Capelli bianchi: come farli in modo facile e sicuro

MEDICINA ONLINE CAPELLI BIANCHI WHITE HAIR GRAY COLOR CABELLO CANOSO COLORE TINTA COPRIRE COLOR BROWN COLORARE ACCONCIATURA TESTA DONNA RADICE PELO CAPELLO WALLPAPER SFONDO PICTURE PHOTOFare la tinta ai capelli è una moda che combacia perfettamente alle nostre dettagliate necessità  di osteggiare la comparsa dei capelli bianchi, che alcuni vivono come un ostacolo di vita. D’altronde le tinte rappresentano una moda, prevalsa in particolare tra i giovani, che amano trasmettere la personalità creativa variando il look. Appunto alcuni di essi, puntano sui capelli bianchi.
Questa tonalità, in congiunta ad altri tipi che fino ad ora vengono ritenuti stravaganti, esprime al meglio la moda presente. Tramite questa vedremo come tingere i capelli di bianco, seguendo diversi procedimenti per avere un risultato ottimale.

Occorrente

  • Tonalizzante bianco
  • Tonalizzante silver
  • Shampoo anti ingiallimento
  • Tinta blu chiaro
  • Tinta viola (lilla)
  • 3 decolorazioni

Per avere un risultato perfetto di tonalità del bianco, bisogna fronteggiare e complessi passaggi con molte e molte decolorazioni del capello, che rischierebbero di rovinare i capelli stessi. Se per esempio avete una base di colore scuro, la miglior mossa da fare per procedere con il vostro desiderio di avere i capelli così, è importante recarsi da un professionista del salone, che sarà sicuramente attrezzato di migliori prodotti e a modo elaborare il procedimento nei migliori dei modi. Dopo questo consiglio, il passo successivo è che dovete eseguire è fare tre decolorazioni a 40 volumi se i capelli sono di un colore scuro, invece con i capelli chiari o tendenti più sul biondo basterebbero solo che due trattamenti.

Eseguire il primo passo di decolorazione quaranta volumi con la polverina blu, dovete restare in posa per una mezzora. E dopo questo primo passo deve essere esteso in tutto il capello. Dopo di che, quando avete finito dovete lavare il tutto usando uno shampoo che sia anti giallo, per prevenire che la colorazione ottenuta, sia spenta e brutta da vedere. Spalmate sui vostri capelli un balsamo e una maschera idratante e ristrutturante, asciugando e poi cercate di non eseguire nessun trattamento per una settimana.

Una volta trascorsa una settimana potete applicare un volumizzante silver su tutti i capelli. Dopo quest’ultimo trattamento dovranno passare ben tre mesi, lungo i quali si deve continuare ad utilizzare lo shampoo anti-ingiallimento da associare ad un balsamo blu/viola.

Trascorsi questi mesi, di dovrebbe avere ottenuto un color argento; in caso contrario si può procedere ad un’ulteriore decolorazione a 20 volumi con polvere blu, lasciando un posa per un quarto d’ora, terminando con l’applicazione di un totalizzante bianco. Trattandosi di un procedimento che per avere i suoi effetti ha bisogno di tempo, bisognerà attendere altri tre mesi, continuando con l’anti-ingiallimento ed il balsamo di cui si è parlato al passo precedente. Alla fine dei tre mesi applicate nuovamente il tonalizzante silver; per quanto riguarda, invece, il balsamo, da questo momento si può iniziare ad applicarne uno realizzato appositamente per lo scopo. Il balsamo in questione va preparato unendo un cucchiaino di tinta viola e uno di tinta blu per ogni litro di balsamo classico: si ottiene così una colorazione sul violetto. Infine decolorate le radici ogni due settimana, trattandole con un tonalizzante bianco.

Il trattamento deve essere eseguito a proprio rischio e pericolo; si declina ogni responsabilità per risultati differenti da quello sperato.

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Ci si abbronza con il trucco?

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Prendere il sole è davvero rilassante per molte di noi, tuttavia come fare quando vogliamo prendere il sole senza fare a meno del nostro trucco? In teoria con il makeup addosso ci si abbronza di meno ed in maniera non omogenea. Come fare allora?

Per prima cosa il beauty case delle vacanze dovrebbe contenere solo l’essenziale: un buon mascara waterproof, un paio di ombretti o matite colorate e un rossetto luminoso.
La pelle infatti merita finalmente di respirare, senza dimenticare che con l’uso di creme solari per proteggere l’epidermide, fondotinta, correttore e quant’altro potrebbero creare un orrendo effetto “maschera” che con il passare delle ore tenderà a lucidarsi o colare.

In passato make up e creme solari erano considerate quasi completamente incompatibili, ma per fortuna oggi le nuove formulazioni più leggere ci vengono incontro! Truccarsi in spiaggia non è più un tabù: bisogna però scegliere i prodotti giusti. Lasciate nell’armadietto di casa i prodotti che utilizzate normalmente in città e armatevi di trucchi ad hoc.

