Sconfitte e successi: 4 mosse per essere felici nella vita

MEDICINA ONLINE HAPPINESS GOD THANKS FELICITA DONNA EVVIVA SORRISO SOLDI SUCCESSO SCONFITTA CADERE IN PIEDI ALLEGRA ALLEGRIA SMILE HEART COUPLE HI RES WALLPAPER PICTURE PHOTO PICS.jpgPer vivere felici non serve molto, la felicità è principalmente una condizione mentale che dipende quasi esclusivamente da noi, dal nostro modo di affrontare la vita e rapportarci con gli eventi che quotidianamente accadono.  C’è grande differenza tra la qualità della vita di chi sa dare il giusto peso alle cose, rapportarsi serenamente con gli altri, stabilire con fermezza e convinzione le proprie priorità, e chi si lascia travolgere dagli eventi e non ha chiara la strada da percorrere.

1) GIUDICA IL TUO SUCCESSO, DAL PREZZO CHE PAGHI PER AVERLO

Quotidianamente vedo persone fare di tutto per avere successo, soprattutto nel campo lavorativo, il loro impegno è grande e una tale costanza va sicuramente premiata, ma qual è il prezzo che pagano per mantenere il ruolo che li fa sentire importanti? Stati di malumore persistenti, nervosismo, stress e vita sociale nulla, sono solo i sintomi più evidenti. L’attaccamento esagerato al ruolo, al fine di raggiungere l’obiettivo, li porta ad una progressiva perdita di valori, quei valori su cui invece è necessario basare la propria  vita per vivere felici: il rispetto, l’amicizia e l’aiuto reciproco sono pilastri portati di una vita felice e piena. Non si può mancare di rispetto nei confronti di un tuo pari (siamo tutti esseri umani, indipendentemente dal ruolo) in nome di un obiettivo; purtroppo invece accade quotidianamente che persone autonominatesi “migliori”, trattino male altre, senza averne il minimo diritto, forti di un arroganza che li fa sentire potenti e arrivati. Tuttavia questo atteggiamento logora i rapporti sociali, le persone non sono individui diversi in base alle situazioni in cui si trovano, l’uomo è uno sempre, e chi si arroga il diritto di calpestare gli altri, finisce per essere prima etichettato, poi schivato ed infine emarginato, compromettendo la propria felicità. Questo significa giudicare il proprio successo, soprattutto economico: Valutare quello che quotidianamente ci costa, analizzarne a fondo l’importanza e riporre sulla bilancia della vita i valori che stiamo perseguendo, al fine di capire se penderà dal lato della felicità o da quello dell’insuccesso morale. Imparare a farlo, ogni giorno, prima di effettuare anche la più piccola delle scelte, è importantissimo per vivere felici.

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2) QUANDO PERDI, NON PERDERE LA LEZIONE

Perdere è parte del sistema e della nostra vita. Nessuno vince sempre, chi crede di essere sempre il migliore, di fare sempre la cosa giusta, imputando a fattori esterni i propri errori, si illude. Sbagliare è la cosa più semplice che possiamo fare, è un meccanismo così intrinsecamente legato alla vita stessa, che moltissime grandi personalità del passato ne hanno trattato il tema. Riporto solo qualche celebre citazione:

  • “Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.” (Gandhi),
  • “Desiderare l’immortalità è desiderare la perpetuazione in eterno di un grande errore” (Arthur Schopenhauer),
  • ”Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.” (Voltaire).

La citazione più celebre però, che ci riporta dritti al tema che stiamo trattando, è certamente quella di Cicerone: “Chiunque può sbagliare; ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell’errore.”. Per vivere felici è necessario quindi comprendere il profondo significato di “imparare dai propri errori”, pratica che richiede prima di tutto umiltà nell’ammettere di aver sbagliato, risolutezza nel comprendere dove si ha sbagliato e intelligenza nel cercare si evitare di commettere nuovamente lo stesso sbaglio. Stabilito quindi che la vita, in quanto sentiero inesplorato, non può che essere costellata di errori, si acquisisce la forma mentale giusta per affrontare gli sbagli nel modo corretto e vivere felici.

