelli che non ne bevevano.

2) Yoga, meditazione e rilassamento
Il consiglio più frequente che si dà alle donne che hanno problemi a rimanere incinta è di rilassarsi. Ma basta davvero così poco per non dover aver a che fare con tutto questo? La verità è che gli esperti non sanno con esattezza quale sia l’impatto dello stress sulla fertilità, ma le nuove ricerche indicano che le terapie di rilassamento e la riduzione dello stress possono essere molto utili quando si cerca di avere un bambino. Un recente studio pubblicato nel 2011 sulla pubblicazione inglese “Fertilità e Infertilità” del mese di giugno, ha mostrato che le donne che avevano partecipato ad un programma di terapia di rilassamento mente/corpo hanno avuto un sensibile aumento della fertilità e un miglioramento dell’equilibrio ormonale. Il 52% delle donne che hanno partecipato a questo programma è riuscito a concepire, mentre tra le donne che non hanno partecipato, solo il 20% ha concepito.

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3) L’idratazione
La cervice della donna (o collo dell’utero) produce un fluido chiamato muco cervicale. Questo fluido è simile a qualsiasi altro muco nel corpo. Quando non sei abbastanza idratata, sai cosa succede? La bocca si secca, la pelle diventa meno elastica e perde di salute, il muco diventa secco. Ovviamente, bere molta acqua e mantenere ben idratato il tuo corpo, migliorerà la qualità e la quantità del tuo muco cervicale. Avere muco cervicale fertile è indispensabile per riuscire a concepire e risolvere i tuoi problemi a rimanere incinta. Il muco cervicale fertile è scivoloso, elastico e molto lubrificante.

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4) L’Agopuntura
L’agopuntura è una tecnica che deriva dalla medicina tradizionale cinese, praticata in con successo tutto il mondo da migliaia di anni. Prevede il posizionamento, assolutamente indolore, di aghi sottilissimi in punti specifici con lo scopo di alleviare lo stress e curare condizioni fisiche e mentali patologiche. Gli scienziati non comprendono appieno il funzionamento di questa tecnica, ma gli innumerevoli studi effettuati sull’effetto dell’agopuntura sulla fertilità hanno dimostrato che può realmente migliorarla, anche se non agisce direttamente sul problema fisico. Per esempio, non sbloccherà le tue tube di Falloppio bloccate, ma ti aiuterà a ridurre lo stress, a migliorare il flusso di sangue verso l’utero e le ovaie, che a sua volta rafforzerà e stimolerà l’ovulazione e l’impianto. L’agopuntura in Italia può essere praticata solo da medici.
Uno studio ha esaminato gli effetti della moxibustione e dell’agopuntura su 30 donne, dai 24 ai 37 anni, che soffrivano di infertilità. I risultati hanno mostrato che, dopo un solo ciclo di trattamento, 9 donne sono riuscite a concepire, mentre altre 8 donne hanno ottenuto la loro gravidanza dopo 2 cicli.

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5) Succo di Limone
I limoni sono dei veri toccasana per la tua fertilità per un paio di motivi. Prima di tutto, sono ricchi di vitamina C e vari antiossidanti, che aiutano a migliorare tutta la salute generale. I limoni sono un alimento alcalinizzante, infatti, grazie ai nutrienti che contengono, rendono il tuo corpo più alcalino. L’ambiente vaginale è di natura molto acido e quindi ostile agli spermatozoi. Il muco cervicaleaiuta a proteggere gli spermatozoi da questo ambiente acido, e i limoni danno una spinta in più, rendendo la vagina più alcalina. Aggiungi il succo di limone alla tua alimentazione quotidiana per migliorare la qualità del tuo muco cervicale e la tua fertilità. Spremi mezzo limone in una tazza di acqua calda e bevila circa 15-20 minuti prima di fare colazione.

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6) I Lubrificanti
Alcuni ricercatori hanno studiato recentemente l’effetto della lubrificazione sulla motilità degli spermatozoi e hanno scoperto che quasi tutti i lubrificanti ostacolano il movimento degli spermatozoi attraverso la vagina: i lubrificanti hanno in pratica un effetto spermicida, anche quelli naturali come l’olio d’oliva o la saliva. Se durante il rapporto, senti una certa secchezza vaginale, ci sono alcune cose che puoi fare per migliorare la lubrificazione naturale del tuo corpo. Assicurati di bere molti liquidi durante la giornata e non prendere farmaci come decongestionanti o antistaminici, che asciugano di loro natura l’organismo. Tu e il tuo compagno dovete concentrarvi sulla piacevole esperienza del rapporto, dall’inizio dei preliminari alla fine, prendendovi il vostro tempo, così da permettere al tuo corpo di produrre tutti i tuoi fluidi naturali e avere la giusta lubrificazione.

