La “luce pulsata” è – semplificando – un raggio di energia luminosa che, tramite un apposito manipolo collegato ad un apparecchio, viene convogliato sulla pelle e qui – in base a specifici filtri che determinano la lunghezza d’onda della Continua a leggere
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Iperandrogenismo femminile: significato, cause, sintomi e terapie
L’iperandrogenismo femminile si verifica quando in una donna si determina una eccessiva produzione di ormoni sessuali maschili (specie testosterone) da parte delle ghiandole endocrine deposte alla Continua a leggere
Differenza tra pube e inguine
Con “pube” (in inglese “pubis”) si identifica una regione anatomica, sita nella parte inferiore della regione ipogastrica e osso pubico. Il pube è la porzione infero-ventrale dell’area iliaca, sostenuta da due ossa, a loro volta chiamate pube, pari e simmetriche che, unitamente all’ileo e all’ischio, concorrono a formare la cintura pelvica dei tetrapodi. I due pubi, destro e sinistro, sono uniti tra loro dalla sinfisi pubica che nelle donne si rammollisce durante la gravidanza e si rilascia durante il parto. La regione anatomica del pube, di forma triangolare, nella pubertà si ricopre di peli.
Con “inguine” (anche chiamato “regione inguinale”, in inglese “groin”) si identifica la porzione anteriore, laterale ed inferiore della parete addominale, corrispondente alla fossa iliaca (destra e sinistra), quindi stiamo parlando di una zona posta più in alto e più lateralmente rispetto al pube. L’inguine è delimitato dall’anca, identificato in superficie dalla piega che connette l’arto inferiore al tronco, pertanto è il corrispettivo caudale dell’ascella, alla quale è accomunato per la presenza del caratteristico gruppo linfonodale, nonché di caratteristiche cutanee comuni (in particolar modo, le ghiandole sudoripare apocrine).
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Differenze tra irsutismo e ipertricosi
Anche se molti – sbagliando – non operano tale distinzione, ipertricosi ed irsutismo sono termini con diverso significato eziologico e Continua a leggere
Tutti i vantaggi di avere una barba folta
Avere la barba? Per molti una scelta di vita, per altri una situazione temporanea. Pare che quest’anno andrà addirittura di moda portarla. Io la porto, ma non per seguire la moda: sono almeno quindici anni che non vedo la pelle del mio mento e la tenevo lunga – ma curata – anche quando la moda andava verso un uomo ultra-rasato! Moda o non moda c’è da dire che garantisce benefici anche dal punto di vista della salute, a patto che venga curata. Coloro che scelgono di farsi crescere la barba per migliorare il proprio look o per seguire la moda, potrebbero restare stupiti dallo scoprire come portare la barba sia garanzia di effetti positivi per il benessere e non solo sinonimo di benefici estetici. Quali sono i benefici per la salute per chi porta la barba?
Protezione del viso dai raggi solari
I raggi del sole possono causare danneggiamento e cancro alla pelle, stando ad uno studio condotto a livello universitario e pubblicato su riviste scientifiche del calibro di Radiation Protection Dosimetry.
Gli esperti sostengono che le parti del volto coperte da barba e baffi subiscono un’esposizione ai raggi UV considerati dannosi inferiore di un terzo rispetto ad altre zone del volto.
Prevenzione di eventuali attacchi di asma
Barba e baffi creano una barriera in grado di impedire a pollini ed allergeni di raggiungere le cavità nasali, evitando che essi possano raggiungere i polmoni mediante inalazione, secondo quanto dichiarato da parte di Carol Walzer, esperta del Birmingham Trichology Centre.
Mantenere giovane la pelle del viso
La barba consente che l’idratazione della pelle rimanga intatta, bloccando l’evaporazione dell’acqua da essa. I follicoli piliferi consentono che la pelle venga protetta mediante sostanze oleose che creano una barriera nei confronti degli agenti esterni, rendendo nel contempo la pelle più resistente.
Riparo dalle malattie da raffreddamento
Se la barba copre il mento e la gola, aumentando la temperatura, protegge da raffreddori e altro. La barba è composta da peli che funzionano come isolanti termici, evitando la dispersione del calore corporeo e riparando viso e collo dalle correnti fredde. Infine, radersi meno spesso permette di evitare infezioni della pelle ed eritemi, a parere del dottor Martin Wade, esperto della London Skin and Hair Clinic.