Partiamo dalla base. Sul mercato esistono oggi ottimi fondotinta solari: si tratta di un fondotinta compatto ideato appositamente per la belle stagione, quando il rialzo delle temperature fa durare pochissimo gli altri prodotti. Unendo gli evidenti effetti cosmetici ad un’effettiva ed efficace protezione solare dai raggi UV (definibile in base al tipo di pelle: protezione bassa, media o alta) e grazie alla sua composizione di sostanze come vitamine e sali minerali, questo tipo di fondotinta minimizza le imperfezionidonando uno splendido effetto bronzato. La formulazione a lunga tenuta, garantisce la resistenza al sudore e al sebo in eccesso e gli esperti assicurano anche all’acqua.

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Come per tutti i fondotinta è essenziale scegliere la gradazione perfetta per il nostro colore di pelle per evitare orrendi distacchi cromatici tra mento e collo! In questo caso però c’è una difficoltà in più: nel momento dell’acquisto la vostra pelle sarà cadaverica dopo mesi rintanate in scuole e uffici e non saprete esattamente quale gradazione d’abbronzatura raggiungerete a fine vacanza. Come orientarsi? L’ideale è scegliere una o massimo due tonalità più scure di quella di partenza, tenendo conto dei giorni a disposizione per abbronzarsi. Attenzione però a non esagerare!

In alternativa potete scegliere una crema colorata: leggere e luminose, idratano e regalano un’aria estremamente naturale con quel tocco di colore che soprattutto nei primi giorni di mare ci può veramente salvare!

In spiaggia poi puntate tutto su sopracciglia e ciglia: un arco sopraccigliare perfettamente depilato intensificherà immediatamente il vostro sguardo. Aggiungete solo un tocco di mascara waterproof, che resiste alle alte temperature e all’acqua senza il fastidioso “effetto panda” e sarete perfette! Vietati in questi casi gli ombretti: in polvere o in crema, anche le formule più moderne faticano a resistere ad acqua, sudore e afa, finendo irrimediabilmente per colare e irritare gli occhi!

E per le labbra? Con il sole il rischio disidratazione è alle porte: nutrire, proteggere e colorare sono quindi le parole d’ordine. Per fortuna oggi esistono degli ottimi lipgloss che uniscono al filtro solare quel tocco glam a cui proprio non potete rinunciare: albicocca, arancio, rosa corallo e fucsia sono i colori più indicati e da Kiko a Mac le proposte non mancano.

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Integratori per abbronzarsi di più: funzionano? Quali sono i migliori e quali evitare?

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MEDICINA ONLINE ABBRONZATURA UOMO DONNA MARE PISCINA SOLE PELLE CUTE MELATONINA CREMA OLIO ABBRONZANTE SCOTTATURAIn commercio troviamo un’ampia varietà di integratori per l’abbronzatura che mirano ad apportare importanti sostanze capaci di favorire un’abbronzatura perfetta e di stimolare la produzione della melanina. Ma funzionano davvero? E quali sono i migliori integratori per preparare la pelle all’esposizione al sole? Ma cominciamo con la prima domanda che dobbiamo porci:

Cosa contiene un integratore per l’abbronzatura?

Cerchiamo di capire quale sia composizione degli integratori alimentari per l’abbronzatura. Ovviamente ognuno possiede una sua “ricetta” specifica, ma generalmente un integratore specificatamente creato per favorire l’abbronzatura contiene minerali, vitamine specifiche come le vitamine E e C, il betacarotene (il precursore della vitamina A), vitamina PP (nicotinammide), amminoacidi,  antiossidanti ed altri ingredienti che possono aiutare la pelle a reagire immediatamente all’esposizione ai raggi del sole, a ridurre i danni alle cellule causati dallo stress ossidativo e anche a prevenire eritemi e scottature solari. Fermo restando che il modo migliore per proteggere la pelle quando ci si espone al sole è quello di applicare la giusta crema solare con una adeguato fattore di protezione, gli integratori possono comunque fornire un supporto perché preparano la pelle ai raggi del sole.

Leggi anche: Ci si abbronza attraverso i vetri?

