Le “sindromi reattive pseudoallergiche” o “pseudoallergie” (spesso indicate con l’acronimo “PAR” derivato dall’inglese “Pseudo-Allergic Reactions”) costituiscono un gruppo di manifestazioni che presentano strette analogie con la sintomatologia di altre sindromi a dimostrata eziopatogenesi allergica, ma che se ne differenziano per il diverso meccanismo patogenetico, sempre extra-immunologico. Le sostanze che possono dar luogo a PAR sono virtualmente infinite, tuttavia si tratta in genere di alimenti ricchi di istamina e/o tirammina o comunque contenenti sostanze istamino-liberatrici. In genere, come avviene nelle intolleranze alimentari) si deve assumere una quantità relativamente grande di sostanza per generare i sintomi (dose dipendente), al contrario delle allergie in cui basta assumere anche un quantità minima di sostanza per sviluppare i sintomi (dose indipendente).
I fattori scatenanti le PAR sono rappresentati essenzialmente da farmaci, alimenti e additivi alimentari. In questo articolo ci occuperemo principalmente degli alimenti e degli additivi alimentari.
Alimenti che causano pseudoallergia
Numerosi sono gli alimenti che possono dar luogo a PAR, in quanto di per sé ricchi di istamina (vari pesci, crostacei, frutti di mare, alcuni alimenti fermentati o conservati, etc.) o contenenti sostanze istamino-liberatrici (formaggi fermentati, cioccolato, etc.). Alimenti tipicamente in grado di provocare PAR, sono:
Alimenti ricchi di istamina (il numero indica il contenuto in istamina in mcg/g)
- Formaggi fermentati 1330
- Bevande fermentate 20
- Vini rossi 1-4
- Pesce:
- Aringhe 350
- Acciughe 60
- Sardine 15
- Salmone 7
- Tonno 6
- Vegetali
- Spinaci 7
- Pomodori 22
- Carni:
- Fegato di maiale 25
- Insaccati 160-225
Alimenti contenenti solfiti (in numero indica il contenuto in solfiti)
- Vini (soprattutto bianchi) e birra 175-225 mg/l
- Succhi e sciroppi di frutta 10-250 mg/l
- Patate 300 mg/kg
- Frutta secca e candita 100 mg/kg
- Funghi secchi 100 mg/kg
- Gamberi ed altri crostacei 350 mg/kg
- Baccalà 600 mg/kg
Alimenti contenenti tiramina o sostanze istamino-liberatrici
- Alcuni frutti (fragole, banane, ananas, avocado) . .
- Vegetali ad alto contenuto in lectine (arachidi, mais, nocciole, mandorle, legumi, crauti, etc.)
- Pomodori
- Cioccolato
- Crostacei e frutti di mare
- Alcuni tipi di pesce (soprattutto affumicato o in scatola)
- Albume d’uovo
- Formaggi fermentati
- Estratti di carne, salsicce, fegato di pollo
Deve essere sottolineato tuttavia, che molte asserzioni sulla presenza di sostanze istamino-liberatrici in vari alimenti risalgono a indagini piuttosto remote e non sono state del tutto confermate. La tiramina è un’amina vaso attiva molto potente; l’assunzione di elevate quantità di alimenti contenenti tiramina produce spesso, infatti, manifestazioni cefalalgiche. Le reazioni da alimenti contenenti tiramina o sostanze istamino-liberatrici si presentano, in particolare, quando si associ l’assunzione di farmaci inibitori della monoaminossidasi (IMAO), che inattiva l’istamina.
La cosiddetta sindrome sgombroide è dovuta all’assunzione di pesce avariato, le cui tossine bloccano selettivamente la monoaminossidasi. a tal proposito, leggi: Tonno, sgombro, istamina e sindrome sgombroide: cause, sintomi e terapie
Additivi alimentari che causano pseudoallergia
Le PAR possono essere frequentemente provocate da additivi alimentari, largamente impiegati nell’industria alimentare (dolciumi, gelati, marmellate e conserve, bevande commerciali, prodotti in scatola o conservati in altri confezionamenti, etc.). Alcuni additivi, come i solfiti o l’E102, sono utilizzati anche nell’industria farmaceutica, ad esempio come conservanti o come coloranti in preparazioni per uso orale.
