Differenza tra pube e inguine

DIFFERENZA PUBE OSSO ILIACO INGUINE PUBALGIA ANATOMIA FUNZIONICon “pube” (in inglese “pubis”) si identifica una regione anatomica, sita nella parte inferiore della regione ipogastrica e osso pubico. Il pube è la porzione infero-ventrale dell’area iliaca, sostenuta da due ossa, a loro volta chiamate pube, pari e simmetriche che, unitamente all’ileo e all’ischio, concorrono a formare la cintura pelvica dei tetrapodi. I due pubi, destro e sinistro, sono uniti tra loro dalla sinfisi pubica che nelle donne si rammollisce durante la gravidanza e si rilascia durante il parto. La regione anatomica del pube, di forma triangolare, nella pubertà si ricopre di peli.

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA PUBE INGUINE FOSSA ILIACA PUBALGIA DOLORE ADDOME SEMEIOTICA ANATOMIA FUNZIONI.jpgCon “inguine” (anche chiamato “regione inguinale”, in inglese “groin”) si identifica la porzione anteriore, laterale ed inferiore della parete addominale, corrispondente alla fossa iliaca (destra e sinistra), quindi stiamo parlando di una zona posta più in alto e più lateralmente rispetto al pube. L’inguine è delimitato dall’anca, identificato in superficie dalla piega che connette l’arto inferiore al tronco, pertanto è il corrispettivo caudale dell’ascella, alla quale è accomunato per la presenza del caratteristico gruppo linfonodale, nonché di caratteristiche cutanee comuni (in particolar modo, le ghiandole sudoripare apocrine).

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Peli incarniti: rimedi naturali per eliminarli in modo rapido e sicuro

MEDICINA ONLINE PELI INCARNITI CAUSE CREME INFEZIONE DEPILAZIONE ZONE RIMEDI PELLE CUTE DOLORE COME RIMUOVERLIUna volta comparsi, come comportarsi con i peli incarniti? Ecco alcuni sistemi che possono aiutare a diminuire il fastidio da essi provocato e a fare in modo che se ne vadano via prima.

Impacco di acqua e sale
Fare un impacco a base di acqua calda e sale sulla zona dove si trovano i peli incarniti, non solo ammorbidirà la pelle e il pelo sottostante, ma avrà anche una funzione disinfettante e antibatterica. Il sale inoltre, disidratando la parte interessata, farà in modo che il volume dei liquidi sia ridotto, aiutando così il pelo a uscire e ad essere estirpato.

Scrub
Si tratta di una delle tecniche più semplici e meno invasive. Basta infatti fare un gommage – ricordate di prenderlo delicato se avete la pelle molto sensibile – oppure una maschera esfoilante durante il bagno o la doccia. Strofinandolo sullo strato superficiale della pelle, con delicatezza e con l’aiuto di una spugna, potrete eliminare la pelle morta e aiutare l’estremità del pelo a fuoriuscire. È bene ripetere l’operazione con costanza, e intensificarla a ridosso della ceretta o dell’epilazione successiva.

Prodotti per i brufoli
Alcuni prodotti mirati al trattamento di brufoli e acne possono essere molto efficaci anche per trattare e curare i peli incarniti sottopelle. Questo perché, in molti casi, anche i peli incarniti presentano pus o provocano la comparsa di papule e foruncoli, e l’utilizzo di questi prodotti è molto efficace per ridurre il gonfiore e fare in modo che il pelo abbia più spazio per crescere all’esterno.

Come estrarre il pelo incarnito?
Utilizzando una semplice pinzetta o un ago da cucito, entrambi disinfettati, potete rompere lo strato superficiale della pelle, permettendo al pelo di fuoriuscire. Si tratta certamente di un lavoro certosino e anche piuttosto antipatico, che consigliamo di fare solo laddove il pelo sottopelle sia piuttosto visibile. Prediligete le pinzette appuntite, anziché quelle a punta piatta, ma pulitele accuratamente con l’alcool, in modo da evitare la diffusione di batteri.