Betacarotene

Conosciuto come l’integratore migliore per l’abbronzatura, il betacarotene è un colorante vegetale contenuto in alimenti come carote, paprika, peperoncino e tanto altro ancora. Il betacarotene viene venduto anche sotto forma di integratori solari in compresse poiché apporta durante tutto l’anno notevolissimi benefici alla pelle. Oltre alle proprietà abbronzanti di cui parleremo tra poco, il betacarotene sembrerebbe particolarmente utile per i fumatori e per coloro che hanno pelli mature: la sua azione antiossidante permette infatti di rallentare i processi di invecchiamento delle cute, sia che essi siano provocati da fattori esterni come appunto il fumo e l’inquinamento ambientale sia che essi siano dovuti ai fisiologici cambiamenti del corpo. L’assunzione di betacarotene aiuta perciò a contrastare la comparsa delle rughe ma non solo. Esso procura risultati visibili anche in caso di pelle acneica e secca e in caso di problematiche cutanee come arrossamenti ed eritemi di vario genere. Favorisce oltretutto la crescita sana delle ossa, sostiene la vista e si pensa che protegga anche dall’insorgere di malattie a carico del cuore e del sistema sanguigno.  Essendo inoltre il precursore della vitamina A, il betacarotene è anche un valido sostegno per le donne in gravidanza: se assunto infatti correttamente, coadiuva – specialmente negli ultimi mesi della gestazione – allo sviluppo e al buon funzionamento delle cellule e dei tessuti del bambino. Ma torniamo ora al punto centrale della questione, ovvero a come è possibile facilitare e migliorare l’abbronzatura grazie alle virtù di questa sostanza. Il betacarotene – se assunto durante il mese precedente all’esposizione solare  – predispone la pelle a ricevere i raggi del sole senza incorrere in rischi e pericoli per la salute. Esso aiuta infatti a prevenire le scottature solari e ad imbrunire la pelle in modo più veloceomogeneo e senza chiazze. Per quanto riguarda invece le controindicazioni, si sconsiglia l’assunzione di questo integratore in concomitanza con terapie farmacologiche anti-colesterolo e di chiedere in ogni caso il parere di un esperto. Le modalità e le dosi di assunzione dipendono dalla percentuale di betacarotene contenute in ogni specifico integratore. Il quantitativo ideale è solitamente pari ad una capsula giornaliera. Il prezzo medio degli integratori a base di betacarotene si aggira intorno ai 20 euro per ogni 40 grammi di prodotto.

Il miglior integratore alimentare di beta carotene in capsule, scelto, usato e consigliato dal nostro Staff medico, è questo: http://amzn.to/2FQymQ0

Inoltre vi consigliamo questo integratore abbronzante completo: http://amzn.to/2AXxtS5

Leggi anche: Ci si abbronza con il trucco?

Melanina

Chi vuole un’abbronzatura veloce senza ricorrere al betacarotene deve indirizzarsi verso prodotti che favoriscano la secrezione della melanina. Questa sostanza, da non confondere con la melatonina (la sostanza che induce il sonno), viene prodotta naturalmente dall’organismo e permette sia di accelerare la tintarella che di difendere la pelle dai raggi ultravioletti. Chi utilizza integratori o creme solari alla melanina vegetale avrà perciò anche il vantaggio di una maggiore protezione nei confronti dei raggi UV. Gli integratori che stimolano la melanina sono quindi ideali per chi ha la pelle molto chiara e sensibile. La pelle dei bambini è particolarmente povera di questa sostanza e potrebbe rivelarsi perciò utile incoraggiarne la produzione attraverso l’alimentazione. I cibi più utili in questo caso sono quelli ricchi di vitamina A e vitamina C: oltre alle carote (e al loro succo), ricordiamo quindi la zucca, le albicocche, le patate dolci, le bietole, gli spinaci, il cavolo nero, i peperoni rossi, il guava, il kiwi, le arance, le fragole, i mirtilli ed il broccolo. Gli integratori di melanina, a differenza di quelli al betacarotene, hanno inoltre il vantaggio di non provocare il classico inestetismo della pelle giallastra, causato però soltanto dal sovraddosaggio. Gli integratori di melanina sono composti per lo più da vitamine e minerali (soprattutto selenio), si trovano facilmente in vendita online ed in farmacia ed hanno prezzi variabili a seconda della loro specifica formulazione.

Leggi anche: Le creme solari sono abbronzanti? Fanno abbronzare di meno?

Tarassaco e Reishi

Nonostante sia il tarassaco che il fungo reishi siano conosciuti principalmente per altre proprietà, sono in molti a sostenere che la loro assunzione si riveli utile anche nei confronti dell’abbronzatura. Possono essere consumati entrambi sia come bevanda che come integratori e sembrerebbero ambedue in grado di aumentare in modo compatto l’abbronzatura, oltre che di proteggere la pelle.

Tirosina

La tirosina è un aminoacido che aiuta a creare melanina. Naturalmente, il corpo produce abbastanza tirosina grazie alle proteine della nostra dieta. Quando la tirosina è in eccesso, il corpo ne espelle il surplus ma quando essa è in difetto, basterebbe mangiare più proteine per aumentarne la sua produzione.

Leggi anche: Ho pelle e capelli scuri: ho bisogno della protezione solare?