Alcuni additivi alimentari capaci di determinare pseudoallergia, sono:
Conservanti (antimicrobici)
- benzoato di sodio (E211),
- paraossibenzoato di metile (E219),
- sodio bisolfito (E222).
Coloranti
- Naturali:
- clorofille,
- carotenoidi,
- antocianine,
- rosso carminio.
- Sintetici:
- giallo di tartrazina (E1 02),
- eritrosina (E127),
- giallo arancio (E110),
- oriana annatto (E160).
Addensanti e gelificanti
- gomme vegetali,
- gelatine animali,
- alginati,
- amidi modificati,
- farine di semi di carrube e di guar,
- fosfati e polifosfati.
Tensioattivi
- polifosfati,
- glicole propilenico e polietilenico.
Emulsionanti
- lecitine,
- esteri mono- e digliceridi degli acidi grassi.
Edulcoranti
- saccarosio,
- saccarina,
- ciclamati,
- aspartame.
Esaltatori di sapidità
- glutammati.
Secondo il Decreto Ministeriale n. 209 del 27.02.1996, che identifica 24 categorie di additivi alimentari, “per additivo alimentare si intende qualsiasi sostanza, normalmente non consumata come alimento in quanto tale e non utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nelle fasi di produzione, di trasformazione, di preparazione, di trattamento, di imballaggio, di trasporto o immagazzinamento degli alimenti, che si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti direttamente o indirettamente”.
Tra gli additivi, si ricordano soltanto, per la loro importanza, il sodio metabisolfito, utilizzato su larga scala come conservante e antiossidante per bevande (vini, birre, succhi di frutta), alimenti vari (frutta, verdura, patate, etc.), nonché contenuto in alcuni medicamenti (steroidi, antibiotici, adrenalina), ed il giallo di tartrazina (E102), che può dar luogo a manifestazioni asmatiche, particolarmente in soggetti con
asma da analgesici.
Altri additivi in grado di causare PAR sono il benzoato di sodio (contenuto in molti dolci ed in numerose bevande), l’acido 4-idrossibenzoico (usato anche nella lavorazione delle paste e del pane), la vanillina (di frequente uso nell’industria dolciaria); l’uso del salicilato di sodio, in passato largamente impiegato nell’industria conservi era, è stato da tempo vietato dalle leggi italiane.
Il glutammato di sodio, impiegato come esaltatore di sapidità, è stato spesso considerato responsabile di sindromi reattive, soprattutto di tipo asmatico (“sindrome del ristorante cinese”), anche se un recente studio ha messo in dubbio tale effetto.
In merito al consumo di additivi alimentari, è stato calcolato che negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna tale consumo sia, per quanto incredibile, di 8-9 kg/anno per persona (in Italia viene stimato in 5 kg/anno pro capite); d’altro canto, è stato anche accertato che il 92% degli alimenti venduti nei supermercati statunitensi contiene additivi.
Deve essere segnalata, inoltre, la frequente possibilità di esposizione ad additivi accidentali o involontari (pesticidi, diserbanti, farmaci per uso veterinario, etc.). Occorre poi ricordare che alcune sostanze, come l’acido acetilsalicilico e l’acido benzoico, sono naturalmente presenti in vari tipi di frutta (frutti di bosco, albicocche, banane, mele, etc.) e di altri vegetali (pomodori, patate, piselli, etc.).
Alimenti contenenti salicilati naturali, sono:
- Fragole
- Mirtilli
- Prugne
- Pesche
- Uva passita
- Cetrioli
- More
- Albicocche
- Arance
- Ciliegie
- Mandorle
- Piselli
- Lamponi
- Mele
- Mandarini
- Banane
- Noci
Altri fattori e sostanze che possono determinare pseudoallergia
Altri fattori efficienti nel determinismo delle PAR sono rappresentati da alcune sostanze biologiche e chimiche, oltre che da numerose sostanze che vengono inalate (tabacco,
mi ceti termofili, polveri di legno, fibre vegetali, etc.):
Sostanze biologiche
- Veleni e secreti animali veleni di serpenti
- veleni di Imenotteri e di altri insetti.
