RDW alto, basso, valori normali ed interpretazione

MEDICINA ONLINE BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE ANALISI GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEA EMOGLOBINAL’RDW (Red Cell Distribution Width), in italiano ampiezza di distribuzione eritrocitaria, è un indice corpuscolato del sangue comunemente fornito da qualsiasi emocromo, in grado di stimare la variabilità di volume dei globuli rossi. Permette quindi una stima dell’anisocitosi, ossia della presenza nel sangue di globuli rossi di diversa dimensione (gli eritrociti immaturi sono più grandi) e viene spesso usata, per esempio, per la diagnosi differenziale di alcuni tipi di anemia.

Un valore percentuale elevato indica grande variabilità nelle dimensioni (cellule molto grandi e molto piccole), mentre un valore basso indica scarsa variabilità (la maggior parte dei globuli rossi con uguale dimensione).

Valori Normali

  • Uomini
    • Minore di 2 anni: non stabilito
    • 2 anni: 12.0 – 14.5%
    • 3 – 5 anni: 12.0 – 14.0%
    • 6 – 11 anni: 12.0 – 14.0%
    • 12 – 15 anni: 11.6 – 13.8%
    • Adulti: 11.8 – 15.6%
  • Donne
    • Minore di 2 anni: non stabilito
    • 2 anni: 12.0 – 14.5%
    • 3 – 5 anni: 12.0 – 14.0%
    • 6 – 11 anni: 11.6 – 13.4%
    • 12 – 15 anni: 11.2 – 13.5%
    • Adulti: 11.9 – 15.5%

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all’altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Leggi anche:

Interpretazione

L’esame è utile nelle seguenti condizioni:

  • Un valore alto è un indizio precoce a favore per la diagnosi di carenza nutrizionale di ferro, folati o vitamina B12, in quanto il valore cambia prima di altri parametri.
  • Aiuta a distinguere tra semplice anemia da carenza di ferro (RDW alta, normale o bassa MCV) o talassemia eterozigote (RDW normale, basso MCV), anche se sono comunque necessari ulteriori esami di conferma.
  • Può anche aiutare a distinguere tra anemia megaloblastica per carenza da folati o da vitamina B12 (RDW elevato) e altre cause di macrocitosi (spesso con RDW normale).

Più nel dettaglio:

  • RDW normale, MCV basso:
    • Anemia da malattia cronica
    • Talassemia eterozigote
    • Emoglobina E beta talassemia
  • RDW alto, MCV basso
    • Carenza di ferro
    • β-talassemia
  • RDW normale RDW, MCV alta
    • Anemia aplastica
    • Malattia epatica cronica
    • Chemioterapia, antivirali, alcool
  • RDW alto, MCV alto
    • Carenza da folati o da vitamina B12
    • Anemia emolitica autoimmune
    • Chemioterapia (farmaci citotossici)
    • Malattia epatica cronica
    • Sindrome mielodisplastica
  • RDW e MCV normali
    • Anemia da malattia cronica
    • Perdita di sangue acuta o emolisi
    • Anemia da malattia renale
  • RDW alto, MCV normale
    • Carenza di ferro, vitamina B12 o folati
    • Anemia falciforme
    • Malattia epatica cronica
    • Sindrome mielodisplastica

Valori Bassi

Valori Alti

  • Abuso di Alcool
  • Anemia emolitica
  • Anemia falciforme
  • Anemia perniciosa
  • Carenza di acido folico
  • Carenza di ferro

(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)

Fattori che influenzano l’esame

L’età del paziente può influire sul valore.

Quando viene richiesto l’esame

L’esame fa parte dell’emocromo ed è usato insieme ad altri indici relativi ai globuli rossi, soprattutto il volume corpuscolare medio (MCV), per aiutare nella determinazione delle cause di anemia.

Preparazione richiesta

Non è necessaria alcuna preparazione.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

MCH alto, basso, valori normali ed interpretazione

MEDICINA ONLINE LABORATORIO BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE FECI URINE GLICEMIA ANALISI GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME ML’MCH è un indice corpuscolato del sangue, indica la quantità di emoglobina presente in un globulo rosso e ci aiuta a distinguere le anemie macrocitiche da quelle microcitiche. L’emoglobina, una proteina globulare specializzata nel trasporto di ossigeno dai polmoni ai vari tessuti corporei, è invece il principale componente dei globuli rossi. Per questo motivo è importante assicurarsi che le sue concentrazioni nel sangue siano nella norma.
Come viene calcolato l’MCH? – Questo valore espresso in picogrammi (pg) si calcola dividendo la quantità di emoglobina contenuta nel sangue (per litro) per il numero di globuli rossi presenti nella stessa quantità di sangue. Come in tanti altri casi anche l’MCH per essere correttamente interpretato deve essere analizzato tenendo conto degli altri livelli dell’emocromo.

