Dipendenza da sesso riconosciuta come disordine mentale nell’ICD-11

MEDICINA ONLINE MASTURBAZIONE OSSESSIVO COMPULSIVA DIPENDENZA INTERNET ONLINE VIDEO PORNO PORNOGRAFIA SESSO SEX ADDICTION FILMATI SESSUALITA TELEVISIONE PC COMPUTERL’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito la dipendenza da sesso fra i disordini mentali: la novità arriva con Continua a leggere

Aumentare la lunghezza del pene e potenziare erezione e piacere sessuale senza chirurgia

MEDICINA ONLINE ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA TIMORE COPPIA MENTE PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE MATRIMONIO FIDANZATI UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE SEXEsistono numerosi ausili ed integratori capaci di aumentare la lunghezza peniena, facilitare erezioni potenti, contrastare la disfunzione erettile, migliorare la quantità/qualità dello sperma, rendere più piacevole il rapporto ed aumentare la libido sia maschile che femminile: vediamoli Continua a leggere

Epididimite acuta e cronica: sintomi, cura, quanto dura, guarigione

MEDICINA ONLINE TESTICOLI ANATOMIA ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE COPPIA PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE MALE GENITALIA SEXIn anatomia l’epididimo è un dotto che connette i testicoli con i vasi deferenti e attraverso cui gli spermatozoi si mischiano al plasma seminale formando lo sperma emesso all’esterno, durante l’eiaculazione, tramite l’uretra. Esistono due epididimi: quello destro, correlato al testicolo destro, ed il sinistro, correlato al testicolo sinistro. Quando questa struttura anatomica è infiammata, si instaura una patologia chiamata  Continua a leggere

Glande del pene: funzioni, anatomia ed immagini

MEDICINA ONLINE TESTICOLI ANATOMIA ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE COPPIA PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE MALE GENITALIA SEXCon “glande” (anche chiamato “balano“) in anatomia umana si intende la struttura sensitiva apicale che si trova all’estremità distale Continua a leggere

Differenza tra fare l’amore e fare sesso

MEDICINA ONLINE ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA TIMORE COPPIA MENTE PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE MATRIMONIO FIDANZATI UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE SEXUna giovane lettrice ci chiede “qual è secondo voi la differenza tra fare sesso e fare l’amore?”.

Nell’uso comune “fare l’amore” e “fare sesso” indicano la stessa cosa, cioè avere un rapporto sessuale completo, con penetrazione vaginale e/o anale. I due termini possono essere quindi usati come sinonimi anche, generalmente, si usa “fare sesso” indicando un rapporto sessuale dove il lato “romantico” viene messo da parte (anche se ciò non significa necessariamente che i due partner NON si amino), mentre “fare l’amore” indica implicitamente che le due persone che hanno un rapporto sessuale si amano ed hanno un trasporto emotivo che va oltre il “semplice” aspetto fisico.

Ad esempio una persona potrebbe avere un rapporto sessuale con una persona appena conosciuta, fatto che difficilmente implica un vero innamoramento: in questo caso comunemente si dice “fare sesso”. Diverso è il caso di una coppia stabile, in cui i partner hanno instaurato un rapporto di reciproca stima ed amore che supera il lato puramente fisico: in questo caso comunemente si può usare “fare l’amore”.

Quanto detto viene però superato nella lingua italiana usata comunemente: una persona potrebbe dire “fare l’amore” riferendosi ad un rapporto sessuale puramente fisico, oppure dire “fare sesso” riferito ad una coppia stabile che si ama. Inoltre i due termini non implicano né escludono un maggiore o minore grado di appagamento e soddisfazione determinato dal rapporto sessuale in sé.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Erezioni notturne involontarie, frequenti e continue: cosa indicano?

MEDICINA ONLINE DORMIRE SONNO LETTO UOMO DONNA SESSO AMORE COPPIA MATRIMONIO ESTATE CALDO TRUCCHI TEMPERATURA CUSCINO MATERASSOLe “erezioni notturne” sono erezioni del pene che avvengono durante il sonno, senza che l’uomo neanche se ne accorga, di solito quattro o cinque volte per notte con una durata di circa 10 minuti per episodio, ciò significa che un uomo passa circa 40/50 minuti a notte con una erezione in atto (in alcuni casi anche di più). Generalmente non indicano alcuna patologia, anzi sono un segnale di salute dei meccanismi di erezioni del pene e se scompaiono potrebbero indicare disfunzione erettile. In gergo medico questo fenomeno è chiamato “nocturnal penile tumescence” (tumescenza peniena notturna) ed è collegato ad una fase ben specifica del sonno e cioè al sonno REM (la fase in cui si sogna). Tale fase non è costantemente presente in tutto il periodo di sonno, ma si attiva a cicli; a tal proposito leggi anche:

L’erezione notturna potrebbe essere facilitata in caso si verifichi un sogno particolarmente emozionante o un sogno erotico. Se il soggetto si sveglia durante la notte, durante una fase REM, potrebbe succedere che si svegli con una erezione peniena già in atto o addirittura con lievi perdite di sperma, cosa che avviene ad esempio nel caso della tipica erezione mattutina che provano molti uomini al risveglio.

Perché si verificano le erezioni notturne?

Le cause delle erezioni notturne, non sono ancora del tutto note. Le ultime ricerche sembrano indicare che le erezioni notturne siano una forma diginnastica” che il pene compie autonomamente per “tenersi in forma” e favorire una ottimale funzione erettile permettendo di ossigenare i corpi cavernosi e mantenendo la giusta elasticità. Attraverso questa attività spontanea è possibile mantenere lo stato di efficienza della muscolatura liscia intra-cavernosa. Questo costituisce una forma di training, specie del muscolo pubo-coccigeo, così come avviene per gli altri muscoli del corpo grazie all’attività fisica. In alcuni casi particolare le erezioni notturne si verificano frequentemente ed in modo fastidioso: ciò potrebbe essere un segnale di una malattia prostatica, a tal proposito leggi: Erezioni notturne dolorose, bisogno di urinare e ipertrofia prostatica

Integratori alimentari efficaci nel migliorare il benessere della prostata

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di diminuire infiammazioni e bruciori e migliorare la salute della prostata:

Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è una proteina sintetizzata dalla prostata e un suo aumento può indicare patologie della prostata. La valutazione del PSA può essere effettuata anche a casa, usando un test pratico ed affidabile come quello consigliato dal nostro Staff medico: https://amzn.to/3vdQOME

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Com’è fatta e come funziona una protesi peniena idraulica

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COME FATTA PROTESI PENIENA IDRAULICA TRI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpg

Quella che una volta veniva chiamata impotenza – cioè la disfunzione erettile presente in varie forme (organica, psicogena, mista) e con diversi livelli di gravità – viene oggi curata con farmaci (tra cui il Sildenafil, il famoso Viagra) ma anche con impianti protesici qualora il trattamento farmacologico non sortisca gli effetti desiderati. Esistono due tipi di protesi peniene che permettono l’erezione: protesi malleabili e protesi idrauliche.

  • Le protesi malleabili (anche denominate “semirigide” o “non idrauliche”) sono costituite da due cilindri che si impiantano nei corpi cavernosi e conferiscono al pene uno stato di rigidità parziale e permanente appena sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente.
  • Le protesi idrauliche sono dei dispositivi più complessi. Sono costituite da varie componenti che permettono il controllo diretto dell’erezione da parte dal paziente, il quale potrà, ogni volta che lo desidera, far passare il proprio pene da uno stato di flaccidità ad uno stato di erezione completa e viceversa.

Il dispositivo in figura è una protesi peniena idraulica tricomponente.

Com’è fatta una protesi peniena idraulica?
Le protesi idrauliche tricomponenti constano di:

  • un serbatoio pre-riempito con soluzione fisiologica, posizionato nei pressi della vescica;
  • due cilindri gonfiabili da inserire nei corpi cavernosi (le strutture erettili del pene);
  • un meccanismo di attivazione/disattivazione rappresentati da una micropompa e un pulsante collocati nel tessuto sottocutaneo scrotale.

Questo dispositivo consente di mimare un’erezione con meccanismo simile a quello fisiologico, con solo un 2-5% di incidenza di guasti meccanici della protesi stessa a 10 anni dall’impianto.

Come funziona una protesi peniena idraulica?
Premendo un tasto a livello della pompa posizionata all’interno del proprio scroto, il paziente farà passare il liquido dal serbatoio collocato dietro l’osso pubico dentro i cilindri all’interno del pene. Riempiendosi di liquido, i cilindri si gonfiano determinando una erezione totale del pene che potrà essere mantenuta per tutto il tempo desiderato. Premendo un altro apposito tasto a livello della pompa, il paziente potrà far passare nuovamente il liquido dai cilindri al serbatoio, facendo ritornare così il pene allo stato di flaccidità.