Sostanze chimiche
- Sostanze detergenti e disinfettanti; ossido di etilene (contenuto nelle membrane di emodialisi e di emofiltrazione), etc.
- Solventi (Cremophor EL, etc.)
- Filtri per membrane di emodialisi e di emofiltrazione (Cuprophan, acetato di cellulosa, etc.)
Sostanze inalate
- Tabacco
- Miceti termofili
- Sostanze vegetali (polveri di legni esotici; fibre di cotone, lino, canapa, etc.)
- Polveri minerali (asbesto, etc.)
Fattori fisici
- Agenti fisici (orticaria fisica: meccanica, da freddo, da caldo, da radiazioni luminose, da compressione o decompressione, da vibrazioni, etc.)
- Esercizio fisico
Fattori neuropsichici
- Stress emotivi (orticaria psicogena, asma psicogeno)
- Riflessi condizionati
Fattori infettivi
- Infestazioni (idatidosi, schistosomiasi, teniasi, etc.)
- Infezioni batteriche, acute e croniche
- Infezioni focali
Un ruolo scatenante, oltre che predisponente, può essere svolto anche da numerosi fattori di ordine fisico, neuropsichico ed infettivo (incluse, tra questi ultimi, anche varie parassitosi). Particolarmente importanti sono le PAR indotte da esercizio fisico, che si
manifestano dopo attività sportive, agonistiche o amatoriali (soprattutto dopo la corsa libera, cioè il jogging, molto popolare negli Stati Uniti ed anche in Europa). Queste PAR intervengono frequentemente in periodo post-prandiale e sono spesso correlate all’assunzione di alcuni cibi, non necessariamente sempre gli stessi (frutti di mare, nocciole, pesche, sedano, uva, etc.); la sola assunzione di questi alimenti o la sola attività fisica non sono di per sé sufficienti a determinare l’insorgenza della sindrome clinica
(SOA, sintomi gastrointestinali, fino ad un vero e proprio quadro di shock nelle forme più gravi), ma è necessaria l’associazione dei due fattori (assunzione di alcuni alimenti, seguita da uno sforzo fisico).
Leggi anche:
- Visita allergologica: svolgimento, esami, preparazione, durata, costo
- Differenza tra allergia, pseudoallergia e intolleranza alimentare
- Shock anafilattico (shock allergico): cause, fattori di rischio, patogenesi
- Shock anafilattico: sintomi, diagnosi, prognosi, gravità, morte
- Shock anafilattico: terapia, cosa fare, consigli per prevenirlo
- Consigli per la prevenzione di allergie da imenotteri (api e vespe)
- Morire per una puntura di vespa: capire cos’è uno shock anafilattico può salvarti la vita
- Allergia a veleni di imenotteri (api, vespe e calabroni): diagnosi
- Allergia a veleni di imenotteri (api, vespe e calabroni): terapia, prevenzione, rischi
- Puntura di vespa: dopo quanto tempo si verifica lo shock anafilattico?
- Puntura di vespa e shock anafilattico: cosa fare e cosa NON fare?
- Puntura di vespa e shock anafilattico: cosa fare prima dell’arrivo dell’ambulanza?
- Cos’è l’adrenalina ed a cosa serve?