Quali sono i normali valori di riferimento? 

Il livello normale di MCH è compreso tra 26 e 33 picogrammi di emoglobina per globulo rosso. Ovviamente l’intervallo di riferimento può variare da laboratorio a laboratorio, pertanto per stabilire quale sia l’intervallo normale è opportuno basarsi sempre sul range di normalità stampato sulla relazione di laboratorio. Inoltre oggigiorno per una migliore valutazione delle anemie vengono applicati, in laboratorio, i cosiddetti parametri della distribuzione, perciò i globuli rossi di piccolo volume e di basso contenuto di emoglobina sono distribuiti nel quadrante in basso e a sinistra del diagramma cartesiano, sul cui asse verticale viene indicato il volume degli eritrociti mentre su quello orizzontale viene riportato il loro contenuto di emoglobina.

Leggi anche:

Che cosa succede quando i livelli di MCH sono troppo bassi? 

Il livello di MCH è considerato troppo basso quando è inferiore a 26. In questo caso per via della produzione di globuli rossi di piccole dimensioni viene ridotta anche la concentrazione di emoglobina presente all’interno di ogni globulo rosso e si va incontro alla cosiddetta anemia ipocromica microcitica dovuta prevalentemente a:

  • Anemia sideropenica o anemia da carenza di ferro causata da un deficit di ferro dell’organismo dovuto soprattutto a un’eccessiva perdita ematica come conseguenza di ciclo mestruale abbondante, emorroidi, ulcera peptica, tumori del colon, parassitosi intestinali, uso cronico di alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei e molto più raramente a carenze di apporto alimentare o sindromi di malassorbimento;
  • Anemia sideroblastica che può essere congenita o acquisita a causa dell’assunzione di farmaci o sostanze tossiche oppure può essere espressione di una malattia neoplastica e non;
  • Talassemia o altri disordini genetici della sintesi dell’emoglobina noti come emoglobinopatie.

Che cosa succede quando i livelli di MCH sono troppo alti?

Il livello di MCH è invece considerato troppo alto quando è maggiore di 33. La produzione di globuli rossi in numero ridotto ma di dimensioni più grandi del normale induce la formazione di una quantità eccessiva di emoglobina negli eritrociti generando così le anemie macrocitiche. Questi tipi di anemie, tra le quali spicca quella perniciosa, è dovuta prevalentemente a:

  • Carenza di vitamina B12 o di acido folico, elementi essenziali alla formazione della globina (anemia megaloblastica);
  • Anemia dovuta a malattie epatiche croniche, come epatiti infettive e non infettive, la cirrosi epatica, la calcolosi, ecc;
  • Anemia come conseguenza dell’ipotiroidismo. Tale anemia può essere macrocitica se associata ad anemia perniciosa o al basso assorbimento di acido folico;
  • Alcuni casi di anemia aplastica, i cui fattori scatenanti possono essere di natura genetica, ambientale oppure mista;
  • Alcuni casi di anemia emolitica, i quali tendono generalmente a presentarsi in concomitanza con altri tipi di anemia.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Volume corpuscolare medio (MCV): alto, basso, valori normali e significato

MEDICINA ONLINE BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE ANALISI GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEA EMOGLOBINAIl volume corpuscolare medio (MCV) è l’indice corpuscolare del sangue che descrive il volume medio dei globuli rossi in un campione di sangue. Il MCV può essere inferiore o superiore al normale a seconda della grandezza media dei globuli rossi: un valore basso è indice di microcitosi (cioè della grandezza media dei globuli rossi inferiore al normale), un valore normale è indice di normocitosi (grandezza media dei globuli rossi normale) e un valore alto è indice di macrocitosi (grandezza media dei globuli rossi superiore al normale).

Il parametro può essere misurato direttamente in laboratorio con un analizzatore ematologico, oppure può essere calcolato sulla base dell’ematocrito (HCT) e della conta dei globuli rossi (RBC), con questa formula:

MCV = (ematocrito/numero di globuli rossi) x 1000, dove il MCV è espresso in femtolitri, l’ematocrito in l/l e la conta dei globuli rossi in 1012 l.

