Differenza tra satellite artificiale scientifico ed applicativo

MEDICINA ONLINE STELLA PIANETA NANO GIOVIANO TERRESTRE SATELLITE NATURALE ARTIFICIALE METEROIDE METEORITE METEORA STELLA CADENTE SOLE LUNA TERRA FANTASCIENZA MARTE PIANETA SISTEMA SOLARE SOL SPACE WALLPAPER HD PIC PHOTO PIC.jpgUn “satellite artificiale” è un oggetto costruito dall’uomo, orbitante intorno ad un corpo celeste che sono stati posti volutamente nell’orbita desiderata con mezzi tecnologici (ad esempio razzi vettori) e con varie finalità a supporto di necessità umane (servizi o indagini/monitoraggio scientifico-ambientali).

I satelliti artificiali possono essere principalmente di due tipi:

  • satelliti scientifici, destinati alla ricerca pura nel campo dell’astronomia o della geofisica, es. Telescopio Spaziale Hubble o Lageos;
  • satelliti applicativi, destinati a scopi militari o ad usi commerciali civili.

I satelliti applicativi si possono ulteriormente suddividere in:

  • satelliti per telecomunicazioni, apparecchiature costruite dall’uomo per le telecomunicazioni, es. i Satelliti COSPAS-SARSAT; spesso sono posizionati in un’orbita geostazionaria intorno alla Terra e in numero tale da formare una rete satellitare;
  • satelliti meteorologici, posizionati sia in orbita geostazionaria (es. METEOSAT) sia in orbita polare (es. satelliti NOAA);
  • satelliti per telerilevamento, costruiti per il telerilevamento, la cartografia e l’osservazione sistematica della superficie terrestre (es. satelliti Landsat, QuickBird, Envisat, IKONOS o RapidEye);
  • satelliti per la navigazione, come quelli della rete GPS (Global positioning system);
  • satelliti militari sia a scopo offensivo che difensivo, es. la rete di satelliti di monitoraggio nucleare Vela o lo statunitense Geosat;
  • stazioni orbitanti, es. Stazione Spaziale Internazionale, Skylab, Mir;
    sonde spaziali in modo improprio, perché in genere le sonde non orbitano attorno ad un altro corpo.

Inoltre i satelliti artificiali sono caratterizzati in base all’orbita che percorrono. Le orbite principali sono: orbita polare, orbita equatoriale, orbita geostazionaria, orbita terrestre bassa, orbita terrestre media.

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Differenza tra neve artificiale e naturale: qual è la migliore per sciare?

MEDICINA ONLINE TUONO LAMPO FULMINE SAETTA DIFFERENZA NEVE GRANDINE PIOGGIA NEVISCHIO GHIACCIO TEMPORALE ROVESCIO TEMPESTA NEVE ARTIFICIALE TECNICA NATURALE TORNADO TROMBA D'ARIA URAGANO CICLONE TIFONEPartiamo dal fatto che il termine “neve artificiale” è errato. Il processo di formazione della neve tecnica è infatti uguale a quello della neve naturale (se non vengono aggiunti prodotti chimici), l’unico fattore artificiale è la corrente elettrica, che permette il funzionamento dei cannoni. Il termine corretto è neve “tecnica” o “programmata”.

Come si crea la neve tecnica?

Per formare questa neve viene sparata in aria l’acqua nebulizzata dagli ugelli presenti sui cannoni, e a contatto con la temperatura sotto lo zero si congela formando dei piccoli grani di ghiaccio. Precedentemente l’acqua, presa dai bacini di raccoglimento, viene raffreddata tramite delle apposite torrette. Quindi per poter produrre la neve ci vuole una temperatura inferiore allo zero e, minore è la temperatura maggiore, è il volume di neve prodotta.

Che differenza c’è con la neve naturale?

Rispetto alla neve naturale, quella tecnica ha meno quantità di aria per metro cubo, perciò è più compatta. Basti pensare che la neve naturale pesa circa 100 kg per metro cubo, mentre quella tecnica pesa dai 300 ai 500 kg per metro cubo. Quest’ultima ha il pregio di mantenersi meglio e più a lungo. Ha però lo svantaggio di ghiacciare più rapidamente rispetto alla neve naturale. Un’altra differenza sta nella forma in cui cade. La neve naturale si presenta con una forma a stella esagonale mentre quella tecnica cade sotto forma di piccoli grani.

Qual è la migliore?

Non esiste una neve migliore dell’altra, anche perché quella tecnica può avere grosse differenze a seconda della qualità dell’impianto che la distribuisce. Alcuni sciatori tendono a preferire la tecnica perché solitamente è più probabile trovare ghiaccio su piste innevate in naturale. Un eventuale pericolo è che la neve artificiale è generalmente più “facile” da sciare di quella normale, perché non fa gobbe, o ghiaccio appunto, ed il principiante può sentirsi più sicuro e prendere più velocità ma se poi cade, cade da una velocità’ superiore.