- Allergie professionali: sintomi, segni, diagnosi e trattamento
- Rinite allergica (febbre da fieno allergica): cos’è, sintomi, gola, tosse, rimedi e terapie
- Differenza tra rinite infettiva, allergica, non allergica, da farmaci
- Intossicazione alimentare, tossinfezione, indigestione: cause, sintomi, diagnosi, cura e prevenzione
- Sinusite: cause, sintomi e cure di una malattia del freddo molto diffusa
- Differenza tra ape, vespa, calabrone, bombo e rispettive punture
- Consigli per la prevenzione delle allergie da alimenti e additivi alimentari
- Consigli per la prevenzione delle allergie inalatorie da pollini
- Consigli per la prevenzione delle allergie da acari e miceti (funghi)
- Consigli per la prevenzione delle dermatiti da contatto (lattice, nichel, cosmetici…)
- Consigli per la prevenzione delle allergie da derivati animali (cani, gatti, volatili…)
- Consigli per la prevenzione di allergie da farmaci e pseudoallergie
- Orticaria acuta e cronica: cause, sintomi, diagnosi, immagini, cura, rimedi
- Reazioni avverse ai farmaci: effetti collaterali, tossicità, allergie, idiosincrasie
- Eruzioni esantematiche, eritematose, vescicolo-bollose e pigmentarie da farmaci
- Dermatiti esfoliative da farmaci: la sindrome di Lyell
- Nefropatie allergiche: nefriti e nefrosi da farmaci, necrosi tubolare e cistite
- Allergie alimentari: diffusione, cenni storici, cause e patogenesi
- Alimenti di origine animale che causano allergia: latte, uova, pesce, crostacei, carni
- Alimenti di origine vegetale che causano allergia: verdure e frutta
- Alimenti di origine vegetale che causano allergia: cereali, legumi, funghi
- Alimenti di origine vegetale che causano allergia: frutta secca, spezie, gomme, additivi
- Diagnosi delle allergie alimentari: esami e gestione del paziente
- Terapie delle allergie alimentari: diete di eliminazione, farmaci, desensibilizzazione
- Angioedema: cause, sintomi, immagini, cura, consigli, rimedi naturali
- Differenza tra orticaria e angioedema
- Sindrome orticaria-angioedema: cause, sintomi, diagnosi, immagini, cura, rimedi
- Segno Asboe-Hansen: indicazioni, esecuzione, positivo
- Istamina: cos’è, effetti, vasodilatazione, prurito, ansia, stress, contenuto in tonno e patate
- Recettori dell’istamina H1, H2, H3, H4 distribuzione, differenze, effetti in sintesi
- Istamina, ansia, stress, depressione, senso di fame e sonnolenza
- Tonno, sgombro, istamina e sindrome sgombroide: cause, sintomi e terapie
- Intolleranza all’istamina e tiramina: cibi consigliati e cibi da evitare
- Farmaci antistaminici: meccanismo, uso, controindicazioni, effetti collaterali
- Esami allergologici di primo, secondo e terzo livello per la diagnosi di allergia
- Prick test in bambini e adulti: esecuzione, allergeni, controindicazioni, rischi
- Patch test: preparazione, esecuzione, rischi, allergeni, costo
- Prist test in adulti e bambini, valori normali e patologici, interpretazione
- Rast test: preparazione, esecuzione, rischi, allergeni, costo
- Test di provocazione in medicina: cosa sono, a che servono, come si svolgono?
