Endometriosi: cause, sintomi, diagnosi, terapia, infertilità, sollievo in menopausa

MEDICINA ONLINE Hysteroscopy OVAIO TUBE FALLOPPIO OVAIA OOCITA OVOCELLULA SPERMATOZOO UTERO VAGINA FONDO CERVICE TUMORA CANCRO POLICISTICO SALPINGOGRAFIA ECOGRAFIA STERILITA GRAVIDANZA INCINTA INFERTILEL’endometriosi è una malattia benigna che si verifica quando le cellule Continua a leggere

Perimetrite: cause, sintomi, diagnosi, cure, rischi

MEDICINA ONLINE UTERO VAGINA ORGANI SESSUALI FEMMINILI GRAVIDANZA MATERNITA INCINTA DONNA ENDOMETRIO MIOMETRIO ENDOMETRITE ENDOMETRIOSI GINECOLOGIA SESSO.jpgCon “perimetrite” in medicina si intende l’infiammazione, quasi sempre causata da infezione batterica, del perimetrio, la tunica sierosa peritoneale che Continua a leggere

Aderenze addominali: significato, dolori, meteorismo, come eliminarle

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Aderenze osservate in laparoscopia

Con “aderenza” (anche chiamata “briglia”, in lingua inglese “adhesions”) in medicina ci si riferisce a tessuti simili a cicatrici interne che connettono aree anatomiche che Continua a leggere

Differenza tra bacino, pelvi, cresta iliaca, coccige, osso sacro, ileo, sinfisi pubica e ischio

MEDICINA ONLINE OSSA OSSO PARI IMPARI SCHELETRO UOMO DIFFERENZE TESSUTO SPUGNOSO TRABECOLARE COMPATTO CORTICALE FIBROSO LAMELLARE CARTILAGINE OSSO SACRO COCCIGE CERVELLO SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO MIDOLLO OSSEO SPINALEIl bacino (o pelvi) è struttura anatomica ossea situata all’estremità inferiore della colonna vertebrale, che ha l’importante funzione di trasferimento del peso corporeo della parte superiore del corpo sullo scheletro degli arti inferiori. Esso contribuisce inoltre, assieme ai muscoli perineali e addominali, al sostegno degli organi addominali e sessuali, e – assieme ai muscoli delle gambe – alla locomozione.

Pelvi è quindi sinonimo di bacino, tuttavia, con lo stesso termine ci si può riferire anche alla regione pelvica, ovvero alla regione interna circoscritta dalle ossa che compongono il bacino.

Il bacino è formato da:

  • l’osso iliaco destro (o osso dell’anca destro);
  • l’osso iliaco sinistro (o osso dell’anca sinistro);
  • il coccige;
  • il sacro.

Ognuna delle due ossa iliache è composto da:

  • l’osso ileo (o ilio);
  • il pube;
  • l’ischio.

La cresta iliaca corrisponde al margine superiore dell’ileo. Essendo parte dell’osso iliaco, ed esistendo l’osso iliaco di destra e di sinistra, nel bacino sono quindi presenti due creste iliache, la cresta iliaca di destra e la cresta iliaca di sinistra.

Infine la sinfisi pubica non è un osso, bensì è un’articolazione che fa parte delle anfiartrosi, e si trova tra le due ossa pubiche, andando ad unire in basso le ossa iliache.

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Pavimento pelvico: come cambia durante la menopausa?

MEDICINA ONLINE VAGINA VULVA APPARATO GENITALE FEMMINILE SCHEMA ANATOMIA UTERO TUBE FALLOPPIO OVAIOL’arrivo della menopausa è un avvenimento nella vita della donna che produce importanti cambiamenti ormonali che si riflettono in molti aspetti della salute. Con la scomparsa definitiva delle mestruazioni ha inizio una tappa delicata della propria esistenza che, grazie all’aumentata aspettativa di longevità, assicurata dallo sviluppo e dal progresso della medicina nei Paesi occidentali, equivale a circa un terzo della vita di una donna, la quale si troverà a vivere in uno stato di deficit ormonale. Conoscere i cambiamenti che avvengono nel proprio corpo e comprenderli è fondamentale per raggiungere il massimo benessere possibile in questa fase.

Cosa succede al pavimento pelvico della donna?