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Differenza tra satellite naturale ed artificiale con esempi

MEDICINA ONLINE STELLA PIANETA NANO GIOVIANO TERRESTRE SATELLITE NATURALE ARTIFICIALE METEROIDE METEORITE METEORA STELLA CADENTE SOLE LUNA TERRA FANTASCIENZA MARTE PIANETA SISTEMA SOLAREUn satellite viene detto “naturale” – o talvolta, più impropriamente, luna (in minuscolo) – un qualunque corpo celeste che orbiti attorno ad un corpo diverso da una stella, come ad esempio un pianeta, un pianeta nano o un asteroide. Un esempio è la nostra Luna (scritto maiuscolo) che rappresenta il satellite naturale del pianeta Terra (Pianeta).
Giove è un pianeta che possiede un elevato numero di satelliti naturali, 69, che lo rendono il pianeta con il più grande corteo di satelliti con orbite ragionevolmente sicure del sistema solare. I maggiori, i satelliti medicei, sono stati scoperti nel 1610 e furono i primi oggetti individuati in orbita ad un oggetto che non fosse la Terra o il Sole, essi sono: Io, Europa, Ganimede e Callisto; Ganimede, in particolare, è così luminoso che se non si trovasse vicino a Giove sarebbe visibile anche ad occhio nudo, di notte, nel cielo terrestre. Prendono anche il nome di “satelliti Galileiani” poiché la prima osservazione di questi satelliti fu effettuata da Galileo il 7 gennaio 1610.
Semplificando: i pianeti ruotano attorno alle stelle, i satelliti naturali ruotano attorno ai pianeti.

Un “satellite artificiale” è invece un oggetto costruito dall’uomo, orbitante intorno ad un corpo celeste che sono stati posti volutamente nell’orbita desiderata con mezzi tecnologici (ad esempio razzi vettori) e con varie finalità a supporto di necessità umane (servizi o indagini/monitoraggio scientifico-ambientali). L’insieme di più satelliti artificiali adibiti ad uno stesso scopo forma una costellazione o flotta di satelliti artificiali.

I satelliti artificiali possono essere di tipo scientifico o applicativo, inoltre i satelliti artificiali sono caratterizzati in base all’orbita che percorrono. Le orbite principali sono: orbita polare, orbita equatoriale, orbita geostazionaria, orbita terrestre bassa, orbita terrestre media.

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Differenza tra stella, pianeta e satellite con esempi

MEDICINA ONLINE STELLA PIANETA NANO GIOVIANO TERRESTRE SATELLITE NATURALE ARTIFICIALE METEROIDE METEORITE METEORA STELLA CADENTE SOLE LUNA TERRA FANTASCIENZA MARTE PIANETA SISTEMA SOLARE SOL SPACE WALLPAPER HD PIC PHOTO PICUna stella viene definita in astronomia come un corpo celeste dotato di luce propria, formato da materia allo stato di plasma, che genera energia nel proprio nucleo attraverso processi di fusione nucleare, che liberano l’energia che noi vediamo sotto forma di luce stellare. La stella più vicina a noi è il Sole, che si trova ad una distanza media dalla Terra di 150 milioni di Km ed è al centro del nostro Sistema Solare; la maggior parte delle altre stelle risultano visibili soltanto durante la notte. Gruppi densi di stelle formano gli ammassi stellari, che a loro volta, raggruppati insieme a stelle singole, polveri e gas, formano le galassie.

Un pianeta viene definito come un corpo celeste che, a differenza di una stella, non produce energia tramite fusione nucleare, non brilla di luce propria ma di luce riflessa proveniente dalla stella attorno a cui orbita (nel caso della Terra ovviamente è il sole). Il pianeta ha una massa sufficiente a conferirgli una forma sferoidale. Le stelle producono luce e calore autonomamente, i pianeti vengono invece illuminati e riscaldati dalla stella: senza il sole – ad esempio – la Terra sarebbe buia e fredda. Un pianeta ha inoltre una massa relativamente piccola ed una temperatura minore di una stella; le alte temperature delle stelle permettono infatti di attivare le reazioni di fusione nucleare che generano energia e quindi luce.