Cipolla soffritta
Far soffriggere un po’ di cipolla con un cucchiaino d’olio e poi applicarla tiepida sul pelo sottopelle, aiuterà molto! L’azione disinfettante della cipolla e il calore aiuteranno infatti il pelo ad emergere, mentre l’olio idraterà la pelle. Potete anche applicarla cruda con qualche goccia d’olio senza soffriggerla, anche se la prima versione di questo rimedio della nonna è molto, molto efficace.

Guanto di crine
​Il guanto di crine ha più o meno la stessa funzione dello scrub, solo che permette di agire più in profondità, ed è pertanto più indicato per chi non ha una pelle eccessivamente sensibile.

Zucchero ed acqua
​Zucchero bianco ed acqua: l’utilizzo di questi due elementi permette la formazione di una pasta morbida ma non troppo, perfetta per uno scrub naturale e non troppo invasivo in grado di rimuovere la pelle morta ed esporre una parte del pelo.

Olio di mandorle
Anche questa è una soluzione molto semplice: si tratta di massaggiare la parte con acqua calda e olio di mandorle, per ammorbidire la pelle, pulirla, aprire i pori e far fuoriuscire il pelo.

Giocare d’anticipo
Non soltanto rimedi, ma anche prevenzione: prevenire è sempre meglio che curare! È infatti possibile evitare l’insorgenza dei peli incarniti, con qualche piccolo accorgimento in più:

  • preparate la pelle alla depilazione, con uno scrub o un quanto esfoliante e non usate acqua fredda per evitare che i pori si chiudano;
  • fate attenzione al verso in cui praticate la depilazione, in modo da evitare che il pelo cresca in una direzione innaturale;
  • pulite sempre la cute dopo ogni operazione di depilazione, liberando i pori.

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Peli incarniti: cause, creme, infezione, depilazione e rimedi naturali

MEDICINA ONLINE PELI INCARNITI CAUSE CREME INFEZIONE DEPILAZIONE ZONE RIMEDI PELLE CUTE DOLORE COME RIMUOVERLI.jpgI peli incarniti sono dei peli che, successivamente alla depilazione, ricrescono sottopelle, senza fuoriuscire dall’epidermide. I peli non riescono ad uscire al di fuori dell’epidermide soprattutto per due ragioni: pelle secca o peli ricci. La pelle secca è dura e quindi difficile da rompere per i peli; nel secondo caso, si tratta della tendenza a curvarsi dei peli ricci che quindi non si svilupperanno verticalmente verso l’epidermide.

Conseguenze

Oltre ad essere antiestetici poiché visibili ma inarrivabili per cerette e rasoi, i peli incarniti possono determinare infiammazione (follicolite). Ogni pelo incarnito forma un piccolo brufolo quasi sempre pruriginoso e lievemente doloroso. Questi brufoletti segnalano la presenza di leggere irritazioni, dall’irritazione si passa facilmente all’infezione del follicolo pilifero, con formazione di pus e sangue.
Queste infiammazioni quindi, non solo sono antiestetiche, ma provocano prurito, bruciore, dolore e a volte dopo la guarigione, lasciano piccole ma brutte cicatrici.

Leggi anche: Eliminare i peletti dal viso con rimedi casalinghi e con il laser

Come prevenire i peli incarniti

Di seguito elenchiamo alcune regole per prevenire i peli incariniti:

  • Mantenere la pelle idratata: una pelle idratata e morbida consente al pelo di uscire facilmente.
  • Esfoliare la pelle: l’eliminazione delle cellule morte libera i pori consentendo la fuoriuscita del pelo, me contrastando la formazione di infezioni.
  • Scegliere il sistema di depilazione più adatto alla parte ed alle specifiche esigenze: il sistema di depilazione dovrebbe variare non solo in base alla zona da trattare, ma anche in base alla lunghezza e alla quantità dei peli.
  • Non accostare nella stessa depilazione diversi metodi: è sbagliato applicare creme depilatorie o passare la lametta, su una cute già stressata dallo strappo di ceretta; abbiate cura di aspettare almeno 12 ore prima di reintervenire sulla pelle.
  • Curare l’infezione causata dai peli incarniti prima di effettuare una nuova depilazione: l’utilizzo di rasoi, creme o depilatori su zone infette provoca infatti un aumento dei batteri e della stessa infezione.