Potenziali benefici

Gli integratori solari contengono sostanze funzionali utili per migliorare la risposta al sole e ridurre i danni ossidativi. Se consideriamo l’esposizione ai raggi ultravioletti come un potenziale fattore stressante, infatti, l’utilizzo di un complemento per l’abbronzatura può essere utile per attivare la melanina e potenziare i naturali meccanismi di protezione della pelle.
In particolare, gli integratori per l’abbronzatura risulterebbero validi nel:

  • rinforzare le auto-difese della pelle dagli effetti nocivi indotti dai raggi ultravioletti;
  • stimolare la sintesi di pigmenti protettivi della pelle, come la melanina;
  • favorire la formazione del collagene ed il mantenimento di una pelle normale e abbronzata;
  • proteggere la pelle dall’azione dannosa delle specie reattive dell’ossigeno (radicali liberi);
  • ridurre l’eventuale reazione infiammatoria associata all’eccessiva esposizione al sole, come edema, arrossamento e comparsa di bolle;
  • prevenire l’invecchiamento cutaneo fotoindotto (photoaging).

Se usati in associazione con cosmetici che proteggono la pelle, riflettendo e/o attenuando le radiazioni grazie all’attività dei filtri solari, gli integratori per l’abbronzatura sono quindi un valido aiuto per ottenere un colorito intenso e mantenerlo più a lungo.

Questi prodotti aiutano, inoltre, ad attivare le difese cutanee e a limitare i danni causati dal sole, sia immediati, che tardivi. Ciò è possibile grazie al mix di sostanze utili a migliorare la fotoprotezione e a contrastare gli effetti nocivi dei raggi ultravioletti, come carotenoidi (tra cui beta-carotene, astaxantina, licopene e  luteina), vitamine (A, C ed E) ed oligoelementi (come zinco, selenio, rame e magnesio). Gli integratori solari sono consigliati specialmente a chi ha una carnagione molto chiara (fototipo I e II), per preparare la pelle al sole e prevenire l’insorgere di eritemi, scottature ed intolleranze cutanee. Questi complementi alimentari sono ideali anche per le persone che per svariati motivi (problemi di salute, attività lavorativa ecc.) non si espongono al sole da molto tempo, in quanto supportano il metabolismo della pelle che deve adattarsi all’irraggiamento intenso della stagione estiva. L’utilizzo di una protezione solare (creme e prodotti topici) ha la funzione di fornire un aiuto esterno, creando una sorta di barriera che limita l’interazione del sole con la nostra pelle. Quest’azione risulta fondamentale se vengono considerate le esigenze di prevenzione dei tumori cutanei. Di contro, tuttavia, questo schermo riduce la sintesi endogena di vitamina D nella pelle. Per questo motivo, l’assunzione di integratori solari ed la cura dell’alimentazione possono agire in sinergia per proteggere dalle alterazioni patologiche delle ossa ed affrontare al meglio la stagione estiva.

Leggi anche: Fototipo 0 1 2 3 4 5 6: significato, colore, caratteristiche, come abbronzarsi

Questi integratori per l’abbronzatura servono davvero?

Certamente si, a patto di scegliere prodotti di qualità e che si inizi il trattamento almeno tre settimane prima della primissima esposizione al sole in modo da garantire alla pelle il tempo giusto per prepararsi. Dal punto di vista clinico questo tipo di integratori sono efficaci soprattutto per chi ha una pelle fotosensibile o è vulnerabile ad eritemi e scottature, o anche per chi soffre di vitiligine e dermatiti solari.

Leggi anche: Posso usare la crema solare rimasta dall’estate scorsa?

Come scegliere il miglior integratore?

Quando si sceglie un integratore per preparare la pelle all’abbronzatura bisogna tener conto della composizione e dei sui ingredienti. Il prodotto deve contenere sostanze che stimolano la produzione e la tenuta della melanina e che svolgano un’azione anti radicali liberi e antiossidante. Come abbiamo ormai intuito nel corso dell’articolo, l’integratore ideale deve contenere:

  • betacarotene: nella quantità massima di 7,5 mg stabiliti dal Ministero della Salute;
  • antiossidanti: proteggono le cellule dai radicali liberi e dallo stress ossidativo;
  • tirosina o altri aminoacidi: favoriscono la produzione di melanina.

Leggi anche: Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza

Quali prodotti evitare?

Come abbiamo appena visto, il prodotto deve contenere betacarotene ma non bisogna esagerare. Un’eccessiva integrazione di betacarotene può rappresentare un rischio per alcune categorie di persone, come le donne che cercano una gravidanza, quelle incinte e i fumatori. Alcuni studi hanno, infatti, messo in evidenza che un’assunzione quotidiana di più di 20 grammi di betacarotene può essere associata ad un aumento del rischio di tumore ai polmoni nei forti fumatori, ma anche di mortalità generale, e di funzionalità della prostata. Evitare inoltre i prodotti che contengono cantaxantina, si tratta di una sostanza che non favorisce la produzione naturale di melanina ma semplicemente colora la pelle e può essere nociva.

