Fumare non fa male: mio nonno fumava 50 sigarette al giorno e ha vissuto bene fino a 90 anni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma FUMARE NON FA MALE MIO NONNO 50 90 ANNI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgE’ una frase che sento dire a molti miei pazienti fumatori, che non ne vogliono proprio sapere di smettere di fumare:

“Fumare non fa male. Mio nonno fumava 50 sigarette al giorno e ha vissuto bene fino a 90 anni”

A parte la stranissima coincidenza di tutti questi fumatori accomunati dalla parentela con simpatici vecchietti ultra-fumatori… Questa situazione non è ovviamente sufficiente a smentire i danni del fumo per svariati motivi. Innanzitutto in questioni mediche non esiste mai il 100 % e non esistono mai regole matematiche precise. La medicina ruota sempre intorno a questioni di statistiche e probabilità.
Il formarsi di un tumore maligno ai polmoni per esempio dipende da molteplici variabili quali fattori interni all’organismo, fattori esterni, predisposizioni, presenza di altre malattie etc. Per cui è la sommazione di più fattori che determina l’origine della malattia. Il fumare non determina il tumore “sicuramente” ma “con più alta probabilità” così come il non fumare non annulla del tutto il rischio ma lo rende molto meno probabile, quindi è assolutamente possibile che una persona possa avere un tumore ai polmoni a 30 anni non fumando e che un altra possa vivere anche 100 anni pur fumando. Quello che però è assolutamente certo è che chi fuma, statisticamente, vive undici anni in meno rispetto alla popolazione non fumatrice.

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Supernonni

A ciò dobbiamo aggiungere che l’organismo di oggi è geneticamente più vulnerabile rispetto a quello dei nostri nonni e questo perché essi sono soggetti selezionati, molto più di quanto lo siamo noi. Gli attuali novantenni sono sopravvissuti a malattie che oggi sono curabili ma che prima mietevano vittime (che altro non erano che le persone più deboli). Sono sopravvissuti ad un periodo di stenti e di fame (pensi al periodo delle guerre mondiali). Non hanno avuto accesso a cibi estremamente industriali come quelli che mangiamo noi oggi. Sono stati abituati a lavori più fisici e “meno di scrivania”: ciò ha contribuito a mantenerli informa. I figli del 2000, in Italia, sono i bambini più obesi al mondo, secondi solo a quelli statunitensi.
Per cui io non mi stupisco troppo quando un novantenne che fuma 50 sigarette sta bene mentre un quarantenne fumatore di oggi va in giro con l’ossigeno. In ogni caso, per un fumatore 90enne che sta “bene”, ce ne sono almeno altri dieci che stanno molto male, e ce ne sono altri 100 che sono deceduti molti anni prima.

Infine, se il fumatore 90enne sta bene, significa due cose:

  • Ha una salute di ferro NONOSTANTE le sigarette e non certo GRAZIE ad esse.
  • Se non avesse mai fumato, ora starebbe non BENE… ma BENISSIMO!

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I migliori prodotti per smettere di fumare

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, pensati per il fumatore che vuole smettere di fumare o che ha smesso da poco:

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Perché anche 10 anni dopo aver smesso di fumare, il rischio di tumore è più elevato rispetto a chi non ha mai fumato?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma OBESI FUMATORI FONDO LISTA CHIRURGIA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneSmettere di fumare sigarette fa sempre bene, a qualsiasi età. Uscire dal tunnel della tossicodipendenza da nicotina, fa diminuire in poco tempo il rischio di sviluppare non solo vari tipi di tumore, ma anche moltissime altre patologie, specie quelle cardiovascolari. Tuttavia, specie se l’ormai ex fumatore ha fumato per molto tempo prima di smettere, ci vogliono parecchi anni prima di tornare ad avere lo stesso rischio di sviluppare certe patologie rispetto alla popolazione che non ha mai fumato. Se il paziente smette di fumare da giovane, questo rischio tornerà più rapidamente simile a quello di chi non ha mai fumato; invece se non si smette in giovane età, questo rischio non tornerà probabilmente mai più quello di una persona che non ha mai fumato.