- Test di provocazione bronchiale con metacolina: esecuzione, preparazione, rischi
- Iper-reattività bronchiale: significato, sintomi, diagnosi e cure
- Test di eliminazione e diete oligoallergeniche in allergologia
- Reazioni indesiderate durante i test allergologici: frequenza, tipi, cosa fare, prevenzione
- Dermatite da contatto: cause, fattori predisponenti, allergeni, patogenesi
- Dermatite da contatto: sintomi e segni di fase acuta, subacuta e cronica
- Dermatite da contatto: diagnosi, esami, terapie e consigli
- Allergia al latte vaccino in neonati e bambini
- Consigli per la prevenzione delle sindromi asmatiche
- Attività fisica e asma bronchiale: sport consigliati e sconsigliati
- Allergeni ed epitopi: definizione, classificazione, elenco, tipi
- Differenza tra le reazioni di ipersensibilità di tipo I, II, III, IV e V
- Malattia da siero: cause, sintomi, complicanze, diagnosi e terapie
- Congiuntivite allergica primaverile e altre patologie oculari da allergia
- Vasculiti da ipersensibilità: porpora di Shöenlein-Henoch e sindrome di Churg-Strauss
- Sindromi neuroallergiche: emicrania da allergia, cefalea istaminica e da glutammato sodico
- Immunoterapia specifica (iposensibilizzazione): indicazioni, controindicazioni
- Immunoterapia specifica (iposensibilizzazione): vie di somministrazione dell’allergene
- Immunoterapia specifica (iposensibilizzazione): estratti allergenici, miscele, conservazione
- Immunoterapia specifica: metodiche di somministrazione, dosaggi
- Immunoterapia specifica: epoca d’inizio, schemi di trattamento, durata, sospensione
- Immunoterapia specifica: schemi non convenzionali, iposensibilizzazione a farmaci e veleni di imenotteri
- Immunoterapia specifica: monitoraggio e valutazione dell’efficacia della terapia
- Immunoterapia specifica: reazioni indesiderate locali, sistemiche, gravi
- Test per allergie e intolleranze alimentari
- Differenza tra reazione allergica, anafilassi e shock anafilattico
- Differenze tra allergia alimentare ed intolleranza alimentare
- Dermatite atopica: cause, sintomi e terapie di una patologia della pelle molto diffusa
- Dermatite atopica: giusta alimentazione e probiotici quando le cure tradizionali falliscono
- Dermatite seborroica: cause, immagini, cure, rimedi naturali, shampoo consigliato
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?
- Irritazione cutanea in neonati, bambini e gravidanza: i soggetti più a rischio
- Pelle arrossata ed irritata: cause patologiche e non patologiche
- Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: i rimedi naturali
- Pelle arrossata ed irritata: ecco quali farmaci usare
- Asma bronchiale estrinseca, intrinseca, occupazionale, stabile: cause, sintomi, cure
- Asma bronchiale in bambini e adulti: cause, sintomi e cura
- Asma bronchiale: spirometria e diagnosi differenziale
- Asma bronchiale: fattori di rischio ambientali e genetici
- Asma occupazionale: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Malattie respiratorie occupazionali o professionali: effetti, elenco, tipi
- Spirometria diretta ed indiretta: come si esegue ed a cosa serve
- Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi e favismo: cause, sintomi, terapie
- L’incredibile allergia di Ashleigh Morris
- La grave allergia alle arachidi di Oli Weatherall: perfino un bacio può ucciderlo
- Famosa marca di pennarelli provoca allergie: non usateli!
- Differenza tra latte, lattosio e rispettive intolleranze
- Celiachia, cos’è il glutine, in quali alimenti è contenuto ed in quali no?
- Che significa malattia autoimmune? Spiegazione ed esempi
- Intolleranza al lattosio in adulti e bambini: sintomi e test
- Lattosio: cos’è, in quali alimenti si trova ed in quali no
- Lattuga ed altre verdure: contengono lattosio o no?
- Test del respiro (breath test) per intolleranze alimentari: cos’è e come si svolge
- Intolleranza al sorbitolo: sintomi, diagnosi, dove si trova il sorbitolo?
- Superare le intolleranze alimentari con la dieta di eliminazione? Meglio lo schema di rotazione dei cibi
- Vaccini: servono davvero? Tutte le verità scientifiche
- Acne cistica: cura definitiva, alimentazione, testosterone
- Sistema immunitario, immunità innata e specifica: riassunto, schema e spiegazione
- Immunità innata (aspecifica): barriere, infiammazione e complemento
- Immunità innata (aspecifica): neutrofili, macrofagi e linfociti natural killer
- Immunità specifica (acquisita): linfociti, T killer, T helper, T γδ, B ed anticorpi
- Immunità specifica (acquisita): memoria passiva, attiva ed immunizzazione
- Immunità specifica (acquisita) umorale e cellulare
- Patologie del sistema immunitario: immunodeficienze, autoimmunità ed ipersensibilità
- Immunodeficienza primaria e secondaria: sintomi, cause e terapie
- Anticorpi: (immunoglobuline): tipi, caratteristiche e funzioni
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!