C’è bisogno della prescrizione del medico?

Per questo tipo di prodotto non c’è bisogno della prescrizione del medico, ma è sempre bene chiedere il parere di un esperto prima di esporsi al sole, specie se si ha la pelle molto chiara o con molti nei o con precedenti di melanomi in famiglia, oppure se si soffre di allergie a farmaci o sostanze. La consultazione del medico è soprattutto indicata nel caso di sofferenza di patologie quali, il diabete, alcune intolleranze alimentari, allergie ad alcuni farmaci e problemi della pelle. Infine è importante il parere medico se si è una donna incinta.

Leggi anche: Nei sospetti: riconoscere quelli normali ed i tumori

I migliori prodotti per una abbronzatura luminosa e duratura

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della tua pelle, in grado di migliorare l’abbronzatura e farla durare a lungo:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Quali creme solari sono più indicate in gravidanza?

MEDICINA ONLINE GRAVIDANZA ATTESA MATERNITA ESTATE SOLE CALDO MARE PISCINA ABBRONZATURA PELLE MAMMA FIGLIO INCINTA FETO BIMBO BAMBINO SOLE AMNIOTICO MALE DOLORE UMIDITA FASTIDIO GINECOLOGIANon esistono creme solari specifiche per la gravidanza. La cosa fondamentale è che si tratti sempre di creme di alta qualità, ad alto fattore protettivo, possibilmente prive di profumazione e ipoallergeniche per non irritare la pelle. Le più delicate, in vendita in farmacia o erboristeria, sono prive di nickel. Come qualsiasi cosmetico, evitate di usare prodotti aperti da mesi, che possono contenere batteri.

 

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Rinforza i capelli deboli con la dieta e l’impacco di olio di semi di lino

MEDICINA ONLINE CAPELLI DEBOLI BIANCHI WHITE HAIR STYLE STYLIST STILER GRAY COLOR CABELLO CANOSO COLORE TINTA COPRIRE COLOR BROWN COLORARE ACCONCIATURA TESTA DONNA RADICE PELO CAPELLO WALLPAPER SFONDO PICTURE PHOTO PICS.jpgPuò capitare a tutti di notare un indebolimento dei propri capelli, durante i cambi di stagione oppure nei periodi di stress. Prima di rivolgerci ad uno specialista, possiamo recuperare il benessere dei nostri capelli con dei rimedi naturali. Le proprietà ricostituenti e protettive di alcuni prodotti vegetali consentono di rafforzare la fibra capillare rispettando la natura.

COME RINFORZARE I CAPELLI

Le cattive abitudini alimentari sono la causa principale dell’indebolimento della fibra capillare. Cambiare dieta può essere il primo passo per prenderci cura dei nostri capelli in modo naturale. A colazione, possiamo mangiare dei cereali integrali, ricchi di vitamine B7 ed H che sono indispensabili per la salute del capello. A pranzo ed a cena, invece, possiamo concludere i pasti mangiando della frutta secca, ricca di vitamina E che dona vigore e lucentezza alla fibra capillare.

COME RINFORZARE I CAPELLI CON I RIMEDI NATURALI

Per avere una chioma forte e splendente possiamo realizzare delle soluzioni fai da te, utilizzando degli ingredienti che già abbiamo in casa. In questo modo, evitiamo di applicare degli agenti aggressivi e non inquiniamo l’ambiente. Ecco alcune soluzioni per avere dei capelli forti e splendenti:

  • Massaggio della cute con l’olio d’oliva

Per rafforzare la nostra chioma è indispensabile migliorare la circolazione sanguigna del cuoio capelluto. Dopo lo shampoo, massaggiamo i capelli con dell’olio extravergine di oliva. Le sue proprietà idratanti ci consentiranno di vedere gli effetti già dopo poche applicazioni.

  • Impacchi di olio di semi di lino

Un altro rimedio naturale sono gli impacchi a base di olio di semi di lino. Per preparare la soluzione, dobbiamo versare 250 ml di acqua e due cucchiai di olio in un pentolino. Facciamo bollire il tutto a fiamma bassa e, dopo averlo filtrato, lasciamo riposare la soluzione per una notte.

COMPOSTO NATURALE PER NUTRIRE E RINFORZARE I CAPELLI

Possiamo rinforzare i capelli anche con un composto fai da te nutritivo e rinforzante. La preparazione è semplice e richiede degli ingredienti che già abbiamo in casa.

OCCORRENTE

  • 38 ml di acqua
  • 40 ml di birra
  • Aceto di sidro
  • 10 ml di succo di limone
  • 5 gocce di olio essenziale di rosmarino
  • 5 gocce di olio essenziale di limone
  • Caraffa in pyrex

PREPARAZIONE

Versate l’acqua, la birra, l’aceto di sidro e il succo di limone all’interno di una caraffa in pyrex, che poi riponete a bagnomaria. Riscaldate il tutto a 80°C per 30 minuti e successivamente lasciate raffreddare fino a 40°C. Infine, aggiungete le 5 gocce di olio essenziale di rosmarino e di olio essenziale di limone. Una volta ottenuto il composto, utilizzatelo per massaggiare i capelli, dopo lo shampoo, senza doverli risciacquare.