In alcuni soggetti, anche se hanno smesso ormai da dieci anni, il rischio di sviluppare alcune patologie tumorali e cardiovascolari, rimane più elevato rispetto a chi non ha mai fumato. Ma perché ciò avviene?

Un tumore polmonare può svilupparsi anche a distanza di anni perché l’organismo non riesce a liberarsi subito delle sostanze nocive che si sono accumulate nei tessuti umani durante tanti anni di dipendenza dalla nicotina. Queste sostanze quindi hanno tutto il tempo per creare alterazioni cellulari irreparabili. All’interno delle cellule ci sono meccanismi di riparazione del DNA ma se i danni di quest’ultimo sono continui e reiterati ad un certo punto un tumore può originarsi anche se è passato molto tempo dall’ultima sigaretta fumata, specie se il soggetto è anziano e/o è in sovrappeso/obeso.

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Tre anni senza fumare!

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Flebologo Ecografia Vascolare Articolare Reumatologo TRE ANNI FUMARE No Medicina Estetica Luce Pulsata Depilazione Macchie Capillari Mappatura Nei Rughe Dietologo Roma Radiofrequenza Cavitazione Cellulite27 mila e 377 sigarette non fumate; 6296 euro risparmiati: oggi sono esattamente tre anni che ho smesso di fumare! Alla faccia di chi diceva che era impossibile e che non ce l’avrei mai fatta!
Per tutti i fumatori: smettere si può, ed anche se fallite un tentativo non perdete la voglia di provarci e riprovarci!

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Qual è il momento migliore per smettere di fumare?

MEDICINA ONLINE COME SMETTERE DI FUMARE SIGARETTA SIGARETTE BIONDE NICOTINA CATRAME FILTRO TOSSICODIPENDENZA CHAMPIX FARMACI ELETTRONICA FUMO DIVIETO APERTO ACCENDINO DIPENDENZA TABAGISMO SMOKINGLa domanda che mi fanno più spesso i miei pazienti fumatori: “Dottore mi dica, qual è il momento migliore per smettere di fumare?”. La mia risposta: “ORA! SUBITO! ADESSO! Anzi, se smettevi ieri era meglio!”.

Quello che vi sto per proporre è un estratto dal mio articolo “Le 10 fasi (più una) che accomunano tutti i fumatori“; ve lo rimostro perché secondo me il chiedersi quale sarebbe il fantomatico momento migliore per smettere di fumare, è una cosa che assilla moltissimi fumatori che vogliono smettere!

Anche i fumatori più incalliti ad un certo punto si pongono il problema di smettere di fumare. Io per vari anni me lo sono ripetuto. Di solito in questa fase si valutano i pro ed i contro del fumare (senza rendersi conto che in realtà fumare non ha NESSUN PRO). Uno dei problemi principali che si pone il fumatore che vuole smettere, è il momento propizio per smettere. Cari amici, ve lo dico con il cuore: il momento migliore per smettere di fumare è ORA, SUBITO, ADESSO! Perché il tanto fantomatico momento propizio, che secondo voi aumenterà le possibilità di smettere con successo, non arriverà mai, semplicemente perché la nostra vita è un insieme di preoccupazioni che si susseguono e di responsabilità che aumentano giorno dopo giorno. Quindi in realtà il momento migliore per smettere in realtà non è oggi, ma IERI! Un mio amico all’università di medicina diceva che smettere col nervosismo degli esami all’università era impossibile, diceva che avrebbe smesso quando avrebbe finito tutti gli esami. Ma poi finiti gli esami c’era lo stress della laurea: avrebbe smesso dopo la laurea. Ma dopo la laurea c’è l’abilitazione, poi c’è il concorso per la specializzazione, poi quello per il dottorato, poi quello per entrare all’ospedale. Poi ci si sposa, non ci sono i soldi per pagare le bollette, i figli vanno male a scuola, la suocera invecchiando diventa sempre più insopportabile e quel rubinetto continua a perdere acqua anche se hai pagato cento euro all’ultimo idraulico per ripararlo: il momento rilassante sembra non arrivare mai! E quando poi arriva, magari durante una meritatissima vacanza al mare, ci si vuole “godere” il momento, quindi perché rovinarlo con lo stress di smettere? Tutto questo per dire che se siamo stressati non vogliamo smettere perché sotto stress ci appare più difficile smettere, se invece siamo rilassati non vogliamo smettere perché non vogliamo rovinarci il relax con lo stress di smettere. Morale della favola? Il mio collega di medicina non ha mai smesso di fumare e quando riceve i pazienti gli dice che LORO devono smettere di fumare e glielo dice mentre il SUO camice puzza come un posacenere sporco.