Leggi anche: Follicolite da depilazione inguinale ed alle gambe: rimedi naturali

Zone maggiormente interessate

Le parti del corpo più esposte al problema, sono le gambe, la zona bikini e le ascelle per le donne, e la pancia il petto ed il volto per gli uomini.
Per le donne, il problema sembra più diffuso perché sono molteplici le zone da depilare e le modalità di depilazione fai da te, spesso effettuate senza adeguata accortenza e preparazione, che quindi sottopongono zone del corpo delicate, come ascelle e bikini, a continuo stress.
Anche gli uomini sono però soggetti al problema dei peli incarniti a causa dell’uso quotidiano del rasoio per la rasatura della barba che sottopone la pelle ad uno stress continuo nonostante la pelle maschile sia generalmente più spessa e resistente di quella femminile. Il problema della follicolite da barba si verifica soprattutto nei soggetti con pelo molto riccio e talvolta, in casi gravi è necessario evitare la rasatura e farsi crescere la barba. Inoltre i canoni di bellezza attuali impongono un corpo muscoloso e glabro, per cui molti giovanissimi depilano anche altre parti del corpo, soprattutto il torace, con conseguente maggiore possibilità di avere peli incarniti.

Leggi anche: Differenza tra ceretta brasiliana e classica: pro, contro e consigli per farla bene

Quali sono le tecniche di depilazione responsabili dei peli incarniti?

La depilazione quindi, sia che si tratti di parti estese che di zone piccole e delicate, andrebbe sempre effettuata con le opportune cautele. L’ideale sarebbe rivolgersi a centri estetici che effettuano trattamenti delicati e con un adeguata preparazione della pelle; è raro però che si ricorra sistematicamente a questi ultimi, per motivi economici, ma anche di altra natura: fragilità capillare oppure impossibilità o indisponibilità nell’aspettare i tempi necessari tra una ceretta e l’altra, poiché per fare la ceretta c’è bisogno di far crescere i peli ad una lunghezza adatta allo strappo. Quindi molto più comunemente si ricorre a rasoi o creme, pratiche veloci ma sicuramente irritanti per le zone delicate e i maggiori responsabili dei peli incarniti.Vediamo quindi quali sono gli effetti dei diversi metodi depilatori.
Il rasoio è il sistema peggiore in quanto non solo taglia il pelo obliquamente rendendone più difficile la fuoriuscita, ma le lame rimuovono le cellule superficiali rendendo la pelle più delicata e quindi più soggetta ad irritazioni ed infiammazioni.
Le creme depilatorie semplici ed indolori, eliminano i peli grazie a sostanze che indeboliscono la struttura della cheratina. Anche in questo caso però, i peli vengono recisi ma non strappati dal bulbo e quindi si incarniscono più facilmente. Inoltre le sostanze chimiche sono piuttosto irritanti e quindi facilitano le infiammazioni.
Gli epilatori elettrici grazie alle testine rotanti strappano i peli dal follicolo. Se usati correttamente, cioè mantenendolo in posizione verticale e quando i peli sono della giusta lunghezza, non causano peli incarniti in quanto strappano il pelo senza spezzarlo.
La ceretta sembra essere il metodo più adatto per diminuire l’incidenza di peli incarniti, essa infatti, se fatta quando il pelo è abbastanza lungo, lo ingloba tutto nella cera strappandolo con tutto il bulbo. Purtroppo è controindicata per chi soffre di vasodilatazione, soprattutto quella a caldo, così come in generale lo strappo di una qualsiasi ceretta è controindicato per chi soffre di fragilità capillare.