Sagomare il volto e nascondere i difetti
Una barba ben tagliata permette di dare al viso una certa forma: un viso eccessivamente tondo, grazie ad una barba ben sagomata, può ad esempio sembrare più allungato o comunque più equilibrato nelle dimensioni. Inoltre sotto la barba si possono nascondere degli inestetismi come una cicatrice da acne o un grosso neo.
Virilità
Dulcis in fundo, la barba è sinonimo di virilità. Questo viene spiegato da molti ricercatori con il fatto che la barba è un carattere che immediatamente inquadra un soggetto all’interno del gruppo maschile, essendo un carattere distintivo del maschio, permettendo alla donna di riconoscere immediatamente un soggetto di sesso maschile (un po’ quello che avviene anche con il seno, che permette all’uomo di inquadrare velocemente un soggetto nel campo femminile). Un altro fatto che spiega la virilità della barba sta nel fatto che essa tende ad “ingannare” la donna sulle reali dimensioni della mandibola dell’uomo, portandola ad immaginare, sotto la barba, una grandezza mandibolare maggiore di quella reale e sappiamo tutti quanto una mandibola di buone dimensioni sia capace di attrarre la donna.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Irsutismo: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti
L’irsutismo è una patologia caratterizzata dalla crescita anomala e presenza, nella donna, di peli terminali (cioè quei peli duri, spessi e pigmentati, Continua a leggere
Eliminare i peletti dal viso con rimedi casalinghi e con il laser
La presenza di peli in eccesso sul viso è per molte persone un inestetismo che causa disagio. In genere il viso di una donna è ricoperto da una sottilissima peluria, quasi invisibile ad occhio nudo. A volte, però, la peluria è piuttosto consistente, o vi sono peli lunghi in alcune “zone critiche“: sulle guance, sul labbro superiore, sotto il mento, sul collo. Una peluria abbondante e scura sul viso potrebbe essere il segnale di squilibri ormonali in atto, e in questo caso conviene rivolgersi ad uno specialista, per un esame più approfondito.
Per eliminare i peli superflui del viso vi sono diversi trattamenti che si possono utilizzare tra cui le pinzette, che sono indolore una volta usate, oppure le cere ai minerali che aderiscono efficacemente ai peli, strappandoli e assicurando una depilazione sicura e semplice. Le cere sono adatte a tutti i tipi di pelle, in particolar modo a quelle più sensibili. Inoltre, eliminano il pelo, compreso il bulbo pilifero, e sono testate clinicamente. Se la zona è irritata o infiammata, oppure ci sono brufoletti o ferite, è meglio non utilizzare il prodotto. Per la depilazione dei peli superflui del viso sono disponibili sul mercato oltre alle cere e alle pinzette, anche le creme depilatorie. Sono assolutamente sconsigliati i rasoi perché, una volta usati, fanno ricrescere il pelo più lungo e robusto, quindi vanno evitati in una zona delicata come il viso. Inoltre, esistono i prodotti schiarenti che non eliminano il pelo ma lo schiariscono, rendendolo meno evidente. Mentre per risolvere definitivamente il problema viene in aiuto la tecnologia e si utilizza la fotoepilazione a mezzo luce pulsata ad alta intensità (IPL – Intense Pulsed Light) più comunemente detta laser. Questo si basa sul concetto della foto termolisi selettiva. Il laser emette luce monocromatica ad una data frequenza, in modo da colpire selettivamente la melanina presente nel bulbo del pelo distruggendolo. Produce un fascio di luce altamente concentrata, che viene assorbita in modo selettivo dalla melanina contenuta nel bulbo del pelo. Per la fototermolisi selettiva, l’energia luminosa si trasforma in energia termica, provocando una esplosione delle cellule del bulbo pilifero e la eliminazione dello stesso, per cui il pelo non ricrescerà più. Il trattamento consente di raggiungere una riduzione del patrimonio bulbare pari al 70% – 80% e richiede una seduta di pochi minuti ed un ciclo di almeno quattro sedute, a cadenza mensile. I costi variano ovviamente a seconda del medico che effettua il trattamento ma anche e soprattutto in base alla zona su cui bisogna agire.
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