Sinusite: cause, sintomi e cure di una malattia del freddo molto diffusa

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO RAFFREDDORE RINITE INFLUENZA FEBBRE TOSSE MAL DI GOLA SINUSITE FREDDO NASO CHE COLA BAMBINI BIMBI (3)Le temperature basse portano con se e peggiorano una serie di condizioni e patologie fastidiose: influenza, geloni, febbre, tosse, raffreddore. Una delle patologie più diffuse, peggiorate dal freddo è la sinusite. E’ un tipico disturbo che si acuisce proprio durante i periodi autunnali ed invernali. Fastidiosa e, spesso, quasi insopportabile, la sinusite arriva spesso in pessima compagnia di sintomi difficili da ignorare, come mal di testa e tosse. Che sia acuta o cronica, ecco qualche indizio in più per riconoscere la sinusite, inquadrarne i sintomi, adottare i rimedi giusti e scegliere la cura più efficace.

Cos’è la sinusite?

La sinusite è un’infiammazione acuta o cronica a carico dei seni paranasali, e in particolare della mucosa che li riveste che, gonfiandosi, produce una eccessiva quantità di muco. Il meccanismo innescato è deleterio: la mucosa si gonfia causando un restringimento degli osti che ostacola il normale drenaggio del muco verso le cavità del naso e della bocca; il ristagno del muco diventa “terreno fertile” per batteri, virus o funghi che dal naso o dalla gola possono raggiungere i seni paranasali, aggiungendo all’infiammazione anche l’infezione. Se non viene curata o se la terapia è inefficace la sinusite può anche diventare cronica: l’infiammazione può perdurare col risultato che gli osti rimangono ostruiti pur causando sintomi di solito lievi o non causando alcun sintomo. In alcuni periodi dell’anno, poi, i sintomi si rifanno vivi, i disturbi si riacutizzano.

Le cause della sinusite

Tra i responsabili più quotati in caso di sinusite ci sono i batteri e i virus, che aggrediscono le vie aeree facilitando la formazione di muco, ma anche le infiammazioni delle radici dei denti dell’arcata superiore non devono essere sottovalutate. Oltre alle cause, giocano un ruolo cruciale nella comparsa delle sinusite i fattori predisponenti, come la malformazione delle strutture ossee del naso (deviazione del setto nasale o malformazioni della struttura dei turbinati), la presenza di polipi al naso o la rinite allergica.

Tutti i sintomi della sinusite

La sintomatologia che caratterizza la sinusite comprende:

  • naso chiuso;
  • forte mal di testa;
  • tosse con catarro;
  • secrezioni di muco giallastro;
  • la discesa delle secrezioni nasali verso la gola (scolo faringeo);
  • voce nasale;
  • fronte, guance e zigomi dolenti.

Cure per la sinusite

Se i colpevoli sono i batteri, i farmaci da somministrare sono gli antibiotici, in grado di contrastare il processo infiammatorio e infettivo a carico delle strutture nasali. In aggiunta, il medico può prescrivere altri farmaci che agiscono sui sintomi: decongestionanti locali, da utilizzare con l’areosol, per sciogliere il muco e corticosteroidi locali per fluidificare le secrezioni e liberare le vie aeree.

Suffumigi per la sinusite

Per fluidificare il catarro e contrastare il fastidioso naso chiuso, i suffumigi sono ottimi alleati. La miscela naturale vincente allo scopo comprende: timo, fiori di lavanda, foglie di eucalipto, fiori di camomilla, foglie di menta e olio essenziale di pino mugo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Cos’è l’influenza, chi rischia di “prenderla” e come comportarsi con i bambini?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO RAFFREDDORE RINITE INFLUENZA FEBBRE TOSSE MAL DI GOLA SINUSITE FREDDO NASO CHE COLA BAMBINI BIMBI (5)Tutti l’anno avuta almeno una volta, ma sapete realmente cosa sia?

Cos’è l’influenza e quali sono i suoi sintomi?

Forse non tutti sanno che la patologia che prende il nome di influenza, già descritta da Ippocrate circa 2400 anni fa, deve il suo nome dalla vecchia dottrina miasmatico-umorale che forniva una spiegazione astrologica di questa malattia: in tempi antichi si affermava infatti che l’influenza era causata appunto da una certa “influenza” che i pianeti e le stelle avevano sul nostro corpo. Per fortuna la scienza ha fatto qualche passo in avanti ed ora sappiamo che l’influenza è in realtà una malattia infettiva causata da un virus RNA della famiglia degli Orthomyxoviridae. Come dicevo poco fa, tutti noi l’abbiamo “presa” almeno una volta nella vita e quindi tutti conosciamo fin troppo bene i fastidiosi sintomi: febbre (che però può anche non essere presente), malessere generale psico-fisico, cefalea, dolori osteomuscolari, difficoltà respiratoria, tosse, faringodinia. L’esordio è generalmente improvviso e brusco e la sintomatologia dura circa 4 giorni ma può anche protrarsi più a lungo.

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Vaccinazione e influenza

Ogni anno il 5-10% della popolazione italiana si ammala. I virus influenzali possono causare forme lievi o gravi di malattia che occasionalmente possono anche portare a morte. La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie. Solo vaccinandosi si può contribuire a ridurre il numero di casi, di ospedalizzazioni e di morti premature. I vaccini antinfluenzali sono considerati sicuri poiché vengono sottoposti a controlli di qualità predefiniti a livello internazionale. A volte, tuttavia, possono manifestarsi reazioni avverse, per lo più lievi.

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Categorie a rischio di contrarre l’influenza

Tutti corrono il rischio di contrarre il virus dell’influenza, ma alcune categorie sono più vulnerabili di altre. I gruppi a rischio comprendono:

  • le persone anziane;
  • quelle con patologie croniche come asma grave;
  • altre patologie respiratorie;
  • diabete e malattie endocrine;
  • malattie cardiovascolari;
  • malattie renali croniche;
  • malattie epatiche croniche;
  • tumori;
  • malattie metaboliche;
  • malattie muscolari e neurologiche che colpiscono la funzione respiratoria;
  • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
  • immunocompromissione congenita o acquisita.

Bambini ed influenza

Un’attenzione particolare è poi richiesta a tutti i genitori che hanno i figli affetti da determinate patologie. Tutti coloro che hanno un figlio con cardiopatia, pneumopatia, diabete e fibrosi cistica, devono vaccinare il proprio figlio proprio per evitare la possibilità che contragga l’influenza. Bambini con queste patologie sono – infatti – soggetti a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una malattia di particolare rilevanza. Per tutti i bambini in buona salute è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del medico, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile. Insomma i tipici comportamenti che i genitori di bambini ormai non più piccoli conoscono molto bene. Secondo gli esperti, la vaccinazione dovrebbe essere effettuata ogni anno a partire da metà ottobre. È comunque possibile vaccinarsi anche più tardi, quando la stagione influenzale è già iniziata.

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Scoperto il legame tra l’influenza e il diabete

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Lo studio è stato coordinato dalla virologa Ilaria Capua, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, e condotto il collaborazione con il gruppo di Lorenzo Piemonti, del Centro di Ricerca sul diabete dell’Istituto San Raffaele di Milano.

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