Tratto da: Le 10 fasi (più una) che accomunano tutti i fumatori

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Sarà vietato fumare le sigarette elettroniche nei luoghi pubblici?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SIGARETTA ELETTRONICA FUMARE NICOTINA FUMO SMETTEREDal mio punto di vista è una ottima notizia, ma purtroppo non sarà altrettanto ottima per gli appassionati di sigaretta elettronica: l’Italia, sulla regolamentazione delle sigarette elettroniche, potrebbe seguire il modello francese. Il Consiglio superiore di sanità (Css), che si riunirà oggi alle 14 per discutere a 360 gradi di regole sulle e-cig, sarebbe intenzionato a seguire la strada già intrapresa in Francia pochi giorni fa. La notizia è stata anticipata da Adnkronos Salute. Per gli esperti francesi, fumare la sigaretta elettronica è pur sempre fumare: di conseguenza bisogna applicare le stesse misure adottate per il tabacco, tra cui il divieto nei luoghi pubblici. Anche gli esperti del Css sarebbero intenzionati a seguire questa strada, dal momento che considerano il documento francese “molto importante”. E’ dunque presumibile che anche l’Italia “si muova in questo senso”.

Nel frattempo, in Francia

Solo pochi giorni fa è stato annunciato che la sigaretta elettronica sarà vietata nei luoghi pubblici nel paese. Lo ha deciso il ministro francese della Sanità, Marisol Touraine, dopo la consegna al suo dicastero di uno studio (qui trovate lo studio, ma è in francese!) di Bertrand Dautzenberg, professore di Pneumologia dell’Università Pierre et Marie Curie di Parigi. Dalle anticipazioni, il responso del luminare è poco incoraggiante: si consiglia il divieto di consumo in luoghi pubblici e di pubblicità, oltre all’istituzione di un sistema di autorizzazioni per la vendita. È vero che l’e-cig può aiutare a smettere di fumare, ma secondo l’esperto, non è sana al 100% e il suo libero uso potrebbe incitare al consumo.

Nel nostro paese considera urgente divieto di fumare le sigarette elettroniche nei luoghi pubblici anche il Codacons, che ha inviato una diffida al ministero della Salute e a quello dello Sviluppo economico, chiedendo di analizzare i liquidi che alimentano le e-cigarettes “al fine di eliminare ogni rischio di diffusione di sostanze tossiche e/o nocive per la salute umana e per l’ambiente”.

I dati dei fumatori elettronici

Secondo un’indagine dell’Istituto superiore di sanità-Doxa, 500.00 fumatori sono passati abitualmente alla e-cig, spesso abbinandola a quella tradizionale. Piacciono, soprattutto a giovani e giovanissimi, anche perché si pensa che le sigarette elettroniche facciano meno male e possano essere utili a smettere con le ‘bionde’ tradizionali. Nella fascia d’età 15-24 anni, infatti, la prevalenza dei consumatori di e-cig è più del doppio rispetto ai consumatori di sigarette tradizionali. Dallo studio emerge però che solo il 10% di chi è passato alla e-cig (in genere da non più di qualche mese) ha effettivamente detto addio alle ‘bionde’. Sei su dieci tra i consumatori abituali, invece, stanno riducendo (chi poco, chi drasticamente) il fumo delle sigarette tradizionali mentre c’è uno ‘zoccolo duro’, circa il 22%, che non ha cambiato le sue abitudini rispetto alle bionde e fuma le une e le altre.