7) L’Olio di Enotera
L’olio di enotera (conosciuto anche come EPO-Evening Primrose Oil) è un integratore naturale che deriva da un fiore di campo dell’America del Nord. E’ ricco di vitamina E e di acidi grassi essenziali. Alcune donne utilizzano questo integratore per ammorbidire il collo dell’utero e prepararlo al concepimento. L’olio di enotera viene convertito dall’organiamo in una sostanza molto simil-ormonale molto affine alle prostaglandine. Le prostaglandine, contenute anche nello sperma, aiutano ad ammorbidire il collo dell’utero. Questo renderà l’apertura della cervice molto più ampia e più facilmente attraversabile dagli spermatozoi. L’EPO aiuta anche a migliorare la qualità del tuo muco cervicale. Questo particolare integratore deve essere usato solo nel periodo tra le mestruazioni e l’ovulazione (da circa 1500 mg a 3000 mg al giorno); si deve interrompere l’assunzione nel momento in cui si verifica l’ovulazione.

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8) Il Tè Verde
Il tè verde contiene anche la caffeina, ma a differenza di altre bevande come il caffè, questo tipo di tè può aiutarti a risolvere i tuoi problemi a rimanere incinta. Il tè verde è una fonte molto ricca di diversi tipi di antiossidanti. Questi antiossidanti possono dare al tuo sistema immunitario una forte spinta, aiutando l’organismo a scongiurare patologie come il cancro, le malattie cardiache e le malattie degenerative. Non è ancora ben chiaro perché il tè verde aiuta a migliorare la fertilità in modo così evidente, ma secondo gli scienziati il motivo sta nelle sue proprietà protettive. Uno studio condotto dalla Kaiser Permanente Cura Medical Program ha scoperto che le donne che bevevano regolarmente tè verde avevano letteralmente raddoppiato le loro probabilità di concepire. Tuttavia, dosi massicce di tè verde possono interferire con l’assorbimento dell’acido folico, necessario per la divisione cellulare durante la gravidanza.

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9) L’Agnocasto
L’agnocasto è una pianta da sempre utilizzata dagli antichi greci per ridurre il desiderio sessuale, da qui il nome “casto”. Oggi le donne usano l’agnocasto, chiamato anche Vitex, per regolare il ciclo mestruale, ridurre i sintomi della PMS e alleviare quelli della menopausa. Gli scienziati hanno constatato che l’agnocasto agisce sulla ghiandola pituitaria e sull’ipotalamo, che sono responsabili della regolazione degli ormoni coinvolti nella riproduzione. Se assunto regolarmente, l’agnocasto è in grado di ridurre i livelli di prolattina del tuo corpo. Quando i livelli di prolattina sono troppo alti, le mestruazioni possono diventare irregolari, il che può causare problemi a rimanere incinta. Questa pianta è utilizzata anche per il trattamento dei difetti della fase luteale: rafforza l’ovulazione, provocando un aumento dell’ormone LH e di conseguenza, migliora la funzione del corpo luteo.

10) Una Buona Passeggiata
L’aggiunta di una semplice passeggiata alla tua giornata può migliorare sensibilmente la tua fertilità e la tua salute generale. Camminare è un perfetto esercizio fisico molto semplice da mettere in pratica ed è molto sicuro quando si sta cercando di rimanere incinta. Camminare per venti o trenta minuti al giorno ti aiuterà a ridurre lo stress, a mantenere un peso sano e a migliorare il flusso di sangue nel tuo utero e nelle tue ovaie. L’esercizio fisico regolare aiuta il sistema riproduttivo a funzionare meglio. Tuttavia, più esercizio fisico non equivale a più fertilità! I ricercatori hanno scoperto che troppo esercizio fisico, troppo intenso e per troppo tempo può avere un effetto negativo sulla fertilità.

Questi sono alcuni consigli molto facili da applicare, molto efficaci, che chiunque può inserire senza troppo sforzo nella sua routine quotidiana. Impegnati a seguirli e vedrai che risolverai i tuoi problemi a rimanere incinta. Buona fortuna!