Leggi anche: La differenza tra epilazione e depilazione e le rispettive tecniche

Che fare per evitare la formazione di peli sottopelle?

La prevenzione è il vero rimedio per combattere i peli incarniti: cura della pelle e una corretta depilazione, sono gli unici veri alleati nella lotta ai peli incarniti. La pelle deve essere quindi idratata, morbida e pulita dalle scorie quanto più spesso possibile, per favorire la fuoriuscita del pelo: l’idratazione deve avvenire attraverso l’applicazione di creme ed in generale lozioni a base di olio ed acqua (molto usate sono quelle a base di olio di mandorle), che ammorbidiscono ed umidificano la pelle, prevenendone la secchezza. Bisogna tenere presente inoltre che le fasi immediatamente precedenti e successive alla depilazione sono fondamentali per aiutare la pelle a sopportate lo stress del rasoio o della ceretta, e prevenire peli incarniti: la pelle quindi va ben idratata soprattutto dopo la rasatura. Inoltre è bene proteggere le zone appena depilate evitando indumenti troppo stretti che strofinando sulla pelle possono accentuare l’irritazione.
L’esfoliazione, ovvero l’eliminazione meccanica delle più superficiali cellule morte delle pelle, necessaria per rimuovere ogni ostacolo che ostruisce i pori, può essere attuata in diversi modi:

  • Molto diffuso è l’utilizzo di solito attraverso guanti o spugnette specifiche, che sfregate contro la pelle, portano via le cellule morte, senza però irritare la cute. I guanti esfolianti sono prodotti in vari materiali e venduti sia in farmacia che nei comuni venditori di prodotti per l’estetica ed il benessere. Importante è scegliere dei guanti fatti con estratti naturali, per diminuire l’incidenza di irritazioni ed allergie causati da materiali grezzi, che tendono a procurare abrasioni più che esfoliazioni della pelle.
  • Un altro rimedio simile, è lo scrub, ovvero l’applicazione di lozioni granulate che hanno un simile effetto esfoliante ma sicuramente inferiore rispetto ai guanti; il massaggio effettuato con questi composti granulati ha comunque vari benefici: oltre ad una leggera esfoliazione è utile ad esempio come contributo per la riattivazioni della microcircolazione.

Il metodo preventivo e curativo più usato, resta comunque il guanto esfoliante, utile ad eliminare lo strato superficiale della cute, sia come quotidiana cura preventiva della pelle che come metodo per “liberare” i peli già incarniti.

Leggi anche: Ceretta: quale scegliere? Tecniche a confronto con pro e contro

Trattamenti contro i peli incarniti

Che fare se nonostante tutto i peli non riescono ad uscire dal derma e continuano a crescere sotto pelle creando rossori e infezioni batteriche soprattutto nelle zone più delicate? Ovviamente se l’infezione risulta dolorosa e protratta nel tempo, bisogna rivolgersi al medico per la prescrizione di farmaci, spesso sotto forma di crema, per risolvere il problema. Se infatti i foruncoli non vengono curati e l’epidermide viene ancora stressata con pinzette non disinfettate, e depilazione con rasoi e cerette la situazione si può aggravare sviluppando infezioni ancora più gravi. Quando si è in presenza di peli incarniti quindi si dovrebbe sospendere ogni trattamento di depilazione fino a quando la situazione non si sia completamente ristabilizzata. Se il problema persiste per eliminare i peli superflui si può pensare di ricorrere alla terapia laser per un’epilazione definitiva.