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Olio essenziale di menta piperita, proprietà ed usi

MEDICINA ONLINE ESSENTIAL OIL OILS AROMATHERAPY AROMATERAPIE AROMATERAPIA OLIO ESSENZIALE OLII OLI VETTORE MASSAGGIO MASSAGE EUCALIPTO BERGAMOTTO COSMETICA MANDORLE ARGAN AVOCADO ROSMARIL’olio essenziale di menta piperita è molto usato in aromaterapia. L’aromaterapia è una forma di medicina alternativa nella quale le sostanze aromatiche hanno grande importanza perché capaci di stimolare particolari sensi e centri del nostro organismo. 

In particolare, in aromaterapia, l’olio essenziale di menta piperita è usato per lenire l’emicrania cronica e il mal di testa. Un rimedio naturale contro il mal di testa consiste proprio nell’aggiungere 10 gocce di olio essenziale di lavanda, 2 gocce di olio essenziale di menta a 50 ml di olio vegetale. Dopo aver bagnato le dita in questo composto, basterà frizionare le tempie, la fronte e la nuca con movimenti circolari. Per chi soffre di emicrania cronica, è consigliato ripetere il trattamento per 2-3 volte al giorno.

 

Olio essenziale di menta piperita, proprietà e usi

Questo olio essenziale di menta piperita è perfetto da vaporizzare in casa, come profumatore naturale per ambienti ed è altrettanto ideale per l’aromaterapia. Esercita un potere rinfrescante e rilassante.

E’ utile contro infiammazioni, irritazioni, dolori muscolari, rigidità, mal di testa… conserva tutte le proprietà tipiche dell’olio essenziale di menta piperita. Tra i vari prodotti presenti sul mercato consigliamo questo perché puro al 100% e anche perché presenta la certificazione biologica della Soil Association, accreditata associazione britannica.

L’olio essenziale di menta si combina bene con l’olio essenziale di lavanda, di rosmarino e con l’essenza di limone.

L’olio essenziale di menta piperita è adatto per la produzione di saponi e detersivi fai da te o per fare candele profumate in casa.

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Olio di avocado: proprietà ed impieghi in cosmesi

MEDICINA ONLINE ESSENTIAL OIL OILS AROMATHERAPY AROMATERAPIE AROMATERAPIA OLIO ESSENZIALE OLII OLI VETTORE MASSAGGIO MASSAGE EUCALIPTO BERGAMOTTO COSMETICA MANDORLE ARGAN AVOCADO ROSMARINella cosmesi naturale, l’olio di avocado è apprezzato per le proprietà rigenerative e idratanti. In ambito alimentare, l’olio di avocado si presenta con un insolito punto di fumo che nella forma grezza raggiunge i 249 °C mentre nella forma raffinata raggiunge i 271 °C. Il punto di fumo dell’olio di avocado, così come quello di tutti gli altri oli vegetali presenti in commercio, dipende dai trattamenti e dall’intera filiera produttiva.

Olio di avocado, proprietà

Da un punto di vista alimentare, l’olio di avocado ha un alto contenuto di grassi monoinsaturi e vitamina E. Se usato per condire carote o pomodori, aumenta la biodisponibilità dei micronutrienti in essi contenuti: l’olio di avocado migliora l’assorbimento di carotenoidi e altre sostanze antiossidanti.

L’olio di avocado è tra i pochi oli vegetali commestibili non ricavato dai semi, infatti la produzione avviene per mezzo di premitura della stessa polpa carnosa dell’avocado.

Il profilo di acidi grassi contenuti nell’olio di avocado è molto simile a quello dell’olio di oliva: sono entrambi ricchi di acido oleico. Nello specifico, l’olio di avocado contiene per il 76% di grassi monoinsaturi (acido oleico e acidi palmitoleico), per il 12% di acidi grassi polinsaturi (acido linoleico e acido linolenico), e per il 12% di saturi (acido palmitico e acdo stearico). L’antiossidante per antonomasia presente nell’olio vegetale è il cosiddetto a-tocoferolo, che nell’olio di avocado è presente a livelli di 70-190 mg per ogni litro di prodotto.

La produzione di olio di avocado ha soprattutto scopi cosmetici a causa della sua elevata capacità di penetrazione cutanea e rapido assorbimento.

L’olio di avocado si produce a seguito dell’essiccazione della polpa di avocado così da rimuovere quanti più acqua possibile (fino al 65% della polpa di avocado è composta da acqua). Dopo la disidratazione, l’olio di avocado è estratto mediante premitura a freddo (per la produzione di olio di avocado a uso alimentare) o mediante alte temperature e solventi se l’olio di avocado è destinato al settore cosmetico.