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3) NON OTTENERE QUELLO CHE VUOI, A VOLTE PUÒ ESSERE UNA FORTUNA

E’ necessario affrontare con ottimismo qualsiasi insuccesso, gli insuccessi esisteranno sempre nella nostra vita. Spesso si portano appresso una buona dose di ingiustizia e quando non si hanno i mezzi per rovesciare la situazione, il senso di rabbia e impotenza possono prendere il sopravvento. Per questo motivo è molto importante credere che esista sempre un motivo quando non riusciamo a raggiungere un determinato obiettivo: che si tratti di una causa a noi sconosciuta o di una beffa del destino poco importa, quello che veramente conta è ricordare sempre che se a quel bivio non siamo riusciti a svoltare a destra, vuol dire che abbiamo svoltato a sinistra, imboccano una strada che ci riserverà altrettante sorprese e possibilità di vivere felici. Quando si chiude una porta, se ne apre sempre un’altra, altre dieci o un portone, per questo va immediatamente dimenticata la delusione e con ottimismo perseguita la nuova strada, convinti che ora non siamo in grado di capire le opportunità che  ci aspettano, perché accecati dalla rabbia di non aver ottenuto quello che volevamo.

4) OGNI GIORNO STAI UN PO DI TEMPO DA SOLO

L’importanza di fermarsi, staccare un secondo la spina e pensare, è sottovalutata. Se nell’arco di una giornata sommassimo i secondi che trascorriamo da soli, valutando la direzione che la nostra vita sta prendendo, difficilmente arriveremmo al minuto.
E’ perentorio ritagliarsi un piccolo spazio per se stessi, anche soltanto cinque minuti, nei quali quotidianamente ci si pone una semplice domanda: “Sono felice?”. Due semplici parole, scomode, che non abbiamo mai il tempo di porci, e che ci possono salvare la vita. Se ogni giorno non lavoriamo per riuscire a vivere felici facendo piccoli passi nella direzione che riteniamo adatta al nostro benessere, non raggiungeremo mai la felicità; il primo passo (il primo, lo ripeto) è ritagliarsi un po’ di tempo per pensare alla propria condizione e in che aspetti può essere migliorata.
Quando si rallenta, si scala marcia, e infine si scende da questa automobile lanciata a tutti velocità, che la società del consumismo ci ha invogliato a comperare, è come se si acquisisse un nuovo senso. Si capisce cioè che strappando al giorno un po’ di tempo per se stessi, si inizia a percepire la realtà in modo diverso e presto diventa chiaro il percorso che dobbiamo seguire per vivere felici.

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Gli uomini perdono la salute per fare soldi, poi perdono i soldi per recuperare la salute

MEDICINA ONLINE TENZIN GYATSO, IL XIV DALAI LAMA FRASI CITAZIONI WALLPAPER PICS PICTURE HI RES PHOTO MEDITATION AFORISMI UOMINI VIVONO MORIRE MAI MUOIONO MAI VISSUTO PRESENTE FUTURO LAVORO SOLDI SUCCESSO.jpg“Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.”

Tenzin Gyatso
Monaco buddhista tibetano, XIV Dalai Lama del Tibet.

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Le dieci caratteristiche di una donna forte a cui devi tendere se manchi di autostima

MEDICINA ONLINE VOLTO FELICE FIDUCIA SE DONNA CAPELLI SGUARDO RAGAZZA ESTATE SUMMER MORA PELLE SKIN OCCHI OCCHIAIE TERAPIA TRATTAMENTO EYES BELLEZZA VISO RIMEDI SEXY SEX MEDICINA ESTETIQuelle che sto per scrivere sono ovviamente caratteristiche generali. Potreste non necessariamente avere nessuna delle caratteristiche di seguito elencate ed essere comunque una “donna forte”. Ma cosa significa esattamente “donna forte”? Il rischio è di cadere in una banale generalizzazione. Per me una donna è psicologicamente forte soprattutto quando ha imparato a trovare la felicità da sola, sviluppando una fiducia in se stessa che le permette di riuscire ad essere felice senza alcun bisogno di cercare il riconoscimento o l’approvazione altrui o del partner. Ma non solo. Ecco le caratteristiche che – a mio avviso – possiede una donna psicologicamente forte (applicabili anche per l’uomo!). Se ti senti “debole” o manchi di autostima, queste caratteristiche potrebbero rappresentare per te un obiettivo da raggiungere, per aumentare la fiducia in te stessa.

