Più di un lettore del sito e dei miei pazienti uomini, mi ha posto una domanda a cui voglio oggi dare una risposta. “Esistono prodotti e trattamenti ‘di bellezza’ specificatamente studiati per il pene e lo scroto? Su internet non riesco a trovare nulla a riguardo”. La risposta è Continua a leggere
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Ogni quanto fare l’esfoliazione di viso e corpo con lo scrub?
Lo scrub è un trattamento di bellezza davvero facile da fare e realizzare ed è molto amato da tutte le donne perché il suo scopo è quello di eliminare le cellule morte dalla pelle che tendono a rendere più spento e grigio l’incarnato.
Gli obiettivi principali dello scrub, sono:
- eliminare lo strato superficiale della pelle, composto da cellule morte
- eliminare eventuali impurità, come polvere o eccesso di sebo che si sono accumulati
- evitare la formazione dei peli incarniti
- stimolare la microcircolazione sanguigna e linfatica
- contrastare l’invecchiamento cutaneo stimolando la rigenerazione di cellule nuove.
Lo scrub è un’arma di bellezza eccezionale, ma non bisogna abusarne: una esfoliazione troppo frequente non è mai un bene per la vostra pelle! Quindi, quanto tempo far passare tra un trattamento ed il successivo?
Scrub viso: ogni quanto farlo?
La frequenza dello scrub viso dipende da molti fattori, come:
- tipologia di pelle (normale, grassa…);
- tipologia di scrub (chimici, enzimatici, naturali, meccanici…);
- modalità di esecuzione dello scrub (tipologia di massaggi e forza con il quale viene applicato);
- presenza di eventuali patologie della pelle (acne, dermatiti…).
Con la maggioranza degli scrub attualmente in commercio, in caso di:
- pelle normale: eseguire lo scrub 1 volta alla settimana;
- pelle grassa/impura: eseguire lo scrub 2 volte a settimana, con ogni scrub eseguito ad almeno 3 giorni di distanza dal successivo (ad esempio il lunedì ed il giovedì);
- pelle delicata/sensibile: eseguire lo scrub una volta ogni 10 giorni o, in caso di pelle particolarmente sensibile, anche una volta ogni 2 settimane, scegliendo prodotti adatti al vostro tipo di pelle;
- pelle con patologie: non eseguire scrub prima di aver avuto il parere di un dermatologo, dopo visita “dal vivo”.
In caso di dubbio sul vostro tipo di pelle (grassa, normale, sensibile…) effettuare lo scrub una volta a settimana rappresenta sicuramente la scelta migliore, avendo cura di aumentare la frequenza tra uno scrub ed il successivo nel caso in cui il trattamento risulti troppo “invasivo”.
Scrub corpo: ogni quanto farlo?
Il momento migliore per applicare uno scrub al corpo è quello del bagno o della doccia: la pelle umida infatti rende lo scrub meno aggressivo che non su una pelle completamente asciutta. Dopo la normale pulizia con un sapone possibilmente a pH neutro, si può passare lo scrub con un guanto di crine, mediante dei movimenti decisi e circolari. La frequenza che raccomandiamo per la maggioranza dei pazienti è 2 volte al mese (in pratica alternando una settimana si ed una no) e comunque evitando sempre un intervallo minore di una settimana tra uno scrub corpo ed il successivo.
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Peli incarniti: rimedi naturali per eliminarli in modo rapido e sicuro
Una volta comparsi, come comportarsi con i peli incarniti? Ecco alcuni sistemi che possono aiutare a diminuire il fastidio da essi provocato e a fare in modo che se ne vadano via prima.
Impacco di acqua e sale
Fare un impacco a base di acqua calda e sale sulla zona dove si trovano i peli incarniti, non solo ammorbidirà la pelle e il pelo sottostante, ma avrà anche una funzione disinfettante e antibatterica. Il sale inoltre, disidratando la parte interessata, farà in modo che il volume dei liquidi sia ridotto, aiutando così il pelo a uscire e ad essere estirpato.