Leggi anche: Depilazione inguine: i metodi più efficaci, indolori e sicuri

Rimedi naturali e fai da te

Nella maggior parte dei casi, però, è possibile eliminare i peli incarniti con rimedi semplici e casalinghi.
Il trattamento più efficace è quello di massaggiare la parte con acqua calda ed oli (mandorla o karitè) in modo da ammorbidire la pelle, aprire i pori e far fuoriuscire il pelo che potrà essere poi estratto con un ago o con una pinzetta sterilizzata.
Un rimedio fai da te per curare l’inestetismo è quello delle cipolle.

Ingredienti:

  • Due grosse cipolle rosse.
  • 1 cucchiaio di olio di oliva.
  • 1 bicchiere di sale grosso da cucina.

Preparazione:

  • Tagliate le cipolle sottilmente e cospargetele interamente di sale.
  • Lasciate macerare le cipolle per oltre due ore e poi unite l’olio.
  • Impastate il tutto e lasciate ancora riposare.
  • Quando il composto sarà omogeneo versatelo in acqua calda e lasciate emulsionare per circa un’ora.

Applicazione:

  • Mescolate e bagnate una spugnetta nel liquido ottenuto e con questa strofinate delicatamente la parte con i peli incarniti.
  • Grazie al potere antinfiammatorio della cipolla ed alla capacità emolliente dell’olio, la pelle sarà decongestionata ed i pori si apriranno lasciando fuoriuscire i peli che potranno facilmente essere eliminati con la pinzetta.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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I tuoi capelli rivelano la tua salute: ecco come leggere i segnali che ti inviano

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO CAPELLI RICCI DONNA TRISTE NEVE INVERNO FREDDO PELLEI tuoi capelli sono il risultato di molti fattori, in particolar modo di genetica e stile di vita e sono dei formidabili rivelatori del tuo stato di salute fisico e psicologico e di un eventuale tuo comportamento errato. Se hai un’alimentazione non Continua a leggere

Perché i capelli si allungano ed i peli no?

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Medicina Estetica Roma CAPELLI SECCHI CAUSE EVITARLI CURE Cute Cuoio Capo Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Luce Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Nei Dietologo DermatologiaVi siete mai chiesti per quale motivo i capelli crescono virtualmente all’infinito, mentre i peli hanno una lunghezza fissa? La differenza è nel tipo di follicolo. I follicoli piliferi sono su tutto il nostro corpo (eccezione delle regioni palmo-plantari) e sono distinti in due tipi:

  1.  Follicoli terminali grandi e in profondità nella cute, producono peli anche molto lunghi, spessi e pigmentati, detti appunto peli terminali. Ne sono un esempio i capelli, le ciglia e le sopracciglia;
  2.  Follicoli del vello piccoli e superficiali, producono peli corti, che raggiungono una data lunghezza per poi fermarsi. Sono peli sottili e tendenti al chiaro. Il vello è rappresentato dalla peluria quasi invisibile presente nelle zone del corpo che apparentemente sembrano prive di peli, come ad esempio la fronte.

Per approfondire: Differenza tra pelo e capello

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Perché viene la pelle d’oca? A che serve?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PERCHE VIENE LA PELLE DOCA cute Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa piloerezione, anche chiamata orripilazione, cute anserina o volgarmente “pelle d’oca”, consiste nella temporanea comparsa di piccoli rilievi sulla superficie cutanea. La loro formazione è dovuta ad una contrazione involontaria dei muscoli erettori del pelo, ovvero piccoli fasci muscolari che si inseriscono sui follicoli piliferi. In altre lingue, per indicare questo fenomeno, si utilizza invece il paragone con la gallina: in spagnolo, piel de gallina; in portoghese, pele de galinha; in rumeno, piele de găină; in francese, chair de poule.

Come si verifica la piloerezione?