FONTE La Repubblica – 4.06.2013

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Sigarette elettroniche: benzene (cancerogeno) e tracce di nicotina anche nelle ricariche “nicotina zero”

MEDICINA ONLINE SIGARETTA ELETTRONICA FUMARE NICOTINA FUMO SMETTERENuove scoperte e nuove indagini dei Nas contribuiscono a mettere la massima cautela quando si parla di sigarette elettroniche come l’alternativa salutare alle sigarette tradizionali, soprattutto quando i prodotti in esame provengono dalla Cina. Un gruppo di specialisti dell’Università di Torino interpellati dal pm Raffaele Guariniello, nell’ambito dell’inchiesta sulla salubrità delle sigarette elettroniche, ha scoperto nelle ricariche alcune irregolarità importanti. La perizia tecnica è stata condotta su alcuni campioni di prodotto importato dalla Cina e sequestrato dai carabinieri del Nas di Torino. Le analisi degli esperti rivelano che “mediamente il livello di nicotina presente è inferiore alla quantità dichiarata” sulle confezioni.

Nei campioni messi invece in commercio con la dicitura “nicotina zero” è stata comunque riscontrata la presenza di nicotina. Insomma una persona può essere convinta di non assumere nicotina mentre invece questa è presente lo stesso. Infine il dato più preoccupante: i periti hanno trovato livelli “significativi e preoccupanti” di benzene (sostanza cancerogena presente nelle sigarette ordinarie) nei liquidi di ricarica, dello stesso ordine di grandezza prodotto da una sigaretta tradizionale. Il PM Guariniello ha comunicato i dati delle analisi al Ministero della Salute. Aspettiamo con un po’di preoccupazione di sapere quali saranno le nuove scoperte.

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In Australia se sei nato dopo il 2000 non puoi fumare per legge

MEDICINA ONLINE FUMARE FUMO SIGARETTE NICOTINA DIPENDENZA DROGA TOSSICODIPENDENZA CANCRO TUMORE POLMONI GRASSO SMETTERE INGRASSARE DIMAGRIRE METABOLISMO CENERE MOZZICONE GIOVANI TABACCOIn Australia, la lotta contro il fumo sta diventando piuttosto aggressiva, con una sorta di attacco finale. Dopo aver ottenuto la vendita di pacchetti di sigarette senza marchio, tutti uguali, in cui resterà evidente solo la minaccia di morte, ecco un’altra notizia che arriva dalla regione della Tasmania. Il Parlamento si appresterebbe ad approvare una proposta che è definita più o meno così: la generazione del 2000 senza più fumo. E per 2000 si intende proprio l’anno, non il simbolo del millennio. In pratica, tutti coloro che sono nati da quell’anno in poi non potranno più fumare, neanche quando avranno raggiunto la maggiore età (quindi dal 2018). Sarà proibito dalla legge (se il programma proposto si…

Continua la lettura con: https://www.corriere.it/cronache/12_agosto_23/australia-crea-generazione-senza-fumo-francesco-piccolo_99013b18-ece2-11e1-89a9-06b6db5cd36c.shtml

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Vuoi rovinarti la pelle? fumati una sigaretta

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Che la pelle e il fumo non avessero un feeling particolare era una cosa nota, ma che vi fosse una vera e propria correlazione fra l’insorgenza di acne, cisti sebacee e palpebrali nonché il peggioramento della psoriasi, è una novità significativa che è stata messa chiaramente in evidenza da studi recenti.

Continua la lettura su: http://www.cutis.it/news.asp-ID=40.htm

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