Scrub
Si tratta di una delle tecniche più semplici e meno invasive. Basta infatti fare un gommage – ricordate di prenderlo delicato se avete la pelle molto sensibile – oppure una maschera esfoilante durante il bagno o la doccia. Strofinandolo sullo strato superficiale della pelle, con delicatezza e con l’aiuto di una spugna, potrete eliminare la pelle morta e aiutare l’estremità del pelo a fuoriuscire. È bene ripetere l’operazione con costanza, e intensificarla a ridosso della ceretta o dell’epilazione successiva.
Prodotti per i brufoli
Alcuni prodotti mirati al trattamento di brufoli e acne possono essere molto efficaci anche per trattare e curare i peli incarniti sottopelle. Questo perché, in molti casi, anche i peli incarniti presentano pus o provocano la comparsa di papule e foruncoli, e l’utilizzo di questi prodotti è molto efficace per ridurre il gonfiore e fare in modo che il pelo abbia più spazio per crescere all’esterno.
Come estrarre il pelo incarnito?
Utilizzando una semplice pinzetta o un ago da cucito, entrambi disinfettati, potete rompere lo strato superficiale della pelle, permettendo al pelo di fuoriuscire. Si tratta certamente di un lavoro certosino e anche piuttosto antipatico, che consigliamo di fare solo laddove il pelo sottopelle sia piuttosto visibile. Prediligete le pinzette appuntite, anziché quelle a punta piatta, ma pulitele accuratamente con l’alcool, in modo da evitare la diffusione di batteri.
Cipolla soffritta
Far soffriggere un po’ di cipolla con un cucchiaino d’olio e poi applicarla tiepida sul pelo sottopelle, aiuterà molto! L’azione disinfettante della cipolla e il calore aiuteranno infatti il pelo ad emergere, mentre l’olio idraterà la pelle. Potete anche applicarla cruda con qualche goccia d’olio senza soffriggerla, anche se la prima versione di questo rimedio della nonna è molto, molto efficace.
Guanto di crine
Il guanto di crine ha più o meno la stessa funzione dello scrub, solo che permette di agire più in profondità, ed è pertanto più indicato per chi non ha una pelle eccessivamente sensibile.
Zucchero ed acqua
Zucchero bianco ed acqua: l’utilizzo di questi due elementi permette la formazione di una pasta morbida ma non troppo, perfetta per uno scrub naturale e non troppo invasivo in grado di rimuovere la pelle morta ed esporre una parte del pelo.
Olio di mandorle
Anche questa è una soluzione molto semplice: si tratta di massaggiare la parte con acqua calda e olio di mandorle, per ammorbidire la pelle, pulirla, aprire i pori e far fuoriuscire il pelo.
Giocare d’anticipo
Non soltanto rimedi, ma anche prevenzione: prevenire è sempre meglio che curare! È infatti possibile evitare l’insorgenza dei peli incarniti, con qualche piccolo accorgimento in più:
- preparate la pelle alla depilazione, con uno scrub o un quanto esfoliante e non usate acqua fredda per evitare che i pori si chiudano;
- fate attenzione al verso in cui praticate la depilazione, in modo da evitare che il pelo cresca in una direzione innaturale;
- pulite sempre la cute dopo ogni operazione di depilazione, liberando i pori.
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Microdermoabrasione con cristalli di corindone: esfoliazione profonda per trattare smagliature, pori dilatati, macchie cutanee, rughe, cicatrici ed acne
La Microdermoabrasione con cristalli di corindone è un trattamento medico estetico levigante e revitalizzante che utilizza cristalli di corindone altamente purificati che il medico depositata sulla pelle attraverso un manipolo specifico. Tali cristalli hanno una azione esfoliante molto potente, una specie di super scrub che elimina gli strati più superficiali (strato corneo e malpighiano) dell’epidermide, senza danneggiare in alcun modo la struttura architettonica della cute; viene mantenuta quindi integra la giunzione dermo-epidermica, senza alcun rischio di sanguinamento e disepitelizzazione, tipiche delle vecchie tecniche di dermoabrasione.