Il volume corpuscolare medio, insieme all’emoglobina corpuscolare media (MCH) e alla concentrazione cellulare media dell’emoglobina, fa parte degli indici corpuscolari dei globuli rossi, che sono misure e/o calcoli per capire la dimensione, il contenuto e la concentrazione dell’emoglobina.

Valori normali

I valori normali del volume corpuscolare medio per gli adulti sono compresi tra 80 e 96 femtolitri/globulo rosso.

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all’altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Leggi anche:

Interpretazione

Questo indice è utile per la caratterizzazione morfologica dell’anemia. Tra i parametri disponibili, il volume corpuscolare medio è quello più utile per classificare il tipo di anemia a seconda della morfologia dei globuli rossi. Usando la conta dei reticolociti si distinguono tra l’altro due tipi di anemia a seconda della reazione del midollo osseo: l’anemia ipoproliferativa (dovuta a una diminuzione della produzione di globuli rossi) e l’anemia emolitica (dovuta a un aumento della distruzione dei globuli rossi).

Anemia microcitica (valori bassi)

  • Anemia da carenza di ferro,
  • Anemia dovuta a malattie croniche,
  • Talassemia,
  • Anemia sideroblastica.

 Anemia macrocitica (valori alti)

  • Anemia da carenza di folati,
  • Anemia da carenza di vitamina B12,
  • Malattie del fegato,
  • Anemia emolitica,
  • Ipotiroidismo,
  • Consumo eccessivo di alcol,
  • Anemia aplastica,
  • Sindrome mielodisplastica.

Anemia normocitica (valori normali)

  • Anemia dovuta a malattie croniche,
  • Emorragia acuta,
  • Anemia emolitica, ad esempio anemia emolitica autoimmune, sferocitosi ereditaria o anemia emolitica congenita non sferocitica (carenza di G6PD o altre cause),
  • Anemia dovuta a malattie renali,
  • Anemia aplastica.

Conclusione

Per capire le cause dell’anemia, le indicazioni sopra riportate sono utili ma hanno alcune limitazioni. Ad esempio l’anemia emolitica e quella aplastica possono manifestarsi come anemia normocromica e normocitica oppure come anemia macrocitica; l’anemia dovuta a malattie croniche può essere normocromica e normocitica oppure microcitica; l’anemia sideroblastica può essere microcitica, macrocitica oppure normocromica e normocitica (dovuta a popolazioni dimorfi che di microciti e macrociti).

Una volta accertata la causa dell’anemia è importante metterla in correlazione con le informazioni cliniche, come l’anamnesi e il risultato della visita e, se necessario, eseguire degli esami più approfonditi per giungere a una diagnosi definitiva.

Valori Bassi
(Microcitosi)

  • Anemia da carenza di ferro
  • Anemia da malattia cronica
  • Anemia falciforme
  • Anemia sideroblastica
  • Artrite reumatoide
  • Avvelenamento da piombo
  • Talassemia
  • Tumore

Valori Alti
(Macrocitosi)

  • Abuso di Alcool
  • Carenza di acido folico
  • Carenza di vitamina B12
  • Danno al fegato
  • Ipotiroidismo
  • Mielodisplasia
  • Sferocitosi

(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)

Fattori che influenzano l’esame

L’intervallo di riferimento varia a seconda dell’età del paziente, un terzo circa dei pazienti anziani può avere un MCV più alto del normale senza nessuna causa precisa.

Quando viene richiesto l’esame?

L’esame viene in genere richiesta quando si desidera caratterizzare una sospetta anemia.

Preparazione richiesta

Non è richiesta alcuna preparazione specifica per l’esame.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Indici corpuscolari MCV, MCH, MCHC, RDW: cosa sono ed a che servono

MEDICINA ONLINE BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE ANALISI CLINICHE GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI LEUCOCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEA EMOGLOBINA TALASSEMIA INDICI CORPUSCOL.jpgGli indici corpuscolari sono rappresentati dal volume cellulare medio (mean cell volume, MCV), dal contenuto cellulare medio di emoglobina (mean cell hemoglobin, MCH) e dalla concentrazione cellulare media di emoglobina (mean cell hemoglobin concentration, MCHC). Essi sono largamente utilizzati nella classificazione delle anemie, mentre la concentrazione dell’emoglobina e l’ematocrito sono indici comunemente utilizzati per esprimere la loro gravità. Questi due parametri sono infatti vincolati da un rapporto costante: una unità di emoglobina, in grammi per decilitro, è equivalente a tre unità di ematocrito, in punti percentuali. Questo rapporto può modificarsi quando, per esempio, compaiono in circolo eritrociti di dimensioni o forme anormale, oppure quando la produzione di emoglobina diminuisce.