La pelle d’oca si caratterizza per la comparsa transitoria di piccoli rilievi cutanei ravvicinati tra loro, una sorta di piccolissimi dossi o collinette cutanee che si formano per una contrazione totalmente involontaria, riflessa, dei muscoli erettori del pelo. La comparsa della pelle d’oca è causata da stimoli nervosi: il muscolo erettore del pelo (posto alla base di ogni singolo pelo) è innervato dal ramo simpatico del sistema nervoso autonomo, detto anche sistema autonomo involontario. La contrazione del muscolo è dunque involontaria ed è infatti una reazione automatica del nostro corpo.

Perché viene la pelle d’oca?

La piloerezione si verifica in molte situazioni anche molto diverse.

  • Freddo. La pelle d’oca si verifica in particolare quando il corpo percepisce un freddo intenso. In questo caso, i muscoli erettori fanno alzare i peli, mentre i condotti delle ghiandole sudoripare e i vasi sanguigni si restringono per limitare la dispersione del calore da parte dell’organismo. Questo sistema non solo diminuisce la dispersione termica: la contemporanea attivazione di una grandissima quantità di muscoli erettori del pelo, determina un innalzamento della temperatura corporea perché, come tutti ben sappiamo, quando i muscoli si contraggono (ad esempio durante l’attività fisica) generano calore quindi tantissimi muscoli erettori del pelo attivati tutti insieme, seppur piccoli, riscaldano il corpo. Il meccanismo “antifreddo” alla base della pelle d’oca, è più efficiente negli animali a pelo lungo: la piloerezione determina l’intrappolarsi di aria tra il pelo e la cute e questo strato di aria – che si scalda a contatto con la cute stessa – funge da isolante termico e riduce la dispersione del calore corporeo. Negli esseri umani questo meccanismo si è ormai perso.
  • Caldo. Quando il corpo invece percepisce intenso calore ed ha bisogno di raffreddarsi, i muscoli erettori dei peli si rilassano, consentendo alle ghiandole sudoripare di dilatarsi, eliminando così il calore in eccesso attraverso il sudore.
  • Rapidi cambi di temperatura. Anche passare rapidamente da un ambiente freddo a uno freddo e viceversa, può determinare la comparsi di piloerezione.
  • Emozioni intense. Vi sono anche altre situazioni nelle quali può verificarsi il fenomeno della pelle d’oca, specie quando siamo investiti da una improvvisa ed intensa emozione: quando si provano emozioni forti, come la paura, la gioia, l’ammirazione, l’eccitazione sessuale o il ricordo di eventi emozionanti. Spesso durante l’orgasmo si verifica una intensa piloerezione.
  • Suoni fastidiosi. Per motivi ancora non del tutto chiari, anche suoni intensi e fastidiosi possono determinare la comparsa della pelle d’oca. Le unghie che graffiano una lavagna o alcuni tipi di materiale, come il polistirolo, possono causare una reazione di forte fastidio che innesca la pelle d’oca.
  • Malattie. Esistono anche alcune patologie che possono associarsi a piloerezione. In letteratura è nota l’esistenza di convulsioni pilomotorie ripetitive. Questo tipo di convulsioni è per altro molto raro.
  • Farmaci. La piloerezione è un effetto collaterale decisamente frequente (quasi il 50% delle volte) della infusione endovenosa di dobutamina. Tale effetto di solito precede l’aumento della frequenza cardiaca secondario alla infusione endovenosa del farmaco ed è una chiara indicazione che l’infusione endovenosa è stata efficace.

La pelle d’oca negli animali

Questo riflesso si verifica in molti mammiferi oltre all’essere umano. A titolo di esempio l’istrice allorché si sente minacciato drizza in modo riflesso la criniera e gli aculei del dorso. Un riflesso simile di fronte ai predatori si verifica anche nella lontra marina. Anche altri animali sviluppano il riflesso di piloerezione per la medesima ragione di stress e riflesso attacco-fuga: è questo il caso del drizzarsi dei peli del cane o del gatto. In risposta alla paura, la pelle d’oca fa apparire un animale più grande di quanto sia in realtà, nel tentativo di spaventare il nemico e farlo desistere dalla lotta.

