Condotta sessuale e fasi della risposta sessuale di Masters e Johnson

MEDICINA ONLINE SPERMA LIQUIDO SEMINALE PENIS VARICOCELE HYDROCELE IDROCELE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA LOVE COUPLE FRINEDS LOVSecondo la teoria motivazionale del celebre psicologo statunitense Abraham Harold Maslow (Brooklyn, 1º aprile 1908 – Menlo Park, 8 giugno 1970), il comportamento sessuale è basato su bisogni primari legati alla sopravvivenza Continua a leggere

Flatline e reboot nella masturbazione compulsiva

MEDICINA ONLINE FLATLINE LINEA PIATTA CUORE ELETTROCARDIOGRAMMA MORTE SISTOLE ASISTOLIA MASTURBAZIONE COMPULSIVA REBOOT TERAPIA.jpgIl termine flatline (che significa “linea piatta“) nel campo della sessualità, indica il particolare periodo di calo della libido che avviene nei soggetti affetti da Continua a leggere

Come capire se a lui o a lei è piaciuto fare l’amore?

MEDICINA ONLINE ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA TIMORE COPPIA MENTE PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE MATRIMONIO FIDANZATI UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE SEXUn nostro lettore ci ha chiesto: “Secondo voi è possibile capire se una donna ha provato o no realmente piacere durante un rapporto sessuale?” Essendo la medesima richiesta di una nostra lettrice che ci chiede parallelamente se è possibile capire se l’uomo ha provato o no piacere sessuale durante un rapporto, oggi pubblichiamo questa facile guida ai segnali che ognuno di noi – consciamente o inconsciamente – manda all’esterno quando prova un piacere di tipo sessuale.

I segni del piacere sessuale maschile

Identificare un orgasmo maschile è una cosa molto più semplice rispetto a quello femminile, dal momento che, nella maggior parte dei casi, le sensazioni fisiche sono associate all’espulsione di sperma; tuttavia l’eiaculazione può non essere presente come ad esempio nel caso dell’eiaculazione retrograda o nell’aneiaculazione, oppure lo sperma può essere emesso in quantità estremamente ridotte come nel caso dell’ipoposia; a tal proposito leggi anche:

A parte l’eiaculazione, esistono altri segni chiari del piacere maschile e dell’orgasmo (nella maggioranza dei casi questi segnali sono simili a quelli femminili):

  • Durante un orgasmo maschile, al pari di quello femminile, vi è un marcato aumento della frequenza cardiaca/respiratoria, delle palpitazioni e della sudorazione.
  • Quando il piacere sessuale diventa intenso, si può verificare midriasi, cioè dilatazione delle pupille degli occhi.
  • L’erezione del pene aumenta all’aumentare del piacere sessuale ed è solitamente massima durante l’eiaculazione.
  • L’ano dell’uomo può contrarsi ritmicamente ed involontariamente per alcuni secondi durante l’orgasmo, a causa della contrazione del muscolo pubo-coccigeo, a tal proposito leggi anche: Esercizi di Kegel: allena il tuo muscolo pubococcigeo per aumentare la potenza sessuale e contrastare l’eiaculazione precoce
  • Si può verificare che, durante l’apice del piacere, i globi oculari si spostino molto in alto, al punto che le pupille siano quasi completamente nascoste dalla palpebra, ciò accade anche nella donna.
  • Durante l’orgasmo maschile, gli arti tendono ad irrigidirsi, specie quelli inferiori, ed è anche possibile che le dita delle mani e – più spesso – dei piedi tendano a piegarsi su sé stesse.
  • Tutta la zona genitale diventa turgida ed arrossata.
  • L’eccitazione dell’uomo è visibile anche tramite i suoi capezzoli che si inturgidiscono, esattamente come avviene nella donna.
  • Altro segno di piacere sessuale maschile è la pelle d’oca.

I segni del piacere sessuale femminile

Come appena visto, identificare un orgasmo è una cosa semplice per gli uomini, dal momento che, nella maggior parte dei casi, le sensazioni fisiche sono associate all’eiaculazione o all’espulsione di sperma. Ma per le donne non sempre il massimo del piacere è percepito così chiaramente. Teoricamente parlando, l’orgasmo è una scarica di eccitazione sessuale ed è caratterizzata da sensazioni molto piacevoli seguite da uno stato di rilassamento. Viene spesso descritto dalle donne come un momento esplosivo e drammatico ma nella pratica non sempre accade. Molte donne credono però di non avere la capacità di provare un orgasmo e sottovalutano le proprie manifestazioni fisiche e psichiche; altre fingono l’orgasmo, solo per non deludere l’uomo. Ma quali sono i segni dell’orgasmo femminile? Eccone alcuni tipici, tenendo presente che essi non sono ovviamente presenti in tutte le donne, quindi la loro assenza non indica necessariamente mancanza di orgasmo.