Oltre alla esfoliazione controllata degli strati più superficiali della cute, viene stimolato l’incremento della circolazione sanguigna e della produzione di collagene attraverso l’applicazione del vuoto sul manipolo applicatore.
Questo permette alle sostanze farmacologiche indispensabili per il trofismo cutaneo e per le funzionalità metaboliche cellulari, di penetrare più agevolmente nel derma: ciò è molto utile – come vedremo in seguito – per far penetrare nella cute dopo il trattamento alcune sostanze che proteggono, idratano e rigenerano la pelle.
Che cos’è il corindone?
Il corindone è un minerale costituito da ossido di alluminio. Può essere di vario colore ha lucentezza adamantina, è molto duro (occupa il nono posto nella scala delle durezze di Mohs) e se ne distinguono diverse varietà, tra cui il rubino e lo zaffiro. I cristalli di corindone altamente purificati, grazie alle sue caratteristiche, è usato in campo medico estetico come sostanza esfoliante.
Come si svolge il trattamento?
Dopo la detersione della zona da trattare, il medico passa il manipolo che applica i cristalli. Un trattamento dura al massimo 30 minuti e non è doloroso. Al termine della seduta si può tornare tranquillamente alle attività di tutti i giorni.
Quali sono i risultati?
Già dopo la prima seduta di Microdermoabrasione con cristalli di corindone, la zona trattata appare più levigata e liscia, compatta e priva di impurità. Può presentarsi un lieve rossore che scompare velocemente. Dopo alcuni trattamenti è ben visibile una diminuzione delle rughe, dell’acne, delle smagliature, delle macchie cutanee e di altri inestetismi della cute. La pelle è più giovane, vitale, luminosa, elastica e piacevole da toccare.
La Microdermoabrasione con cristalli di corindone può indebolire la pelle?
Se effettuata da un medico esperto e con uno strumento professionale, questo tipo trattamento non altera la naturale barriera di difesa della pelle e non sussiste il rischio dell’insorgenza di infiammazioni o irritazioni. Si consiglia però di evitare l’esposizione al sole nei giorni successivi al trattamento, ed è inoltre controindicata in caso di cute infiammata o con ferite.
Quanto dura un ciclo di Microdermoabrasione con cristalli di corindone?
Il ciclo varia in funzione della situazione di partenza del paziente, dei risultati che vuole raggiungere e dal tipo di inestetismo: sarà il medico ad indirizzare il paziente sulla giusta durata. Mediamente un ciclo completo è composto da un numero di sedute che oscilla tra 6 e 10 da effettuare con un intervallo di 10/14 giorni.
Quanto costa un trattamento di Microdermoabrasione con cristalli di corindone?
Il costo varia molto in funzione della situazione del paziente e del ciclo di trattamenti programmato. Mediamente il costo di una trattamento di Microdermoabrasione con cristalli di corindone effettuato dal medico è di circa 90 euro a seduta.
Subito dopo il trattamento di Microdermoabrasione cosa si applica?
Come abbiamo visto, la microdermoabrasione rappresenta un forte stimolo per la produzione di collagene ed elastina, essenziali per combattere il rilassamento e la perdita di tono della pelle. Ma i benefici non si fermano qui: avendo tolto il primo strato superficiale della pelle, questa diventa molto percettiva nei confronti di qualsiasi crema che viene applicata nelle 72 ore successive. Proprio per questo motivo, subito dopo il trattamento, io applico una crema di mia creazione chiamata VisCutis (dal latino “Vis” che significa forza e “Cutis” cioè pelle) che contiene la giusta percentuale di una serie di ingredienti utili a potenziare l’effetto della Microdermoabrasione ed a prevenire eventuali effetti collaterali.
Quali componenti contiene la crema VisCutis?
- Acido Ialuronico E’ un mucopolisaccaride particolarmente presente nel derma, fornisce un supporto anatomico, funzionale e nutrizionale alla cute. Favorisce la ricostituzione del derma dopo la dermoabrasione. Per capirci: la pelle “vecchia” viene rimossa dal trattamento e la pelle “nuova” viene ricostruita anche grazie all’acido ialuronico.