  • L’invecchiamento progressivo combinato con la fine della produzione di estrogeni da parte delle ovaie (il principale ormone femminile che regola la funzionalità di molti organi) favorisce la comparsa di alterazioni a livello del pavimento pelvico, come l’incontinenza urinaria e fecale, il prolasso genitale e anomalie nella sessualità, i cui sintomi incidono seriamente sulla qualità della vita di una donna.
  • Anche l’atrofia muscolare, tipica di questa fase, colpisce la muscolatura pelvica e ne provoca l’indebolimento. Alcuni studi hanno constatato che lo spessore del muscolo che chiude l’uretra si riduce del 3% ogni anno nelle donne adulte.
  • Inoltre, in menopausa si produce anche un’alterazione del collagene del tessuto di sostegno. È stato provato, durante le biopsie realizzate su alcune pazienti in post-menopausa operate per cistocele (collasso della vescica attraverso la vagina), che nel corpo femminile si verifica una diminuzione della quantità di collagene di tipo 1, che è quello che apporta la corretta tensione per il sostegno degli organi.
  • Allo stesso modo, l’elasticità dei legamenti che sostengono gli organi pelvici come l’utero diminuisce. La capacità di allungarsi e accorciarsi per tornare nella posizione originaria dopo uno sforzo, si affievolisce, sino a sparire, provocando la “caduta” degli organi e quindi il prolasso.
  • Un’altra alterazione chiaramente relazionata con la menopausa è il danneggiamento sofferto dall’uretra che è molto sensibile al deficit ormonale; essa si atrofizza e riduce l’afflusso sanguigno, favorendo la comparsa di fastidi urinari.
  • Se a questo peggioramento naturale dei tessuti muscolari e di sostegno aggiungiamo il fatto che quasi tutte le donne sono passate per una o più gravidanze e parti, che già di per sé danneggiano il pavimento pelvico, possiamo capire perché, attorno ai 50 anni, la donna deve porre particolare attenzione alla cura e alla prevenzione delle alterazioni del suo pavimento pelvico.

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L’ecografia transvaginale esplora gli organi genitali interni femminili

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L’ecografia trans-vaginale o “ecografia transvaginale“, a volte abbreviata con ECO-TV o ETV o TVS (acronimo dall’inglese “Trans-Vaginal Sonography”) o TVU (da “Trans-Vaginal Ultrasonography) è una tecnica diagnostica per immagini, che indaga morfologia e stato di salute degli organi genitali interni femminili, usando una sonda ad ultrasuoni ad elevata frequenza che viene introdotta nella vagina.

Chi la effettua?

L’ecografia transvaginale viene effettuata dal medico ginecologo o da altro personale medico competente.

Quando si usa?

L’ecografia trans-vaginale viene effettuata in tre casi principali:

  • sospetto di patologie riguardanti l’apparato genitale femminile;
  • visualizzazione precoce della camera gestazionale nelle pazienti con sospetta gravidanza;
  • valutazione ostetrica della lunghezza cervicale e valutazione dell’eventuale funneling.

Quali patologie indaga?

L’elevata frequenza della sonda permette un alto potere risolutivo che consente l’osservazione e la misurazione di diverse patologie e condizioni, tra cui:

  • gravidanza extrauterina;
  • adenomiosi ed endometriosi;
  • malformazioni;
  • masse ovariche ed altre condizioni patologiche degli annessi (ad esempio cisti, PCOS…);
  • ascessi o processi infettivi localizzati;
  • iperplasia endometriale;
  • leiomiomatosi uterina;
  • neoplasie cervico-endometriali (cancro);
  • infertilità o sterilità;
  • polipi endometriali o cervicali.

Vantaggi

L’ecografia trans-vaginale, grazie all’uso di una sonda ad alta frequenza, permette di indagare in modo dettagliato utero, ovaie ed annessi, oltre che di controllare la gravidanza nel primo trimestre o nel quadro di tecniche di riproduzione assistita.
Rispetto all’ecografia pelvica trans-addominale (nella quale la sonda ecografica viene appoggiata sull’addome inferiore) permette una migliore visualizzazione di utero, endometrio, cervice uterina, tube di Falloppio, ovaie e dello spazio parauterino, comprensivo delle logge parieto-coliche e del cavo del Douglas. Tale maggior precisione e dettaglio è dato dalla vicinanza della sonda ecografica alle strutture da esaminare e dalla mancanza dello “scherma” rappresentato dagli organi e dai tessuti che inevitabilmente incontrano gli ultrasuoni nella via trans-addominale (in particolare vescica e tessuto adiposo, soprattutto se la donna è fortemente obesa).
Rispetto alle indagini eseguite con radiografia o con TC, l’ecografia trans-vaginale NON usa radiazioni ionizzanti, quindi può essere eseguita più volte in sicurezza ed anche nelle donne incinte, senza pericoli per il feto.