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A che servono i capelli ed i peli?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma A CHE SERVONO PELI CAPELLI Pelle Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgPeli e capelli pur se apparentemente poco importanti, svolgono svariate funzioni utili all’organismo. Tra cui:

  • funzione percettiva. Peli e capelli funzionano come veri e propri meccanismi sensori, in grado di captare stimoli tattili anche molto leggeri. I follicoli piliferi sono circondati da una fitta rete nervosa e funzionano come una specie di leva che amplifica gli stimoli tattili;
  • funzione estetica. I peli possono avere anche una funzione estetica e di richiamo sessuale. I capelli, per esempio, sono un’arma di seduzione tipicamente femminile, capace di donare un certo fascino anche al volto maschile. Anche i peli sul petto negli uomini e i peli sul pube femminile possono rappresentare un forte richiamo sessuale. I peli, specie quelli ascellari, hanno la funzione di diffondere il sudore apocrino, ricco di sostanze deputate al richiamo sessuale, dette feromoni.
  • funzione protettiva. Peli e capelli hanno il compito di proteggere alcune zone del corpo sia dal punto di vista fisico che chimico, pensiamo ad esempio a come una folta capigliatura protegge la testa dai traumi, o come i peli delle ciglia e sopracciglia impediscono a sudori ed oggetti estranei di penetrare nell’occhio. I peli del naso e delle orecchie ostacolano l’entrata dei corpi estranei, mentre i capelli, se abbondanti, riparano efficacemente dal sole e dai traumi.
  • funzione termoregolatrice. A tale proposito leggi: Perché viene la pelle d’oca?

Altre funzioni sono:

  • funzione comunicativa. I peli sono molto importanti per la mimica facciale e ci consentono di esprimere molti stati d’animo.
  • funzione “antinquinamento”. I capelli sono anche buoni indicatori di inquinamento ambientale, poiché sono in grado di assorbire e trattenere determinate sostanze nocive, come il piombo ed il mercurio. L’analisi del capello è importante anche in medicina legale, poiché in questa sede si concentrano determinati veleni, come l’arsenico, e le droghe, come gli oppiacei (morfina, eroina e derivati) e determinati alcaloidi (cocaina, crack).

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Differenza tra pelo e capello

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA PELO CAPELLO Pelle Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene HD.jpgSia i peli che i capelli hanno in comune alcune funzioni, come ad esempio:

  • funzione percettiva. Peli e capelli funzionano come veri e propri meccanismi sensori, in grado di captare stimoli tattili anche molto leggeri;
  • funzione protettiva. Peli e capelli hanno il compito di proteggere alcune zone del corpo (pensiamo ad esempio a come una folta capigliatura protegge la testa dai traumi, o come i peli delle ciglia e sopracciglia impediscono a sudori ed oggetti estranei di penetrare nell’occhio).

Esistono differenze tra i capelli ed i peli.

I capelli (o “peli terminali”) sono più grossi, più rigidi, più spessi e pigmentati, inoltre se non tagliati tendono a crescere virtualmente all’infinito. Sono presenti solo sulla testa.

I peli (o “peli del vello”), invece, sono molto più corti, morbidi e sottili dei capelli. Se non tagliati tendono a raggiungere una certa misura e fermarsi. Non sono così pigmentati come i peli terminali, tanto che in alcune zone sono praticamente invisibili se non osservati da vicino o con una lente. Sono presenti quasi in ogni parte del corpo anche se con lunghezza variabile, si pensi ad esempio alla differente lunghezza tra i peli dell’addome femminile ed i peli pubici o delle ascelle. Le aree cutanee assolutamente prive di peli (glabre) sono molto poche. Anche la fronte, apparentemente glabra, presenta peli del vello. Le uniche zone realmente glabre del corpo umano sono i palmi delle mani, le piante dei piedi, le labbra, le areole mammarie, il glande ed il clitoride.

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