- Sulfadiazina Argentica E’ un principio attivo appartenente alla famiglia degli antibiotici sulfamidici in grado di inibire la replicazione batterica, viene usato in campo chirurgico e dermatologico per accelerare i processi di guarigione di ulcere, ferite ed ustioni. La Sulfadiazina blocca la sintesi di nuovi batteri e la presenza dello ione Argento determina un potente azione battericida ad ampio spettro. Tale principio, usato dopo il trattamento, protegge la pelle dalle infezioni ed accelera la riepitelizzazione.
- Alfa-tocoferolo acetato E’ una molecola molto importante per difendere la nostra pelle dalle radiazioni. Una volta assorbita dalla cute, avviene una lenta idrolisi dell’acetato, dando origine al tocoferolo e offrendo protezione contro i raggi ultravioletti.
La mia crema VisCutis contiene inoltre una lunga lista di altre molecole (collagene, vitamine, idratanti, antinfiammatorie…) che hanno la funzione di proteggere la pelle, idratarla ed aiutarla a rigenerarsi.
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I dieci fantastici usi del bicarbonato che ancora non conosci
Il bicarbonato di sodio è un fantastico alleato per la nostra salute e per la nostra bellezza, tuttavia non tutti conoscono fino in fondo tutti i modi in cui può tornarci utile. Vediamo oggi una lista di dieci usi del bicarbonato. Cominciamo prima a farci una semplice domanda:
Cos’è il bicarbonato di sodio?
L’idrogenocarbonato di sodio o carbonato acido di sodio o carbonato monosodico (o bicarbonato di sodio che è il nome più comune, commercialmente noto come “bicarbonato“) è un sale di sodio dell’acido carbonico. A differenza del carbonato, l’idrogenocarbonato mantiene uno ione idrogeno dell’acido corrispondente. È tra gli additivi alimentari codificati dall’Unione Europea. In natura è presente disciolto nelle acque superficiali e sotterranee; il suo nome risale all’epoca di Lavoisier (XVIII secolo) quando i sali erano considerati la combinazione di un ossido metallico con un ossido non metallico. Vediamo ora insieme tutti i benefici che il bicarbonato è in grado di regalarci.
1) Mani e piedi
Possiamo utilizzare il bicarbonato di sodio unito all’acqua per la pulizia delle mani, specialmente se sono molto sporche o presentano cattivi odori. Serve anche come pediluvio rilassante. Leggi anche: Lavarsi veramente bene le mani non è così facile come sembra: ecco i trucchi per farlo nel modo giusto!
2) Respirazione
Possiamo fare dei suffumigi per decongestionare le vie respiratorie, nel caso in cui siamo colpiti dal raffreddore. Leggi anche: Laringite, asma, sinusite, raffreddore: riduci i sintomi con i suffumigi
3) Digestione
Il bicarbonato è un digestivo antiacido. Di solito lo si prende insieme al limone, dalle innumerevoli proprietà benefiche, per evitare i gonfiori e per essere aiutati nella digestione. Leggi anche: Acidità di stomaco e bruciore: tutti i farmaci antiacidi
4) Pulizia dei denti
Possiamo utilizzare il bicarbonato come dentifricio, magari con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale di menta. Leggi anche: Il cioccolato fondente protegge i nostri denti da carie e placca
5) Punture di insetti
E’ ottimo anche contro le punture degli insetti e le irritazioni. In questi casi basterà mescolarlo con un po’ d’acqua, per ricavarne un amalgama da applicare sulla pelle. Si può fare anche una pomata per le scottature con il bicarbonato. Leggi anche: Quante sono, a cosa servono, perché “ronzano”: dieci cose che non sai sulle zanzare
6) Sport
Se facciamo sport, possiamo bere degli integratori di bicarbonato di sodio con l’acqua, che ci aiutano a rimediare all’accumulo di acido lattico e a migliorare le nostre prestazioni.