1) Cercano sempre opportunità per crescere

Le donne forti hanno imparato che l’unica cosa che si frappone tra loro e il successo sono le loro stesse azioni. Per questo motivo si muovono sempre verso il proprio obiettivo, anche se a piccoli passi. Qualsiasi cosa fanno, non si fermano mai ad aspettare che il successo arrivi da solo. Avanzano verso la crescita per migliorarsi.

2) Non si fanno condizionare dal prossimo

Di solito, le donne vengono bombardate con messaggi che le fanno sentire inadeguate; se non si adattano a certi stereotipi rischiano di cadere nell’insicurezza. Le donne forti, invece, sanno bene chi sono; non hanno bisogno di inseguire stereotipi o standard ideali proposti dall’industria pubblicitaria: le donne forti sanno quanto valgono!

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3) Non si accontentano se sanno di meritare di più

Le donne forti non si accontentano delle briciole; esperienze di vita che molte donne purtroppo apprendono solo col tempo. Una volta compreso lo spessore di tale lezione, si rendono conto che accontentarsi è una perdita di tempo prezioso che non recupereranno più. Hanno imparato che puntare sempre in alto le aiuta ad evitare il carico di dolore e la perdita di tempo causata dall’accontentarsi di ciò che non le fa sentire appagate.

4) Eliminano dalla loro vita la gente tossica

Hanno capito che per stare bene con se tesse è necessario allontanare non solo le persone aggressive, ma anche quelle che vivono di pettegolezzi, che criticano sempre e che vivono di situazioni drammatiche. Hanno imparato che bisogna mettere limiti sani per vivere liberi dai bagagli emotivi che non li appartengono. Hanno capito che questo atteggiamento rende più semplice raggiungere i propri sogni ed obiettivi.

5) Perdonano, ma non dimenticano mai

Hanno imparato a perdonare. Hanno capito che perdonare non è un regalo a chi le ha ferito, ma un regalo che fanno a loro stesse. Le donne forti sanno che il perdono è una preziosa risorsa per sbarazzarsi dell’ira. Senza di esso, si rimane in un costante stato di amarezza e confusione che conduce all’infelicità. Tuttavia, anche se perdonano, ricordano chi ha fatto loro del male. In questo modo, imparano dai propri errori e diventano caute con le persone che hanno dimostrato di non meritare la loro fiducia.

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6) Non si preoccupano di ciò che pensano gli altri

Sanno bene che non devono cadere nella trappola dei paragoni, che la loro felicità dipende da questo. Le donne forti non fanno caso ai pensieri pessimisti che gli altri possono avere su di loro. In fin dei conti, sanno bene che il successo o il fallimento dipende solo dalle loro stesse decisioni. Hanno imparato a non dare ascolto alle opinioni di coloro che non hanno l’esperienza necessaria ma solo a quelle di coloro a cui hanno richiesto un parere.

7) Sanno che non sono perfette e capiscono che va bene così

Nessuno è perfetto, in particolare chi crede di esserlo. Per questo motivo, le donne forti hanno il potere e la capacità di accettare se stesse, con i loro punti di forza e le loro debolezze. Ciò permette loro di diventare persone che si adattano facilmente, cosa che, anche se può sembrarvi strano, consente di vivere la vita in modo pieno. Per loro, perdere tempo preoccupandosi di ciò che non sono, è una cosa assurda. In fin dei conti la vita è troppo breve per avere questi pensieri. Accettare i propri limiti con umiltà è un’arma potente.

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8) Rispettano se stesse e non fanno nulla che ritengano ingiusto

Le donne forti sono molto più consapevoli del loro valore rispetto a quelle che non lo sono. La strada che conduce alla scoperta del proprio valore reale è diversa per ogni donna. Per alcune, rimane nascosta finché non si trovano con le spalle al muro. In effetti molte donne forti non lo sono sempre state. Molte hanno scoperto la loro vera forza dopo aver superato situazioni molto difficili.

9) Si circondano di persone propositive

Le donne forti sanno bene di poter contare su una rete di relazioni interpersonali molto solida. Hanno imparato a non vergognarsi a chiedere aiuto; sanno che può bastare anche una semplice telefonata per risolvere un loro problema.