MCV (volume corpuscolare medio)

L’MCV è il volume corpuscolare medio dei globuli rossi.

Valori nella norma: 76.0 – 96.0 fl.

L’MCV basso può essere dovuto a:

  • anemia da carenza di ferro;
  • talassemia;
  • emoglobinopatie;
  • morbo di Cooley;
  • tumori maligni.

L’MCV alto può essere dovuto a:

  • enteriti;
  • anemia megaloblastica;
  • sferocitosi;
  • metastasi;
  • alcolismo.

Leggi anche:

MCH (contenuto corpuscolare medio emoglobina)

Questo valore è calcolato automaticamente dai conta cellule elettronici, ma può essere ricavato conoscendo il numero di globuli rossi e la concentrazione dell’emoglobina. L’MCH è espresso in picogrammi e può essere calcolato dividendo la quantità di emoglobina (per litro di sangue) per il numero di eritrociti (per litro). I valori normali sono compresi tra 26 e 32 picogrammi (pg = 10-12 grammi; pg = μμg = micromicrogrammo)

MCHC (concentrazione cellulare media di emoglobina)

Anche questo parametro viene calcolato dal contatore elettronico di cellule una volta che sia stata misurata l’emoglobina e calcolato l’ematocrito. La MCHC si può calcolare manualmente dividendo il valore di emoglobina/dl  per l’ematocrito. I valori di riferimento sono 32-36%. Il volume (MCV) ed il contenuto emoglobinico (MCH) delle singole cellule sono parametri importanti ai fini della valutazione delle anemie e delle altre patologie ematologiche. Rispetto al volume, la cellula può essere definita:

  • normocitaquando l’MCV è normale;
  • microcitaquando l’MCV è più basso del normale;
  • macrocitaquando l’MCV è più alto del normale.

Il grado di emoglobinizzazione delle cellule può essere apprezzato misurando l’MCH; di conseguenza, le cellule saranno definite normocromiche od ipocromiche a seconda che l’MCH sia, rispettivamente, nei limiti della norma o più basso del normale. Alcune malattie sono associate alla presenza di eritrociti anomali di dimensioni variabili, da molto piccoli a molto grandi. Questa variabilità non è evidenziabile quando si calcola la media dei valori, e ne può risultare un MCV falsamente normale. Sarà allora un altro esame, chiamato esame morfologico dello striscio di sangue periferico, che rivelerà questa alterazione, che comunque può essere quantificata dal contacellule elettronico come:

RDW (ampiezza della curva di distribuzione degli eritrociti)

Il valore normale è compreso tra 11,6% e 14,6%; valori più alti indicano presenza di un’ampia variabilità delle dimensioni delle cellule. Esso è tanto più alto quanto maggiore è il distacco dalla norma. Per quanto riguarda il contenuto di emoglobina degli eritrociti, bisogna ricordare che la concentrazione emoglobinica presenta notevoli variazioni a seconda dell’età del soggetto. Alla nascita, per esempio, i valori sono più elevati che in qualsiasi altro periodo della vita e diminuiscono bruscamente nel periodo immediatamente successivo. Un valore di 10-11 g/dl è normale per un neonato di 3 mesi.

 

 

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

MCHC alto, basso, valori normali ed interpretazione

MEDICINA ONLINE LABORATORIO BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE ANALISI CLINICHE GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI LEUCOCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MEDITERRANEA EL’ MCHC è l’acronimo inglese per mean corpuscolar (o cell) hemoglobin concentration, ed indica la concentrazione media dell’emoglobina in tutti i corpuscoli (o cellule) del sangue, ovvero nei globuli rossi. MCHC, MCV e MCH sono i cosiddetti indici corpuscolari, cioè riguardano la valutazione delle singole cellule e sono usati per stabilire quale tipo di anemia sia presente in un paziente. Accanto a questi, si usano i valori di concentrazione di emoglobina e dell’ematocrito per stabilire la gravità di tale anemia. L’MCHC viene calcolato a partire da un prelievo di sangue venoso e per l’esame non serve alcuna preparazione.

Il calcolo viene effettuato da un contatore elettronico ma si può anche eseguire manualmente, dividendo il valore dell’emoglobina (per ogni decilitro di sangue) per l’ ematocrito. il valore dell’ematocrito è la percentuale di globuli rossi nel sangue.