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Dipendenza e sindrome di astinenza da caffeina: cause, sintomi, diagnosi e cure

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CAFFE CAFFEINA TAZZINA COLAZIONELa caffeina è un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, tè, cola, guaranà e mate e nelle bevande da esse ottenute. La caffeina è, tecnicamente, una sostanza psicoattiva (anche detta “sostanza psicotropa“), cioè una sostanza chimica farmacologicamente attiva, dotata di azione psicotropa, ovvero capace di modificare lo stato psico-fisico del un soggetto che la assume, potendo agire sul sistema nervoso e su vari distretti dell’organismo, condizionando emozioni, memoria, attenzione, percezione, umore, coscienza, comportamento ed abilità intellettive e motorie. In particolare, la caffeina è una sostanza dall’effetto stimolante ed è la sostanza psicoattiva più diffusa e la più consumata nel mondo, venendo utilizzata sia a scopo ricreativo sia medicalmente. La caffeina è legale in tutti i paesi, a differenza di altre sostanze psicoattive (come la cocaina), considerate illegali. Rimane tuttavia il fatto che, come tutte le sostanze psicoattive, può generare assuefazione e tolleranza, inoltre – se si smette di assumerla improvvisamente – può generare sintomi e segni di craving (astinenza): in questo caso si parla di “dipendenza da caffeina” e”sindrome di astinenza da caffeina“. Molte persone che assumono numerosi caffè al giorno o che bevono grandi quantità di cola, sono dipendenti dalla caffeina senza nenanche saperlo: si accorgono della loro dipendenza solo se all’improvviso cessano di assumere la dose di caffeina giornaliera a cui sono abituati.

Cause

La dipendenza da caffeina si verifica quando il soggetto assume per lunghi periodi una grande quantità giornaliera di caffeina (in genere superiore ai 400/500 mg al giorno). La sindrome di astinenza da caffeina è causata dall’improvvisa cessazione dell’assunzione di caffeina (ad esempio smettendo di bere caffè o cola o di assumere bevande o integratori che la contengono), soprattutto se il soggetto era abituato da molto tempo ad assumere grandi quantità di caffeina ogni giorno.

Alimenti, bevande ed integratori contenenti caffeina

Sono numerosi gli alimenti, le bevande e gli integratori che possono contenere caffeina, tra cui:

  • tè;
  • cacao;
  • polvere
  • cioccolato;
  • caffè;
  • bibite tipo cola;
  • guaranà;
  • gelato al caffè;
  • alcune bevande energetiche;
  • integratori di caffeina;
  • alcuni integratori termogenici.

Per indicare gli alimenti e le bevande ad alta concentrazione di caffeina, si usa spesso l’espressione “alimenti nervini“. In piccole quantità la caffeina può ritrovarsi in molti alimenti “insospettabili”, tra cui: cereali, caramelle e dolciumi, prodotti da forno, liquori, gomme da masticare e sciroppi. Nel computo totale della caffeina giornaliera, quindi, bisogna inserire la caffeina assunta con tutti gli alimenti che la contengono e non solo calcolando i classici caffè giornalieri bevuti, altrimenti si rischia di sottostimare il valore della quantità assunta. Esempi di quantità di caffeina contenuta in alcune bevande ed alimenti molto diffusi, sono:

  • lattina di Coca Cola da 33 cl: circa 40 mg di caffeina;
  • tazzina di caffè espresso: 120 mg di caffeina;
  • tazza di tè: 50 mg di caffeina;
  • etto di cacao: circa 100 mg di caffeina.

Sintomi e segni

La sindrome di astinenza da caffeina include numerosi sintomi e segni, tra cui:

  • mal di testa;
  • senso di fastidio;
  • scatti d’ira;
  • stress;
  • agitazione;
  • difficoltà a concentrarsi;
  • difficoltà nella memoria;
  • difficoltà ad addormentarsi;
  • desiderio di “qualcosa”, senza riuscire bene ad indentificare “di cosa”;
  • desiderio impellente di assumere caffè o cola.

Nei casi più gravi, nei soggetti abituati ad assumere molta caffeina ogni giorno, si possono verificare:

  • tremolio;
  • senso di nausea;
  • vertigini;
  • sudori freddi.

La sindrome di astinenza da caffeina è considerata comunque una condizione benigna e passeggera e diventa un problema medico solo se essa interferisce con le normali attività del paziente, sociali, relazionali e/o professionali.

Leggi anche: Crisi d’astinenza e craving in medicina: significato, esempi, terapie, consigli

Terapia

I sintomi e segni di astinenza da caffeina, al contrario di quello che avviene per molte sostanza psicoattive illegali, sono in genere molto blandi e sopportabili, quindi nella maggioranza dei casi non serve alcuna terapia per superare una sindrome da astinenza da caffeina, se non il lasciar passare alcuni giorni senza assumere bevande, alimenti e/o integratori che contengono caffeina.

Prevenzione della dipendenza da caffeina e dell’intossicazione da caffeina

Per prevenire la dipendenza da caffeina e la sindrome di astinenza da caffeina, consiglio di non interromepre mai improvvisamente la cessazione delle fonti di caffeina a cui il soggetto è abituato, soprattutto se assume grandi quantità di caffeina e se la “dipendenza” da caffeina ha lunga data. Se si vuole interrompere l’assunzione di caffeina, meglio “scalare” la quantità di caffeina assunta, ad esempio diminuendo gradatamente il numero di caffè bevuti ogni giorno, nell’arco di alcuni giorni.