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Micropene: i trattamenti per un pene troppo piccolo

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COME FATTO PENE INTERNO UOMO SESSO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PenePrima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento, leggi anche: Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?

La condizione di micropene può essere risolta facendo ricorso sia a una terapia ormonale (quindi farmacologica) sia a una terapia chirurgica.

TRATTAMENTO ORMONALE

Il trattamento ormonale consiste principalmente nella somministrazione di testosterone esogeno.
Per ottenere dei buoni risultati, tale cura dovrebbe iniziare durante la prima infanzia – quindi è fondamentale la diagnosi precoce – e interrompersi alla fanciullezza – per evitare spiacevole effetti collaterali come virilizzazione e maturazione ossea precoci.
Sui tempi e le modalità di somministrazione del testosterone esogeno, è bene sapere che:

  • L’assunzione dell’ormone non è mai continuativa. Infatti, massimo ogni 3 mesi è prevista un’interruzione temporanea della terapia.
  • Le vie di assunzione possibili sono quella intramuscolo e quella topica.

Se all’origine del micropene c’è una condizione di ipogonadismo (per esempio come nel caso di un portatore di sindrome di Klinefelter), la cura ormonale a base di testosterone esogeno deve riprendere durante l’adolescenza; molto spesso, in questi frangenti, le somministrazioni durano per tutta la vita.
Per quanto concerne la sua efficacia, il trattamento ormonale può avere particolare successo in alcuni pazienti e meno in altri, quindi varia da persona a persona. In ogni caso, raramente fa sì che il pene raggiunga una lunghezza considerata normale.

Leggi anche:

Deficienza di 5-alfa reduttasi

In presenza di una deficienza di 5-alfa reduttasi (quindi quando c’è una mutazione genetica a carico del gene SRD5A2), i medici possono prescrivere una terapia a base di diidrotestosterone esogeno. I risultati ottenibili da un siffatto trattamento sono più che soddisfacenti.
A tal proposito, è importante sottolineare che il ricorso al diidrotestosterone avviene in tutti quei casi in cui c’è una risposta ridotta alla cura con testosterone esogeno.

Leggi anche:

TRATTAMENTO CHIRURGICO

Il trattamento chirurgico del micropene consiste in un intervento particolare e molto delicato, chiamato falloplastica di allungamento.
Durante una falloplastica di allungamento, il chirurgo preleva da un avambraccio del paziente una porzione di tessuto cutaneo, che applica attorno al piccolo pene, creando una sorta di involucro cilindrico.
Quindi, su questo involucro cilindrico, opera nel seguente modo:

  • Lo fa raggiungere da una rete di vasi sanguigni e lo innerva. La costruzione di un sistema vascolare serve per la capacità d’erezione, mentre l’innervazione per la sensibilità durante i rapporti sessuali.
  • Vi inserisce una protesi gonfiabile (N.B: in genere, sono protesi ripiene di liquido), dotata di un canale interno per l’espulsione dell’urina e dello sperma. In altre parole, nella protesi c’è un’uretra sintetica.

Se c’è il consenso del paziente, il chirurgo può anche migliorare l’aspetto estetico dell’involucro cilindrico, ricostruendovi, al suo apice, il glande (glanduloplastica).
La falloplastica di allungamento è un’operazione alquanto invasiva, pertanto non è esente da rischi e complicazioni.

Leggi anche:

TRATTAMENTI CHIRURGICI DEL PASSATO

In passato, soprattutto su influenza dello psicologo e sessuologo John William Money (1921-2006), si diffuse la teoria secondo cui i portatori del micropene fossero delle “donne mancate” e che, per questo, era necessario ricorrere a una terapia particolare, nota come riassegnazione del sesso.
Brevemente, la riassegnazione del sesso consisteva in: un intervento chirurgico per la modificazione dell’apparato genitale (in un maschio, si provvedeva alla sostituzione del pene con una vagina), cure ormonali e terapia psicologica finalizzata all’accettazione della nuova condizione sessuale.
A partire dal 1975, dopo l’emblematico caso di un certo Bruce Reimer, gli studi e le teorie sulla riassegnazione del sesso, portate avanti da Money, destarono sdegno e furono oggetto di aspre critiche in più parti del mondo. Fu così, quindi, che diversi medici e rappresentanti della carta stampata si incaricarono di screditare l’operato di Money, affermando come la riassegnazione del sesso fosse un trattamento del tutto illogico.
A questo punto, riteniamo opportuno precisare che i soggetti con micropene nascono con un corredo cromosomico XY, come gli uomini con un pene di dimensioni normali.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!