Da un prelievo di sangue a cui viene aggiunto anticoagulante e poi centrifugato, si ottiene nella provetta la separazione dei suoi componenti. La porzione più leggera e abbondante è il plasma, che forma lo strato superiore e corrisponde circa al 55% del totale. Lo strato centrale è formato da globuli bianchi e piastrine, che costituiscono meno dell’1% del totale, mentre il sedimento che sta più in basso è formato dai globuli rossi, che sono circa il 45% del totale. In questo caso, si dice che l’ ematocrito è del 45%.

MCHC: i valori normali

Il valore normale dell’MCHC è compreso fra il 32-33% e il 36%. Il parametro non cambia fra uomini e donne, mentre ci possono essere delle differenze dovute all’età.

Leggi anche:

Perché è importante il valore dell’MCHC

L’MCHC è un ottimo parametro per individuare alcuni tipi di anemie, come quelle che comportano ipocromia. Mentre l’MCH misura la quantità di emoglobina per ogni globulo rosso, dando quindi un valore assoluto che però non viene messo in relazione alla dimensione del globulo rosso, l’MCHC misura la percentuale di emoglobina all’interno del globulo rosso, facendo capire chiaramente, qualsiasi sia la dimensione del globulo rosso, se questo è ricco o povero di emoglobina. Per fare un esempio, un globulo rosso con una quantità di emoglobina normale ma una grande dimensione, risulterà più pallido: mentre con l’ MCH la quantità di emoglobina risulterà normale, l’MCHC segnalerà che invece la percentuale di emoglobina nel globulo rosso è troppo bassa.

MCHC: valori anormali e loro possibile significato

Se la percentuale di emoglobina nei globuli rossi è superiore o inferiore alla media, ciò può essere un segnale di diverse situazioni patologiche. Spesso, per ottenere una diagnosi certa si valuta non solo l’ MCHC ma anche altri parametri. Un valore troppo basso dell’MCHC sta ad indicare che il livello di emoglobina nei globuli rossi è troppo basso e ciò può essere causato da scarsa produzione di emoglobina o da una produzione di una quantità normale di emoglobina che però si associa a globuli rossi troppo grandi, in cui l’ emoglobina si “disperde”, dando globuli rossi dall’aspetto pallido (da qui il pallore di alcuni anemici). Viceversa, un livello troppo alto dell’MCHC può indicare che viene prodotta troppa emoglobina o che ne viene prodotta una quantità normale ma abbinata a globuli rossi troppo piccoli, in cui essa si concentra molto. Ecco gli esempi principali.

MCHC basso

Anemia sideropenica o anemia da carenza di ferro: è il tipo di anemia più diffuso in età pediatrica. Il fabbisogno di ferro varia durante la vita e vi sono diversi fattori che possono causare una sua carenza all’interno dell’organismo. Le donne sono più soggette ad anemia da carenza di ferro a causa del ciclo mestruale. Una causa abbastanza comune di emorragie da carenza di ferro è l’emorragia, ma per una descrizione approfondita si veda la voce “Carenza di ferro”, più avanti. Per una descrizione specifica dell’emorragia si rimanda alla voce successiva.

Emorragia: un’emorragia è una perdita di sangue. Solitamente, il sanguinamento avviene a seguito di un trauma, ad esempio quando ci si taglia: in questo caso la perdita di sangue è evidente perché col al di fuori del corpo. Altre volte l’emorragia è meno evidente perché il versamento di sangue è all’interno del corpo.

Le emorragie interne possono essere causate da traumi, come a seguito di un incidente stradale, o essere conseguenze di un intervento chirurgico o possono essere causate da una lesione interna di altra origine. Le ulcere allo stomaco possono causare sanguinamento all’interno dello stomaco stesso: in questo caso la persona colpita se ne accorge perché le feci sono nere, segno che contengono del sangue che è stato attaccato dai succhi gastrici.

Altre volte l’emorragia può avvenire nell’intestino, come nel caso del cancro al colon. In questo caso il sangue nelle feci è di colore rosso vivo. Un’emorragia interna può anche essere causata dall’assunzione di alcuni farmaci come l’aspirina o l’ibuprofene, che possono causare un sanguinamento dello stomaco.

Carenza di ferro: la carenza di ferro è la carenza alimentare più diffusa al  mondo. Tale carenza, se molto grave o prolungata, può causare anemia, poiché il ferro è un componente fondamentale dell’emoglobina e in mancanza di ferro si ha una produzione scarsa di emoglobina o la produzione di un’ emoglobina che non assolve correttamente alle sue funzioni.