Prima di arrivare all’industria cosmetica, l’olio di avocado viene sbiancato, raffinato e deodorato.

In ambito della cosmesi naturale, l’olio di avocado è famoso per le sue proprietà benefiche:

  • Idrata la pelle
    L’olio di avocado, se applicato localmente, aiuta a idratare la pelle. E’ un rimedio naturale ottimo contro la pelle secca ed è efficace anche contro il prurito. E’ aggiunto ad altri elementi idratanti per migliorarne l’assorbimento a livello cutaneo.
  • Migliora la salute del cuoi capelluto
    Può alleviare i sintomi di prurito del cuoio capelluto, inoltre, quando regolarmente applicato può aiutare la crescita dei capelli.
  • Aumenta la produzione di collagene
    L’olio di avocado migliora e aumenta la produzione di collagene che diminuisce gli effetti dell’invecchiamento.
  • Rimedio naturale contro eczema e psioriasi 
    L’olio di avocado sembrerebbe un ottimo rimedio naturale per la cura di condizioni quali eczema, psoriasi…
  • Dermatite 
    Nei bambini, l’olio di avocado può essere usato per alleviare e curare la dermatite e le irritazioni da pannolino.
  • Altri benefici
    L’olio di avocado sembrerebbe favorire la guarigione da ferite e ustioni della pelle.

Dove comprare l’olio di avocado?
L’olio di avocado a uso cosmetico si trova nei negozi di articoli di bellezza più forniti.

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Differenza tra filtri solari fisici e chimici: pro e contro

MEDICINA ONLINE ABBRONZATURA SOLE MARE MONTAGNA MELANINA PELLE CUTE SOLE MARE PISCINA RADIAZIONE SOLARE NUVOLE ALTITUDINE UVA UVB INFRAROSSII filtri UV sono quelle sostanze destinate a proteggere la pelle dalle radiazioni solari, tramite l’assorbimento, la diffusione o la riflessione delle radiazioni stesse. In vendita, esistono diversi prodotti adatti a tal scopo: creme in grado di garantire protezione solare, grazie a filtri solari fisici e filtri solari chimici. Le molecole che sono utilizzate come filtri solari variano da Paese a Paese. Scopriamo di più in merito.

Cosa sono

Cosa sono i filtri solari fisici e chimici? I filtri solari sono delle sostanze – le quali possono essere sia naturali, nel caso dei filtri fisici, che sintetiche, nel caso dei filtri chimici – che vengono inserite all’interno dei prodotti cosmetici, in modo tale da proteggere dai danni provocati dalla radiazione solare: dunque, ad esempio, nel caso delle creme solari, i filtri solari fisici o chimici sono responsabili della protezione solare, il cui valore sta ad indicare quanto il prodotto proteggerà dal sole la pelle. Secondo il regolamento CE n.1223/2009 del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici, i filtri UV sono delle “sostanze destinate esclusivamente o prevalentemente a proteggere la pelle da determinate radiazioni UV attraverso l’assorbimento, la riflessione o la diffusione delle radiazioni UV”. Le molecole che vengono utilizzate come filtri solari sono diverse da Paese a Paese: allo stato attuale, ad esempio, l’Unione Europea consente l’uso di 28 molecole, le quali possono essere utilizzate come filtri solari all’interno di prodotti cosmetici. I filtri solari possono essere suddivisi in filtri fisici e filtri chimici e agiscono riducendo la quantità di radiazioni luminose che colpiscono la zona su cui vengono applicati e, dunque, ad esempio sulla pelle.

Le differenze

Esistono delle differenze tra i filtri solari fisici e i filtri solari chimici. Vediamo meglio, nel dettaglio, di cosa si tratta.

Filtri solari chimici

I filtri solari chimici non sono altro che delle molecole sintetiche, le quali sono in grado di assorbire e scomporre le radiazioni del sole. Essi trattengono l’energia dei raggi solari e la rilasciano come forma di calore, aumentando, di fatto, la sensazione di caldo provata sulla pelle: in poche parole, i filtri chimici assorbono parte delle radiazioni solari e rilasciano l’energia sotto forma di calore per poter assorbire altre radiazioni solari. Può capitare, però, che i filtri solari chimici non siano sintetici, ma naturali: solo per citare qualche esempio, il gamma-orizanolo si estrae dalla crusca di riso; ci sono, poi, l’acido cinnamico contenuto nella cannella, i carotenoidi, la vitamina E e molti altri.