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10) Hanno un atteggiamento positivo

Quando parliamo di positività, c’è da dire che è un’arma a doppio taglio. Ci sono persone che mettono in pratica una positività poco realistica, come pensare che le cose si risolvano da sole o che le cose belle accadano a chi le desidera con intensità.

A volte bisogna arrivare al punto di non aver più lacrime da versare affinché il cambiamento inizi

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Se credi di avere un problema di bassa autostima ed hai bisogno di supporto, prenota subito la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riuscirai a superare questo momento difficile.
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Il peggior nemico siamo noi stessi: i segnali che ci stiamo autosabotando

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma NEMICO NOI STESSI SEGNALI AUTOSABOTAGGIO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgStiamo sulla strada giusta per raggiungere il successo, eppure siamo pessimisti e non riusciamo a non ripeterci che:

non ce la faremo mai

E’ il chiaro sintomo di “self sabotage”, cioè del fatto che ci stiamo inconsciamente “autosabotando”. Per qualche ragione il nostro inconscio pone un freno alla nostra crescita personale, al raggiungimento degli obiettivi positivi che ci siamo prefissati. Esempi di autosabotaggio possono andare da semplici procrastinazioni e rinvii, all’impiego di scarse forze e concentrazione, alla scelta di circostanze ostili che possono chiaramente inficiare sui risultati.

Perché inneschiamo inconsciamente l’autosabotaggio?

La mente umana non sempre va molto d’accordo con i cambiamenti e tutto quello che ne consegue: li vede sempre come un potenziale pericolo, anche se la mente razionale sa benissimo che non è così. Per questo crea delle barriere naturali che ti fanno sentire a disagio quando vuoi o devi esplorare una situazione mai provata prima. E’ in questo che consiste la così detta “zona di comfort”: un limite marcato da tutte le cose che conosci e che hai già fatto, e che quindi consideri sicure. Tutto il resto, che ne sta al di fuori, causa timore e vergogna. Quando c’è l’occasione di migliorare la nostra vita con un cambiamento, anche se consciamente aneliamo il cambiamento, inconsciamente possiamo sviluppare dei comportamenti che lo impediscono, in modo da rimanere nella zona di comfort.

Con quale risultato?

Il risultato di questo comportamento sul lungo periodo è che perdiamo fiducia in noi stessi e col tempo rinunciamo alle migliori occasioni per poter migliorare la qualità della nostra vita, una vita fatta di rinunce, di insicurezze, di paure. Ci immergiamo in un circolo vizioso senza fine in cui meno pensiamo di valere, meno facciamo e ancor meno pensiamo di valere. Cerchiamo quindi di capire quali sono i segnali del fatto che ci stiamo autosabotando, per correggere in tempo il nostro comportamento e rompere finalmente le catene del circolo vizioso.

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Caratteristiche dell’autosabotaggio

Elenco ora una serie di caratteristiche che ho riscontrato nella maggioranza dei miei pazienti che tendo all’autosabotaggio.

Diamo il peggio di noi stessi per paura di cambiare

Una caratteristica dell’autosabotaggio è quella di non riuscire a far venire fuori le proprie qualità al momento opportuno. Non si tratta solo di avere poca autostima. Dietro a questo comportamento c’è anche la paura di affrontare un cambiamento. In pratica, per un processo inconscio irrisolto che ci portiamo dall’infanzia, facciamo in modo di restare ancorati al punto di partenza, in un cono d’ombra noto, che però impedisce di scommettere su se stessi.

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Cerchiamo degli alibi per non agire

Rimandare in attesa di un momento migliore che non arriverà mai. Oppure perdersi nel pianificare quel che potrebbe avvenire. O, ancora, aggrapparsi a luoghi comuni e, per esempio, dopo una storia finita male, dirsi che tanto  sono tutte cattive persone. Tutte strategie che portano a volare basso.