Un satellite naturale – o talvolta, più impropriamente, luna (in minuscolo) – un qualunque corpo celeste che orbiti attorno ad un corpo diverso da una stella, come ad esempio un pianeta, un pianeta nano o un asteroide. Un esempio è la nostra Luna (scritto maiuscolo) che rappresenta il satellite naturale del pianeta Terra (Pianeta).
Giove è un pianeta che possiede un elevato numero di satelliti naturali, 69, che lo rendono il pianeta con il più grande corteo di satelliti con orbite ragionevolmente sicure del sistema solare. I maggiori, i satelliti medicei, sono stati scoperti nel 1610 e furono i primi oggetti individuati in orbita ad un oggetto che non fosse la Terra o il Sole, essi sono: Io, Europa, Ganimede e Callisto; Ganimede, in particolare, è così luminoso che se non si trovasse vicino a Giove sarebbe visibile anche ad occhio nudo, di notte, nel cielo terrestre. Prendono anche il nome di “satelliti Galileiani” poiché la prima osservazione di questi satelliti fu effettuata da Galileo il 7 gennaio 1610.
Semplificando: i pianeti ruotano attorno alle stelle, i satelliti naturali ruotano attorno ai pianeti.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale

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1) I neonati allattati al seno prendono meno peso e mangiano più spesso. Quando si allatta al seno si ha l’impressione che il bambino abbia sempre fame e sia meno in carne di quello della nostra amica che allatta con il latte artificiale. Questo accade per varie ragioni. La prima è perché il latte materno è più leggero e digeribile per il neonato, l’assorbimento è migliore, quindi i tempi di svuotamento gastrico sono più veloci e la fame torna prima. Invece la composizione chimica del latte artificiale rimane un po’ più indigesta al neonato dando una sensazione di sazietà più lunga e facendogli accumulare più peso. Ma il peso non va confuso con la buona salute. La seconda ragione è che un neonato allattato al seno vive il momento del nutrimento come un momento di coccole e contatto con il seno materno, quindi a volte vorrà stare al seno non per fame, ma solo per avere quel tipo di legame con la mamma.

2) I neonati allattati al seno hanno difese immunitarie più alte. Rientra tra i maggiori benefici del latte materno, attraverso il quale passano gli anticorpi della mamma che lo proteggono dalle infezioni.

Leggi anche: Differenza tra latte in polvere e liquido per neonati: quale scegliere?

3) I neonati allattati al seno sviluppano un apparato digerente più sano e soffrono meno di colichette, reflussi e stitichezza. Questo accade non solo perché il latte materno è l’unico alimento totalmente digeribile per il neonato, ma anche perché questi disturbi hanno una grossa componente psicosomatica, legata al distacco dal corpo materno. L’allattamento al seno attutisce questo trauma, regalando attimi di stretto contatto fisico con la mamma, di cui il neonato ha assolutamente bisogno nella esogestazione. Per evitare questa psicosomatica nei neonati allattati artificialmente è importante che le mamme li tengano comunque a stretto contatto pelle a pelle più volte al giorno.

4) I neonati allattati al seno hanno un minore rischio di sviluppare intolleranze e allergie alimentari dopo lo svezzamento proprio grazie al migliore sviluppo del loro apparato gastro intestinale.

5) I neonati allattati al seno sono più intelligenti. Ci sono alcuni studi che dimostrano come gli acidi grassi presenti solo nel latte materno avrebbero un ruolo fondamentale nell’ottimale sviluppo del cervello e del potenziale intellettivo, quindi come conseguenza un migliore sviluppo cognitivo. Senza escludere che questo possa essere determinato anche da un migliore legame con la madre che si instaura proprio attraverso questa pratica, rendendo i bambini più felici, quindi sereni e predisposti all’apprendimento.

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Differenza tra feci del neonato allattato al seno o con latte artificiale

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Se il neonato prende il latte materno, le sue feci hanno un colore giallo vivo – ocra o becco d’oca – e una consistenza cremosa o tendente al liquido. L’odore non è cattivo e tendenzialmente acidulo. A volte possono essere presenti dei granuli biancastri: non è niente di preoccupante, sono semplicemente granelli di caseina, una proteina del latte che, se presente in eccesso, può venire eliminata con le feci. Questo aspetto caratteristico rimane costante per tutto il periodo dell’allattamento esclusivo al seno: Al massimo con il passare delle settimane le feci possono diventare un pochino più compatte, e verso il terzo/quarto mese può esserci un rallentamento nel ritmo dell’evacuazione: invece che emettere feci più volte al giorno, magari il bambino comincia a farla una o due volte al giorno o anche una volta ogni 2/3 giorni.

Se l’alimentazione del neonato prevede latte artificiale, le sue feci saranno diverse: più pastose e compatte, con un colorito che raramente è giallo ocra, ma quasi sempre o giallo chiaro o tendente al marroncino. Anche la frequenza delle evacuazioni sarà diversa: più rara.

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