7) Scrub
Possiamo utilizzare il bicarbonato per lo scrub del viso e del corpo. Unendolo all’acqua, difatti, si può ottenere un ottimo esfoliante: lo si deve massaggiare sulla pelle e poi si risciacqua con acqua tiepida. Inoltre si può strofinare sui talloni e sulle zone ruvide del corpo, per ammorbidirle. Leggi anche: Lo scrub: a che serve e da cosa è composto?
8) Capelli
Il bicabonato può essere aggiunto al tuo shampoo, per eliminare i residui di calcare dai capelli e per renderli piuttosto morbidi. Leggi anche: Si lava i capelli senza shampoo per venti giorni: il risultato è incredibile
9) Deodorante
Non dimentichiamo gli effetti deodoranti del bicarbonato. Possiamo ottenere un prodotto liquido, sciogliendone 2 cucchiaini in un bicchiere d’acqua, lasciando riposare per 24 ore, per poi trasferire il tutto in un contenitore spray.
10) Alito cattivo
E’ possibile utilizzare il bicarbonato di sodio anche come collutorio: se lo sciogliamo in mezzo bicchiere d’acqua, possiamo risciacquarci la bocca e aiuta a sconfiggere l’alito cattivo. Inoltre con esso possiamo pulire fino in fondo le dentiere e gli apparecchi per i denti.
Il miglior bicarbonato in commercio, selezionato ed usato dal nostro Staff, è questo: https://amzn.to/3LXbYp7
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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L’acido salicilico per levigare la tua pelle e combattere l’acne
L’acido salicilico è un acido carbossilico incolore cristallino, idrossiacidi. Per sostituzione dell’ossidrile fenolico con un acetile, dall’acido salicilico si ottiene l’acido acetilsalicilico, noto principio attivo dell’Aspirina. In chimica, l’acido salicilico è chiamato acido 2-idrossibenzoico, identificato dalla formula bruta C7H6O3. La molecola deriva dall’idrolisi enzimatica della salicina, glucoside salicoside estratto dal salice bianco (Salix alba).
L’acido salicilico in cosmesi ed in medicina estetica
L’acido salicilico è un noto agente esfoliante utilizzato in cosmesi per preparare scrub o peeling chimici. Le sue spiccate virtù cheratolitiche e leviganti rendono questa molecola molto indicata per combattere efficacemente l’acne papulo-pustolosa di lieve e moderata entità, inoltre è un componente essenziale di prodotti per la cura della keratosis pilaris e delle verruche. Può anche essere usato in determinati casi di psoriasi al fine di eliminare la desquamazione e agevolare quindi il trattamento topico.
Come agisce l’acido salicilico sulla pelle?
Una volta applicato sulla nostra pelle, l’acido salicilico agisce come potente cheratolitico: tale molecola è in grado di spezzare selettivamente la catena proteica della cheratina, abbondantemente presente nei corneociti. Non esercitando alcun effetto sulle altre proteine, l’acido salicilico è in grado di esfoliare e distruggere solamente le cellule dello strato corneo: per questa ragione, la molecola è ben tollerata dalle cellule sottostanti, chiaramente prive di ogni traccia di cheratina.
A livello cutaneo, l’acido salicilico diminuisce le forze di coesione dei corneociti: così facendo, viene favorita la desquamazione dei cheratinociti iperpigmentati, incoraggiando nel contempo il rinnovamento cellulare. L’effetto finale promosso dall’acido salicilico è sorprendente: i “nuovi” cheratinociti, essendo meno ricchi di pigmento melanico, donano alla pelle un aspetto uniforme, levigato e luminoso. L’acido salicilico è sfruttato anche per le sue proprietà batteriostatiche e lenitive: la sostanza, infatti, penetra rapidamente nelle lesioni infiammate esercitando eccellentemente queste funzioni, senza peraltro provocare fenomeni irritativi evidenti.
Concentrazioni dell’acido salicilico
In ambito cosmetico, l’acido salicilico è utilizzato ad una concentrazione variabile dall’1 al 2% (in quantità tanto maggiore quanto più basso è il pH del cosmetico utilizzato). In ambito ambulatoriale, invece, la molecola può essere utilizzata in soluzione alcolica ad una concentrazione variabile dal 20 al 30%.