Per evitare di diventare dipendenti dalla caffeina, io raccomando di non assumere più di 400 mg di caffeina al giorno (2 o 3 caffè giornalieri) per lunghi periodi. Per evitare invece l’intossicazione da caffeina, il soggetto deve rimanere al di sotto della soglia di 1000 mg di caffeina assunti in un brevissimo tempo. L’intossicazione da caffeina può produrre una serie di sintomi e segni, tra cui:

  • tremori intensi;
  • tensione muscolare;
  • iperattività;
  • fotofobia;
  • cefalea;
  • grave insonnia;
  • stati maniacali;
  • allucinazioni uditive e/o visive.

I valori prima citati possono tuttavia variare, ad esempio in funzione del sesso, del peso corporeo, dell’abitudine ad assumere caffeina e della presenza di eventuali malattie o condizioni (ad esempio gravidanza). Per essere maggiormente precisi, ricordo che la quantità di caffeina che un adulto sano può assumere ogni giorno senza il rischio di effetti collaterali, è circa 5 mg/kg di peso corporeo, il che significa che una persona che pesa 60 kg può assumere teoricamente circa 300 mg di caffeina al giorno mentre una persona che pesa 80 kg può assumere teoricamente circa 400 mg di caffeina al giorno. Tenendo conto che ogni tazzina di caffè espresso contiene circa 120 mg di caffeina, io ai miei pazienti consiglio generalmente di bere non più di tre caffè al giorno (due se sono molto magri); superato questa quantità è da preferire il decaffeinato.

Ricordo al lettore che una assunzione eccessiva di caffeina può determinare o peggiorare varie patologie e condizioni, tra cui:

  • ipertensione arteriosa;
  • insonnia;
  • nervosismo cronico;
  • gastrite;
  • ulcera peptica;
  • reflusso gastro-esofageo;
  • aritmie;
  • tachicardia;
  • osteoporosi.

Proprietà positive della caffeina

Il mio consiglio rimane comunque quello di non eliminare completamente la caffeina dalla tua vita, ma di assumere una quantità moderata di caffè al giorno (massimo 3 caffè espressi al giorno in adulti sani), dal momento che il consumo moderato di caffeina ha alcuni vantaggi per l’organismo di un adulto sano: abbassa il rischio di malattie cardiache e diabete, aiuta la memoria e la concentrazione e previene la depressione e le ideazioni suicidarie.

La migliore selezione di tè, tisane e caffè

Qui di seguito trovate una lista con la migliore selezione di tè, infusi e caffè provenienti da tutto il mondo, di altissima qualità e scelti dal nostro Staff di esperti ed appassionati:

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Bere più di quattro tazze di caffè al giorno aumenta il rischio di decesso precoce

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CAFFE CAFFEINA TAZZINA COLAZIONEBrutte, bruttissime notizie per i “caffeinomani” incalliti, almeno a giudicare dai risultati di una ricerca statunitense. I ricercatori hanno scoperto che le persone sotto i 55 anni che bevono più di 4 tazze di caffè al giorno hanno maggiore probabilità di morire precocemente, con un incremento del 50% della mortalità, secondo quanto riportato dalla rivista Mayo Clinic Proceedings.

Continua la lettura su https://www.giornalettismo.com/le-4-tazze-di-caffe-al-giorno-che-aumentano-i-rischio-di-morte-precoce/

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Caffè e caffeina: effetti benefici, collaterali, metabolismo, sport, doping

MEDICINA ONLINE CAFFE CAFFEINA THE TE TEINA ECCITANTE ASTINENZA GINSENG LUNGO CORTO ORZO MACCHIATO CALDO FREDDO TAZZA GRANDE VETRO DIFFERENZE COFFE ESPRESSO AMERICANO WALLPAPER PIC PICTURE HI RES PHOTOLa caffeina è una sostanza psicoattiva appartenente alla famiglia degli alcaloidi e che si trova soprattutto nei semi, o chicchi, della pianta del caffè. La caffeina è un debole psicostimolante, aumentando la concentrazione, il senso di allerta e di vigilanza, il metabolismo basale. La caffeina inoltre (entro certe quantità) aiuta la performance sportiva. In genere è meglio evitare di superare le tre tazzine al giorno. Alcuni soggetti però dovrebbero limitarlo ulteriormente, ad esempio chi soffre di pressione alta non dovrebbe superare le due tazzine. Moderazione per le donne in gravidanza (massimo un caffè) e per chi soffre di gastrite, reflusso gastro esofageo, anemia ed osteoporosi. Per approfondire, continua la lettura con: Quanti caffè posso assumere ogni giorno? E se sono iperteso o prendo farmaci? E durante la gravidanza e l’allattamento?

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