Filtri solari fisici

I filtri solari fisici sono formati, invece, da piccole particelle minerali, dunque di tratta molto spesso di filtri solari naturali: i più noti sono l’argille, lo zinc oxide e il titanium dioxide. È da precisare, però, che i filtri fisici possono anche essere prodotti artificialmente e, dunque, essere sintetici. I filtri solari fisici sono in grado di riflettere i raggi solari, per cui questi non possono raggiungere la cute ma, a differenza dei filtri solari chimici, non trattengono il calore e non penetrano nella pelle, restando in superficie e lasciandone attraversare solo una quantità limitata. Inoltre, non prevedono la scomposizione delle radiazioni: respingono, infatti, sia le frequenze UVA che quelle UVB e, quindi, non interagiscono con le radiazioni solari e non vengono alterati.

I pro e i contro

Sia i filtri solari fisici che i filtri solari chimici offrono vantaggi e svantaggi. Vediamo meglio, nel dettaglio.

Filtri solari chimici

I filtri solari chimici hanno il vantaggio di essere particolarmente efficaci e di riuscire a garantire delle protezioni solari più elevate, garantendo un’abbronzatura omogenea. Lo svantaggio di questi filtri è quello di assorbire l’energia solare e, dunque, presentano il rischio di dare il via a reazioni fotochimiche.

Filtri solari fisici

I filtri solari fisici sono fotostabili, non vengono danneggiati dalle radiazioni solari e, inoltre, grazie alla loro composizione, sono particolarmente sicuri per la salute della pelle. Lo svantaggio di questi filtri sta nel fatto di non poter garantire protezioni elevate senza, però, produrre un effetto bianco; sebbene sia possibile utilizzare dei filtri solari fisici in forma micronizzata di biossido di titanio e ossido di zinco per ridurre il problema o trovarli associati ai filtri chimici in alcune formulazioni.

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I requisiti di un buon filtro solare

Come abbiamo visto, i filtri solari fisici e i filtri solari chimici agiscono e funzionano in modo differente, ma risultano essere ugualmente validi ed efficaci per la protezione solare, la quale è determinata, invece, dal cosiddetto fattore di protezione, al quale il consumatore deve prestare attenzione.

Quali sono i requisiti che un buon filtro solare deve avere, dunque? Occorre che i filtri solari abbiano e garantiscano:

  • Buona stabilità chimica e fotostabilità, ovvero con un sistema filtrante resistente al calore
  • Buona tollerabilità da parte di mucose e pelle
  • Assorbimento massimo di UVA e UVB
  • Solubilità in acqua
  • Buon profilo tossicologico
  • Resistenza all’acqua e al sudore

I filtri solari devono anche:

  • Non essere irritanti e assorbiti dalla cute
  • Essere inodore, insapore e incolore
  • Non causare lo scolorimento di pelle e tessuti
  • Indicare il fattore di protezione solare, il quale è visibile sulle etichette con la sigla SPF (Sun Protection Factor), indicando anche il tempo di esposizione solare e la capacità di fermare la radiazione solare formata dai raggi UVA e UVB, ma anche UVC e IR

Prima di acquistare una crema solare, è necessario pensare a determinati fattori, quali:

  • Il fototipo, ovvero il tipo di pelle che si ha
  • Il tipo di prodotto da usare
  • L’intensità delle radiazioni
  • Il principio attivo usato, nonché la sua concentrazione
  • Le condizioni atmosferiche
  • Il fattore di protezione

Tenete, inoltre, presente che gli autoabbronzanti non danno alcuna protezione dalle radiazioni solari e che i prodotti dopo-sole, ad esempio, calmano l’irritazione della pelle, idratandola e rinfrescandola solo dopo l’esposizione solare.

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Il fattore di protezione

Il fattore di protezione è uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione prima dell’acquisto di una crema solare: questo va scelto, soprattutto, in base al proprio fototipo e, dunque, al tipo di pelle che si ha. Vediamo nella tabella i valori che lo riguardano.

Tipo di protezione Valore
Bassa Da 2 a 6
Media o moderata Da 8 a 12
Alta Da 15 a 25
Altissima Da 30 a 50
Ultra-alta o schermo totale Otre 50

È importante, quindi, avere cura della propria pelle e valutare, attentamente, le caratteristiche dei prodotti in vendita, leggendo le etichette, il fattore di protezione, il tipo di filtro e le sostanze in essi contenute: l’esposizione frequente e prolungata ai raggi solari è dannosa per la pelle e può provocare, tra le altre cose, macchie solari, eritemi, scottature e precoce invecchiamento cutaneo, oltre ad aumentare il rischio di comparsa di tumori della pelle.

Donne in gravidanza e bambini

Infine, un’attenzione particolare deve essere rivolta alle donne in gravidanza e ai bambini: sia la pelle dei più piccoli che delle mamme in dolce attesa è particolarmente sensibile, per cui è necessario utilizzare delle creme solari con un fattore di protezione ultra-alto, evitando l’esposizione prolungata al sole e, soprattutto, durante le ore più calde della giornata.

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