Svantaggi

Rispetto all’ecografia pelvica trans-addominale, l’ecografia trans-vaginale è certamente più invasiva, più fastidiosa e più rischiosa. In genere ha anche un costo maggiore rispetto all’ecografia pelvica trans-addominale. Non può essere eseguita nelle donne vergini (con imene intatto e non particolarmente elastico).
E’ una tecnica operatore-dipendente: la sua capacità di individuare eventuali patologie è fortemente legata all’esperienza del medico che la esegue.

Preparazione all’esame

La paziente viene invitata ad urinare prima dell’esame e, una volta a vescica vuota, viene fatta spogliare dalla vita in giù e distendere in un lettino per esami in posizione ginecologica. Talvolta, però, si richiede di avere la vescica piena (bere e non urinare nell’ora precedente all’esame) per effettuare anche l’ecografia pelvica esterna.

Procedura

L’ecografia transvaginale viene considerata una metodica moderatamente invasiva; mentre nell’ecografia tradizionale trans-addominale la sonda viene posizionata sulla parte bassa dell’addome, in quella trans-addominale la sonda viene introdotta all’interno della vagina. Tale sonda ha una elevata frequenza, è lunga e stretta, viene rivestita con materiale monouso (simile ad un profilattico) ed è di piccole dimensioni (poco più di 1 cm di diametro). La sonda viene inserita più facilmente in vagina grazie al gel per ultrasonografia, consentendo un ingresso agevole ed indolore.

Quanto dura?

L’esame si completa generalmente in 10 – 15 minuti, tranne quei casi in cui si rilevano anomalie che possono richiedere altro tempo per essere analizzate.

Cosa fare al termine dell’esame?

Al termine dell’indagine si può tornare alle normali attività giornaliere e lavorative. Non occorre farsi accompagnare da altre persone, visto che al termine dell’esame si è auto-sufficienti. Dopo l’esame si può tranquillamente guidare e gestire strumenti e mezzi pericolosi, visto che l’esame non induce sonnolenza.

L’esame è doloroso?

L’esame non è doloroso, tuttavia viene considerato fastidioso da molte pazienti. Si può avvertire fastidio e pressione soprattutto durante le fasi di penetrazione della sonda.

L’esame è rischioso?

L’esame, usando ultrasuoni, non è rischioso per la salute della donna, né per quella dell’eventuale feto. In rarissimi casi la sonda potrebbe determinare delle lesioni all’interno della vagina.

Controindicazioni

L’esame non presenta particolari controindicazioni. Non può essere eseguita nelle donne vergini (con imene intatto e poco elastico) che vogliano conservare l’integrità dell’imene.

L’ecografia trans-vaginale si può effettuare su una donna vergine?

Nelle donne vergini, con imene intatto, l’esame non può essere eseguito, salvo quei casi in cui l’imene intatto è comunque sufficientemente elastico da consentire l’esecuzione del test. E’ il medico a decidere se eseguire o non eseguire l’esame.

L’ecografia trans-vaginale si può eseguire con le mestruazioni?

L’indagine può essere eseguita in qualunque fase del ciclo mestruale e – se necessario ed urgente – anche in presenza di mestruazioni, tuttavia, preferibilmente non dovrebbe essere eseguita durante le mestruazioni.

Alternative

Se per qualche motivo non è possibile eseguire una ecografia trans-vaginale, si può eseguire al suo posto:

  • una ecografia trans-addominale (con sonda poggiata sulla parte inferiore dell’addome);
  • una ecografia  ecografia trans-rettale (con sonda inserita nell’ano).

Costo

Il prezzo di una ecografia trans-vaginale eseguita privatamente, oscilla in genere tra 80 e 250 euro.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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