  • Uno dei segni più chiari riguarda la contrazione ritmica involontaria dei muscoli della vagina cioè le “contrazioni orgasmiche”. Questi spasmi incontrollabili, che di solito durano tra 5 e 15 secondi con intervalli molto brevi (circa un secondo), a volte sono percepiti anche dal partner, perché le pareti della vagina premono ritmicamente sul pene dell’uomo. Tali contrazioni sarebbero equivalenti a quelle che nell’uomo determinano il rilascio dello sperma tramite i ripetuti getti eiaculatori. A tale proposito leggi: Contrazioni vaginali durante l’orgasmo femminile [VIDEO] Attenzione: immagini sessualmente esplicite
  • Durante un orgasmo femminile, al pari di quello maschile, vi è anche un marcato aumento della frequenza cardiaca/respiratoria, delle palpitazioni e della sudorazione.
  • Il clitoride può contrarsi e ritirarsi temporaneamente durante l’orgasmo.
  • Spesso può avvenire anche che le donne durante l’orgasmo abbiano una sorta di eiaculazione di liquido denso, biancastro e filamentoso misto ad urina, questa evenienza è spesso percepita dalle donne come una cosa imbarazzante, tuttavia è un fatto assolutamente normale; a tal proposito leggi: Cos’è il liquido emesso da una donna durante l’orgasmo?.
  • L’ano della donna può contrarsi ritmicamente ed involontariamente per alcuni secondi durante l’orgasmo.
  • Si può verificare che, durante l’apice del piacere, i globi oculari si spostino molto in alto, al punto che le pupille siano quasi completamente nascoste dalla palpebra.
  • Durante l’orgasmo femminile, gli arti tendono ad irrigidirsi, specie quelli inferiori, ed è anche possibile che le dita delle mani e – più spesso – dei piedi tendano a piegarsi su sé stesse.
  • Tutta la zona vulvare diventa molto turgida, arrossata e gonfia.
  • Quando il piacere sessuale diventa intenso, si può verificare midriasi, cioè dilatazione delle pupille degli occhi.
  • L’eccitazione nella donna è visibile anche tramite i suoi capezzoli che si inturgidiscono proprio grazie agli stimoli sessuali.
  • Altro segno di orgasmo femminile è la pelle d’oca.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Di quanto si allunga la vagina durante l’atto sessuale?

MEDICINA ONLINE VAGINA VULVA APPARATO GENITALE FEMMINILE SCHEMA ANATOMIA UTERO TUBE FALLOPPIO OVAIOLa vagina è un canale che normalmente ha una lunghezza di circa 8 cm, tuttavia ha un’ampia capacità di dilatarsi in lunghezza e larghezza durante l’atto sessuale, per meglio accogliere il pene durante la penetrazione. Con l’eccitazione, la vagina si allunga velocemente di circa ulteriori 8 cm, ma può continuare ad allungarsi per reazione ad una pressione costante da parte del pene.

Quando l’orgasmo si avvicina, la vagina diminuisce di volume di circa il 30%. I muscoli della vulva si contraggono. Alcune donne riescono a contrarli volontariamente, dando piacere al partner. Il pene così è come “aspirato” nella vagina. Queste contrazioni avvengono anche all’altezza dell’utero, il che faciliterà il passaggio degli spermatozoi emessi tramite l’eiaculazione.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Sistema dopamminergico: i circuiti nervosi della dopammina

medicina-online-dott-emilio-alessio-loiacono-medico-chirurgo-roma-sistema-dopamminegico-dopammina-circuiti-riabilitazione-nutrizionista-infrarossi-accompagno-commissioni-cavitazione-radiofrequenza-ecoI neuroni dopamminergici formano un sistema di neuromodulazione che ha origine nella substantia nigra, nell’area tegmentale ventrale (VTA), e nell’ipotalamo. Questi sono collegati tramite assoni ad ampie zone del cervello attraverso quattro percorsi principali:

  • La via mesolimbica collega l’area tegmentale ventrale al nucleus accumbens attraverso l’amigdala e l’ippocampo (entrambi al centro del sistema della ricompensa nel cervello). Si pensa che questa via controlli il comportamento e in modo particolare produca delirio ed allucinazioni quando iperattiva. È anche la via che regola il senso di gratificazione, coinvolto quindi nei fenomeni di dipendenza.
  • La via nigrostriatale, che controlla i movimenti, va dalla substantia nigra al striato. Il percorso è coinvolto nei gangli della base.
  • La via mesocorticale collega l’area tegmentale ventrale del mesencefalo alla corteccia pre-frontale; per il controllo di emozioni e sentimenti.
  • La via tubero-infundibolare collega l’ipotalamo alla ghiandola pituitaria. Controlla il rilascio di ormoni come la somatotropina (ormone della crescita) e il PIF (Prolactin Inhibiting Factor ovvero fattore inibente la prolattina).

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Quali sono le funzioni della Dopamina?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma FUNZIONI DELLA DOPAMMINA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa dopamina (o dopammina) ha molte funzioni, specie a livello del cervello dove svolge un ruolo importante in comportamento, cognizione, movimento volontario, motivazione, punizione, nell’inibizione della produzione di prolattina (coinvolta nell’allattamento materno e nella gratificazione sessuale), sonno, umore, attenzione, memoria di lavoro e di apprendimento. Agisce sul sistema nervoso simpatico causando l’accelerazione del battito cardiaco e l’innalzamento della pressione del sangue. La dopammina viene rilasciata a livello centrale dalla substantia nigra e la sua azione è mirata a modulare l’attività inibitoria dei neuroni GABAergici. Neuroni dopamminergici (cioè, i neuroni il cui principale neurotrasmettitore è la dopammina) sono presenti soprattutto nella zona tegmentale ventrale del mesencefalo, nella substantia nigra, e nel nucleo arcuato dell’ipotalamo.

Dopammina e ricompensa

Stimoli che producono motivazione e ricompensa (fisiologici quali i rapporti sessuali, la masturbazione, il cibo ricco di calorie, l’acqua, o artificiali come sostanze stupefacenti, o elettrici ma anche l’ascolto della musica), stimolano parallelamente il rilascio di dopammina nel nucleus accumbens. Al contrario il piacere prodotto da questi stimoli è soppresso da lesioni dei neuroni dopamminergici o dal blocco dei recettori alla dopammina in questa stessa area. Si è visto che bloccando il recettore D2, si ottiene ancora la liberazione di dopammina e la trasmissione del piacere incrementa. Su questo principio si basa la cura della depressione, che consiste nel bloccare il recettore D2 e fare liberare quanta più dopammina possibile, per risollevare il tono dell’umore in modo farmacologico.

Auto somministrazione di sostanze

Il nucleus accumbens, funzionalmente integrato nelle circuitazioni limbiche ed extra-piramidali, svolge un ruolo critico nel mediare gli effetti di rinforzo positivo acuto (soddisfazione) delle sostanze stupefacenti d’abuso, e negli aspetti motivazionali della sospensione, dopo assunzione in cronico, quindi nel rinforzo negativo (punizione), proprio del fenomeno astinenziale. La dopammina è coinvolta nel determinare le proprietà motivazionali delle sostanze attive a livello del SNC. Sostanze come le amfetamine e la cocaina, stimolando i recettori D1 e D2, aumentano il tono dopamminergico, stimolandone il rilascio sinaptico e/o bloccandone la ricaptazione neuronale. La nicotina e altri alcaloidi contenuti nelle sigarette agiscono in maniera analoga. Alcuni studi neuro-farmacologici hanno indicato che le caratteristiche di rinforzo positivo della cocaina sono bloccate dalla somministrazione d’antagonisti dei recettori dopamminergici.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Dopammina: biosintesi, rilascio nello spazio sinaptico e degradazione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma 10 DOPAMMINA BIOSINTESI RILASCIO DEGRADA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgmedicina-online-dott-emilio-alessio-loiacono-medico-chirurgo-roma-10-dopammina-biosintesi-rilascio-degrada-riabilitazione-nutrizionista-infrarossi-accompagno-commissioni-cavitazione-radiofrequenza-ecoLa dopammina è biosintetizzata soprattutto nel tessuto nervoso e nel midollare del surrene. La biosintesi di questo importante neurotrasmettitore è divisa in varie fasi. In primo luogo avviene l’idrossilazione dell’amminoacido L-tirosina (un amminoacido normalmente presente nella dieta) in L-DOPA attraverso l’enzima tirosina 3-monoossigenasi, rappresentato dall’aggiunta di un secondo ossidrile all’anello benzenico della tirosina. In seguito avviene la decarbossilazione della L-DOPA da aromatici L-ammino acido decarbossilasi (spesso definito come dopa decarbossilasi), rimuovendo il gruppo carbossilico (-COOH) dalla catena laterale della DOPA. In alcuni neuroni, la dopammina viene trasformata in noradrenalina da parte della dopammina β-idrossilasi. Nei neuroni, la dopammina è confezionata dopo la sintesi, in vescicole sinaptiche che vengono poi rilasciate nelle sinapsi in risposta a un potenziale d’azione presinaptico.