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Comportamenti, sentimenti ed azioni dell’autosabotatore

I tipici comportamenti, sentimenti ed azioni di chi tende ad autosabotarsi, sono:

  • spostare in avanti i propri impegni
  • Paura di fallire
  • Indecisione ed evitamento
  • Avere scarsa autostima
  • “curare” il proprio stress e la propria ansia con l’alcol, droghe, cibo, pornografia, gioco d’azzardo ed altri comportamenti che portano a dipendenze (comportamentali o da sostanza)
  • Altre abitudini malsane, come stare alzati fino a tardi
  • Negare i propri sentimenti
  • Compiacere gli altri
  • Avere relazioni che non sposano i vostri obiettivi, perché vi abbattono emotivamente o fisicamente, non soddisfano le vostre esigenze, oppure vi distraggono dagli obiettivi stessi
  • Paura di fallire
  • Vivere nella costante preoccupazione
  • Avere manie di perfezionismo
  • Giudicare e criticare se stesso e gli altri
  • Lamentarsi
  • Paragonare sempre la propria vita a quella degli altri

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Come uscire dall’autosabotaggio?

Quando siamo chiamati a mostrare le nostre qualità, cerchiamo di concentrarci sulle capacità di cui siamo più fieri. E poi facciamo un esperimento: chiediamo ad esempio ad un’amica di descriverci. Rendiamoci conto di come ci vedono gli altri (nella maggior parte dei casi, molto meglio di ciò che crediamo di essere), daremo una spinta al nostro amor proprio. Altro passaggio per non cadere nell’autosabotaggio è individuare e analizzare il nostro nemico per poter poi reagire in modo funzionale. Quando siamo affranti dai risultati deludenti siamo soliti abbandonarci alle classiche lamentele: “lo sapevo, non dovevo provarci, la solita sfortuna,….”; tutto questo comporta perdita di lucidità, ma soprattutto la possibilità di reagire in maniera propositiva. Quando viviamo un periodo “no”, ogni cosa sembra andare storta; una concomitanza di situazioni avverse, difficoltà e colpi di sfortuna che nell’insieme ci danno la sensazione di essere dentro a un tunnel da cui non si vede l’uscita.  Ma se, mentre li si vive, si sviluppa un atteggiamento mentale sbagliato, possono durare molto più a lungo. Il rischio principale, in questi casi, è che ci cuciamo addosso un personaggio: lo sfortunato a cui non ne va bene una. Una recita in parte consapevole che, inesorabilmente, farà andare male anche le cose che potrebbero funzionare. Per non cadere in questa trappola è bene sviluppare uno sguardo diverso su ciò che ci sta accadendo.

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Che problema ho?

A questo punto bisogna identificare i punti deboli che ci conducono inesorabilmente in questo tunnel maledetto: ho paura di non essere all’altezza per quell’impegno? Prendo tanti impegni e non riesco a dire mai di “No” a nessuno? Tendo a procrastinare?

Il mio problema è il mio ex marito che non mi passa gli alimenti. Ho in mente di andare dall’avvocato, ma continuo a procrastinare. Mi succede perché pur odiando il mio ex, temo che potrà non più rivolgermi la parola.

Ecco perché è importante elaborare: ora che conosco il nemico, posso sconfiggerlo: se non ho rispetto per lui perché mi preoccupo per lui? Il mio vero problema non è mio marito ma la solitudine!

Esempi

Vediamo qualche esempio pratico:

  • Se mi ritrovo a procrastinare  perché ho paura di rimanere sola… concentrerò i miei sforzi su nuove amicizie, così da gestire meglio il mio senso di solitudine: posso provare ad iscrivermi in palestra, a fare volontariato, ad iscrivermi a qualche gruppo su Facebook.
  • Se dico sempre di sì a tutti perché sono insicura/o, allora… posso correggere il tiro, posso per esempio rimandare la mia risposta: vedo se posso farlo, ti farò sapere.
  • Se rinuncio all’uscita con gli amici perché mi sento inadeguata…posso invece provare ad analizzare con obiettività l’atteggiamento degli amici nei miei confronti per capire se i miei pensieri sono infondati.

Se credi di starti autosabotando ed hai bisogno di supporto, prenota subito la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, ti aiuterò a superare il tuo problema.

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Se hai un sogno… non mollarlo finché non lo hai realizzato!