Acido salicilico: indicazioni
L’indicazione principale dell’acido salicilico è preparare peeling chimici, scrub o creme contro l’acne papulo-pustolosa di grado lieve o moderato: eliminando il tappo di cheratina, questa molecola è in grado di liberare il follicolo pilo-sebaceo riducendo visibilmente segni e sintomi del disturbo. Inoltre – come già prima accennato – l’acido salicilico penetra rapidamente nelle lesioni acneiche infiammate esercitando un’eccellente azione batteriostatica. A tale scopo, sono generalmente necessarie 4-6 sedute di trattamento, distanziate l’una dall’altra di almeno 21 giorni.
Oltre all’acne papulosa, l’acido salicilico trova indicazione nelle seguenti circostanze:
1) Acne in fase comedonica ed acne nodulare;
2) Rosacea;
3) Macchie scure sulla pelle legate al photoaging (tipico stato d’iperpigmentazione cutanea delle persone di mezza età ed anziane);
4) Melasma o cloasma (maschera gravidica);
5) Disturbi del cuoio capelluto: forfora, psoriasi (concentrazione max. dell’acido salicilico ammessa per legge nei cosmetici per capelli: 3%);
6) Calli, duroni ed ipercheratosi in genere;
7) Verruche;
8) Keratosis pilaris.
E’ utile ricordare che, esfoliando la pelle, l’acido salicilico facilita l’assorbimento di altri principi attivi, soprattutto agenti idratanti, emollienti, nutrienti ecc.. Particolarmente indicate a tale scopo sono le creme all’acido ialuronico, in grado di esercitare un eccellente effetto idratante (ed antirughe).
Rischi, controindicazioni ed effetti collaterali
L’effetto cheratolitico esercitato dall’acido salicilico può avvenire in modo piuttosto evidente: difatti, non è raro che, dopo l’applicazione del prodotto sulla pelle, si vengano a formare grosse chiazze scure di corneociti. Tuttavia, questo effetto collaterale tende a svanire nell’arco di un breve periodo di tempo.
Non vi sono particolari controindicazioni all’uso di creme od altri cosmetici preparati con acido salicilico, fatta eccezione – chiaramente – per l’allergia ai salicilati.
Si raccomanda di evitare l’esposizione al sole durante l’intero trattamento con acido salicilico: questa sostanza, infatti, assottigliando la naturale barriera dello strato corneo, rende la cute estremamente suscettibile alle radiazioni UV. A tale scopo, oltre ad evitare quanto possibile l’esposizione diretta al sole (e le sedute abbronzanti), si raccomanda di applicare creme solari ad alta protezione (SPF 50).
Importante
Come prima accennato, l’acido salicilico non dev’essere somministrato – né per applicazione topica, né per via orale – ai soggetti allergici ai salicilati. Una reazione allergica a questa sostanza può causare sintomi come alterazione marcata del colore della pelle, rush cutaneo, orticaria, rigonfiamento di mani e piedi, rossore agli occhi, anafilassi (casi estremi)
Non utilizzare prodotti contenenti acido salicilico nei bambini di età inferiore ai 3 anni.
Acido salicilico ed acido glicolico
Similmente all’acido salicilico, anche le creme all’acido glicolico si rivelano fedeli alleate della bellezza contro le lesioni acneiche. Tuttavia, queste due molecole presentano una differenza non trascurabile: mentre l’acido salicilico è indicato anche per velocizzare la guarigione del processo infiammatorio (generato dall’acne papulosa), l’acido glicolico è efficace esclusivamente per trattare l’acne solo dopo che l’infiammazione è stata risolta.
FONTI:
http://www.corriere.it/salute/dizionario/s…ido/index.shtml
http://www.inerboristeria.com/acido-salici…o-per-acne.html
www.my-personaltrainer.it/benessere/acido-salicilico.html
http://www.farmaciavernile.it/index.php?pa…chk=1&Itemid=65
Manuale di cosmetologia – Proserpio, Racchini
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Lo scrub: a che serve e da cosa è composto?