Un mancato introito di ferro in quantità sufficiente con l’alimentazione, porta il corpo ad esaurire le scorte del minerale e a causare anemia. Oltre ad una corretta assunzione di ferro tramite gli alimenti, per evitare la carenza è bene integrare la dieta con alimenti ricchi di vitamina C, che ne facilita l’assorbimento, vitamina B12 e folati.

Le cause della carenza di ferro, oltre ad un apporto dietetico insufficiente possono essere:

  • assunzione di farmaci chelanti
  • aumentato fabbisogno di ferro
  • flusso mestruale abbondante
  • mancata assunzione di vitamina C in quantità sufficiente
  • malassorbimento nel tratto gastrointestinale

Gli effetti della carenza di ferro sono:

  • spossatezza
  • debolezza
  • fiato corto
  • sindrome da gambe senza riposo
  • pallore delle mucose (visibile nelle gengive)
  • mal di testa
  • capogiro
  • svenimento
  • sonnolenza
  • ingrossamento della milza
  • irregolarità del battito cardiaco
  • lingua ulcerata
  • sensazione di freddo

Per aumentare e migliorare l’assorbimento del ferro sono utili i seguenti alimenti e sostanze:

  • vitamina C
  • betacarotene
  • integratori di ferro

Le sostanze che invece diminuiscono l’assorbimento del ferro sono:

  • il calcio e gli integratori di calcio
  • i farmaci e le sostanze antiacide
  • i polifenoli (presenti ad esempio nel caffè e nel cacao)
  • gli ossalati (presenti in alcuni vegetali)
  • le uova

Ulcere o tumori del tratto gastrointestinale: queste condizioni possono casare una continua emorragia non visibile poiché il sangue viene riversato all’interno del corpo. Si veda il paragrafo emorragia, poco sopra.

Leggi anche:

MCHC basso e MCH basso

Anemie ipocromiche: in questo caso, l’ emoglobina è bassa sia in percentuale sia in valore assoluto.

Anemie macrocitiche: i sintomi di queste anemie includono mal di testa, diarrea, affaticamento, atassia, lingua gonfia, problemi con i riflessi dei tendini profondi, tachicardia, dispnea. Sono anemie la cui caratteristica è la presenza di globuli rossi di dimensioni medie più grandi del normale.

MCHC alto

Sferocitosi: è una malattia ereditaria rara. Nel Nord Europa colpisce circa una persona ogni 15 mila e causa emolisi, cioè un’aumentata distruzione delle cellule del sangue. Poiché i sintomi della sferocitosi sono particolarmente gravi nel primo anno di nascita, nella maggior parte dei casi viene diagnosticata molto precocemente. Statisticamente, è presente nel 50% dei bambini che nascono con ittero.

I sintomi sono infatti un colorito giallastro della pelle che ad esami approfonditi mostra anemia in 6/7 pazienti su 10, e splenomegalia, ovvero un ingrossamento della milza (presente anche in altri tipi di anemie).

Carenza di acido folico: sono vitamine del gruppo B e vengono indicate col nome di B9. È essenziale per la prevenzione di alcune malformazioni del feto. Le anemie da carenza di folati sono solitamente causate da uno scarso consumo di frutta e verdura o da un malassorbimento intestinale, come nel caso della celiachia e della malattia di Crohn.

Può anche presentarsi durante la gravidanza, per l’aumentato fabbisogno di folati o nel caso di malattie autoimmuni. Infine può essere la conseguenza di assunzione di alcuni farmaci o di un eccesso di bevande alcoliche.

Carenza di vitamina B12: nei casi di carenza di vitamina B12, le anemie sono molto lente nel mostrare i loro sintomi e può esserci la presenza di subittero (tipico colore giallo delle mucose, si nota a livello della sclera dell’occhio). Possono anche derivare da problemi nella digestione.

Malattie al fegato: diverse malattie che colpiscono il fegato hanno come conseguenza l’insorgenza della cosiddetta anemia aplastica.

Ustioni gravi: le ustioni possono danneggiare i globuli rossi e causare anemia.

MCHC normale

Tratto talassemico: questa condizione è la seconda causa in Italia di anemia in età pediatrica. Si tratta della situazione di portatore sano della talassemia, che non presenta sintomi chiari e che non sviluppa la malattia vera e propria, ma che può trasmettere il proprio tratto ai figli. È una caratteristica ereditaria e indica che almeno uno dei due genitori ha almeno un tratto talassemico.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!