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Anche il viaggio più lungo, comincia con un singolo coraggioso passo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO CAMMINARE POESIA BOSCO NEVE FREDDO MONTAGNA ALBERI NATURA LIBERTATante volte nella nostra vita, aspiriamo a raggiungere obiettivi importanti, ma – ovviamente – più la meta è ambita, e più è difficile e tortuoso il cammino che ci permetterà di raggiungerla. Tante volte ciò ci spaventa e abbandoniamo la rotta ancora prima di intraprenderla, per paura di una sconfitta, dimenticandoci che la vera sconfitta è solo quando smettiamo di provarci. Dimenticandoci che se lottiamo possiamo perdere, ma se neanche proviamo a combattere perderemo sicuro. Allora il mio consiglio – che a qualcuno magari sembrerà banale – è quello di non farsi spaventare da un lungo percorso. In che modo? Dividendo il tragitto in tante tappe più piccole e dividendo ogni tappa in tanti piccoli passi. Perché un chilometro lo conquisti millimetro per millimetro. Giorno dopo giorno e senza farti abbattere dalle difficoltà che incontrerai. Il tuo premio è lì in fondo e, se pensi di meritarlo davvero, vallo a prendere!

Quando la meta ti sembrerà inarrivabile, ricorda che anche il viaggio più lungo, comincia con un singolo, coraggioso, passo.

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Finché la barca va, tu non remare? Grande cavolata. Quando la barca va, tu rema più forte!

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma FINCHE BARCA VA TU NON REMARE CAVOLATA Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Sessuologia Filler Botulino Sex

Finché la barca va, tu non remare?
Per me è una grande cavolata.
Quando la barca va… tu rema più forte!

Perché quando le cose vanno bene, con poco sforzo in più otterrai quasi sicuramente enormi risultati, mentre quando vanno male più probabilmente dovrai faticare tantissimo per ottenere risultati magari modesti o non ottenerne affatto. E’ la mia filosofia e mi ha sempre aiutato nella vita, per migliorarmi, raggiungere l’efficienza che desideravo e non riposare mai sugli “allori”. Avete mai fatto caso a quanto questa canzone racchiuda – in pochi ma significativi versi – tutto lo spirito pigro e cicalesco dell’italiano medio, a cui è permesso di riposare nell’attesa che arrivi tutto il dovuto senza alcuno sforzo e senza “mettere da parte qualcosa per l’inverno”?

“Finché la barca va, tu non remare”

Cioè, quando le cose vanno bene, tu non fare nulla, tanto vanno già bene, che te ne importa? Migliorare? Non serve. Mettere da parte qualcosa in vista di tempi più difficili? Quando mai… I tempi bui capitano agli altri, mai a te.

“Quando l’amore viene il campanello suonerà”.

Questo verso non fa altro che peggiorare le cose. In pratica il concetto distruttivo in queste poche parole è: “stai tranquillo che l’amore viene sicuramente, tu non devi fare nulla, devi solo stare lì ad aspettarlo, senza faticare né creare le condizioni per meritartelo, tanto ti verrà “calato dall’alto” senza alcuno sforzo. Ed anzi, non devi neanche stare accorto, cogliendo al volo le occasioni irripetibili che ti si presenteranno: rilassati pure nell’attesa, che poi quando l’amore arriva lui ti avverte pure col campanello, quindi nel frattempo distraiti anche con quello che più ti diverte. E l’amore viene “per forza”: è impossibile che esso non arrivi, perché nella vita va sempre tutto bene e tutto ti è dovuto, basta aspettare con le mani in mano”.  Io invece dico di alzare i glutei e muoverti, che se aspetti che l’amore arrivi da solo e ti avverta pure… stai fresco! Al posto di amore potete mettere qualsiasi cosa, come ad esempio soldi, successo lavorativo, una famiglia che “funziona bene”, amicizie interessanti e vittorie sportive. Il successo, quello vero, costa fatica, devozione e costanza: se non ti impegni l’unico campanello che sentirai suonare, sarà quello del tuo citofono. 

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Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo NON PERMETTERE DIRTI NON SAI FARE La Ricerca Della Felicità Medicina Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Peso Pancia Sessuologia Pene Laser Filler Ruga BotulinoSe hai un sogno tu lo devi proteggere.
Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Quando le persone non sanno fare qualcosa, dicono a te che non la sai fare.

Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto.

Foto: una scena tratta dal film La ricerca della felicità

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