Gommage o scrub o scrubbing è un termine della lingua inglese utilizzato per indicare un tipo di trattamento estetico che interessa per lo più il viso e finalizzato alla esfoliazione dell’epidermide. Consiste in sostanza nella rimozione di quello strato superficiale di cellule morte e sporcizia che viene ad accumularsi col tempo sulla pelle. Esso favorisce pertanto l’ossigenazione dei tessuti, il rinnovamento della cute e previene il cosiddetto “incarnimento” dei peli. Il gommage si applica sempre dopo la detersione, a volte congiuntamente alla vaporizzazione della pelle; l’effetto ottimale si ottiene a pelle pulita con pori dilatati e circolazione cutanea particolarmente attiva. Consiste, sostanzialmente, nella rimozione meccanica dello strato in eccesso di cellule morte e sporcizia attraverso l’uso di superfici abrasive come il guanto di crine; spesso l’abrasione è accompagnata dall’azione chimica di particolari creme a base di acidi di frutta che ne migliorano l’efficacia.
Il movimento (sempre circolare) del guanto di crine sulla pelle, soprattutto in zone in cui il tessuto da asportare è particolarmente coriaceo (ginocchia, gomiti), dev’essere deciso e profondo. Essendo una procedura di abrasione è consigliato farlo saltuariamente e solo in zone che necessitano di tale operazione, utilizzando componenti abrasivi non eccessivamente aggressivi sulle parti delicate, vanno evitate le zone stressate. Lo scrub viso va effettuato con moderazione evitando il contorno occhi.
Esistono diversi tipi di esfolianti in cosmesi estetica; normalmente se ne utilizzano tre tipi:
- Scrub: viene considerato un esfoliante di tipo meccanico; al suo interno contiene sostanze quali pietre, sali, polveri o gherigli di semi che effettuano un’esfoliazione (eliminazione delle cellule morte dello strato corneo) meccanica. Infatti il prodotto applicato sul viso e massaggiato, permette la desquamazione di queste cellule, apportando maggior luminosità al viso e permettendo una migliore penetrazione delle sostanze cosmetiche applicate successivamente. Se ne consiglia l’uso principalmente su pelli ispessite facendo attenzione nel massaggio a non abradere l’epidermide. Gli strumenti cosmetici professionali per la pulizia meccanica del viso sono realizzati in acciaio chirurgico di alta qualità. È resistente, leggero e maneggevole. L’utilizzo del materiale consente di riutilizzare gli accessori nel lavoro, a condizione che vengano effettuate regolari disinfezione e sterilizzazione.
- Gommage: esfoliante più delicato che contiene al suo interno polvere di avena o riso, ecc. È sempre un esfoliante meccanico perché necessita di movimenti “gommanti” che si attuano sul viso al fine di eliminare le cellule morte in modo meno aggressivo per l’epidermide, adatto a pelli sensibili. L’unica attenzione è rivolta alle pelli con couperose; in quel caso il massaggio gommante non deve protrarsi eccessivamente in quanto può stimolare eccessivamente la micro circolazione.
- Peeling: Effettua un’azione chimica in quanto lo strato corneo, ormai morto, viene eliminato o per mezzo di prodotti che contengono acidi (i più noti sono gli acidi della frutta come ad esempio l’acido glicolico), oppure tramite enzimi che decompongono le cellule morte agendo da cheratolitici. Nel settore estetico possono essere utilizzati solo prodotti con percentuali di acido ridotto, diversamente che nel campo medico, mentre per il prodotto enzimatico l’unica accortezza è quella di essere utilizzato nella fase di risciacquo, altrimenti la lisi potrebbe proseguire causando possibili micro fessurazioni.
La procedura di peeling chimico è il processo di rimozione degli strati superiori e successivo rinnovamento fisiologico della pelle grazie alla sua naturale esfoliazione utilizzando formulazioni chimiche appositamente selezionate.
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