Leggi anche:

Immagazzinamento nelle vescicole sinaptiche e rilascio nello spazio sinaptico di dopammina

La dopammina sintetizzata nel citoplasma viene catturata e concentrata all’interno delle vescicole sinaptiche. L’immagazzinamento dentro le vescicole ha lo scopo di proteggere la molecola dalla degradazione a opera della monoamminossidasi, ed è indispensabile per il processo di liberazione del neurotrasmettitore nello spazio sinaptico da parte dell’impulso nervoso. All’arrivo di questo, le vescicole per effetto dell’onda di depolarizzazione, fondono la loro membrana con quella del neurone e si aprono, liberando il loro contenuto nello spazio sinaptico. In generale, gli antagonisti dopamminergici inibiscono, mentre gli agonisti aumentano, il rilascio di dopammina dalla terminazione nervosa.

Degradazione

L’azione della dopammina rilasciata nello spazio sinaptico viene rapidamente ricaptata da parte della terminazione nervosa da cui è stata liberata; una volta ricatturata, la dopammina viene degradata attraverso due principali diversi meccanismi:

  • La dopammina(DA) viene deamminata dalla MAO e diventa 3,4-diidrossifenilacetaldeide (DHPA), è quindi convertita a opera di un’aldeide deidrogenasi in acido 3,4-diidrossifenilacetico (DOPAC). Successivamente viene trasformata in acido omovanillico (HVA) al di fuori del neurone mediante una doppia conversione enzimatica tramite la catecol-O-metiltrasferasi (COMT) prima e la MAO poi.
  • La dopammina viene metilata in posizione 3 dell’anello benzenico dalla COMT e trasformata in 3-metossitirammina, (3MT). Questa viene poi deamminata dalla monoamminossidasi e forma la 3-metossi-4-idrossifenilacetaldeide (3MHPA), la quale viene trasformata dall’aldeide deidrogenasi in HVA.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Erezione del clitoride: come funziona?

Durante la fase del desiderio, la vagina e le piccole labbra si irrorano di sangue, provocando una vasocongestione locale. Il clitoride si inturgidisce ed ha una vera e propria erezione, ingrandendosi, irrigidendosi ed arrossandosi, similarmente a quanto avviene nel pene. Il clitoride si sporge all’esterno tra le grandi labbra mentre le piccole labbra arrossandosi, si estroflettono. Questa fase, che precede l’orgasmo, è definita anche fase di plateau.

Nel corso della fase di eccitazione la vagina produce un fluido lubrificante, detto trasudato vaginale. Questo liquido facilita la penetrazione del pene e rende l’ambiente maggiormente favorevole alla sopravvivenza dello sperma. Al cessare dello stimolo il clitoride torna nella posizione e nella morfologia di riposo, cioè quella che aveva prima della stimolazione sessuale.

Nelle seguenti immagini possiamo osservare l’anatomia del clitoride e delle strutture vicine. Nella parte più in basso dell’immagine, possiamo notare la similitudine tra apparato sessuale maschile (sul lato destro) e femminile (sul lato sinitro): dal punto di vista anatomico il clitoride è un vero e proprio pene in miniatura e ciò è particolarmente evidente quando il clidoride sia fisiologicamente molto grande o quando sia ipertrofico per cause patologiche o per l’uso di farmaci dopanti (vedi “clitoromegalia”).

MEDICINA ONLINE CLITORIDE VAGINA EREZIONE CLITORIDEA GLANDE DEL CLITORIDE DO NNA APPARATO SESSUALE FEMMINILE CLITORIDE PICCOLO PENE IN MINIATURA SESSO SESSUALITA

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!